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Esiste! Quella è la versione coupè della AE85, che sarebbe la sorella "meno vivace" della AE86. Versione coupè che è ben più rara della shooting brake. Tra l'altro tutto inutile purtroppo: qui da noi è introvabile! E porca zozza, la super Honda Civic 1999-2000 si trova solo negli USA, la Toyota AE85/86 si trova solo negli USA, ecc. ecc... sono troppo intriganti, diamine! Prima ti avevo dissuaso dal "rassegnarti" al Fiat Coupé, però per 3.000 nummi ... e poi meglio grigio che giallo .
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Non mi azzardo ma, se così fosse, bell'affare metterci le mani! Bisognerebbe smontare tutto il vano portaoggetti ed estrarre il filtro (sempre che ci sia). Ma il libretto uso e manutenzione, o altri documenti, non riportano alcun dato certo al riguardo? Mi sembrerebbe uno spreco andare in officina solo per accertarsi se c'é o meno e smanettamenti vari.
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Con queste premesse tenderei a consigliare il Multijet perché: - costa meno (e 1.800 € non son pochi); - ha più cavalli (oltretutto il 1.4 è a GPL, e i 77 cv si sentono meno) ed è molto migliore rispetto alla versione da 70 cv; - è usata, però con quei km è praticamente nuova e ha già fatto un bel po' di rodaggio (bisogna ovviamente verificare con accuratezza la funzionalità dell'auto); - da quello che hai scritto tua moglie percorre parecchia autostrada, ambiente dove il multijet 90 cv è collaudatissimo e consuma poco (lo montano con successo Grande Punto e Punto Evo, oltre che altri modelli). La versione GPL va considerata se la città è la regola, se l'autostrada è un'eccezione, e se percorri meno di 15/20.000 km annui.
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Appena compilato! Purtroppo la popolazione (me compreso) è obiettivamente ancora diffidente riguardo a questa tematica. Ci sono poche certezze e soprattutto molta disinformazione, come dire, accessibile (che non sia per appassionati o specialisti). Per la tesi, come si dice dalle mie parti... in c**o alla balena!!! E dacci notizie!
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Luino non è New York: se ci sono tutte quelle Fiat Coupé attorno, rischi di non riuscire più a distinguerti! Piuttosto, per avere un'idea, come ti suona questa? http://img836.imageshack.us/img836/6374/futoii.jpg http://img43.imageshack.us/img43/772/futoi.jpg Presa da GTA 4 (il nome è Futo)! Che poi altro non è che la rivisitazione di questa, Toyota Corolla AE85. Secondo me è perfetta!
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'Azz.. questa è brutta! Sembra proprio costruita apposta per rendere tutto più difficile... ci mancano solo i chiodi sull'asfalto . Non vorrei essere nei panni di chi fa quella strada ogni giorno... In quel caso non me la sentirei di rischiare accelerando in anticipo: magari 9 volte su 10 non becchi nessuno che passa, ma quella volta che passa qualcuno... Io andrei piano piano in seconda pronto a chiedere il massimo dal motore. Però lì è quasi un terno al lotto... By the way, ecco una situazione intrigante "da tremarella" sempre a Treviso (ormai l'abbiamo puntata! ), che potrebbe interessare all'amico masterpiece45: Vicolo Louis Pasteur, Treviso - Google Maps (andare un po' indietro sulla carreggiata della tangenziale per vedere un altro "intreccio" degno di nota) Traffico incanalato in una sola corsia e velocità presumibilmente molto bassa. In questi casi non resta altro che sfruttare il minimo spazio, come fa la Marea bianca, o entrare più aggressivi come la Golf dietro, sempre accertandosi prima di non andare a impattare con un veicolo che sopraggiunge ! Un elemento positivo è che solitamente, con velocità molto ridotte (questo anche in città o in altri contesti) i conducenti tendono a favorire l'ingresso, proprio perché rallentare un po' di più non costa nulla...
