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Walker

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  1. Che io sappia no, non ci sono limiti di tempo, basta che l'auto sia assicurata. Diciamo che comunque, pur essendo formalmente ineccepibile, non bisognerebbe imho approfittarne: magari prova a usare ogni tanto un altro parcheggio, se c'è nelle vicinanze. Altrimenti, se è davvero l'unico posto dove la puoi lasciare, torti non ne commetti.
  2. I giovani però sono quelli che tendenzialmente hanno meno denaro da spendere, sia per prodotti che per servizi, quindi non mi stupirei se l'ossatura del turismo fosse formata dalla fascia 30-70. Sì, anche ultrasessantenni, che spesso sono tra i più avvezzi al turismo artistico, culturale, monastico-religioso, di cui potremmo offrire a badilate... A parte questo comunque, per me turismo non vuol dire discoteche in loop fino alle 5... per quelle basta davvero andare a Busto Arsizio () o in qualsiasi agglomerato urbano con locali del pianeta.
  3. Beh, e ci sta pure direi, visto che di certo non l'hai presa per gironzolarci da solo.
  4. Aggiungo solo che sì, il bicameralismo perfetto è oggi come oggi un problema perché aumenta i costi e appesantisce l'iter decisionale, ma imho una soluzione formale di questo tipo non può essere additata come un fattore decisivo dello stallo. Che è in primo luogo uno stallo di qualità, non di quantità di leggi. Tra l'altro è dimostrato che passare da una pratica consensuale di democrazia (cioè come quella italiana attuale, in cui le maggioranze sono di coalizione post-elettorale) a una maggioritaria (a esecutivo forte), è tutt'altro che semplice, perché richiede che vi sia una polazizzazione relativamente bassa nel sistema dei partiti e - cosa non secondara - un'omogeneità culturale che a noi manca. È successo in Francia (De Gaulle)... non so quanto saremmo in grado di riprodurne le condizioni. Ma d'altro canto non è che un modello consensuale sia peggio di per sè: una certa situazione abbiamo, e avremo per decenni, con quella dobbiamo convivere. Ecco, tentando magari di migliorare la qualità di chi compete. Ché tanto, non è l'investitura diretta o meno a fare la differenza. In certi sistemi questo ha contribuito a rafforzare la legittimità di certi organi, ma non si è tradotto in ruoli prominenti: guarda in Irlanda, dove il Presidente della Repubblica è eletto direttamente perché ciò in origine incrementava il senso di autonomia e indipendenza dall'UK, ma a parte poche eccezioni il Presidente irlandese è tra i meno influenti in Europa. Quanto alla L. 270/2005, è piena zeppa di schifezze, ma è di nove anni fa, mica di due secoli fa i nostri problemi non nascono da lì; certo, va a complicare ulteriormente la riuscita di già difficili compromessi, esclude la possibilità di preferenze,* ma, in un modo o nell'altro, se il partito Banana e il partito Mirtillo totalizzano il 40% dei voti, e quelli si contendono (con tutte le storture del caso) la maggioranza... beh, non lo fanno perché questo tizio li ha piazzati lì. Democrazia rappresentativa vuol dire tanti diritti, tante tutele, welfare, e altre belle cose, ma significa anche responsabilità per chi sta sotto, non solo per chi sta a palazzo. Da questo punto di vista, la democrazia se volete è molto meno comoda di un regime autoritario: qua non posso decidere nulla, quindi mi lamento. Se non si vuol capire che nel momento in cui piazzo la "x" sulla scheda, non sto facendo un atto "eh, che tanto, cosa vuoi che conti...", boh, teniamoci le cose come stanno. Siamo diventati lamentosi a prescindere dimenticandoci che il sistema di cui godiamo ci può far contare molto. Poi però non appelliamoci ai giudici che "facciano il loro lavoro". Guardate che un sacco di figure parlamentari sono legalmente inappuntabili. Quel che conta è la responsabilità politica, non giuridica, di quello che fanno, ma far valere la prima è molto più difficile, e lì giudici e giurie non stanno nei tribunali di Roma. * segnalo che l'elemento è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo, ma solo in parte, vale a dire che la Corte non ha rifiutato in toto lo schema delle liste bloccate, ma l'ha considerato ammissibile solo se si attua con liste di candidati molto molto brevi
