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Walker

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  1. Approfitto delle mie trafile bancarie in Francia per una riflessione di respiro comunitario. Essendo venuto in Francia per un soggiorno Erasmus di qualche mese, una delle prime tappe era l'apertura di un conto bancario francese, cosa che viene straconsigliata da più parti. Per rendere breve una cosa che non lo è stata: a. primo appuntamento con LCL (Le Crédit Lyonnais). Cosa vogliono: documenti di identità/studente + contratto d'affitto (ok). Cosa non va: minimo 2 anni di durata (v. oltre); b. secondo appuntamento con BNP. Durata ok. Cosa vogliono: documenti di identità (ok), ma NON basta il contratto d'affitto, serve una bolletta (che cosa dimostra in più? Io potrei benissimo figurare nella fattura ma vivere da tutt'altra parte), e siccome peraltro la bolletta è collettiva per tutta la casa - co-locazione - non figura il nome di nessun locatario; mi chiedono quindi di far compilare al locatore (che è una persona giuridica, però!) un formulario dove dichiari di ospitarmi presso il suo domicilio (!!!!! :pz:) dicendo che "eh, è tutto quello che abbiamo..." c. terzo appuntamento con BNP in agenzia "più abituata" (!) a conti per studenti, cui mi hanno reindirizzato: sparisce la necessità di quel formulario insensato, a loro basta semplicemente conferma di indirizzo tramite un documento inviato per posta. Alla fine, missione compiuta. La domanda anche è: perché è così necessario un conto bancario francese a chi soggiorna non permanentemente in Francia? Soprattutto: a. per un'offerta di telefonia mobile: sì, praticamente tutti gli operatori lo richiedono (tranne Free Mobile che igienicamente si accontenta della carta di credito); b. per usufruire di tutti quei versamenti cui si può aver diritto, un esempio su tutti un contributo finanziario da parte della CAF (Caisse d'Allocations Familiales) semplicemente per chi paga un affitto, ecc. Qui nasce un'altra riflessione, su cui premetto che potrei tralasciare elementi che non conosco; e cioè: ma perché il conto bancario che richiedono come requisito dev'essere per forza francese? Lo scopo di ogni organismo che versi/prelevi denaro dal conto di un consumatore è assicurarsi che la sua situazione finanziaria sia sana, e - nel caso della CAF - garantirsi che il beneficiario abbia un alloggio in Francia (altrimenti naturalmente non hanno luogo i contributi); ma il fatto che il conto sia francese, che tipo di garanzie dà su questo? Davvero non capisco... per quanto riguarda la situazione finanziaria, qualsiasi conto offre delle garanzie, a maggior ragione in UE in cui vige un (parziale) sistema comune di sorveglianza; per quanto riguarda la residenza in Francia... questa è già dimostrata tramite altri documenti. Se il conto è francese o no, cambia nulla, perché anche se è francese io potrei in qualsiasi momento trasferire i fondi su un conto altrove, e non vi è alcuna garanzia che il denaro resti nel Paese. Ripeto, non essendo conoscitore in materia potrei tralasciare qualcosa... però certi ostacoli di nazionalità mi paiono veramente obsoleti e senza contropartite. Anche perché mi viene in mente un'altra cosa: se sono un libero professionista che per lavoro si muove in continuazione e NON risiedo in Francia, ma ho bisogno di un conto bancario francese per tutti i miliardi di motivi che la stessa amministrazione statale mi richiede, devo per forza scartare alcune banche (come LCL) che uniscono durata minima + residenza? Oppure? Lo sbocco principale del racconto è la riflessione per cui a quanto pare una unione bancaria... non c'è neppure tra gli istituti dello stesso Stato E non ho indagato le procedure richieste dalle altre banche, figuriamoci i sistemi che sono in piedi negli altri 27 Stati... è veramente un progetto che richiederà tante energie e tanto tempo. Ok che unione bancaria si gioca anche e soprattutto su altro, però qui imho ci giostriamo sui contenuti elementari. Per dire, non c'è chiarezza nemmeno tra due agenzie della stessa banca su quali siano i requisiti necessari... Riflessione finale: amministrativamente parlando la Francia non lo sto trovando un Paese più comunitario/più aperto allo straniero rispetto a noi (avvertenza: ciò non vuol dire che altri Stati non lo siano altrettanto): basta guardare i siti delle suddette banche, è tutto spiegato con l'approccio mentale per cui il cliente tipo concepito è solo e soltanto un purissimo francese come arriva uno che si è permesso di nascere/risiedere altrove, viene guardato come una strana specie tropicale... Dubito molto che sia un sintomo degli ultimi avvenimenti perché procedure e mentalità del genere non si creano di punto in bianco in pochi mesi.
