Walker

Anche limitandoci esclusivamente all'automobile, ci sarebbe un modo per modificare sensibilmente la mobilità futura. Basti pensare che mediamente ogni auto privata trasporta 1,2 persone: significa che ipotizzando di redistribuire i passeggeri in modo che occupino al massimo le auto disponibili, il numero di veicoli circolanti si ridurrebbe almeno di 1/3. Penso a colleghi di lavoro che hanno gli stessi turni, genitori con figli nella stessa scuola, anche banalmente a una sola famiglia: quante famiglie di 4 persone hanno 4 auto in casa? Quante di queste famiglie hanno NECESSITA' di avere 4 auto? Quante di queste famiglie usano ogni giorno tutte e 4 le auto? Senza quindi scoraggiare in assoluto l'uso dell'auto, pensiamo che: a) molti la usano quando non ne hanno bisogno; non poche persone mettono in strada 3 o 4 auto quando potrebbero condividerne a turno una sola; Se rovesciamo questi due comportamenti, abbiamo più o meno la metà del traffico che si smaterializza. Alle condizioni di oggi (ma anche del domani) mi risulta impossibile pensare ad una mobilità futura che non preveda l'uso dell'auto privata. È impensabile. Anche sostituendo i carburanti attuali con energie a basso impatto, se le condizioni di utilizzo del mezzo privato rimangono quelle di oggi, il traffico rimarrà quello di oggi! E ci si lamenterà lo stesso, perché se c'è qualcosa che non manca MAI è qualcosa di cui lamentarsi.

Mi ritrovo nell'analisi. Solo che la diffusione del TP dipende in larga misura anche dall'infrastruttura. Se in Veneto c'è, in gran parte del Sud... non c'è! Ma non c'è a priori, e non c'è mai stata. Nel Triveneto e in Lombardia (anche in Piemonte, ma non conosco la situazione del trasporto) ci sono le più capillari e avanzate infrastrutture ferroviarie italiane. E infatti il TP funziona, discretamente, senza punte d'eccellenza, ma riesce ad attrarre una buona fetta di pendolari e non. Penso soprattutto al sistema metropolitano dell'hinterland milanese, e ai collegamenti Venezia-Udine, Padova, Verona. Eppure in queste zone assistiamo a volumi di traffico veicolare spesso improponibili. Perché? Secondo me è perché c'è MOLTA PIU' DOMANDA di trasporto in questi quadranti che al Sud. In Sicilia il traffico veicolare è elevatissimo, spesso più elevato che a Milano e nelle grandi città del Nord, ma non è enormemente più elevato. Contemporaneamente, la percentuale di viaggiatori su treni e bus è molto più alta al Nord che al Sud. Anche per questo forse si tende a dire che in Veneto o in Lombardia il TP non funzioni. Non funziona benissimo, ma non collassa. Se è in difficoltà, è perché la domanda è assai maggiore che in molte zone in cui è assente (e in cui se ne sente comunque la mancanza).

Uso regolarmente i treni della linea Mestre-Padova, e saltuariamente salgo su quelli per Portogruaro, Udine, ecc. Al di là della componente studentesca per forza di cose predominante, noto che ci sono decine e decine di adulti, spesso vestiti come si deve e con tanto di ventiquattrore. E siccome da sfigatello spesso ho lezione al pomeriggio e prendo il treno del ritorno alle 19.00, ho modo di vedere che i treni sono ben frequentati ugualmente: l'80% degli studenti che c'è la mattina non c'è più, ma il treno si è svuotato solo di 1/3. In Sicilia invece, dove i treni sono veloci e scarsi quanto nell'Ottocento, non li usa quasi nessuno. E non esagero. La mole di persone che si sposta in auto o in scooter è veramente spaventosa, a tal punto che - credo - moltissimi dei pochi che prendono il treno sono costretti a farlo dalla scarsa disponibilità dell'auto, non perché credano che sia un uso più razionale del trasporto. Segno che forse, quando il servizio c'è (sia nel senso che è previsto, sia nel senso che materialmente offre dei posti), la gente lo sfrutta. Il dominio dell'automobile privata è durissimo da scalfire, ancora. E di certo non aiuta la politica dei prezzi e delle tratte buttata giù da Trenitalia ultimamente. Non esiterei a pensare che, se invece di 3 treni ogni 2 ore circa (Mestre-Padova, per esempio), ce ne fossero il doppio, si raddoppierebbe, o quasi, l'affluenza di passeggeri. Secondo me non è inverosimile.

Personalmente invece punterei su Niva, piuttosto che su Duster... Stando alla configurazione (anche se rimane più che altro un SUV) e agli interni potrebbe andare, solo mi chiedo: quanto durano i materiali con cui è fatta quella macchina???

Mi sa che dopo 10 volte che ci carichi roba da pesca, attrezzature, ecc. e che la porti su sentieri sterrati... si smembra a mo' di 313...

