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Sì, assolutamente, si è creata una sorta di cultura d'impresa per cui far promozione equivale a pubblicare sul sito ufficiale - peraltro curato malino imho - tal documento. E si è anche dovuto spingere per ottenere questo risultato (pensa un po' cosa avremmo ora senza l'avvento del web ) perché per anni c'è stata effettivamente una membrana spessissma tra Bruxelles e territorio. Comunque ho il serio timore che per certe persone su vari argomenti sia troppo tardi. Adesso possono pure mettersi a fare la propaganda migliore e più documentata di sempre, ma in certi ambienti verrebbe bollata a prescindere come informazione pilotata di regime...
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1) Esercito: non c'è, è vero, ma si tratta di un secondo passo successivo alla definizione di obiettivi comuni in politica estera messi al servizio degli interessi del continente. Ma noi siamo carenti prima di tutto su quel punto, non tanto sull'organizzazione delle forze militari che possono assolvere compiti di tipo continentale anche rimanendo divise per Stato. Tra l'altro la messa in comune degli eserciti è un passo psicologicamente molto greve, non ipotizzabile in un'epoca in cui ci sono innumerevoli segnali di chiusura e scetticismo tra confini. 2) Imho problema quasi irrilevante. A parte il revanscismo di alcuni ambienti francesi che si sentono spogliati della loro vecchia supremazia linguistica (tra l'altro il francese si usa ancora preponderantemente nelle istituzioni), non vedo motivi per non usare l'inglese. Una nuova lingua comune dovrebbe essere creata ad hoc, su criteri suscettibili di controversie, insegnata e imparata accanto alle altre (che non scomparirebbero), e percepita anche dall'esterno. Imho è solo un ostacolo inutile. 3) Non esiste un vero governo paneuropeo senza i governi nazionali perché è un processo in fieri. Come diceva da un'altra parte @Wilhem275, ci siamo dimenticati proprio di questo. Nessuno è mai andato a Bruxelles a dire "ecco, questo è il progetto europeo finale, adesso tenetevelo." Pensiamo agli USA, che si sono formati su un compromesso tra Stati di origine relativamente giovane non senza forti tensioni interne. Qui abbiamo un numero di Stati paragonabile, ma ognuno con una propria storia lunghissima e nella maggior parte dei casi fortemente identitaria, sarebbe stato difficile anche negli anni '80 e '90 immaginare un governo federale europeo nel breve termine. Senza dimenticare che la Commissione è soggetta al controllo democratico in due modi: tramite elezione indiretta da parte dei capi di Stato, e tramite voto confermativo del Parlamento (che tra l'altro determina di fatto chi ne sarà il presidente). 4) In quanto a politiche sociali, del lavoro e fiscali è vero (ed è molta roba), per il resto il mercato unico è stato un successo come generatore di ricchezza. Imho i due grossi errori che si sono commessi riguardano: i) il lancio dell'euro prima di avviare l'armonizzazione in materia fiscale e senza controlli ferrei sullo stato di salute delle economie candidate; ii) un atteggiamento troppo spinto di apertura a nuovi Stati membri, dettato anche da ragioni strategiche (Europa dell'Est); il conseguente allargamento non ha portato altro che nuove complicazioni gestionali e decisionali e nuove disparità tra livelli di ricchezza, culture economiche, capacità di allinearsi agli standard, ecc. Però invito a confrontare i nostri giudizi di adesso con quelli fino al 2008. A parte alcune crisi istituzionali passeggere, tendenze "sovraniste" à la de Gaulle, avvertimenti di accademici&co. sulla carenza di democrazia a Bruxelles, mi pare che il giudizio della maggioranza (mica 90%) si riunisse intorno a un generale favore per l'Europa unita. Ma perché? Perché la si conosceva a fondo? No, perché le cose "andavano più o meno bene per tutti." (elemento tangibile) Adesso che a causa di una crisi esogena e delle incapacità dei singoli governi nazionali di gestirla (ok, condita dall'errore di cui sopra) abbiamo pesantemente rallentato (elemento tangibile), improvvisamente l'Europa non dà più vantaggi ed è meglio disfarsene. La richiesta di maggior controllo popolare a Bruxelles, che spesso dimentica del tutto il rafforzamento che ha subito il Parlamento in questi anni, è figlia del momento economico sfavorevole. Si dimostra banalmente che il cittadino comune si sveglia e formula domande politiche interessate - che non è sinonimo di "informate" - quando si accorge che qualcosa non funziona più e il suo tenore di vita è calato. In altre parole, anche l'UE come qualsiasi Stato necessita di una legittimazione da risultati, più che da forme: se dal 1957 ad oggi ci avessero governato i rettiliani e il nostro PIL fosse sempre aumentato del 5% annuo quasi nessuno avrebbe detto "a". Questo non per minimizzare gli errori che ci sono stati, ma per suggerire che vociare e votare solo con la busta paga non ha molto senso. 5) Sulle nazionali, vedi in parte il discorso sul governo federale: è troppo presto. In gran parte sì, ma occhio che queste battaglie cominciano a fare parecchio presa anche su under 25/30, e non solo sui poco scolarizzati.
