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Walker

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  1. D'accordissimo sull'attore, molto meno sul fatto che non dovesse togliersi il casco: guardando a come è costruito il personaggio, a quale rapporto ha con il lato oscuro e a quale invece ha con Vader, l'azione acquista il suo senso imho. No, infatti la domanda è: "quella cosa là è o non è Coruscant?"
  2. Ragazzi, capisco che la voglia di discuterne è tanta, però come già accennato prima da Matteo cerchiamo di fornire un'opinione senza rivelare contenuti della trama, essenziali e non... almeno per qualche giorno.
  3. Giù le mani da Jar Jar Binks, idolo!!! Tornando al film, ecco, io ho avuto proprio l'impressione opposta, cioè meglio la seconda parte rispetto alla prima (non proprio da metà, diciamo da 1/3 in poi). Questo in linea generale, poi ci sono elementi imho azzeccati nella prima ed elementi su cui non sono convinto nella seconda. Lo dico così, per rimettere la giusta confusione e non dissuadere nessuno dal guardarlo! Ma il tuo giudizio è sulla storia o sulla realizzazione?
  4. Beh, almeno in teoria dovrebbe essere la strada preferibile. Tra l'altro sempre in questi giorni il Parlamento europeo ha formato una commissione di inchiesta che si prenderà 12 mesi per indagare varie questioni, tra cui la più importante mi pare sia: istituzioni UE e Stati membri (Germania in questo caso, più che altro) hanno davvero controllato le procedure di omologazione e test come prescritto? La domanda è interessante perché se, a differenza di come si pensava, sono già previsti controlli così approfonditi da essere in grado di scoprire defeat device, in vista del 2017/2019 non si dovrebbero nemmeno fare aggiustamenti di metodo così rivoluzionari... Da vedere se su questo punto la mancanza è stata solo esecutiva o proprio normativa. http://www.repubblica.it/economia/2015/12/17/news/l_ue_approva_la_commissione_d_inchiesta_sul_dieselgate-129666733/
  5. I gusti son gusti, le percezioni son percezioni... però sinceramente questo qui sopra lo vedo come un motivo in più PER prendere un colore diverso da bianco/nero, non uno per NON prenderlo...
  6. Mi associo, merita anche (ce lo si attendeva) per gli effetti 3D. Tra l'altro è godibile anche per chi non ha mai visto gli altri 6 e al massimo ha una vaga idea di cosa si tratti, non ci sono - diciamo così - prerequisiti troppo importanti.
  7. Tieni conto che il problema dei percorsi brevissimi si porrebbe anche con Smart 0.8. E, in generale, on - 800m - off non fa bene a nessun motore. Se riusciste a risolvere in qualche modo questo punto (mezzi alternativi?), starei su Smart Diesel. Perché è vero che 5000 km annui gridano benzina, però si tratterebbe di un usato (quindi pressoché niente sovrapprezzo), e soprattutto vi starebbe in garage. Questo imho è il motivo principale: Smart è un modello imho difficilmente consigliabile, ma onestamente prenderei un po' più volentieri una macchina anche non eccezionale se la tranquillità in più che mi garantirei potendola lasciare al coperto ce l'avrei solo con quella. Certo, è molto lenta e soffre in termini di spazio, però se usata in ambito urbano e poco, ci può stare.
  8. Non so se ai tempi era già girato, comunque posto un articolo che condivido riga per riga sulla questione, apparso dopo la sentenza fatidica: Gli sbagli della Corte Costituzionale sulle pensioni - Il Post A parte il punto sulla leggibilità delle sentenze (quanto è vero! ), un'osservazione sull'art. 38 Cost. Anche fosse perfettamente coerente che lo Stato potesse restringere il reddito di tutti meno che dei pensionati senza conseguenze pesanti, dove sta scritto che riduzione o adeguamento = pensione da fame? L'art. 38 impone di erogare pensioni adeguate alle esigenze di vita in caso di vecchiaia, e c'è un mare di livelli prima di arrivare a un assegno insufficiente in questo senso. Cioè, anche tralasciando il paradosso che per mantenere certe pensioni se ne avranno altre - e già se ne hanno - miserevoli (che già basterebbe), ci si è deliberatamente la correlazione "taglio >>> automatica pensione non dignitosa"...
  9. Chiedo scusa per l'errore grossolano. Tuttavia non credo si possa ritenere chiusa la questione, visto che a quanto so l'unica rassicurazione su EA288 (euro 5 e 6) finora proviene da VAG stessa.
