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stefano1972

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  1. Sono d'accordissimo sul fatto che il riferimento è Musa, più che Mini Countryman...l'ho anche scritto altrove. Infatti non ho proposto come motorizzazione di punta il 1.4 170 CV o il Mjet 120 CV. Parliamo di Diesel: il 1.6 Diesel 105 CV va sulla Giulietta come allestimento base. Ti sembra normale che non figuri nemmeno come motorizzazione di punta sulla 500L, che avrà presumibilmente un peso di poco minore? A me no, visto che il diesel 1.3 fa 85 e non 95 CV. Inoltre: - Rispetto a Musa (e soprattutto rispetto a Idea) vuole essere anche un passo in avanti come posizionamento (altrimenti, se vuoi fare un auto modesta e risparmiosa, non ci metti una macchina del Caffé che costa 250 Euro). Ora la Musa ha un 1.9 Diesel 100 CV dal debutto, e un 1.6 Diesel 120 CV dal 2008. Io non vedo molta logica in queste scelte. NOn credo la Musa sia più pesante della 500L. - Rispetto a Musa, 500L vuole essere un modello che vende molto anche fuori. Certamente quando sarà proposta per gli USA arriveranno le motorizzazioni più potenti. Ma già in Europa, si rischia di perdere una buona occasione di fare di questo Monovolume, se non una Mini Countryman, almeno un prodotto con una sua identità, che non ha paura di porsi come alternativa ad altri modelli piu costosi. Riguardo alla Bravo: la 500 L ha ben altre ambizioni di posizionamento rispetto alla Bravo, mi sembra. E ben altre possibilità di imporsi in mercati come Germania, UK e Francia. Io penso che un Diesel più potente ci voleva assolutamente dal debutto. Trovo assurdo che la Ypsilon abbia dal debutto, come unica motorizzazione Diesel, un motore con più cavalli della 500L. Sui benzina, dipende da come si comporta il twinair. Ma un 1.4 turbo male non ci stava comunque. Per non soffermarmi troppo sulla 500L e tornare In Topic: A mio parere Fiat fa benissimo a non inflazionare modelli (vedi PSA e Opel), ma qualche motore in più, e soprattutto qualche motore più potente, dovrebbe a mio parere proporlo più spesso, e soprattutto proporlo dall'inizio. Io proverei almeno una volta a partire fin da subito con tutte le motorizzazioni, senza fare striptease in stile anni Cinquanta (prima ti faccio vedere l'autoreggente...poi le zinne e così via), e mantenere vivo l'interesse con altri mezzi (ce ne sono a bizzeffe...e noi abbiamo in casa l'Imperatore delle versioni speciali).
  2. Sul fatto che non sempre fare più modelli sia una scelta vincente, si può essere d’accordo, visto che fare un nuovo modello costa, e spesso le vendite si concentrano su pochi(ssimi) modelli (togliete Golf e Polo a VW in Europa, poi ne riparliamo). Quindi, se come nel caso di Fiat, sei coi soldini contati, meglio pochi modelli, ma indovinati. Tuttavia, nel caso del gruppo Fiat, rimane una questione supplementare: perché Fiat, che già è a corto di modelli, spesso tira fuori modelli inizialmente con motorizzazioni insufficienti, sia perché sono troppo poche, sia perché spesso (non sempre) sono troppo fiacche??? In fondo, aggiungere motorizzazioni non è un investimento esagerato (d’accordo…ci sono i costi sommersi…ma se non vuoi spendere da nessuna parte, allora vai in pensione e smetti di fare il produttore di automobili), e mi sembra che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi. Un esempio clamoroso è la Fiat Linea, che è stata proposta sia in India che in Turchia con motorizzazioni ridicole (con pessime ripercussioni sulla percezione del brand, specialmente in India, dove Fiat voleva e doveva rilanciarsi), e appena in Turchia hanno messo un diesel decente, è diventata la macchina più venduta in Turchia (anche se ammetto di non avere i numeri delle motorizzazioni vendute – so però che su tutti i Forum e test si diceva “ottima macchina, ma il motore è insufficiente”). Un altro esempio per me è la 500 L. Ora, a me sembra che le motorizzazioni perfette per questo modello siano il Tjet Multiair 135 CV, il Tjet 120 CV GPL (che sta aiutando molto Fiat in questi mesi nel Segmento C) e il 1.6 Diesel 105 CV. Io capisco che: Mettendo le motorizzazioni più piccole si può partire con un prezzo di ingresso più piccolo, garantendo comunque buoni margini (anche se poi rimane tutto su file excel, visto che ormai in Fiat si cominciano a fare offertone la seconda settimana dopo il lancio del modello). Questa macchina probabilmente cerca una clientela più attenta ai consumi parchi che alle prestazioni. Metterci motorizzazioni piccole e risparmiose