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Sì sì, avevo capito il senso. P.S. Ah, la A1 è ovviamente una Ibiza scopiazzata e ricarrozzata
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Personalmente non facevo una caccia al clone, anzi ritengo che la somiglianza con alcune vetture (v. Classe A) sia dettata dal fatto che le decine di modelli attuali sono andati in una certa misura omologandosi in alcuni dettagli - in ordine sparso: lunotto stretto, linea di cintura che si alza verso il posteriore, tettuccio spiovente, ecc. - e alcuni finiscono per assomigliarsi più tra di loro - es. i fari di Giulietta paragonati a i30 e Astra. Più da questo che da scelte mirate. Nel caso di Ibiza poi, mi limitavo a constatare che la scelta di marcare uno scalino nel disegno della zona tra lunotto e portellone, più un altro meno incisivo nella fascia inferiore, ricorda la soluzione adottata su Astra... che imho dona più sobrietà e "maturità" soprattutto in confronto alla generazione precedente.
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Tra l'altro leggevo ora che non è che abbia chissà quali sistemi nemmeno in USA. Ad esempio lane assistant e frenata automatica (anche fino a 30 km/h) non sono disponibili nemmeno lì - il primo annunciato sulla versione 2018 anche in EU. Però limitatore di velocità e sistema di avvertimento pre-collisione sì, e magari avrebbero contribuito a guadagnare una stella in più...
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Poi, è anche assurdo che non abbiano dotato la versione europea di sistemi di assistenza che sono almeno optional in USA. Ben sapendo quanto peso abbiano questi dispositivi per EuroNCAP...
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Errore macroscopico mio, mi ero fermato a un solo esempio di seggiolino testato. In realtà il problema è che su Mustang un gran numero di seggiolini presentano problemi in caso di urto sia davanti che dietro; si salvano solo pochi modelli. Per confronto, su Z4 il seggiolino si può montare solo sul sedile passeggero anteriore ovviamente, ma la gran maggioranza dei modelli ha passato bene i test, a differenza di Mustang. E infatti Z4 prese 12 punti contro i 2,2 di Mustang in questo settore.
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Ma preso atto di questo, la rivista non dovrebbe starsene con le mani in mano limitandosi a definire questa tendenza come invevitabile, perché poi di inevitabile succede che sempre meno gente spende i 5 € mensili o la quota abbonamento. Poi per me 4R un po' peggiorata lo è, vedi il sempre minor spazio dedicato ad approfondimenti tecnici e il sempre maggiore spazio dedicato a contenuti multimediali. E va bene che lo vorrà il mercato... però approfondimenti sull'infotainment li posso ottenere anche da siti a contenuto libero o da YouTube, con anzi il tizio di turno (spesso preparato) che mi fa vedere il funzionamento in tempo reale. E allora perché anche sul cartaceo a pagamento virare pesantemente su contenuti piuttosto facilmente reperibili altrove? Poi la cosa è partita da un'apparente pinzillacchera, vale a dire la variabile prezzo sempre meno considerata. Che è un dettaglio fino a un certo punto, una rivista che valuta un prodotto spulciando la qualità ma mediandola poco col prezzo non ci fa una grande figura imho.