  10. Capisco il tuo (e vostro) punto di vista e ha un fondamento, ma non credo che quel tipo di analisi che proponevo sia una strada senza uscita; lo può essere qui e tra noi, ma gli strumenti di analisi economica per effettuare certe stime esistono. Ripeto, matematicamente parlando VAG ha introitato denaro che proviene dalla vendita di auto non conformi, e sono tutte quelle coinvolte. Se però prendiamo in considerazione anche il mercato complessivamente, e non solo VAG, imho il calcolo [11 milioni x prezzo ad unità] come controprestazione per i danni subiti dai concorrenti è eccessivo perché non tiene conto delle capacità economiche loro e di VAG. Ma intendi che limiterà il danno economico in termini di sanzioni o di vendite future? Nel primo caso, questo è tutto da vedere. Non sarei però così pessimista nello screditare la capacità e il polso delle nostre autorità nel punire VAG, è tutto molto prematuro. Nel secondo, certamente questo è possibile, ma è un problema che indica come protagonista le norme che non proibiscono al gruppo di far pubblicità nonostante quanto è stato scoperchiato. Non solo: è una questione che abbraccia la sensibilità dei consumatori verso il gruppo, e questa è a sua volta figlia anche di azioni intraprese grazie al vantaggio determinato dal defeat device e di tutto quanto è stato fatto in precedenza dal gruppo. Per ciò che riguarda la pubblicità precedente allo scandalo, anche quella rientra nel potere di mercato che il gruppo poteva vantare in parte grazie alla truffa, e che andrà preso in debito conto al momento opportuno. D'altra parte non è la prima volta che un privato - azienda o persona fisica che sia - produce una quantità di danni che per vari motivi viene solo in parte risarcita...
  11. Sono d'accordissimo, infatti nell'esempio che facevo prima alla fine, sulle differenze tra il venduto reale e quello stimato, è anche possibile che venga fuori che quest'ultimo sarebbe stato molto basso, o praticamente nullo nelle condizioni di mercato e in quelle interne a VAG. Ritengo solo che quel tipo di stima dovrebbe almeno essere provato, senza liquidare la cosa in modo tranchant. Inoltre, per quanto riguarda danni a infrastrutture e all'occupazione, di nuovo non mi sentirei di poter chiudere la questione facendo leva sull'ipotesi che TUTTO il potere di mercato che VAG ha avuto dal 2009 in poi sia stato illecitamente costruito sul defeat device. A mio giudizio di fronte a una fabbrica chiusa ci si deve chiedere: VAG che percentuale di responsabilità (di mercato) ha sulla sua chiusura? Questa responsabilità ha anche rilievo legalmente perché è direttamente o indirettamente coinvolta la commercializzazione di auto con motori truccati? E ipotizzando che VAG non avesse iniziato il progetto defeat device, ma fosse proseguita su binari regolari, questo avrebbe scongiurato il rischio di chiusura o di altri provvedimenti? Imho ci si dovrebbe fare anche queste domande, nel momento di stabilire l'entità dei risarcimenti. P.S. È chiaro che non mi aspetto risposte certe e inequivocabili a queste domande, specie visto che si tratta di stime e ipotesi, tuttavia ritengo che gli strumenti per definire stime circostanziate ci siano, e il tentativo sia doveroso non certo per intento giustificativo, ma per attribuire colpe e rimedi equi da una parte e dall'altra.
  12. 1.2 TDI escluderei visto che è coinvolto nella vicenda sulle emissioni truffaldine VAG, inoltre di suo è piuttosto scarso come prestazioni ed erogazione in confronto alla media. Sì, come spese di gestione la differenza tra B e C non è grossa, più che altro l'incognita riguarda il prezzo d'acquisto, nel senso che con quel budget è certamente più facile beccare una B con meno km e meno anni. Seg. B che peraltro andrebbe benone, non fai tanta strada da richiedere più comodità. Comunque l'occasione nel seg. C non guasta mai e non è impossibile da beccare. Io voto Punto Diesel, molto diffusa e molto parca (nel forum ci sono un paio di prove e rilevamenti su una 1.3 Multijet 85 CV). Per i benzina da' un occhio anche a Yaris, molto risparmioso il 1.3 99 CV. Tenendo conto che per scegliere tra benzina, Diesel e GPL conta molto il prezzo che riusciresti a strappare su quella singola vettura. Perché il chilometraggio annuo di per sè apre a più strade senza risposta univoca...