  5. A parte RAV4, le altre sono tutte auto che col fuoristrada hanno davvero poco a che fare. Soprattutto ix35, Sportage e Tiguan, nel DNA hanno una normalissima trazione anteriore. Quindi, se non percorrerai strade in cui la TI possa essere un vantaggio, non esiterei a escluderla. Venendo all'auto, il fatto che Toyota viaggi su prezzi simili all'ix35 (e quindi leggermente più bassi rispetto a Tiguan e Kuga), imho lo rende il candidato ideale. Al netto di km 0/sconti tu riesca a ottenere. P.S. Volendo c'è anche Mazda CX-5
  6. Eh, in tutto quel che hai detto qua sopra non trovo nemmeno una connessione con l'argomento "politica"... A parte che di diritto costituzionale ho visto poco fino ad ora, comunque una sua analisi può facilmente spingersi a considerazioni più spiccatamente politiche. Per quello dico: stiamoci attenti.
  7. Tu, se puoi, prova una MiTo 1.4 Fire 77 CV e vedi come ti trovi. Considerando che, una volta convertita a GPL, le prestazioni bene o male quelle rimangono.
  8. Imho, non è una diversità tanto antropologica, quanto culturale. Vi sono molti studi - alcuni anche assai recenti - che mostrano come la cultura politica italiana per molti versi e in molte zone sia poco avvezza a un buon rapporto con cio che è "centrale-istituzionale". In gran parte d'Italia, lo Stato (occhio: non il governo) non ha mai rappresentato ciò in cui la società si riconoscesse. Questo nei decenni a partire dal 1861. La conseguenza è che in varie regioni italiane c'è un capitale sociale che è costruito sulla scarsa fiducia nella regolamentazione emanata dall'alto, e che porta la gran parte della società ad arroccarsi nel proprio localismo. Il Veneto è un buon esempio, ma non il solo. Imho, da sfiducia verso la "regola istituzonale collettiva" si è passati a sfiducia verso la... regola in sè. D'altra parte, non credo nemmeno che noi italiani siamo diversi da "gli altri": ogni nazione serba alcune specificità che si palesano sotto forma di vantaggi in certe epoche storiche, o di svantaggi in altre. E aggiungo: non pensiamo di essere un'isola deserta né l'esempio peggiore. Esistono Paesi che risentono del passato molto più di noi (v. Russia, dove buona parte della popolazione è cosciente che i media sono controllati dall'alto, ma non solo se ne fa una ragione, lo considera pure un elemento di stabilità e affidabilità!). Comunque direi di virare oltre, perché la politica è dietro l'angolo.
  9. Quando adocchiate un esemplare di cui avete il dubbio se rientri o meno nei limiti, nel momento in cui andate a visionarla, guardate la massa a vuoto riportata sul libretto (M) e fate: M + 75 = X >>> potenza in kW / X e prendete le prime due cifre dopo l'ultimo zero. Per quanto complete, non c'è garanzia che le tabelle online non sbaglino. Sono affidabili, ma alla fine la massa a libretto fa fede.
  10. Comunque, a parte il tipo di macchina, Freddo: sei davvero sicuro di voler fare 140+140 km in un giorno, per tot giorni a settimana, per 40 settimane all'anno? In primo luogo è una bella spesa: anche senza andare tutti i giorni, si sforano ampiamente i 30.000 km annui (parliamo almeno di 3.000 € di carburante all'anno, escludendo il resto). Ma anche a cercare alternative: tralasciando la scarsa diffusione/efficienza delle ferrovie nella tua regione, non è una distanza un po' proibitiva da percorrere a/r quotidianamente (anche in pullman, che lì dovrebbero essere più capillari)? Tempi lunghi e morti, stanchezza, caldo... non fanno bene a chi studia. Vista la distanza, personalmente cercherei un appartamento in zona università da condividere. Facile che spenderesti 1/3 che con l'auto, in più libero da una routine di viaggio che può diventare insostenibile.