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Minchia, ho letto 126 dalla stringa del link e ho fatto un volo...
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Paradossalmente test strutturali come overlap frontale small e medium hanno dato risultati tra il buono e l'ottimo, mentre l'EuroNCAP mostra risultati peggiori per l'urto frontale a tutta larghezza... in realtà non dovrebbe essere tanto quello il problema visto che il risultato è simile per la Ford Edge (2016) che però ha ottenuto 5 stelle sia in EU che in USA. Rispetto a Mustang, Edge nel test EuroNCAP ha dimostrato: - migliore assorbimento di urti da tamponamento nella zona collo e prestazione un po' migliore nell'urto overlap; - prestazione un po' migliore per bambini, ma soprattutto... enorme peso è dato alla possibilità di mettere il seggiolino fino a 4 anni in 2 sedili su 4, mentre siccome Mustang non lo consente su alcuno ottiene pochissimi punti. Tutto questo basta a marcare la differenza tra il 32% di Mustang e il 76% di Edge; - enormissimo peso è dato ai sistemi di sicurezza, ma soprattutto a quelli elettronici: a Edge manca solo il cofano salvapedone (l'unico che ha Mustang ), frenata automatica e sistemi di assistenza nel traffico li ha. E questi fanno la differenza tra il 16% di Mustang e l'89% di Edge... considerando che nemmeno Edge ha il pretensionatore postiore... Bof.
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Ma perché deve essere sempre il consumatore a dover fare un passo indietro, e non la redazione a farne uno avanti (anzi, qui semplicemente di mantenerlo)? Ora, non parliamo di chissà quale decadimento tecnico, ma è un pensiero generale: anche con 5 o 6 concorrenti peggiorare la qualità non è il miglior modo di tenersi la clientela.
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Personalmente di dietro ci vedo più una somiglianza con Astra (al netto dei fari) per via dei due "scalini" sopra e sotto al portellone. Comunque al di là di questo... incredibile come Classe A SPARISCA in termini di presenza scenica, anche nelle stesse condizioni di luce e illuminazione auto: Secondo me il miglioramento lo si vede di più al posteriore, le nuove ottiche dei fari e lo sviluppo spigoloso del portellone imho le offrono un aspetto più maturo e curato, anche più della cugina maggiore.
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E il danno conseguente alla perdita di valore sul mercato in caso di rivendita?
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Bello, a tratti dà quasi l'illusione di apprezzarlo.
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A mio parere questa cosa della Germania oscura che getta la sua ombra su tutto sta un po' sfuggendo di mano. La Germania viene regolarmente chiamata in causa dalla Commissione con procedure dello stesso genere di quella avviata in questo caso, anzi, nella macroarea "mercato interno" è tra i Paesi col maggior numero di procedure aperte. Chiaro che qui il tema è sensibilissimo, ma eviterei di gridare all'intoccabilità prima del tempo... Comunque non aspettatevi cose clamorose. Se - e sempre se - la Commissione procederà e si dovesse eventualmente arrivare in tribunale, la priorità è che la Germania e gli altri Stati coinvolti adottino le sanzioni previste, dopo di che il contenzioso che si aprirà sarà tra Germania stessa e VW.
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Devi però prima convincere la gente a farsi trasportare in mezzi privi di 7 airbag, strutture di assorbimento, strutture di riduzione impatto nel vano motore, ecc. Un passaggio psicologicamente non facile imho. Che poi se davvero come previsto il numero di auto si ridurrà, potranno pure fare i 10 km/l e comunque avere un impatto minore di adesso.