Una media di 100 € a pezzo di ricambio, più manodopera: ogni riparazione costa quasi mezza bici nuova al grande magazzino. Se ci aggiungi a volte ne spendi 5/6/700 € per acquistarla, non so dove convenga di più... Da voi forse, qui di scooter se ne vedono abbastanza (non tantissimi), mentre al sud è pieno sia di macchine che di scooter. Aggiungici che almeno il 60% non li sa guidare. Non è una considerazione di nicchia che prescinde dalle qualità proprie del mezzo, perché se per un attimo immaginassimo 5.000 scooter in più contemporaneamente in una città, avremmo 3.000 "pirati" a zonzo. Per come siamo educati oggi all'uso del ciclomotore, gli effetti collaterali (negativi) alla riduzione del traffico sarebbero secondo me abbastanza rilevanti.

Sei riuscito a provare il Coupè??? Era tra oggi e domani...

Provo a distinguere 5 casi: 1) spendo 30.000 € o più per un'auto che mi posso a malapena permettere, e che mi piace, ma che uso solo nei fine settimana. Non ragionevole. 2) spendo 30.000 € o più per un'auto che mi posso a malapena permettere, e che mi piace, e che uso il più possibile. Ragionevole fino a un certo punto. 3) spendo 30.000 € o più per un'auto che mi posso permettere con una certa larghezza, ma la uso solo nei fine settimana. Ragionevole (e da invidia... ) 4) spendo 30.000 € o più per un'auto che mi posso permettere con una certa larghezza, e la uso il più possibile. Ragionevole. 5) spendo una cifra molto più modica per un usato o un'altro modello, che mi piace a sufficienza, e che uso tutte le volte che mi serve un mezzo privato. Ragionevole. Da questo posso dedurre che sull'efficienza complessiva dell'usare o meno il proprio mezzo, soprattutto se è costato molto, incide tantissimo il peso che ha sul patrimonio del proprietario. Forse è una banalità... E può darsi che uno stimolo a non usarla sia proprio il timore di dover spendere cifre spropositate per il carburante. Paradossalmente diventa più ragionevole (anzi, meno scriteriato...) chi, non potendoselo permettere, lascia l'auto in garage di chi la usa costantemente. Chi spende di più?

Ma guarda questi, a sbavare dietro alla Multipla I serie... ma valli a capì... Ha ragione la donna!

Nissan Patrol? È fuori produzione, almeno in Italia, però sull'usato se ne trovano.

Acciderboli!!! Ma in Svizzera? Pensandoci, se i tuoi conti te li sei fatti, prova e piglia! Io guarderei anche qualcos'altro. Però forse sono un po' troppo fissato con i km/l. Ecco, io sarei uno che, anche facendo quella poca strada, sceglierebbe (faccio per dire) 50 cv in meno in cambio di 2-3 km/l in più... forse forse anche a costo di non prendere l'auto che mi piace di più. Chiaro, non un obbrobrio.

Speriamo che non succeda mai. Sarebbe troppo brutto.

Quindi è il 154 cv? A 'sto punto meglio il 220: vai di più e consumi uguale. Però anche 8000 km/anno, a 5 km/l sono minimo 2.700 euri di broda che ti soffi...

Ossia professioni cui gli stranieri si dedicano con (molta più) voglia rispetto agli italiani, e sicuramente in percentuale gigantesca rispetto al totale degli immigrati. Son quasi tutti stipendi da -1.000 €/mese, comunque. Non si pensi che cuoco = chef de Paris. E a questo punto farsi una laurea costa di più nell'intero percorso, e anche dopo, perché per molti non ripaga di un bel niente...

È esattamente quello che penso anch'io. Per questo dico: se Gimmo vuole un'auto che faccia minimo i 10 km/l in combinato, questa non lo è di certo. Appunto perché soddisfa troppo, tenta troppo.

Ehhhh, tu adesso dici così... Però 6 km/l in città sono troppo pochi. O meglio, per quel tipo d'auto non è poi così fuori dalla norma (anche se un 7-8 km/l ci stanno, forse), però capperi... se ben ricordo uno dei tuoi paletti erano i 10 km/l in combinato. Il tipo ha una guida misurata o da ghepardo infuriato? Nel primo caso... Ma è il 220 cv? Auto usate: Fiat, Coupe, 2.0 i.e. Turbo 20v OTTIME CONDIZIONI! AutoScout24 pagina di dettaglio P.S. Ma per andare in Liguria quanto accipicchia ci mettete...?

Parto io! Ristorante "Taverna de' Massari" a Norcia. L'ho trovato DELIZIOSO. E poi è pieno di botteghe con prodotti tipici a non finire.

Cambiare andatura troppo frequentemente penalizza i consumi in quanto i km percorse a velocità costante si riducono al minimo. Non è neanche fisso il margine di 200 km: dipende molto dalla velocità del traffico. In questa prima fase va bene aumentare leggermente l'andatura e poi riportarla alle condizioni precedenti ogni 50-100 km (basta non fare passaggi bruschi...). Ogni tanto prova anche ad accelerare un po' più del solito e a fare qualche sorpasso in più di quanti ne faresti ad andatura regolare, in modo da svegliare il motore. Ma il tutto gradualmente, e in questo la velocità autostradale ti aiuta, perché non puoi giocare più di tanto in ripresa.