  11. Il problema è che per "sosta" io devo intendere tutto l'intervallo tra: a) mi fermo, scendo e aspetto a 5 metri dall'auto, e mi fermo, scendo, chiudo e vado alle Canarie Anche per quello, forse sarebbe auspicabile un chiarimento legislativo, perché nemmeno la definizione di fermata è limpidissima (devo "essere presente e pronto a riprendere la marcia". E di fatto posso farlo anche se sono ACCANTO all'auto. Tecnicamente però, cadrei nella sosta, perché c'è "possibilità di allontanamento" ).
  12. Secondo me nelle due foto il sedile guida non è alla stessa distanza. Nella prima foto si sovrappone in parte al montante, quindi dovrebbe essere addirittura meno arretrato... D'altro canto la regolazione della seconda foto anche secondo me è un po' estrema. Comunque il tipo è bello alto, lo si percepisce dalle gambe in proporzione alla carrozzeria dell'auto. E poi è un tedesco biondo scuro, sono alti per definizione.
  13. Non comprendo però perché prendersi due mezzi, quando l'esigenza è una sola ossia avere un'auto con dotazione di motore sopra la media. Imho è probabile il rischio di usare entrambe le auto "a metà", perché si fanno troppi pochi km, che non il vantaggio di riuscire a usarle entrambe per le loro specificità. Ma intanto il denaro lo devi piazzare per intero sia per acquistarle che per mantenerle... senza considerare eventuali problemi di spazio. Non ho né competenze né esperienza per dire la mia sulla pista o sulla guida sportiva, ma imho sentire la macchina che comunica qualcosa mentre la si usa, è una percezione che può benissimo prescindere da particolari abilità professionali. Almeno agli inizi, è sufficiente avvicinarsi al mezzo come a un qualcosa di più di un elettrodomestico. Con la conseguenza, imho, che probabilmente ci vuole molto più sangue freddo e manico (vero, non da pistolone) a guidare di sorpasso in sorpasso, cosa che sembra più facile perché sei sul dritto, ma che proprio per la sua apperenza può nascondere belle insidie. A differenza, invece, di scoprire gradualmente una guida di "sapore" fatta di curve e sound.
  14. In questo periodo che trascorro da solo, ho l'occasione di recuperare qualche buona abitudine culinaria. Avendo peperone e formaggi da smalitre, ieri a pranzo ho preparato questi: Involtini di prosciutto con gorgonzola e peperone a strisce. Semplicemente, mucchietti di gorgonzola accompagnati da striscioline di peperone il più sottili possibile. Dentro ho dato una spolverata di curry, fuori di pepe nero. E questi: Fiori di zucca ripieni di gorgonzola o asiago. Dopo la riempitura, si passano un po' nel pangrattato e poi in una padella ben cosparsa d'olio. Non ho messo uova. Porzione anche per cena, che ho fatto insieme non avendo poi tempo materiale la sera. (il cibo è meglio di prima cottura, ovvio, ma imho a volte è più che dignitoso anche scaldato) Tempo di preparazione: una tutt'altro che impegnativa mezz'ora in tutto preparando per primi gli involtini, che si cuociono in forno più lentamente, e nell'attesa i fiori, che abbisognano di friggere qualche minuto. Difficoltà: livello "uomo abbandonato dalla moglie" e si vede anche da come ho distribuito il pepe sugli involtini, che non serve essere maestri. L'unico intoppo potrebbe verificarsi nel riempire i fiori di zucca: l'apertura è piccola e bisogna stare attenti a non romperli mentre si infila il formaggio, ma dovrebbe riuscirsi chiunque dotato di pollice opponibile. Alla fine, a parte i fiori di zucca che uno può benissimo non avere in casa (io un po' ne ho colti in giardino, altri li ho avuti da un amico di famiglia), il resto è roba che solitamente sta nelle dispense di tutti.