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Qui dipende, generalmente sono lunghe a sufficienza, ma in alcuni punti sono mal progettate. Ad esempio sulla S.S. 309 Romea c'é uno svincolo, pochi km prima di Chioggia, dove una corsia di immissione è lunga 3 volte quella per l'opposto senso di marcia! O anche sulla tangenziale di Treviso (limite 90 km/h), se dalla rotonda Terraglio ci si immette in direzione ovest, la corsia praticamente "si butta" in tangenziale; cioé, si allinea un bel po' prima, ma lo spazio utile è ridottissimo. Via Andrea Vendramin, Treviso - Google Maps
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Non credo che valga viceversa, perché quella deroga serve a chi deve uscire al casello, in caso di coda/traffico bloccato. Resta il fatto che, se si è costretti (e la corsia di emergenza esiste...), meglio continuare su quella che ripartire da fermi, meglio sotto ogni aspetto.
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Per ovviare al fatto che lo specchietto sinistro non offre fin da subito una visuale adeguata, non fa male dare un'occhiata "di persona" girando il collo (occhio a non sbandare : giustissimo il consiglio di non andare troppo forte finché non si sa bene come agire) nel momento in cui la corsia di accelerazione si sta allineando all'autostrada. Così saprai subito se: 1) la corsia di destra è libera: a quel punto dai gas e immettiti il prima possibile! 2) sulla corsia di destra stanno transitando veicoli: ovviamente ti devi preoccupare di quelli che stanno sopraggiungendo. Il tema della distanza di sicurezza purtroppo sembra essere un tabù in Italia, ma in linea di massima, quando le auto procedono un po' troppo vicine, in autostrada (almeno in prima corsia), ciò corrisponde ad una velocità di marcia abbastanza bassa. Se la velocità di marcia invece è normale (dai 90 km/h in su in prima corsia), allora dovrebbero esserci più possibilità di sfruttare il "gap" tra due veicoli. Però attenzione: sia quando il traffico è più sostenuto e si procede più lentamente, sia quando il traffico è rado... ma c'é, è bene saper valutare il momento in cui inserirsi, cioé non bisogna per partito preso accelerare pensando "tanto un buco lo trovo"! In questi casi l'uso dello specchietto sinistro diventa fondamentale, in quanto ti permette di capire - procedendo tu a velocità, per così dire, esitante - se e a quale velocità sopraggiunge un veicolo, e di conseguenza quando dare gas per immettersi. Esempio. Sei arrivato nel punto in cui comincia la linea tratteggiata per immettersi, e vedi un'auto che procede 10-20 metri dietro di te: ora, non ha senso accelerare energicamente, perché bruceresti spazio inutilmente e non potresti entrare, dato che il veicolo alla tua sinistra va molto più veloce. Allora aspetti che quel veicolo ti raggiunga, e quando siete allineati tu inizi ad accelerare sterzando leggerissimamente a sinistra, cercando di "accodarti" (sempre a debita distanza) da chi sta davanti. J-Gian ha detto bene: è meglio stare un po' troppo vicini a chi ti precede, per poi distanziarsi, piuttosto che intralciare (o peggio) chi sta dietro. Per quanto riguarda lo specchio centrale, non ha molta utilità al momento dell'immissione: devi guardare già in troppi punti, e quello specchio non ti fornisce un aiuto determinante; magari puoi buttarci un occhio per controllare chi ti segue nella corsia di accelerazione. Ho letto male oppure hai qualche difficoltà anche nell'uscita dall'autostrada? Potresti spiegarci meglio?
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Sinceramente con l'istruttore non sono mai andato in autostrada (anzi, per chi conosce, non ci siamo mossi da Marghera, visto che gli esami li fanno SEMPRE nelle stesse strade ). Pertanto non so se in tempi recenti fosse solo prevista o qualcosa di più. Penso che dipenda dalle scelte dell'autoscuola. È obbligatorio, ma in Sardegna evidentemente è un bel problema... forse prevederanno delle eccezioni. P.S. anche in Sicilia non sono messi meglio: chi abita nella fascia tra Sciacca e Gela ci mette più di un'ora a raggiungere l'autostrada più vicina...
