FMI: IN 2006 PIL ITALIA +1,5%, SCAVALCA GERMANIA. FORTE DEFICIT
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Roma, 14 mar. (Apcom) - L'Italia nel 2006 non sarà più il fanalino di coda tra i Paesi del G7 registrando una crescita del Pil dell'1,5% a fronte dell'1,4% stimato per la Germania, che si ritrovera' in coda al plotone dei Paesi piu' industrializzati. E' la previsione del FMI contenuta nella bozza più aggiornata del World Economic Outlook che verrà presentata il mese prossimo. La previsione prevede, anche per il 2007, una crescita del Pil dell'1,5%. Un'espansione economica, quella dell'Italia, che sarà comunque decisamente inferiore a quella prevista per l'economia mondiale, che quest'anno crescera' al 4,8% per rallentare solo marginalmente al 4,7% nel 2007 mentre per l'area euro le stime si collocano rispettivamente al 2% e all'1,9%.
Decisamente meno buone le stime per quanto riguarda i conti pubblici. L'Italia quest'anno accuserà un rapporto deficit/Pil del 3,9% che salirà ulteriormente al 4% il prossimo anno con un debito pubblico lordo che quest'anno calerà solo marginalmente al 108,8% del Pil dal 108,9% dello scorso anno, ma che l'anno prossimo tornerà a salire al 109,1% del Pil. D'altronde l'Italia, con il Portogallo, è il Paese nel quale lo scorso anno il deficit è "salito nettamente".
Infine un giudizio positivo sulla Finanziaria è venuto ieri sera da Gerrit Zalm, ministro delle Finanze olandese, al termine dell'Eurogruppo: "Le conclusioni della Commissione sui conti pubblici di Italia e Germania sono adeguate". Insomma un sostanziale via libera alla Finanziaria italiana per il 2006. Il commissario europeo agli Affari economici, Almunia, ha spiegato: "Sull'Italia la proposta della Commissione è stata discussa questa sera all'Eurogruppo e lo sarà domani all'Ecofin". "La nostra opinione - ha proseguito Almunia - è che l'Italia ha adottato delle misure adeguate in seguito alle raccomandazioni del Consiglio. Non c'è bisogno di nuove misure, ma c'è bisogno di seguire l'attuazione delle misure annunciate".
ve l'ho sempre detto ,che l'ITALIA alla lunga avrebbe subito meno la globalizzazione ,per la struttura ,oggi indubbiamente lacerata ,ma altamente dinamica e varia .
io ho un concetto che porto dentro di me e che mi è stato suggerito da
LUIGI GUATRI ...rettore della mia università
e cioè "l'importante è essere unici ,non grandi "
Ciao Ciao