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Scrivo da appassionato di urbanistica ma da profano di ingegneria. Concordo con Wilhelm sul fatto che vada stabilito prima se e dove è importante e opportuno che passi un servizio di TP, e successivamente che tipologia utilizzare. Però il fatto che i tipi di TP si differenzino tra loro, rende l'operazione 1 (valutazione dell'opportunità e del luogo dove costruire un servizio di TP) non poco dipendente dall'operazione 2 (decisione del tipo di TP). Io stabilisco che mi serve una linea di trasporto da A a B. Ma tra A e B non ci sono il deserto e una pista retta: ci sono più strade, edifici, ponti, tipi di incroci, ecc. Quindi quando io stabilisco che ho bisogno di quella linea, il fatto che ci sia bisogno che passi per quel tratto mi induce a ponderare su quale mezzo preferire, PRIMA di definire la tratta COMPLETA. Ora, a Mestre hanno piazzato un tram che va dalla stazione a Favaro (e ulteriori prolungamenti sono in progetto e in costruzione). La tratta in sè sarebbe degna di essere servita da un tram, perché effettivamente interessa un bacino d'utenza rilevante. Ma il problema è che molte delle strade che percorre non riescono ad ospitare il tram senza una ridiscussione globale della viabilità. Via San Donà e via Ca' Rossa sono oggettivamente strette quanto il mio corridoio, e per poter accogliere il tram avrebbero (dico "avrebbero" perché nella realtà non è così) bisogno di una quasi totale libertà dal traffico veicolare. Questo è accaduto nei tratti successivi del percorso: via Colombo è in pratica chiusa al traffico, così come via Olivi. In via Cappuccina, a tutt'oggi, non sono riuscito a capire come funziona la circolazione. Attenzione: non sto dicendo che l'idea tram sia una stupidata. Sto dicendo che sarebbe dovuta essere realizzata con un po' di previsione in più, perché i provvedimenti presi di recente sulla viabilità sanno molto poco di ponderazione e di calcolo. Torniamo al discorso sul rapporto tra l'operazione 1 e l'operazione 2: le diverse tipologie di TP vanno destinate a quelle tratte - e quindi quelle strade - che al meglio ne sarebbero servite: quando il tram attraversa piazza XVII Ottobre, perché farlo andare in via Cappuccina, quando a 100 m lateralmente hai corso del Popolo, che è largo il doppio ed è parallelo? Guardiamo poi cosa si incontra tra piazza XVII Ottobre e Corso del Popolo: via Forte Marghera, larga abbastanza e che conduce a S. Giuliano (e volendo, a Venezia). E ci sarebbe un'altra direttrice: zona commerciale (Auchan) - via Fradeletto - via Vespucci - S. Giuliano, tutte strade perfettamente in grado di ospitare un tram, che parta, per esempio, dal nuovo ospedale. Non credo che il sistema di autobus in vigore precedentemente costasse di più del progetto e del funzionamento del tram attuale. Ho fatto questi esempi, forse un po' troppo specifici, per mostrare come le diversità del TP condizionino la scelta delle strade da utilizzare. Una linea tranviaria COSTA TANTISSIMO. A Mestre è costata oltre 160 milioni di euro. E per essere mantenuta ogni anno ne servono di schei. Passando a Treviso, che ovviamente conosco meno, non vedrei male una linea tranviaria che per esempio colleghi l'ospedale (zona sud) con la stazione, copra il tratto est del PUT e - ipotizzo - termini al S. Camillo o più sopra. E magari un'altra linea che costeggi il lato sud e ovest del PUT (passando per la stazione) e termini sulla Feltrina. Questo intendo quando dico che il tram potrebbe ben servire le zone immediatamente limitrofe ai centri storici. Ovviamente è pura teoria. Però sarebbe un modo per sgravare il massiccio traffico che oggi grava su quel mezzo fallimento che è stato il PUT. Il tram per il centro storico (di città simili a Treviso) continuo a vederlo come uno spreco. Le foto che Wilhelm ha postato dimostrano che, volendo, il tram potrebbe passare in alcune strade del centro di Treviso. Ma è come dire che sulla A1 ci atterra tranquillamente un aereo. A cosa mi serve un aereo sull'autostrada? Impiantare una linea tranviaria costa moltissimo, richiede un adeguamento dell'ambiente viario, richiede tempo. In centri storici piccoli questo non si traduce in un risparmio, perché la zona coperta è minima, minimi sono gli spostamenti che contano su un'opera, invece, economicamente mastodontica. Senza contare che, attualmente, i centri storici più compatti e tortuosi sono spesso (e giustissimamente) interdetti alla normale circolazione dei veicoli privati. E allora se il tram deve sostituire il traffico, redistribuendolo e ricompattandolo su un mezzo alternativo, che cosa sostituisce, se il traffico non v'è??? Meglio una navetta, no?