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Assumendo che il 90% dei guidatori sardi guiderà sempre e solo in Sardegna , si esercitano sulle superstrade e stop! Quasi quasi a voi per prendere l'autostrada conviene andare in Svizzera... Scherzi a parte, ben venga l'obbligo di esercitarsi in autostrada: è un ambiente che troppi automobilisti vissuti non conoscono, o quantomeno non sanno utilizzare (vedi uso delle corsie...), ed è pertanto indispensabile che almeno i giovani guidatori siano almeno tecnicamente preparati a servirsene. Giustissima anche la pratica notturna. Però tutto ciò mi sa tanto di un edificio diroccato a cui rinsaldano le mura come comanda e lasciano il tetto sfondato: occorrerebbe una riforma sull'iter amministrativo e una ridiscussione profonda dell'esame di guida; che senso ha esercitarsi e acquisire una certa padronanza in situazioni difficili, se poi l'esaminatore non la verifica? Ecco qualche traccia di cambiamento e svecchiamento in un sistema-molosso palesemente inefficace e antididattico, in cui, contrariamente a quel che sembra, le autoscuole sono spesso anch'esse "strette" nella morsa di una legislazione che non va. Per fare un esempio, il mio istruttore (persona preparata e simpaticissima) si rendeva conto perfettamente del scarsissimo potere formativo di un corso di scuola guida e del relativo esame. L'autoscuola non insegna a guidare, e per "guidare" non intendo "partire e fare due curve attorno ai birilli": guidare significa gestire le relazioni con gli automobilisti, affrontare le insidie della strada, avere il bagaglio tecnico (non d'esperienza, logicamente) minimo per effettuare la manovra più corretta e sicura (purtroppo spesso non sono sinonimi...) in base alla circostanza. L'esame di guida è ancora peggio: ti possono bocciare se sfiori la riga dell'isola di traffico per evitare, che so io, un tizio che esce da un'automobile, ma tranquillo che ti promuovono se giri il volante "fetta per fetta".
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Si intende dire che 1.200 rpm possono andar bene se hai raggiunto quella velocità che ti proponi di mantenere (velocità costante), senza l'intenzione di effettuare successivi cambi di marcia in aumento, una sorta di velocità di crociera, per intenderci. Se invece vuoi apprestare il motore per passare alla marcia successiva 1.200 rpm sono pochissimi (come ben sai, sono insufficienti anche per i benzina), 1) perché da quel regime il motore fatica a riprendere energicamente, 2) perché al cambio di marcia ti ritroveresti al limite o sotto i 1.000 rpm.
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Giusto, ma molti non si pongono neanche il criterio della percorrenza, e comprano diesel solo perché consuma meno e il gasolio costa(va) meno della benza... Scelte inadeguate ma diffuse. Poi magari è stata ferma per un po' di tempo, vall'a sapé...! No, no... l'examiner esiste! È un apparecchio in dotazione ad alcuni elettrauto/concessionarie che rileva il dato dei km effettivamente percorsi attingendo da centraline diverse da auto ad auto (ABS, body computer, ecc.) che segnano un chilometraggio non manomissibile manualmente. Sinceramente non so se e quanto convenga andare in cerca di servizi del genere...
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Chiaro che mantenendo la velocità desiderata e raggiunta si procede con un filo di gas e col regime più basso possibile (nei limiti della scioltezza). Va appunto sottolineata la più stringente necessità del diesel di avere un regime altuccio ad esempio per un cambio marcia prestazionale o per riprese veloci; questo solo per dire che non fa molto bene procedere in III a 1.200 per mettere la IV subito dopo!