  2. Ma sono il solo che trova quell'articolo scritto neanche con i piedi, ma con i talloni? Dove per grazia divina la sintassi è corretta il senso compiuto ha fatto sciopero da mo'... Non si capisce se Clio sia stata abbandonata perché Euro 5 (ma allora tanto valeva non sceglierla fin da subito) o perché è finito il lotto nel bando CONSIP (ma non era inesauribile?) a beneficio di Punto. Boh, l'unica cosa chiara è che Clio e/o Punto non sostituiranno né affiancheranno a livello di compiti le Leon e (forse) le Giulietta, essendo queste ultime destinate al servizio radiomobile.
  3. Non ci piove che il 1.3 M-Jet sia più brillante; ma confrontando tutti gli ingredienti, ossia: destinazione d'uso dell'auto + condizioni di traffico tendenziali + capacità di un 1.4 aspirato su 1200 kg di macchina... mi sento di dire che non temo una motorizzazione dal fiato corto.
  4. Escludendo però quelli che usano poco l'auto e/o sono abituati/costretti a usarla spesso in città. Posto che il giovane da 1200 €/mese spero bene decida di comprarsi un usato e non finanziarsi subito 15000 € di macchina imho il 1.4 può offrire più di quel che si pensa. Comunque aspettiamo una prova esaustiva; dovesse andare come o un po' meglio di Punto 1.4, non sarebbe un'auto lenta, ma adeguata, lineare. Debitamente usato il Fire può regalare ottime percorrenze senza avventurarsi molto in alto nel contagiri...
  5. Per il libretto tagliandi non sarebbe così strano che la macchina sia stata portata in officine non ufficiali, visto che dal 2010 è possibile rivolgersi anche a officine generiche in periodo di garanzia (con vari caveat, ma in linea di massima è così), e visto che semplicemente non tutti si prendono la briga di portarla in ufficiale. Dipende molto dall'officina, se qualificata, ma già avere un libretto tagliandi verificabile dà un certo tipo di sicurezze. Poi ogni buon elettrauto ha l'apparecchiatura necessaria per verificare i km reali su centralina. Per quanto riguarda l'auto, c'è qualche possessore sul forum e potrà darti impressioni più dettagliate; personalmente voto l'opzione 2.0 manuale 2WD, a maggior ragione vista la destinazione d'uso e visti i non indifferenti inconvenienti in termini di peso e godibilità apportati dal 4x4 e dall'automatico. Comunque ovviamente provala per percepire tutto quel che serve: motore, sterzo, visibilità, ingombri (è un camion!).
  6. Ma onestamente non vedo troppe difficoltà sul piano teorico su questi aspetti: qualsiasi comportamento che uno dei due o x conducenti/passeggeri aveva l'obbligo di non attuare, e che invece ha attuato, è un fattore che ha contribuito allo scontro. In che percentuale? Qui si passa dalla teoria alla pratica e sarà il tribunale a stabilirlo. Nell'esempio che fate è chiaro che il venir meno a un obbligo di precedenza è la diretta causa dello scontro, quindi la vedo molto difficile considerarlo un fattore secondario o meno importante se il guidatore allo stop non si fosse mosso, nulla sarebbe successo. Ma: se il guidatore su strada principale non fosse intento a usare il cellulare (sostituire con: sorpassare in luogo proibito / andare troppo veloce / ecc.) è possibile che le conseguenze sarebbero state più lievi, ad es. velocità di impatto inferiore e lesioni invece che morte. Ancora: spetta al tribunale valutare in base alle perizie. Quello che a me disturba, come già detto, è che in sede di risarcimento civile RCA basti la parola "stop" e ah, si chiude tutto, responsabilità 100% sempre e comunque. Spero bene che a livello di sistema non sia così e che 1) in presenza di prove/testimoni di fattori altri rispetto al mancato stop siano tenuti in conto e 2) in loro assenza, si instilli almeno un dubbio. Vero, il problema nasce in presenza di un incrocio che consente la svolta in entrambe le direzioni e con corsia piuttosto stretta... lì se c'è del traffico sulla stradina secondaria con quella tattica si rischia di bloccare tutto. Sulla situazione di prima col muso in mezzo: nessuna possibilità di fare un pelo retromarcia?
  7. In effetti sulla wagon può essere pochino, però ad es. su 500L non va affatto male. È limitato e non ha pretese, ma per chi cerca costi bassi e si accontenta di muovere la macchina, può andare.