  15. Carburante no, risparmi soprattutto lo stress di usare la frizione e il cambio. Però se col manuale ti trovi bene eviterei di metterlo come "paletto", rischia solo di ridurti il ventaglio di scelta.
  16. Che ne diresti di considerare anche Toyota Avensis e Citroen C5? La prima, essendo fine serie, si trova piuttosto a buon mercato (qualcuna anche km 0, ormai poche) ed è comoda. La seconda è la vettura d'eccellenza per lunghi viaggi. Mi concentrerei prima su queste che sui modelli da te indicati, che a parità di prezzo scontano chilometraggi ben più alti... o più anzianità, il che non avvantaggia sotto il profilo manutenzione.
  17. Come diceva mmaaxx no. Tra l'altro, occhio a una cosa: per i neopatentati il limite sulla potenza non è uno solo, ma due. C'è quello dei 70 kW assoluti, più quello che indica il rapporto potenza/peso: ossia non più di 55 kW/t (cioè: non più di 55 kW per ogni tonnellata di peso, conducente incluso). E vanno considerati cumulativamente. Ad esempio, Mazda 2 1.3 da 63 kW (86 CV) soddisfa il primo requisito (< 70 kW), ma non il secondo, perché pesa poco meno di una tonnellata...
  18. Una reazione può essere legittima sì, ma se è spregiudicamente illecita no. Se invadi un Paese sovrano confinante, pure con popolazione della tua stessa etnia, non è che sei giustificato rispetto a chi ne invade uno situato agli antipodi. Purtroppo per giustificare certe azioni, la scena internazionale vede dominare logiche del tipo (banalizzando) "ha cominciato lui", e se questo è in qualche misura inevitabile, magari prima ci si libera di mentalità come "io ho sbagliato? E quello là allora?", meglio è. Russia, USA, San Marino che sia... * e a volte è persino giuridicamente accettata: vedasi contromisure
  19. Imho questa è una certezza un po' "azzardata". Le attitudini son troppo variabili da persona a persona... ne conosco direttamente alcuni che non si fanno problemi a farsi trasportare da altri, anzi, candidamente è una cosa che incentivano. Più che altro imho, guida autonoma esclusa, sarebbe inefficiente perché, se il figlio/nipote (A) deve sostituire con il proprio mezzo quello della persona anziana (, portandola con sè, di fatto toglie dalla strada un mezzo (quello di , ma lo reintroduce (il proprio) per le esigenze ANCHE di B. Senza contare che spesso non c'è compatibilità di orari. Io per gli anziani vedrei davvero ampie possibilità per il normale TPL: percorsi solitamente abitudinari e non molto variabili, orari ripetuti, tempi di percorrenza non da affanno.