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Anche sul G.R.A. ci sono svincoli provvisti di corsie di accelerazione del tutto inadeguate e pericolose (spazio utile di 100 m, terminanti con guard rail!!! ), e lì è pure più pericoloso di Barletta essendo un'autostrada. I casi sono due: - sono strutture progettate e costruite male, e scriteriatamente approvate; - sono strutture vecchie e pensate per un traffico più lento e rado, e necessitano di adeguamenti. Non so se esistano disposizioni di legge/regolamento precise in merito alla costruzione di simili infrastrutture: se non ci sono, andrebbero create, se ci sono, andrebbero svecchiate. Aggiorno con un'osservazione: Sicuramente J-Gian che è di Treviso avrà maggiori esperienze in merito... questo pomeriggio ho fatto un giro a Treviso e ho percorso un paio di volte tratti del P.U.T. (per chi non lo sapesse, così indicano la circonvallazione a 2/3 corsie a senso unico intorno alle mura, con limite di 50 km/h), dove ci sono ingressi sia da destra che da sinistra, e in alcuni casi la corsia di immissione comporta il "dare precedenza", ma ovviamente, non essendo un'autostrada, non esiste nemmeno una corsia di accelerazione: c'é una normale confluenza di una decina di metri. Ebbene, due volte mi sono dovuto spostare sulla corsia più a sinistra per via del genio che si è inserito tranquillissimamente a 50 km/h senza voltarsi e senza rallentare. Un'altra volta, non potendo anticipare la manovra, ho dovuto frenare abbastanza intensamente e all'improvviso. Penso che una simile realtà sia pure più complessa perché, non trattandosi di autostrada, da una parte chi si inserisce tende a "dimenticarsi" che deve dare la precedenza, e dall'altra chi già transita non ha la sensibilità (ma spesso neanche l'opportunità materiale) di agevolare l'entrata spostandosi a sinistra. Forse i miei sono solo tre casi capitati in mezz'ora , chissà se J-Gian può confermare o smentire...
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Non è per avere pregiudizi, ma in generale il marchio Dacia offre purtroppo prodotti di qualità complessiva poco soddisfacente (lo si rileva alla lunga, ma non troppo) e dotati di scarno equipaggiamento di sicurezza attiva e passiva, con la "maschera" - indubbiamente allettante - dell'imbattibile prezzo di listino. Se dovessi dire un marchio che non consiglierei mai (a meno di dover fare 1.000 km all'anno casa-supermercato-ufficio-casa, ma allora vanno bene anche i piedi...), quello sarebbe Dacia. Volendo puntare un attimo sui SUV medio-piccoli ci sarebbe Fiat Sedici. Come di sembra?
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Più di 18 km/l in salita... ottimo dato! A proposito di salite e di condizioni difficili, attento quando viaggi con un carico consistente (cose/persone) a non schiacciare troppo il pedale del gas, i consumi salgono inaspettatamente, tanto più beandosi (e illudendosi) dell'eccezionale consumo ordinario. Perciò: velocità costante e accelerazioni graduali . Ovvio che questo vale per qualsiasi auto, ma su Polo 1.2 TDI, che è davvero parca su strada normale e senza carichi, vale la pena di sottolinearlo. Questo va fatto convivere con la realtà che si tratta pur sempre di un diesel, scattante e brioso, ma pur sempre diesel con 75 cv, da non sovraccaricare e a cui non chiedere l'impossibile! Però penso che avrai notato che anche in salita si comporta egregiamente.
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Giustissimo agevolare l'immissione in autostrada spostandosi a sinistra, ma bisogna distinguere con che criterio lo si fa. Mettiamo che io stia viaggiando in autostrada e arrivi in prossimità di uno svincolo: 1) appena vedo il cartello dello svincolo, mi sposto a sinistra indipendentemente e per tutta la durata delle rampe, fino alla fine della corsia di accelerazione; 2) procedo normalmente a destra finché la corsia di accelerazione comincia ad affiancarsi all'autostrada, e se ci sono veicoli pronti a immettersi, mi sposto a sinistra; Direi che nel 90% dei casi la visibilità è tale da poter dare comodamente un'occhiata alla rampa d'accesso in tempo utile per spostarsi, anche perché, ragionando in termini probabilistici, su 100 volte che si passa una corsia di accelerazione, sono ben poche le occasioni in cui, per il fatto di circolare a destra, costringerei effettivamente il veicolo pronto ad immettersi a rallentare, o sarei costretto io a rallentare o a spostarmi. Per esempio, se io, viaggiando in prossimità della corsia di accelerazione, vedo su di essa un veicolo che è alla mia stessa altezza (e davanti a lui non c'é nessuno), non servirà spostarsi, in quanto ovviamente io supererò il punto di immissione ben prima che lui lo raggiunga... Così facendo si è portati a prestare maggiore attenzione e si evita nel 9 volte su 10 di effettuare due cambi di corsia inutilmente dispendiosi...
