Esempio fresco fresco di... calma vacanziera!
Si arriva in stazione Termini in perfetto orario (21.10), ICN 1959 per la Sicilia previsto per le 22.30, con anche il tempo di girarsi tutti i negozi della stazione.
Prima del nostro, è previsto un ICN 1955 sempre per la Sicilia alle 21.20.
Ci si mette un po' fuori all'aria aperta ad aspettare, intanto si fan due passi, io e un altro andiamo ogni tanto a vedere se è uscito sui tabelloni il binario del nostro treno. Non esce, e in compenso c'è una nutrita folla ad aspettare nei pressi del binario segnato sul cartellone partenze. In piazza dei Cinquecento si stava piuttosto bene, era arieggiato, dentro un bel po' meno.
Alle dieci meno un tot decidiamo di andar dentro, e scopriamo che l'ICN 1955, non solo non è ancora partito, ma è pure in ritardo di 40'... Dovrebbe quindi partire alle 22, cioè mezz'ora prima del nostro. Tra l'altro ZERO annunci: al solito, non viene detto che cosa sta succedendo al treno, né coloro che chiedono ai ferrovieri lì di passaggio ottengono informazioni.
Il ritardo del 1955 aumenta a 70'! Il che significa che partirebbe alle 22.30, cosa che, o fa slittare il nostro di un tot, oppure rende il primo passibile di altri ritardi (come infatti è successo). A un certo punto il nostro ICN segna un ritardo di 10', che poi diventano 15'... si teme un po', poi partiamo alle 23 meno dieci, quindi prima dell'ICN 1955 - che poi avrà un ritardo di 130' a Messina.
La cosa curiosa in tutto ciò? Non ho visto alcun segno di stizza, incazzatura, frenesia, assalto alla diligenza... nulla, nemmeno tra i passeggeri del treno malcapitato a Roma Al massimo qualche segnale di noia, qualche "mah, perché non ci dicono nulla?", "si sa quando si parte?" ecc. L'atmosfera era molto vivibile, nonostante il caldo. A momenti i più incacchiati eravamo noi, ai quali - almeno a Roma - era andata piuttosto bene.
Avremo avuto fortuna*?
*solo lì, perché poi il traghetto c'ha messo un'ora in più facendoci perdere la coicidenza di 5 minuti...