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Forse è vero, però: a) c'è da vedere quanto l'attuale "Caesar" (cit.) possa essere disposto a sacrificare metà di quello che è territorio "artificialmente" ucraino - e ora di diritto - ma storicamente russo; c'è da capire quanto l'eventuale cessione risulti gradita alla popolazione. Da quanto ho capito (se dico cantonate correggetemi), c'è in Ucraina una minoranza di etnia russa, che però non esaurisce la categoria della popolazione russofona, che è ben più ampia. Ora, ho letto qualcosa sul fatto che quest'ultima non sia incline alla divisione, e non so quanto possa essere fonte di sicurezza e pace riunire assieme russofoni e russi (Ucraina orientale)...
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Scusate, domanda forse scema da uno che non si è mai interessato di andare a capire la ragion d'essere dei quadricicli leggeri (a prescindere dai crash test): ma in ultima analisi, su cosa si basa l'equiparazione della guida di un mezzo a due ruote con manubrio, senza pedali, di 50 cm di larghezza, a quella di un mezzo con volante, pedali e dimensioni da mini-citycar? Detto altrimenti: in base a quale ragionamento il famoso regazzì, sostenendo l'esame col ciclomotore, può guidare indifferentemente quello e una microcar?
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Ecco, cerchiamo però di non straripare nel politico e di non radicalizzare le posizioni. Scambiarci opinioni sull'attualità è bello e utile, ma ricordiamoci che c'é un regolamento da rispettare (e non è lì per caso, ci son delle ragioni dietro). Quindi manteniamoci nell'ambito informativo/di analisi, e con toni possibilmente più tranquilli.
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Ahi... Non rifunge nemmeno riavviando ora? P.S. E adesso? Ricambio, Bravo o Mazda?
- 403 risposte
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- j-gian
- grande punto
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Esatto, è propro quello che richiamavo io. In particolare questo passaggio: per me è tutto da rivedere. Cioè, l'amico provoca un danno, ma io proprietario posso doverne rispondere per metà. Perché? Perché sono proprietario... Ripeto, si valuti caso per caso: se con il prestito dell'auto io proprietario, per mia incuria, ho contribuito a creare consapevolmente un rischio maggiore, ok, una quota (da stabilire) di responsabilità tocca a me. Ma altrimenti, fatico a vedere il nesso. Imho, non è nemmeno vero che con il prestito dell'auto a prescindere aumento il potenziale di rischio, perché rischio comunque nel momento in cui IO stesso esco con l'auto... Poi siamo d'accordo sul fatto che ci si conforma al sistema che vale oggi, solo che imho andrebbe rivisto.
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Il paragone regge perché FORMALMENTE le due situazioni sono identiche, anche se nella SOSTANZA il danno è 20-30-50 volte maggiore. Formalmente vuol dire: Tizio utilizza un veicolo e causa un danno. Succede in entrambi i casi? Sì. Non comprendo però il riferimento a qualcosa che io non sono in grado di fare... Mica uno viene costretto a usare l'auto dal proprietario sono disposto a farlo? Nell'accettare devo tener conto di poter causare un danno, a prescindere che il proprietario si trovi a 10 metri o a 2.000 km di distanza... Cavolo, se io presto una fiocina a un pescatore provetto perché io non la so usare, e questo ci ammazza qualcuno, perché devo risponderne io? Imho, bisogna un attimo astrarre dalla situazione del parcheggio. Consideriamo una qualsiasi situazione in cui io, proprietario del veicolo X e contraente della polizza A, presto il veicolo X a una persona. In un regime in cui ad essere assicurati sono i veicoli, in caso di sinistro con colpa il danno lo paga l'assicurazione del veicolo X. E fin qua ci siamo. La domanda è: "è giusto che io proprietario mi veda aumentare il premio della polizza in virtù di un danno che non ho materialmente causato io, bensì è stato causato da altri col mio veicolo?" O meglio: "visto che il premio aumenta perché il danno è connesso a quel veicolo assicurato, è giusto che debba pagare io proprietario la maggiorazione?" Per come la vedo io, non è affatto giusto. È un'eccezione ingiustificata al principio della responsabilità extracontrattuale. Il codice civile assegna al proprietario una responsabilità per risarcimento in solido col conducente, fondandola sul legame di proprietà. Eh... io la circostanzierei un attimo, nel senso che d'accordo, tale responsabilità è esclusa quando venga dimostrato che l'auto sia stata usata contro la volontà del proprietario. Però... se io proprietario dimostro di aver usato tutta la diligenza possibile nel prestare il veicolo (persona conosciuta, patentata, polizza senza guida esclusiva), dov'è il NESSO tra me proprietario e il danno causato dal comodatario? Certo che le assicurazioni coprono le auto e non le persone, ma i danni li causano... le persone, e quindi imho sarebbe giusto che in ultima analisi il risarcimento danni ne rispecchiasse le responsabilità effettive.