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Un amico rivenditore mi ha fatto provare di recente Polo 1.2 TDI: mi accodo alle tue impressioni, ha un motore reattivo e scattante anche a bassi regimi (per esempio, ripresa in III a 30 km/h con solo qualche sborbottamento!), quasi paragonabile a un 1.1/1.2 a benzina. Idealmente il regime ideale inizia al di sopra del "range" in cui senti il motore che si sforza e soffre, quindi se per i benzina tale regime può iniziare dai 1.400/1.500 rpm in su (con cambiate intorno ai 2.000), per un diesel classico inizia dai 1.900/2.000 (con cambiate intorno ai 2.500/2.600). Però, ripeto, mi ha sorpreso proprio la prontezza del motore in basso, dove non me lo sarei mai aspettato. Venendo tu da motori a benzina (ma il problema si presenterebbe parimenti a me...!), dovrai abituarti a premere l'acceleratore un pelo di più, anzi, sarà la macchina stessa a chiedertelo. Per il rodaggio, e in ogni caso trattandosi di turbodiesel, vale il consiglio di spingere comunque un po' di più sul gas, portando le marce anche a oltre 3.000 rpm, ogni tanto, per slegare e sciogliere il motore, farlo abituare al pieno e completo esercizio. In generale, però, fai bene a cambiare sotto i 3.000, appunto sui 2.300/2.500: il 1.2 è, contrariamente all'apparenza, assai più elastico e flessibile del 1.6 TDI (che pure ho provato), decisamente più fermo, deludente. Permettimi infine di congratularmi per la scelta, hai per le mani un'auto concreta e funzionale, dai consumi stupefacenti!
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Se il sedile del passeggero (senza qualcuno seduto) è regolato troppo in avanti, è facile che il poggiatesta troppo alto faccia da barriera nel tentativo di guardare alla propria destra attraverso il finestrino. Viceversa, se troppo indietro, ostruisce la visuale a sud-est (guardando dal finestrino posteriore destro). Altrimenti, non vedo come possano recar fastidio agli incroci, piuttosto in retromarcia.
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Non so, io non metterei un quorum di cavalli così selettivo... piuttosto mi dicono molto sia la differenza tra 318 e 316 (143-116=27 cv), più apprezzabile di quella con il 320 (34 cv, ma con un ordine di grandezza superiore), sia i palesi problemoni al 320d stesso. Dopo tutto 143 cv hanno la loro voce in capitolo. Dovendo scegliere tra queste 3 io avrei pochi dubbi...
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Il 316d è, come il 318d, un 2.0 depotenziato... ma talmente depotenziato che offre solo 116 cv. Sono tutti motori della stessa generazione, con pregi e difetti simili, tra i quali però il 318d è quello più affidabile. Il 316d però non è stato certo un successo, né in termini di consumi (superiori alle aspettative) né in termini di prestazioni. I vantaggi sono che costa meno e produce meno emissioni :-\... senza contare che nell'usato la differenza di prezzo non si apprezza in maniera troppo sostanziale. Il 318d a 170 km/h ci arriva di sicuro, ma spero che tu non sia intenzionato a levarti la curiosità... .
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Noi in famiglia abbiamo una Alfa Romeo GT Junior 1300 del '70... fidati, appena la proverai non vorrai disfartene nemmeno per 1.000.000 €!!! In realtà non vale tantissimo sul mercato dell'usato, davvero poco per quel che realmente offre. Ovviamente vale inestimabilmente per chi la possiede. Solo ti raccomando di far controllare meccanica, sospensioni, avviamento, candele, e tutto il resto; fatto questo e accertato tutto, non perdere l'occasione, soprattutto se ti piace (il "se" è superfluo...!).