ci sta. Io non sono contro il proporre motorizzazioni piccole, ma contro il non proporre fin dall’inizio motorizzazioni più potenti: Motorizzazioni più grandi danno tono all’intera gamma, e mettono il cliente di fronte alle sue responsabilità. “Se vuoi la motorizzazione fìga sganci la grana, altrimenti ti accontenti di quella meno fìga, o più sfìgata, a seconda dei punti di vista”. Questo è importante, anche in risposta a chi (giustamente) diceva che alla fine le motorizzazioni vendute sono poche, anche in modelli che ne offrono molte. Il punto non è quello: il punto è che un cliente, che si trova con un modello che offre poche motorizzazioni (o addirittura poche e “sfigàte”) si sente “maltrattato”, e vira su altri modelli e/o altri Brand, magari per comprare la stessa motorizzazione offerta da Fiat. Il teorema che le motorizzazioni vanno aggiunte man mano, per tenere acceso l’interesse, mi sembra un dogma da marketing che non ha controprove. Noi non sapremo MAI quanti clienti si sono persi nei mesi in cui una motorizzazione non è stata disponibile. Per esempio, per me la Linea ne ha persi a vagonate in India e possibilmente anche in Turchia (visto che ora vende molto meglio), e possibilmente ha perso anche l'opportunità di ritagliarsi la reputaazione di berlina di qualità a prezzi ragionevoli, che poteva diventare un volano per le vendite future. Quanta gente che magari è indecisa tra 500L e una Mini Countryman, alla fine deciderà per la Mini, perché vuole un Monovolume un po’ sbòrone (anche gli sbòroni hanno diritto di esistere)??? E per me anche la Giulietta ha perso clienti all’inizio, quando mancava delle motorizzazioni intermedie (ma almeno lì le motorizzazioni di punta non mancavano). Nel caso di Fiat, la questione costi sommersi mi sembra regga poco (dico "mi sembra", e può darsi che mi sbagli). Se già hai pochi modelli, almeno devi offrire motorizzazoni variegate. Inoltre, se hai necessità di migliorare la percezione del Brand, continuare a proporre motorizzazioni sottodimensionate diventa un “costo sommerso” devastante. C’è una voce, nel bilancio consolidato, che si chiama “intangible assets”. Sarebbe il caso di porre un po’ di attenzione anche a quella, pur con tutti i rischi e le imprecisioni che comporta. In generale mi sembra che Fiat in questo modo non faccia nulla per cambiare la reputazione (intangible asset di primaria importanza nell'Automotive Business) di “Brand per poveri”, che si è costruita con cura certosina in questi decenni, specialmente sotto gli anni di Romiti. Una reputazione che ad oggi non rispecchia la qualità dei prodotti offerti. Ma i paradigmi mentali, pur invisibili, sono duri a morire, e per ammazzarli devi picchiare durissimo e a lungo. Partire con la 500L con motorizzazione di punta Twinair 105 Cv e un solo diesel, beh non mi sembra che Fiat ci stia dando dentro alla grande. Tra l’altro è un modello che dovrebbe vendere molto fuori dall’Italia, dove questo discorso vale ancora di più, in quanto alla gente piace avere “cavalli da spendere” (anche se poi te li tieni quasi sempre in tasca). Un esempio su tutti, la Germania, mercato di gran lunga più importante d’Europa, dove non ci sono limiti di velocità sulle autostrade. Quanti clienti perderà la 500L per il fatto di non avere una sola motorizzazione un po’ potente??? La mia risposta: molti. E la 500L verrà ancor più vista come “Mini-voglio-ma-non-posso”. Da profano, senza alcuna nozione ingegneristica, e da appassionato del Gruppo (la cui permanenza in Italia è a mio parere condizione necessaria per evitare il fallimento del Paese), mi pongo la seguente domanda: “Sei capace di fare motori, ne hai tanti e ben fatti, usali…che te li tieni in saccoccia a fare??? Per venderli a terzi, e guadagnarci molto meno, mentre i tuoi Brand vanno a rotoli???” Saluti e buona domenica.
  3. Va be', a questo punto non facciamoci mancare nulla: La Tipo è una Dart a due volumi senza il navigatore integrato. L'uomo è una scimmia ricarrozzata. Buona Domenica a tutti PS: dico la mia anche su rapporti Italia-Marchionne. L'Italia e gli Italiani si meritano Romiti a vita. Gli italiani, industriali o popolino non fa differenza, sono come quelle donne (o uomini...ce n'è anche di quelli) che si eccitano solo quando vengono maltrattate (i) e umiliate (i). Si chiama masochismo, e quando si unisce alla convinzione di essere sempre e comunque più furbi degli altri, diventa letale. Peccato che prima o poi anche il buon vecchio Cesare tirerà le cuoia. Tutto il resto (e intendo tutto) è consequenziale.