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Se il conducente non ha una polizza, la maggiorazione la subisce quella del proprietario, ma sarà il conducente effettivamente a integrarla. Ok, ad oggi non funziona così, ma non lo vedo un sistema impossibile: stabilirebbe le responsabilità pur mantenendo il meccanismo di risarcimento tramite assicurazioni. Certo, richiede una precisa attività informativa tra enti diversi, cosa che sarebbe anche ora di pretendere... Sul resto, imho no che non è giusto che rimanga fregato il proprietario. Perché di danni, lui, non ne ha fatti. E se ha cura di non prestare l'auto a sconosciuti o a gente non patentata, in che modo l'eventuale danno provocato dal comodatario è imputabile a lui?
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Eh se lo metti in chiaro ok, ma altrimenti, imho i danni - alla fine - è giusto che li paghi chi li causa. Qua si tratta di un semplice parcheggio (= 3 metri in croce, forse meno), e quindi probabilmente non viene quasi in luce l'idea di "sinistro"*. Ma se il posteggiare l'auto altrui implica di prenderla e farci 30 metri? E se in quei 30 metri investo qualcuno o peggio? Lì ho poco da dire "metto in chiaro"... Le due situazioni sembrano diversissime, in realtà logicamente sono uguali. * se tocco una persona in retro? Dovrebbe essere così, anche se troverei giusto che ne risentisse la polizza del conducente. Per me l'ideale sarebbe: l'assicurazione (A) del proprietario dell'auto risarcisce il danneggiato, in base al CID si chiarisce chi è il conducente, l'assicurazione A e quella del conducente ( si scambiano i dati, e quest'ultima applica al suo assicurato la maggiorazione che verrebbe inflitta al proprietario dall'assicurazione A (o comunque quella che l'assicurazione B stabilisce che sia in base ai dati e ai calcoli impostati). Per i danni eventuali all'auto danneggiante, in assenza di clausola apposita, li paga il conducente al danneggiato. Sostanzilamente la polizza del proprietario rimarrebbe intatta. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -
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Forse perché mettere piede nell'abitato di Torino equivale a farsi un aperitivo a base di benzina? P.S. ri-complimentoni a Paolino.
- 1804 risposte
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- fiat punto 2012
- fiat punto
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Eh no tu che mi dai la facoltà di spostare l'auto puoi anche rassicurarmi su questo, ma dal punto di vista logico non funziona. Se temo di fare un danno... semplicemente rifiuto e non uso il veicolo. Non è che chi me la presta mi nasconde informazioni essenziali per usare l'oggetto, e a causa di ciò causo un danno... La uso e causo un danno? Giustamente ne rispondo. Logicamente parlando, è naturale che l'assicurazione del proprietario risarcisca e che l'aumento del premio si riverberi sulla sua polizza, ma sotto il profilo responsabilistico più generale, imho dovrebbe essere altrettanto naturale che il conducente effettivo ne reintegri il proprietario, che di colpe non he ha manco mezza. P.S. Sul preventivo. Un conoscente aveva lasciato l'auto parcheggiata senza freno a mano in leggerissima discesa. (deo gratias) l'unico danno è stato aver urtato l'auto posta a qualche metro di fronte. Cambiata mascherina frontale, rimontato e riallineato paraurti, riverniciati i graffi... 60 € in officina generica.