  8. Per ora però meglio concentrarsi sull'essenziale; giustamente FCA vuole ottimizzare le non infinite risorse disponibili e assegnare a ogni modello un campo d'azione preciso, saggiando il loro successo in itinere. Per Tipo il campo di riferimento è un cliente che cerca un veicolo mediamente spazioso a buon mercato, per fare parecchi km (1.6 Diesel) o per famiglia (1.4 e 1.6 benzina). Questo per ora ritengo sia sufficiente a coprire le esigenze, in più sono anch'io del parere che un turbo GPL sarebbe ideale, visto che il gas è in exploit già da tempo e il Diesel ha sempre più difficoltà. Inoltre al solito le gamme sono arricchite con l'andar dei mesi, quindi nulla è perduto per ora.
  9. Mi pare non sia nulla più che la proposta ufficiale dell'accordo già raggiunto informalmente a fine ottobre 2015, ossia concedere deroghe provvisorie ai limiti sulle emissioni per ammorbidire la transizione ai test radicalmente nuovi...
  10. Il prezzo è una variabile troppo importante per non includerla nella fase di valutazione dei concorrenti è il primo o il secondo elemento che un tipico potenziale cliente va a considerare. E imho è una variabile inversamente proporzionale alla "qualità" del consumatore tipico del segmento interessato. Come prezzi Q5 è troppo in là rispetto a X1. Poi il prezzo si intreccia con altro, ma un conto sono le dimensioni, un conto i volumi e l'estetica. Come dimensioni esterne pure, X1 (2009 e 2015) e Q3 sono molto simili, differiscono di pochi cm. Poi ripeto, l'arrivo di X2 e Q2 imho dimostrerà - prezzi permettendo - che in questo settore non ci sono competizioni 1 vs. 1, bensì competizioni del tutto personali e quindi intrecciate. Per capirci, che uno può essere indeciso tra X1 e Q3 come tra X2 e Q3, o X2 e Q2, o anche tra due modelli dello stesso marchio. Però tipicamente il range di concorrenti ha certi limiti, imho Q5 tendenzialmente è fuori da questa partita.
  11. Per segmento e prezzi però Q5 è più territorio di X3. Sullo spazio d'accordo, ma a mio avviso è uno di quei fattori successivi all'idenficazione di due auto come queste come concorrenti: imho il normale consumatore va a vedere Q3 e X1 e se lo spazio gli interessa sceglie più facilmente la seconda, ma trovo meno probabile che sia indeciso tra X1 e Q5. Non sono nemmeno molto sicuro che X2 possa diventare concorrente più diretta di Q3 rispetto a X1; lo potrà essere per estetica, ma... subentra Q2 imho a quel punto, e specialmente in questo tipo di segmenti molto poco da specialty e intenditori, la competitività è molto trasversale e fa fatica a iscriversi in delle tabelle di 1 a 1...
  12. Complimenti per il nascituro! Come bagagliaio, molto in teoria, più è e meglio è, ma c'è il rischio di portarsi dietro un'auto fin troppo grande e costosa rispetto alle necessità. Imho è il caso di CR-V: una famiglia di 3 persone con bambino piccolo si può agevolmente muovere anche con una normale compatta di seg. C e relativo bagagliaio, per cui Renegade la terrei in lizza. Sì, dalla parte di Honda c'è un'affidabilità comprovata e mediamente in cima alle classifiche; però le altre sono comunque valide e affidabili. Imho i 5-6-8000 € che distanziano CR-V da Renegade, S-Cross e Vitara dovrebbero fare più gola di ogni altra cosa specie col piccolo in arrivo. Personalmente mi concentrerei su quelle 3. Infine, direi di stare sulle versioni 2WD, visto che mi pare non vi serva l'integrale per i vostri percorsi.
  13. In realtà però la nuova X1 ha pressoché le stesse dimensioni della vecchia, più che altro è cambiata fuori e sotto Imho dal punto di vista del consumatore generico, che normalmente bada più al prezzo e a caratteristiche d'impatto, Q3 è la controparte Audi di X1. Crossover di seg. C vs. crossover di seg. C., dimensioni simili, ecc. Vero è che tecnicamente parlando Q3 è anche qualche passo indietro (di piattaforma soprattutto). Però, dal punto di vista tecnico Q3 - rivisto, beninteso - può essere a maggior ragione concorrente di X1 2015 visto che quest'ultima propone trazione anteriore e integrale, come Audi, e non più la posteriore come la prima X1.