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Forse non sono stato chiaro io. Wil, cerchiamo di capire effettivamente quel che si è scritto, con la massima serenità : più sotto ho detto che avrebbero potuto (e dovuto) togliere o limitare il traffico in via San Donà. Non ho detto che le auto hanno diritto di passare nei parcheggi privati, e non mi sembra di essermi presentato come il Grinch del TP!!! La situazione del rapporto tram/via San Donà a mio modo di vedere è questa: la strada è inadeguata ad ospitare veicoli privati, bus, tram, ciclisti e pedoni contemporaneamente in condizioni di scioltezza, quindi: 1) si mette il tram (con gli effetti conseguenti) e si riduce di molto il passaggio delle auto; 2) si lasciano gli autobus e si regolamenta il passaggio delle auto senza ridurlo (o anche riducendolo, ma si vedrebbe in seguito). Non voglio vendere verità, intendo solo presentare opinioni il più possibile ragionate, senza ovviamente l'apporto di dati, cifre, perizie e simulazioni di cui naturalmente non dispongo. Non è "assolutamente sì" ma è "meglio di adesso". Ecco, perfetto, me l'immaginavo... Era un esempio: Milano ha strade del centro storico larghe quanto viali perifierici di Messina, ma Treviso ha un centro storico (intendo quello dentro le mura) da far invidia a San Gimignano. È impensabile installarvi una linea tramviaria.
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Quel che dici lo condivido, ma non rientra in ciò che volevo dire. Molte città italiane - non mi riferisco a Milano, Bologna, Genova, ecc., ma a Parma, Treviso, Pisa, Alessandria e quant'altro - hanno un centro storico estremamente tortuoso e stretto, dove un tram non ci passa, qualsiasi raggio di curvatura abbia. Non ci passano autobus grossi, ma eventualmente le navette sì. Inoltre queste città non sono soggette a un traffico veicolare, nel centro storico, così massiccio e invasivo al pari di centri dai 250.000 abitanti in su. A mio parere, il tram non va impiantato in periferia. Va impiantato (e l'ho specificato) nell'area immediatamente esterna al centro storico, in modo da sfruttare al meglio le direttrici più larghe e spaziose disponibili, che al contempo riescano a raccogliere un sostanzioso bacino d'utenza da entrambi i lati (centro e quartieri esterni, o due quartieri esterni con il tram in mezzo).
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Ma infatti non è colpa del tram: quello ha tentato una manovra del cavolo, d'accordo. Ma vi è stato indotto dal fatto che un veicolo lungo 3 volte un bus occupa 1/5 del tratto di strada tra 2 semafori, di una via larga a malapena per far passare due autobus contemporaneamente. Il progetto in quel punto è forzato, eccome. Non lo dimostra la foto (casomai l'immagine della mappa), ma il fatto che su una strada già precaria per il passaggio di automobili e ciclisti assieme, ai limiti del sostenibile con l'aggiunta dell'autobus, diventa un terno al lotto con l'aggiunta del tram. Chi passa in quella strada ogni giorno capisce che lì il tram non l'avrebbero dovuto mettere. E tra l'altro aumenta a dismisura la lentezza del traffico, perché di suo via San Donà non è una strada trafficatissima. Con il tram (che provoca un allungamento di 1 minuto almeno del semaforo rosso) i tempi di percorrenza si dilatano. Avrebbero potuto togliere il traffico da via San Donà, va bene, ma non l'hanno fatto. E ora non sarà facile, ammesso che lo prevedano, farlo dopo un tot di tempo. Sarebbe come ammettere di aver preso una cantonata con la storia del tram. La conclusione è una sola, ed è abbastanza scontata: in via San Donà passavano un tot di autobus. Più larghi del tram? Sì, ma di una misura irrilevante. Molto più snelli e soprattutto molto più capillari nel servire le zone limitrofe a Favaro e a Carpenedo. Ora hanno messo un mezzo in una strada che, così com'è, è inadeguata a ospitarlo e non serve l'utenza bene come facevano i bus. Non lo desumo dalla foto: sui giornali hanno scritto che alcuni finestrini dei tram sono andati in frantumi. E c'era il rischio di trovar gente sfregiata o peggio. Non è che un'ariete sparato a 1.000 km/h gli ha sfondato i vetri... L'alternativa sarebbe quella che dicevo sopra, e che c'era prima. Non se ne lamentava nessuno, o comunque meno gente di quanta adesso si lamenta del tram (saranno pure tutti pecoroni, però almeno qui un po' di ragione ce l'hanno).
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Eh, ma vai a immaginare tutto 'sto pandemonio. Uno per evitare rogne, incartamenti, verbali, domande e per tornarsene a casa compila il CID e finita lì. Però avrebbe dovuto avere più diligenza. Quello che mi chiedo è come possono essere sicuri che riusciranno a dimostrare la falsità del documento. I nomi e i dati non sono inventati, la firma sarà confrontabile da perito con altri documenti. A proposito, non sappiamo se ci sono testimoni.
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Nella migliore delle ipotesi questo significa che, ALMENO per qualche mese, sul ponte saranno percorribili solo 2 corsie invece di 4... No, va bene, tanto su via della Libertà non c'è mai traffico, la gente non va mai a 100 km/h sul ponte... andrà tutto liscio.