  20. Alfa, mi pare di aver capito che vorresti uscire dall'Euro (e pare*, allo stato attuale, di conseguenza anche dalla Ue), per: a) svalutare; riappropriarti dell'autonomia in politica monetaria per fare tra l'altro questo: Lasciando da parte a), qualcuno mi spiega bene questo punto? Da quel che so (poco), monetizzare il debito pubblico può voler dire due cose: 1) che la banca centrale acquista tutto il debito pubblico subito aumentando l'offerta di moneta >>> enorme aumento di Ms >>> inflazione a nastro 2) che la banca centrale acquista il debito un po' alla volta, ma nel frattempo l'inflazione cresce (meno che in 1, o meglio, a ritmo più lento), e chi è creditore riceve sempre meno valuta "reale" in mano. Non ho le competenze per argomentare, ma vorrei un attimo capire come si dovrebbero fermare questi due fenomeni alternativi. E anche un altro: cioè il fatto che, se si tornasse a dare al governo la possibilità di obbligare la banca centrale ad acquistare i titoli pubblici, chi può obbligare il governo a politiche di contenimento del debito, se tanto può dire alla banca: "to', compra te"? * dico "pare" perché, da un lato è vero che i trattati non dicono nulla in merito a un recesso dall'Eurozona senza recedere dalla Ue, però dall'altro, dov'è che la cosa viene esplicitamente esclusa? Cioè, è vero che gli Stati che aderiscono ai trattati Ue sono obbligati a scegliere l'Euro non appena soddisfano i requisiti di Maastricht (salvo l'opting-out e la Svezia), ma non c'è un meccanismo per, come dire, tornare allo status di Stato non ancora in regola coi requisiti? Ovviamente escludendo una revisione dei trattati. Chiudo con una considerazione: imho questo tema è la più grande dimostrazione che politica economica/monetaria e suffragio universale convivono a denti stretti. Io a maggio ho votato un partito europeista, per X motivi, ma non perché fossi consapevolmente convinto che l'Euro fosse/sia la scelta più giusta. Il punto è che non sono convinto nemmeno del contrario e questo per un problema fondamentale: capire queste cose è difficile. Già noi partiamo svantaggiati perché come comunità votante ci informiamo poco, in più ci si dimentica presto del passato, e questo ci cazzia, ma su questi temi imho è davvero difficile arrivare ad avere elettori consapevoli. C'è troppa gente - ed è ovvio che sia così - che di questi temi non sa praticamente nulla, molti altri sanno poco (me compreso). Poi si va sul web e in TV o sui giornali, e si vedono decine di economisti con un curriculum stile rotolone Regina propugnare "Euro sì", e altrettanti propugnare "Euro no" ma chi ha ragione? Diceva bene Mir qualche pagina fa sul fatto che l'economia non è una scienza esatta, e quindi ok, nessuno ha LA ragione oggigiorno perché non ci sono certezze; ma uno, come fa a decidere il proprio voto se pure la comunità scientifica in materia è dilaniata agli estremi?
  21. Ma solo io da 0:22 a 0:26 ho avuto l'illusione che a rombare di gran carriera fosse la macchina?
  22. Comunque dipende anche da cosa si intende per "carriera": ognuno lo può intendere in modo differente, e non necessariamente fare carriera equivale a raggiungere una posizione dirigenziale in cima alla piramide. D'altro canto, non mi pare che personalità di alto livello in medicina, ingegneria, biologia e fisica non esistano, anzi. Se per Tizio fare carriera vuol dire guadagnare dindini, e riesce a farlo con una laurea in botanica, ecco che ha già smentito la "sentenza". Imho, il titolo che si possiede può determinare maggiori o minori probabilità di successo, in astratto. Ma imho più che altro, dipende dalle qualità del singolo elemento e dalle condizioni in cui si trova ad operare/che riesce a crearsi.
  23. Riprendo quest'affermazione perché imho in certi casi è vera, ma non è necessariamente una cosa negativa. Alla fine il problem solving è sì una dote che l'università dovrebbe sviluppare, ma è anche una mentalità che gli stessi studi liceali dovrebbero dare alla luce. E nemmeno poco, anche perché l'intervallo 14-19 anni può rendere molto dal punto di vista dell'apprendimento. Detto molto in sintesi, è il motivo per cui il greco antico è ancora insegnato, e perché al classico si studia matematica/fisica e allo scientifico il latino, anche se sulla carta c'entrano poco con i rispettivi indirizzi. Tuttavia, uno dei problemi connessi a questo è che l'età è sempre troppo bassa per rendersene conto. Chi è più attento se ne accorge strada facendo, chi non lo è, all'università (forse). Col risultato imho di non profondere il dovuto impegno nello studio, perché è visto troppo restrittivamente come un'obbligazione a imparare nozioni (che, ammetto, al liceo sono di natura troppo interdisciplinare per farsele piacere tutte ). Io stesso DOPO mi sono accorto che, lungi dall'essere uno scalzacani e pur essendo uscito molto bene dal classico, avrei potuto affrontarlo con più "lungimiranza" e serietà.
  24. Per curiosità: è affine al Barrett M82 o non c'azzecca?
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