  4. Tutto vero..ma insomma...giulietta e' stato l'unico prodotto capace in italia di rompere l'egemonia golf...pur non vendendo a prezzi discount. Per dirla tutta: io su 50000 mito 3/5 porte in italia a prezzi tra polo e audi a1 ci scommetterei una cinquanta euro...e tieni conto che sono povero e tirchio. Se ne aggiungi altre 40000 fuori arrivi ad avere un bel riempitivo. Poi i numerazzi li farai con la punto a margine zero punto zero uno, ma la mito ti consente sia di fare piu profitti sia di tirare via qualche cliente al gruppo vag. Ma le cinque porte devono esserci. Riguardo a fare la nuova punto prima della nuova mito non vedo perche'. La giulietta e' uscita prima della nuova bravo. Anzi a dirla tutta meglio evitare il ritornello "punto ricarrozzata".
  5. E fare un restyling profondo della Mito 3-5 porte sulla Small (piattaforma attuale della grande Punto)?? Perché é vero che la Mito vende pochissimo, ma è vero anche che non ha versione 5 porte. POrtandole entrambi a Melfi, non ci sarebbero credo molte spese, visto che è la stessa piattaforma della Punto. Il problema è che solo con il marchio Alfa c'è qualche possibilità di avere una Segmento B che venda a margini decenti. La Fiat, 500 a parte, è destinata ad essere percepita in Europa come marchio che vende a meno degli altri. Infatti l'unico vero successo della Fiat nel 2011 è stata la Freemont, che vende a prezzi stracciati rispetto alla concorrenza. Guarda la nuova Panda: merita tantissimo, ma devono già scontarla. Invece la Giulietta tiene a buoni volumi di vendita (fatte le debite proporzioni) da circa 18 mesi, senza svendere. Questo significa che il brand AR ha ben altra forza rispetto al Brand Fiat. Poi si spera che la percezione del Brand Fiat col tempo cambierà. Col tempo, ma ce ne vuole tanto. I paradigmi mentali cambiano lentamente assai.
  6. Salve a tutti, sono semi-nuovo in questo Forum, nel senso che 3 anni fa pubblicai qualche post (con un nickname che ho totalmente dimenticato) su SAAB, ebbi qualche screzio, e abbandonai subito. In questi anni vi ho seguito, e apprezzo le competenze ingegneristiche diffuse, che a me mancano, e che garantiscono un livello medio degli interventi sensibilmente più alto di quello di altri siti (non che la competizione sia agguerritissima). Primo intervento riguardo al Segmento B (non proprio in Topic, ma molto meno Off Topic degli ultimi interventi – in fondo, quello che è in gioco nei 500 milioni di investimenti ritardati in Italia è, in gran parte, il futuro del Segmento B in Europa per Fiat). Secondo me il problema è il seguente: Ford (credo) ha iniziato due annetti fa con la Fiesta una guerra dei prezzi che ha portato tutti i generalisti a vendere in pareggio o perdita (unica eccezione: VW che ha il bonus “la qualità si paga”, o anche “le plastiche del cruscotto sono migliori”) le Segmento B in Europa. In questo momento Fiat ha due scelte: o fare una nuova Punto al risparmio, il che andrebbe contro il restyling Evo (chi ha approvato quei fari che ancora gridano vendetta???), che ha portato gli interni al top del segmento, e in generale il prodotto nella fascia medio-alta (almeno riguardo a quello che offre). Oppure trovare un partner per dividere i costi di sviluppo, in modo di avere minori ammortamenti, e poter offrire un prodotto all’altezza a prezzi competitivi, anche in assenza di volumi esorbitanti (cosa che di questi tempi in Europa è da mettere in conto). Credo che Marchionne stia aspettando un cenno da Mazda in questo senso, e credo faccia bene. La domanda che sorge è ora la seguente: che fare fino a quando Mazda (o chi per essa) si decide? Per me c’è una sola cosa da fare, e credo sia la strada scelta dal Gruppo: tirare fuori una nuova Mito 3 e 5 porte come Iddio comanda, in modo da coprire parte del Segmento B, e poterla proporre a prezzi che garantiscano margini. Non farà grossi volumi, ma tra Punto e Mito 3-5 Porte si arriverebbe a un livello decente. Suppongo che la nuova Mito 3-5 porte sarà sul B-Wide (500L), e quindi andrebbe a Mirafiori. Rimarrebbe il problema di saturare Melfi: ma si potrebbe portare la la Mito Classic, che comunque aiuterebbe un poco, specialmente se proposta a prezzi più contenuti. Se faranno così, io sarò contento: speriamo solo che non propongano la nuova Mito con il twinair 65 CV come motore di punta (ogni riferimento alla 500 L è puramente voluto). Questo è quanto. Ho già detto che non sono Ingegnere, quindi, possibilmente il post è ricco di inesattezze o ingenuità. Saluti e buona domenica.
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