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Ma scusa: metti che la tizia avesse messo la propria firma, i dati della sua patente e tutto il resto. Come da copione. Tre mesi dopo arriva la proprietaria che denuncia tutto su non si sa che base, e la tizia di cui sopra afferma che era in groppa a una foca in Antartide... Qui abbiamo che chi ha firmato non era alla guida, ma la situazione si potrebbe presentare per assurdo anche con tutte le carte in regola. Poi non penso che accolgano una denuncia ad occhi chiusi e presentino direttamente il conto al denunciato... la vaglieranno prima, no?
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Che poi non ho capito: ridurranno le corsie da due a una sola per senso di marcia? E la corsia dove passerà il tram sarà riservata o condivisa con le auto? Che casin...
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Per come la vedo io, ad oggi e per i prossimi anni le opportunità di trasporto alternativo al privato in città rimangono quelle note: 1) autobus/navette 2) tram 3) metropolitana La metropolitana è una infrastruttura di complesso inserimento urbanistico e di difficile realizzazione (anche perché ci vuole MOLTO grano), pertanto diventa conveniente nelle grandi città. Più che nuove metropolitane in giro per l'Italia, vedrei di buon occhio un potenziamento di quelle esistenti. Il tram è una soluzione più facile, ma occhio allo SPAZIO che richiede per essere il più fluido e il meno invasivo possibile alla lunga. Le difficoltà di curvatura, le dimensioni, e la sede di marcia lo rendono secondo me poco pratico all'interno dei centri storici di alcune città italiane. Quindi andrebbe "limitato" alla cintura immediatamente esterna al centro per collegare velocemente quartieri urbani tramite viali belli larghi e ariosi. L'autobus, dal mio punto di vista, rimane la soluzione più economica e applicabile, anche se più vecchia. Piccoli autobus si infilano pressoché dappertutto. L'unica croce è la cronica scarsità di corse che insiste in molti contesti urbani. Per inciso, ecco cosa ha provocato la GENIALE invenzione del tram a Mestre: Togliendo un bel pacco di autobus ben più comodi da tutta l'area di Favaro-Mestre Est. L'automobilista sarà anche demente, ma occhio alla larghezza della strada su cui hanno messo le rotaie... via san donà mestre - Google Maps (da notare che sulla corsia che nell'immagine è vuota ora c'è un'altra rotaia...
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L'arrivo di Greco ha dato la scossa? Per quanto ancora?
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Notizia trapelata da un giornale tedesco in merito a un sistema di maxi-provvedimenti pensato dall'UE (che a quanto pareva era rimasto segreto )... Fonte: Bce-Ue, piano segreto salva euro in quattro punti - E - il mensile online ...puntualmente smentita... Fonte: La Germania ribadisce: "No eurobond" Barroso: "Bisogna fare presto" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it Germania e UE continuano a temporeggiare ma, pur smentendo la stesura del piano, stanno evidentemente puntando a trovare le misure più rapide per realizzare un'unione monetaria. Scartati al momento gli Eurobond, l'Europa non è pronta a una "comunione" del debito pubblico. Intanto anche Cipro va accodandosi alla situazione, e dunque alle speranze, della Grecia: il governo cipriota prospetta di chiedere finanziamenti dopo l'impatto del collasso greco.
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Però è un'idea: ho le funzionalità dello smartphone spendendo molto meno di modelli decantati, senza perdere un granché. Non c'è il pinch-to-zoom, ma la schermata si può ingrandire e ridurre lo stesso. Tra l'altro la batteria dura tantissimo...
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Il video è estremamente istruttivo, andrebbe proiettato in tutte le scuole a partire dalle medie. A ragion veduta, effettivamente sfata un bel po' di miti duri a morire. Unica nota: mi sarei aspettato una descrizione un po' più puntuale delle scale logaritmiche delle magnitudo. Senza scendere in tecnicismi, ma dando qualche rude coordinata matematica: ad esempio, la differenza che passa tra una Mw di 5.0 e una di 5.1, e cose di questo genere. Visto che tra l'altro sono scaturite infondate polemiche dall'ignoranza diffusa su questi temi.
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- earthquake in italy
- liquefazione del terreno
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Io mi trovo benissimo con la tastiera touch... anzi, la trovo enormemente più semplice e veloce da usare... anche perché permette una maggiore interattività e varietà di opzioni.
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No, parlo anche dell'Italia: ci sono famiglie che hanno un numero di auto pari al numero dei componenti e che: 1) o non usano metà delle auto che possiedono (e quindi cosa ce l'hanno a fare) 2) o le usano tutte più o meno sistematicamente dando un bel calcio nel sedere alla razionalizzazione...
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Se ti serve semplicemente uno smartphone (senza il top del top della tecnologia), non vedo il motivo di spendere 200 € (minimo). Ho comprato un Vodafone 858 Smart, lo trovi tranquillamente per meno di 100 €. Si dice che non sia tanto affidabile, ma in realtà basta non pretendere di poter viaggiare nello spazio. Questo se ti basta un cellulare con telefono, internet, possibilità di ascoltare musica e fare video, applicazioni, possibilità di download di altre apps e giochi...