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La tipa in alto a sinistra (il cui compagno/marito ha deciso di assomigliare a Donald? ) è per atteggiamenti tale e quale un'altra tipa che sta sempre sul palco ai comizi di una nostra conoscenza dell'area lombardo-veneta... Va beh, voglio vedere fino a che punto si spingeranno con 'sta storia del muro da far pagare ai messicani...
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Sì, ma appunto questo obiettivo presuppone maggiore integrazione, ossia l'opposto di un'uscita unilaterale con grossi rischi.
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A parte che è del 2012 quel grafico, ammetto che mi ha stupito vedere l'Italia classificata come migliore nel lungo periodo. L'analisi che fanno è complessa, non ho le competenze né il tempo per vederla tutta, ma è significativo al di là del grafico come giudicassero la situazione complessiva. Dicevano: "Italy does not appear to face a risk of fiscal stress in the short-term. Sustainability risks appear to be medium in the medium run, while becoming low in a long-term perspective, conditional upon the full implementation of the planned ambitious fiscal consolidation and on maintaining the primary balance well beyond 2014 at the level expected to be reached in that year. Government debt (120.7% of GDP in 2011 and expected to rise to 126.5% in 2014) is above the 60% of GDP Treaty threshold. On the basis of current policies, debt would be on a declining path over the medium term and beyond. But, as the improved structural primary fiscal position expected to be reached by 2014 is rather demanding from both international and country-specific historical standards, strong determination is needed to avoid slippages in the fiscal stance. Indeed, risks would be much higher in the event of the structural primary balance reverting to lower values observed in the past, such as the average for the period 1998-2012. The focus should, therefore, be on resolutely continuing to implement sustainability-enhancing measures and reduce government debt." Cioè, mi par di capire che loro siano partiti dalla situazione post-inizio delle politiche di rigore, e tenendo in gran conto la riforma delle pensioni di quell'anno, con l'assunto che quelle politiche sarebbero state implementate in toto e mantenute per gli anni successivi. Situazione peculiare dell'Italia e di pochi altri Paesi, a sua volta conseguente dall'esposizione del governo italiano in seguito alla crisi bancaria. Che non equivale a dire che il debito pubblico non è un problema. Tra l'altro se vai a vedere l'edizione 2015 di quel rapporto la situazione italiana è parecchio ridimensionata nel testo che adottano.
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Sì, la decisione poi fu molto politica e l'Italia non voleva "perdere il treno", peraltro dopo che era uscita parecchio frustrata da alcune iniziative in UE e dal fatto che tutto sommato Francia e Germania a braccetto se la filavano poco. E comunque non ci si aspettava una crisi così...
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Eh, però indirettamente di default e in generale più alto è peggio è per la nostra posizione con i creditori esteri, investitori, ecc.
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Non so dopo quasi 9 anni dall'inizio della crisi in che luoghi si pensi che la causa scatenante è il debito pubblico, credevo fosse cosa superata. L'utente (e qui metto una parentesi: spegniamo sul nascere ogni accenno di zuffa ) non additava il debito pubblico come il "casus crisis", se così vogliamo chiamarlo, ma come un fattore di complicazione molto grosso nello strascico dopo la crisi dei subprimes. Non essendo nelle condizioni di USA e Giappone, ed essendo il sistema stato costruito su una certa disciplina fiscale, va da sè che se prima della crisi io Italia - e io Grecia, ecc. - ho un debito parecchio oltre il limite ammesso (facciamo pure raccomandato, va'), per evitare il collasso di istituzioni private come le banche i miei conti diventano più in rosso che mai. Poi all'aumentare di questo debito sopravviene un altro effetto che è pure peggiore dell'entità in sè, ossia la sua sostenibilità nell'avvenire. Partendo già da livelli molto alti e avendo dovuto spendere ancora di più abbiamo dovuto accettare uno spread oribbile. E comunque il debito pubblico troppo elevato è un problema culturale di fondo, perché in questi anni si è capito che spendere a nastro senza troppo pensare alle conseguenze non è più possibile. Solo che, avendolo fatto per troppi anni addietro, noi come sistema non siamo abituati a far funzionare una cultura economica alternativa. Non è il male assoluto, ma accompagnato a una crescita debole, evasione, ecc. e ad altre storture aggrava molto il quadro. E son d'accordo, si sarebbe dovuto pensare molto meglio PRIMA ad entrare nell'eurozona, così come la Grecia.