  14. Guarda, non sono specialista ma credo che il nostro ordinamento non sia arrivato al punto da considerare la sicurezza stradale un interesse pubblico - diciamo - "così superiore" a quello individuale alla privacy da far sì che quest'ultimo venga a tal punto ridotto; fossimo negli USA direi una cosa differente. Qui da noi (in UE in generale) si è molto più protettivi alla diffusione di contenuti personali - occhio che dato personale è una nozione estesissima - anche se raccolti in luoghi pubblici. Quindi penso decisamente che avrebbero titolo per un qualche tipo di azione.
  15. C'è qualcosa che non torna: perché lo sbadiglio conta in giudizio e non per le assicurazioni? Perché il giudice può analizzare degli elementi utili per accertare le responsabilità su quella che è la stessa fattispecie? Detta così avremmo due tipi di tutela, molto diversi, soprattutto in precisione; perché per ricevere la tutela più approfondita devo rivolgermi al giudice? Stiamo parlando di un'unica fattispecie e il ragionamento che impegna le assicurazioni e il giudice è esattamente lo stesso, ossia è volto a determinare chi è responsabile e in che percentuale. Logica vuole che io mi rivolgo al giudice se, ritenendo di non essere d'accordo su come è stata risolta la questione dalle compagnie, voglio dimostrare di aver ragione. Ma ciò presumendo che il sistema su cui si ragiona prima dell'eventuale processo analizzi gli stessi elementi di fatto (cioè, che lo preveda almeno in teoria). Secondo me quindi va fatta una distinzione: non credo che per le compagnie assicurative tutto ciò che esula dalla linea di stop - in questo caso specifico, v. anche linea di mezzeria ecc. - non sia pertinente; è che, in assenza di prove inconfutabili o dichiarazioni delle due controparti concordate in sede di compilazione della CAI, sono elementi talmente difficili e costosi da dimostrare che semplicemente si accantonano (imho sbagliando, ma lasciamo da parte quest'aspetto). . Attenzione, nessuno dice che valutare tutti gli elementi equivale a discolparsi... è un processo molto più "banale" se vogliamo. Io ho commesso un'infrazione e non ci piove, parte (buona parte?) della colpa la prenderò. Però se il comportamento della controparte ha avuto un'influenza, un nesso causa-effetto sull'incidente, perché dovrebbe essere scarica-barile tentare di dimostrarlo? Molto più semplicemente lo chiamerei accertare fino in fondo le responsabilità di ciascuno Stando alla legislazione europea sulla privacy, qualsiasi immagine di persona anche ripresa in pubblico è un dato personale e come tale va trattato (giusto o sbagliato che sia è così); onestamente con le dashcam il problema si pone poco nella misura in cui uno non va a pubblicare a destra e a manca tutto quello che riprende. Finché i video me li tengo per me non ho alcun problema, è la diffusione che innesca la tutela della privacy. Quindi in caso di controversia basterà chiedere il consenso dei terzi e/o (più facile) oscurare semplicemente i volti. In uno dei numeri passati di 4R si affrontava il tema da questa prospettiva. @Alce_NeroWRC trattandosi appunto di una telecamera di tua proprietà non c'è alcun "grande fratello" in questo caso... tu te la gestisci come vuoi. Sì, può trasformarsi teoricamente in uno strumento di prova a tuo carico, ma onestamente per la tutela che ti può dare ne vale la pena imho.
  16. Ho dato una rapida occhiata a quella rotonda adesso e, sebbene non sia un fan delle rotonde semaforizzate (anzi), oserei dire che lì un semaforo non ci starebbe male. Del tipo, quando è rosso all'ingresso da corso Francia è verde all'ingresso da c. Vittorio Emanuele II e viceversa. E lasciare a normale precedenza gli altri ingressi... (proposta buttata lì vista la struttura un po' atipica e a gomito di ingressi/uscite, non so se il volume di traffico lo renda opportuno)
  17. Quello è un pericolo scongiurato. Io ho pure in casa una Punto col 1.4 e, d'accordo che non sono abituato a guidare turbodiesel E3, però già la ritengo una motorizzazione di tutto rispetto, anche qualcosa in più coi giusti accorgimenti. Tenendo conto che Polo è un po' più svelta, non c'è rischio di avere un mezzo inadeguato.
  18. Diciamo che in assoluto, per quanto di poco, ha comunque più ripresa Polo, ovviamente a parità di condizioni di partenza. AlVolante dichiara circa 1,5-2 secondi di vantaggio sulla ripresa da 60 km/h in IV e sull'80-120 km/h in V. Del resto ciò segue logicamente dall'essere un motore leggermente più potente e soprattutto più coppioso su un corpo vettura sì più pesante, ma entro certi limiti.