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Oh, ma noi altri non lasceremo mica Paletta contro Suarez e Rooney, vero?
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E cioè imho bellissimo! Sobrietà e funzionalità.
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- fiat 500 suv spy
- fiat 500x spy
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Sì può procedere per prendere la patente SOLO per auto automatiche. Ma comunque, imho il problema non sarebbe risolto, ma solo "aggirato" perché nel momento in cui si ritrovasse a dover guidare un'auto manuale... ritornerebbero l'incertezza e il timore (motivo per cui sconsiglio la patente speciale se si hanno capacità motorie ordinarie). @ tiffany: scusa se insisto, ma ti suggerisco di riconsiderare l'idea di una data posteriore. Non è sfiducia, è solo un consiglio a ponderare attentamente il tuo stato sia emotivo, sia tecnico. Imho, gli esami non "si tentano", ma vanno provati con preparazione adeguata dietro, di qualsiasi esame/prova si tratti. Senti che una settimana è sufficiente per consentirti di arrivare all'esame sicura? Se sì, ok. Se no, pensaci. Informati comunque dall'autoscuola per un eventuale posticipo. Anche perché in caso di bocciatura, ti rimane una sola possibilità, dopo la quale devi ripassare per la teoria.
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Negli incroci, l'ideale è arrivare: a) a velocità bassa, non eccessiva per affrontare la svolta (quindi frenando/rallentando prima, non durante la svolta) in trazione, con la 2a marcia inserita e piede sinistro sul battitacco Questo sarebbe l'ideale, ma a volte vi sono incroci in cui la velocità deve essere estremamente bassa, o per il poco spazio o per la scarsa visibilità, di conseguenza per procedere sicuri, può essere necessario rallentare un po' anche DURANTE la svolta stessa. Possono succedere due cose: a) è necessario fermarsi o quasi a svolta NON completata: è naturale che la frenata ulteriore implichi l'uso della frizione per evitare lo spegnimento del motore; non serve fermarsi, ma il motore è comunque sotto al minimo di giri (lo avverti perché l'auto pare vibrare): in questo caso, lasciando il freno, l'auto avrebbe un brusco spunto in avanti dovuto al tentativo del motore di restare acceso e riguadagnare giri -> l'auto prenderebbe troppa velocità -> ecco che si usa la frizione per prevenire questo (evitando l'aumento forzato di giri e mantenendo il minimo) Allora in questi casi sì. Sinceramente però, perché l'istruttore ti dica in partenza di completare le svolte tenendo il pedale della frizione perennemente premuto, non me lo spiego Al mio esame una persona fu bocciata per questo motivo dipende da qual è l'utilizzo sbagliato, ma io credo che non sia affatto assurdo non consegnare la patente a una persona non a proprio agio con i pedali...
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Mi sento di concordare. Il "trucco" di usare solo la frizione nelle curve/svolte a bassissima velocità è la classica maniera per far sentire l'aspirante guidatore a suo agio (l'auto non vibra, non si spegne, ecc.), ma NON facendogli imparare come usare i pedali nelle situazioni più complesse, che è la cosa migliore per non passare l'esame e soprattutto per rimanere impreparati DOPO l'esame... Intanto da' un'occhiata a questa discussione qui: http://www.autopareri.com/forum/tecniche-e-consigli-di-guida/64292-consigli-frizione-motore.html Qui invece ecco perché è importante NON usare la frizione in curva: http://www.autopareri.com/forum/tecniche-e-consigli-di-guida/55200-frizione-premuta-durante-la-curva-perch-un-grave-errore.html Sulla questione del rallentamento -> arresto, per rallentare vi sono due modi: a) frenare (ma SENZA frizione) rilasciare l'acceleratore e scalare (usando la frizione solo per cambiare marcia, poi rilasciandola subito dopo) in dipendenza dalla velocità, dalla distanza dell'ostacolo/curva/semaforo/stop. A meno di non essere nel punto , non ha alcun senso usare la frizione mentre si sta frenando si è ancora un po' lontani dal punto di arresto. Quando invece ci si sta per fermare, allora giustissimo premere la frizione per evitare lo spegnimento e il "sobbalzo" dell'auto. Ma questo negli ultimi 5-6 metri. P.S. Non puoi rimandare la data dell'esame? Una settimana imho è un po' poco per correggere queste lacune, e non solo ai fini dell'esame...
