J-gian ti capisco... anch'io sn un ing alle prese con gli esami! anzi x la verità alle prese con la vacanza post esami
Comunque io ti faccio un discorso ipotetico... non sono certo della sua realtà, ma prova a vedere se riesci a seguirmi:
La turbina non è altro che un dispositivo in grado di trasformare il lavoro dato da una portata di fluido in un lavoro meccanico giusto? quindi prende la portata del fluido e trasmette una coppia a un alberetto o viceversa.. Ora ragionando sul lato scarico, noi abbiamo una portata di gas in uscita dal cilindro.. il guaio di questo è che questa portata non è costante (come ad esempio in un ciclo rankine giusto?) ma varia con il numero di giri, quindi tu non puoi dimensionare la girante alla perfezione.. poiche una girante grossa richiederà piu tempo per essere portata a regime (turbolag) mentre una eccessivamente piccola potrà convertire solo una piccola parte in coppia quindi generera solo una lieve sovralimentazione..
Da qui la geometria variabile che è semplicemente un sistema che con la forza di gravità indotta dal moto della girante apre le palette della turbina in modo da poter usufruire di una maggiore portata d'aria.
Ora il discorso è perfettamente inverso sul lato aspirazione, la coppia prodotta dalla girante lato scarico mette in movimento una girante sul lato dell'aspirazione per aumentare la portata di gas freschi nel cilindro e aiutare cosi l'aspirazione creata dal cilindro. La geometria variabile ha lo stesso scopo, a bassi regimi tu avrai una portata in entrata proporzionalmente bassa giusto? mettere in movimento una girante con una sezione ridotta rchiede meno tempo (e coppia) di una con una sezione elevata! è per questo che avremo una girante piccola che una volta messa in moto si "aprira" grazie alla forza centrifuga!
sono stato spiegato?