  19. Ma perché? È stato un fattore che PUO' aver contribuito al sinistro, in sua assenza FORSE si sarebbe evitato, o avrebbe avuto danni minori, o boh. E se i conducenti si vedono attribuita la responsabilità di risarcire i danni provocati da quel sinistro, che un comportamento abbia influito per un tot o no, deve aver rilevanza. Sono cose che in giudizio vengono fuori, naturalmente non incoraggio a indire cause per tempi e costi, però se un giudice analizza questi elementi quando viene chiamato in causa, non vedo perché non debbano avere un'incidenza anche prima e al di fuori di un processo. Mettiamo che l'altra conducente non fosse al telefono, ma sia invece uscita di corsia impattando l'auto ferma regolarmente allo stop. Dal punto di vista delle conseguenze è un fattore tale e quale a quello dell'essere al cellulare o dell'andare troppo veloci... trovo illogico che ai fini assicurativi la parola "stop" metta fine a qualsiasi discussione.
  20. Rispetto a Punto 1.4 guadagna qualcosa in termini di accelerazione e ripresa, e soprattutto di spunto a basse velocità. Non moltissimo, ma più pronta lo è.
  21. Difficile è difficile, certo ci si aiuterebbe abbastanza se si compilasse il CID subito dopo l'urto, perché dopo giorni ha ben poco senso. Comunque, da quello che ho capito, a Rosario è stato attribuito il 100% di responsabilità proprio perché non erano stati indicati i dettagli e c'era subito stata un'ammissione di colpevolezza tramite telefonata; quindi non solo perché è coinvolto un incrocio con stop.
  22. In assoluto ha consumi migliori essendo un motore più moderno, con sistema di combustione affinato e più efficiente. Tuttavia se sei abituato a un certo equilibrio tra prestazioni e consumi col 1.9 - capacità di accelerare/riprendere - devi tenere conto che il 1.4 3L farà più fatica a darti la stessa performance... e più fatica significa più carburante. Comunque, anche non dovessero essere eccezionali, non sono i certo i consumi il lato meno brillante.
  23. Sono d'accordo nel dire che, in assenza di elementi di prova determinanti, la posizione di chi esce dallo stop è per sua natura più fragile. Sono meno d'accordo nel far discendere da questa affermazione una presunzione di responsabilità al 100%. Anzi, a maggior ragione perché non ci sono prove oltre ai disegni sul modulo CAI e alle macchine in strada, non ci si può permettere di escludere a priori una responsabilità del conducente in posizione di "vantaggio" essendo su strada principale. Attenzione che tale responsabilità può venir fuori anche se non si sta viaggiando oltre il limite (o oltre quanto è ragionevole), ma anche se non si frena in tempo quando lo si sarebbe potuto fare. Certo, son tutti elementi dimostrabili solo tramite perizia (costosa, e tocchiamo un tasto dolente del sistema RCA italiano); però è appunto perché non sono altrimenti dimostrabili che mi sorprende l'attribuzione di colpa totale.
  24. Imho non è così ovvio; già noi non siamo nemmeno osservatori né abbiamo tutti i dati e il quadro della situazione e comunque potrebbe essere difficile lo stesso dare una valutazione così netta. Anche ponendo per ipotesi che lui sia arrivato lungo allo stop,* questo non esaurisce i casi in cui anche l'altro conducente può avere delle colpe. Imho non regge l'approccio per cui senza testimoni o altre prove, perde, e per di più al 100%, chi veniva fuori dallo stop. Per definizione in un sinistro è sin dall'inizio presunta la colpa condivisa al 50%, che poi può ben essere redistribuita in base agli elementi di fatto; poi è chiaro che chi proviene dallo stop ha una posizione di svantaggio intrinseca banalmente perché è più facile che commetta lui un errore, e in un caso del genere difficilmente ne esce con 0% di colpa... ma questo non basta di per sè per un 100%. * ipotesi tra l'altro peggiore per lui rispetto a quella in cui arriva giusto e poi avanza fermandosi a pochi cm per la scarsa visibilità
  25. Suppongo fosse sì fermo, ma magari col muso un po' oltre la linea (per vedere meglio date le strade strette?), e l'altra auto sia arrivata troppo veloce per frenare/evitare. Detta così sembrerebbe il classico incidente da paesello in cui l'ambiente poco favorevole dovrebbe consigliare di andar più piano... mah, ho sentito di sinistri meno controversi almeno partire da un concorso di colpa... Per quanto riguarda la macchina un preventivo esplorativo sicuramente va fatto, però se vi sono danni al telaio si paventa una cifra non indifferente. Fossero stati solo il cofano da raddrizzare e il pararurti da sostituire sarebbe stato assai meno doloroso... però comunque un occhio da un carrozziere faccelo dare.
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