  13. L'attuale sforzo di VAG di mettere a tacere la stampa però non attiene al calcolo dei guadagni illeciti. Spiego perché io sposo il punto di vista di Caronte. La prospettiva di considerare i guadagni illeciti come tutti i proventi derivanti dalla vendita dei veicoli con defeat device, senza sottrarre nulla, assume che VAG dal 2009 ad oggi non avrebbe potuto guadagnare assolutamente nulla lecitamente vendendo le auto con i motori colpiti dallo scandalo; questo matematicamente è vero perché di fatto c'è il defeat device. Ma ciò assume anche che dal 2009 ad oggi, supponendo di eliminare all'istante tutti gli esemplari illeciti, VAG sarebbe stata tecnologicamente paralizzata, immobile. Questa visione imho cozza col fatto che la truffa di VAG gli ha evitato di spendere soldi e tempo in investimenti diretti a rendere i motori compatibili con i limiti ambientali, ma non in tutto il resto dei processi industriali. Imho il punto riguarda le capacità e i meriti delle imprese: considerare i guadagni illeciti come la somma totale dei prezzi pagati per le auto vendute significa fingere che, senza defeat device, VAG non sarebbe progredita industrialmente dal 2009 ad oggi, e che i concorrenti avrebbero avuto campo totalmente sgombro da parte di questo gruppo. Significa far finta che, senza defeat device, i concorrenti avrebbero occupato - spartendosele - tutte le quote di mercato di VAG con conseguenti profitti, come se VAG non fosse proprio esistita. La cosa imho è irrealistica e sovrastimerebbe le capacità delle altre imprese. Per questo a mio avviso è più genunino un approccio che stimi quale capacità VAG avrebbe avuto di produrre e vendere auto con motori totalmente in regola a partire dal 2009. Fatta questa stima, la differenza tra il venduto reale e il venduto ipotetico esprime la quantità di esemplari che VAG ha venduto solo grazie al defeat device, perché verosimilmente non sarebbe stata industrialmente in grado di farlo in modo lecito e regolare. Questa è la mia prospettiva (credo che Caronte si riferisse a questo); chiaro che potrà essere ribaltata... Un'altra novità, a dire il vero dell'altro ieri, è che la Commissione europea ha ufficialmente concesso a VAG tutto il periodo fino a fine anno per presentare il famoso rapporto delucidante su come risolvere i problemi riguardanti la CO2. Fermo restando che è risibile il fatto che VAG debba cominciare da zero a trovare soluzioni lecite, in fondo non mi pare una concessione così astrusa. Non c'è fretta di comminare le multe, mentre c'è l'interesse ad avere un quadro chiaro; auspicherei però qualche "leva" in più, cioè a dire: una proroga non equivale ad avere tutto il tempo del mondo, quindi scaduto questo nuovo termine vi beccate l'inizio di un procedimento a vostro carico.
  14. Imho, per PS e CC il problema è quasi unicamente di distribuzione e assegnazione di compiti, che ovviamente generano questioni addestrative se li si vuol risolvere. Però quanto a numero di organico non trovo siano forze sproporzionate (200.000 unità).* Cosa che invece a mio modestissimo parere avviene per la GdF (ben 70.000 unità). Una polizia finanziaria e anti-contrabbando/droga/ecc. - per quanto siano compiti cruciali - ha 1/3 della forza totale dei due corpi di sicurezza generale, sono grossi numeri. * rilevo una discrepanza tra i dati dell'articolo e Wikipedia, secondo cui police + gendarmerie nationale in Francia totalizzano 250.000 unità, e non solo 206.000...
  15. Non saprei dove... ad ogni modo almeno le prime unità inizialmente da fornire montano il 2.0 TDI EA189 Euro 5, proprio uno tra i maggiormente coinvolti.
  16. Mah, avendo considerato Audi, BMW e Mercedes, perché non mettere sul piatto anche Mazda? Tra l'altro, visto che si ha premura di spendere poco in gasolio, il fatto che Mazda 3 Exceed venga via a 4000€ in meno di una A200 Executive potrebbe fare gola...
  17. Sì, ma adesso quali sono le procedure? Ancora non sono riuscito a capire che conseguenze abbia su un appalto la scoperta che il bene appaltato non sia conforme o omologabile. Se per ipotesi venga dichiarato nullo, si sceglie l'offerta arrivata seconda oppure si deve svolgere un'altra gara?
  18. Beh, no, visto che in tantissimi casi è stato dichiarato che mancavano i fondi per mettere a norma gli autovelox stessi, con conseguenti ricorsi e multe annullate. @ stev: probabile, ma allora la trovo una mossa assai poco furba, sia perché potrebbe far saltare il ticchio a qualche avventato in più (come se non ce ne fossero a sufficienza), sia perché scateni allarmismi oltre il necessario.
  19. Il video mostra cose scandalose, però alcune andrebbero messe in prospettiva. Ad esempio: - negli USA la situazioni dei giubbotti anti-proiettile non è che sia molto più rosea; dipartimenti come il LAPD prevedono che gli agenti li indossino sotto l'uniforme, e dubito che siano capaci di fermare un calibro 7.62x51 mm. Non è che i patrol services americani siano dotati di giubbotti in stile SWAT in Europa non so come sia la situazione, ma dubito preveda standard superiori a quelli USA. Il problema è che sono equipaggiamenti molto costosi e ingombranti, potenzialmente qualsiasi oggetto potrebbe servire per strada, ma non possiamo nemmeno far andare in giro gli agenti con camionette blindate. Inaccettabile invece la storia della scadenza, quella sì. - dimostrazioni di inefficienza in equipaggiamento e addestramento provengono da tutto il mondo. Basti pensare alle critiche nell'addestramento della Royal Canadian Mounted Police e all'episodio di North Hollywood a Los Angeles (1997), prima del quale i poliziotti di LA (LA, non Green Springs a caso) non avevano neppure armi automatiche/a gittata medio-lunga in strada come invece avevano anche all'epoca i nostri agenti. Tra l'altro ora la cosa spaventa a morte perché a Parigi hanno usato dei kalashnikov, ma è da decenni che in Italia quelle armi girano e finiscono in mano a rapinatori e criminalità organizzata. Venendo spesso anche usate. La probabilità resta - ed è sempre stata - maggiore in queste ultime circostanze. Queste non sono giustificazioni, però va detto che non siamo nemmeno una pecora così nera nel panorama circostante.
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