Attenzione che una seconda auto di quel genere ti aumenta non di pochissimo i costi assicurativi, oltre al fatto che tende ad alzare non poco il gomito... Inoltre non è affatto un mezzo tuttofare. Anzi, è un mezzo dall'utilità effettiva limitatissima (off-road duro, terreni pressoché inaccessibili anche ad altri veicoli fuoristrada). Questo non per "impedirti" di acquistarlo. Come già detto da altri andresti a spendere somme non trascurabili per l'acquisto e la manutenzione di un veicolo di cui sfrutteresti il 10-15% delle potenzialità che offre.

Proprio per quello te l'ho suggerito. Pensando che sei abbastanza vicino, ma supponendo che non ti sia mai allontanato troppo dalla costa... Se ti piace l'arte, o il buon cibo, o la natura (quasi) immacolata, o le feste di paese, o il divertimento in generale... ti piacerà di sicuro. Un suggerimento: potresti dotarti di una bicicletta. Non per viaggiare da Gubbio a Orvieto, naturalmente, ma per esplorare i poggi e i borghi collinari. In alternativa (non l'ho mai fatto!) dicono che sia particolarmente gradevole in moto...

Dunque: mete poco frequentate ma deliziose? Ti consiglio vivamente le colline umbre e marchigiane, gli itinerari sono tantissimi e tutti ricchi di preziosità. Potresti iniziare dalle Marche visitando Cagli o Sassocorvaro: nel primo caso consigliatissimo procedere verso Gubbio (città imperdibile) e Umbertide. Nel secondo caso la meta più ovvia è Sansepolcro (Toscana) e Città di Castello. Eviterei Perugia: non perché non meriti (tutt'altro), ma perché spesso è troppo affollata e "troppo città". Stesso discorso per Assisi, che naturalmente a differenza del capoluogo ha lo stampo di cittadina di campagna, però è letteralmente invasa di turisti. Saltando un po' verso sud, ci sono quattro località assolutamente da visitare: Orvieto, Todi, Narni e Amelia. Non te ne parlo perché altrimenti sapresti troppo... E poi la squisitezza per eccellenza: Norcia. Dopo Siena è il luogo dove si mangia meglio in Italia (opinione personalissima, ma la condividerai anche tu! ), è un paese grande pressappoco come Otranto (per farti un esempio familiare), ma sembra fatto da Dio: è perfettamente a misura d'uomo, luogo tranquillissimo e ideale per escursioni/uscite sui vicini Monti Sibillini. Altrettanto interessanti, vicino a Perugia, Montefalco e Bevagna, paesotti grandi all'incirca come Norcia, senza dimenticare Spello. Personalmente, meno stimolante dal punto di vista artistico Foligno, mentre merita di più Spoleto (a sud). Infine, se vuoi farti una nuotata o una gitarella in barca, niente di meglio del Lago Trasimeno: va bene anche Castiglione, ma suggerisco di visitare la costa nord (Tuoro e Passignano).

L'unico aumento giustificato degli ultimi tempi? In linea di massima ha ragione, però il paragone col "fighetto in bici" non è azzeccato. L'interpretazione corretta è che si tratta ancora una volta di una tassa stile medioevo, ovvero sui consumi: più che non andare a colpire chi va a piedi o in bici, non va a colpire (o lo fa meno) chi si può permettere auto di lusso, perché tanto se la benzina va a 3 €/l lui a fine anno ha una spesa maggiore di 1.000 € su un reddito di un milione. Oppure non va a colpire chi la benzina PROPRIO NON LA PAGA, ma in macchina ci va lo stesso e più di un impiegato. Insomma, è la storia del litro di latte: un litro di latte arriva a costare 10 €, non è rilevante che chi non beve latte non paga: è rilevante che chi vive con 500 € al mese si vede tagliato 1/50 del suo reddito, chi vive con 50.000 € al mese se ne vede tagliato 1/5.000... Ancora troppo spazio ai grandi patrimoni. Loro AMMORTIZZANO tutte queste accise.

Forse di giapponese ha quel didietro "stile" MX-5 prima serie? Vabbuono, abbiamo capito da un pezzo che ti prenderai il coupettone, devi solo trovare quello giusto. Però prima del matrimonio (intendo con la macchina ) fatti l'addio al celibato: provati 'sta Probe in qualche posto!

Se ce sono cosa aspetti? Fila a provarne una! Parabrezza e lunotto invertiti??? Sulla questione Probe vs Fiat Coupè sono d'accordo, questa sa un po' di più di vecchio, però mai quanto Civic... Però ti piace, giusto? L'hai fatta vedere alla consorte?

Lo tentarono due miei amici a Barcellona. Prima erano sobri da andare in bici senza cadere. Dopo 10 minuti di tequila boom boom, di cui 9 passati a ridacchiare (sempre più a ogni shot) e 1 a bere, volteggiavano allegramente nella piazza, rivolgendosi l'uno all'altro con nomi di Dragon Ball...