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Tranquilli che nel caso in Germania e Austria l'inglese lo si parla correntemente almeno all'inizio si dovrebbe essere coperti...
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Se fino ad ora avete vissuto agevolmente senza macchina (sì, pare strano, ma si può fare ), di certo ora non inizierete a fare 50 km al giorno a meno di uno sconvolgimento nelle esigenze quotidiane. Uscite settimanali con gli amici? Stando larghi saremo sui 150 km/mese. Considera questo: ipotizzando 14 km/l per il benzina e 19 per il Diesel, ogni 1.000 km arriveresti a risparmiare circa 40 € (contando solo il carburante però). A parità di prezzo se ne può parlare, ma ad esempio io starei sul benzina se stessi programmando un utilizzo prevalentemente urbano dell'auto. In ogni caso, sia che tu scelga l'uno o l'altro, valutate attentamente le condizioni globali della vettura - possibilmente assieme a un esperto - visto che su auto da 4/5.000 € la prima cosa da controllare è che siano integre e pronte a durare.
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No, o meglio dipende da che motori si confrontano, ma in generale il suggerimento era di non farsi percezioni eccessive sulle differenze di spesa. Per capirci: se una MiTo MultiAir (es. 13 km/l) fa spendere 130 €/1000 km, una 208 1.4 HDi (es. 20 km/l) ne fa spendere 80. Ok, c'è differenza, ma va circostanziata. Secondo spritmonitor: 208 1.2 VTi è sui 6,17 l/100 km (= 105 €/1000 km), MiTo 1.4 8v è sui 6,77 - approssimiamo pure a 7 visti i pochi esemplari - (= 120 €/1000 km). Una MultiAir quanto potrebbe aggravare la spesa? 5, 10 €/1000 km? Sono 100 € annui per chi ne fa 10.000. Appunto per questo, mi concentrerei più sul prezzo all'acquisto. E guardando a quello, di MiTo 1.4 8v se ne trovano anche usate fresche a meno di 9/10.000 km, mentre per una TwinAir si va sui 2.000 € in più, tendenzialmente. Certo, il 1.4 non è il motore che sfagiola di più, ma viste le esigenze di risparmio e di eventuale compatibilità con il gas in futuro, imho è la scelta complessivamente più azzeccata. Peraltro non è che su MiTo sfiguri...
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Le ipotesi che poni mi fanno venire qualche dubbio. Però averlo con sè mentre si viaggia credo sia indispensabile per accertare tutti gli estremi della copertura, in caso di controlli. (certo, non lasciarcelo poi dentro come ogni altro documento del resto) Edit: secondo l'art. 180 CdS si dovrebbe sempre portare in viaggio... al pari di patente e libretto.
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Il certificato di assicurazione è da tenere sicuramente, anzi, va sempre portato con sè quando si usa l'auto, perché attesta l'efficacia in corso della copertura. Io lo tengo assieme alla "carta verde" nella busta col libretto. Terrei senz'altro anche i tagliandi e le ricevute dell'officina, nel caso voleste vendere il veicolo. Ma sono utili anche per eventuali controversie con l'officina stessa. Ad ogni modo: la carta inclusa nei documenti che hai elencato, quanto spazio occupa? Perché senza star lì a decidere quanti anni tenere un foglio, io mi farei pochi problemi, metterei tutto in uno schedario 30x18x3 cm a portata di mano in uno scaffale.
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Di MiTo e 208, quali motorizzazioni hai provato? (tra parentesi, MiTo non consuma - o fa sborsare in carburante - 10 volte più di 208 nemmeno se paragoni il 1.4 170 CV QV al 1.4 HDi 68 CV, e nemmeno ci si avvicina occhio a non farti impressioni esagerate sulle spese previste)
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Intendi dopo il bannaggio totale indiscriminato? Allora si... :mrgreen: Fine OT