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Sì, si sono già viste ma imho perché il genere è quello, gli stilemi della guerra quelli sono e i due principali contendenti non aiutavano a preparare grosse innovazioni da quel punto di vista: un'alleanze ribelle appena formata vs. il neo creato Impero. Personalmente premio molto il fatto che quel tipo di scene si inserisce in un contesto nuovo, dove è l'alleanza ad attaccare e inseguire l'Impero - ricorrendo a mezzi anche "poco ortodossi" per come si era costruita l'alleanza nella saga ma perfettamente concepibili in guerra - e molto meno viceversa. Tutto giusto, ma appunto non è "Star Wars" (e anche per questo il VII non è una sua copia...). E' ovviamente una tappa di avvicinamento ai due successivi, quindi ci sta. Però: o ti piace quel genere di film e non ti piace un genere molto più militaresco, oppure imho a poco senso paragonare il IV agli altri e decidere quale è il migliore. Inoltre l'affezionamento diffuso alla prima trilogia non si limita al IV, ma anzi forse dipende più da V e VI. Ed è soprattutto lì che, pur apprezzandoli, non vedo soluzioni di trama o ambientazioni/personaggi così enormemente superiori e impareggiati dai film successivi.
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Sarà che quando uscì la trilogia originale ancora non c'ero, ma fatico a comprendere il diffuso - anche tra i giovani - sentimento di attaccamento a quella trilogia come "il vero SW" contrapposta ai film successivi visti quasi come blasfemie. Cioè, posso capire l'estremo visibilio per quando uscirono i primi tre, per le novità che hanno portato, ma poi, facendo i dovuti confronti a freddo e tenendo conto delle differenze tecnologiche tra ieri e oggi, non riesco a trovare tutto questo capolavoro inarrivabile in IV-V-VI rispetto a ciò che è venuto poi. Per dire, anche Ep. VII: capisco ogni gusto personale, ma personalmente fatico a concepire come possa "far vomitare" o cose del genere. Ammetto che non mi ha entusiasmato, e al massimo posso capire che abbia deluso molto, ma se andiamo a vedere quello che offre, dov'è che esattamente perde ogni confronto con la prima trilogia a tal punto da definirlo inguardabile? E non mi si dica che è una copia sputata del IV... Infine Rogue One: se lo vogliamo etichettare come più che discreto e quasi buono, allora (per me) nessun film di SW è più che buono perché la tensione, la drammaticità, il ritmo incessante e la caratterizzazione da vera guerra dello spazio che vi sono in Rogue One non li ho trovati in nessun altro film, solo in alcuni sprazzi del V e del III. Quanto a ep. VIII, il titolo mi piace perché alza incredibilmente l'interesse ma lascia aperte tante possibilità. Lo strano personaggio di Rey mi fa pensare che forse si va verso la fine della contrapposizione lato chiaro/oscuro interpretata dalla lotta Jedi vs. Sith. Anche perché Kylo Ren Sith non è... vedremo.
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Ci mancherebbe, secondo me le critiche che si attira quest'auto non colpiscono certo la sua versatilità e usabilità. Non nego che come spazi interni e motore possa essere perfetta, ma è la parte sull'appassionato BMW che spiazza un attimo... perché quest'auto, per quanto possa piacere e servire, inevitabilmente inverte del tutto la rotta rispetto alla tradizione del marchio sia per tipologia che per meccanica. Meccanica che è meno raffinata ma viene fatta pagare uguale. E' questo che fa storcere il naso all'appassionato/osservatore. Poi chiaro, se piace e si ritiene che valga la spesa rispetto alle concorrenti, bene così.
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