
FiatFinlandia
Utente Registrato-
Numero contenuti pubblicati
943 -
Iscritto il
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Forum
Galleria
Calendario
Download
Articoli del sito
Store
Blog
Tutti i contenuti di FiatFinlandia
-
io rispetto tutti tranne chi non mi rispetta... e si da il caso che Berlusconi non rispetti me e tanti altri (come lavoratori, come contribuenti, come persone dotata di intelletto e sensibilità, etcetc....) e pertanto mi risulta innaturale rispettarlo! soffro per chi fa mille sacrifici per arrivare alla fine del mese (e se ha problemi di salute deve pagare e supplicare qualche primario strafottente alla ASL) soffro per chi è ancora sotto il bombardamento di "civiltà",... soffro per un gatto accasciato al lato della strada, per un cane che rantola in un canile ma non soffro per chi ha tutto, vuole di più e, oltretutto, fa pure la vittima. PATETICO! Finalmente uno a qui non hanno lavato il cervello, che non guarda il tg4, che capisce come sono le cose veramente,,, bravo!!!!
-
Sei di Forza Italia????
-
Evvivá,,,, juhuuu!!!
-
BRAVO!!!!
-
venderebbero poco, e in piú dovrebbero fare i cambiamenti perche il volante deve essere a destra (non ho scritto correttemente, ma spero che si capisca qualcosa...)
-
non si parla di un pullman e tantomeno di una mpv quanto piuttosto di una cross-over, come ha anticipato Taurus la nouva Large non sarà una berlina convenzionale ma un mix tra una station e una mpv... non è un'auto sviluppata in altezza ma è più alta di una berlina normale così da sfruttare meglio lo spazio interno, sarebbe un'auto più dinamica di una monovolume e sono sicuro che con le linee giuste avrebbe anche un discreto successo proprio perché in Europa non c'è ancora nulla del genere, la Opel con la Signum si avvicina a questo concetto ma con un interpretazione più sportiva, io mi sono orientato di più allo spazio anche perché in questo segmento mancano in assoluto auto del gruppo station... una versione più orientata alla sportività cmq potrebbe starci benissimo. magari la versione lancia sará piú sportiva... :
-
oggi su repubblica.... RICK WAGONER "Il vero valore dell´accordo Fiat è quello industriale" le quote Abbiamo il 10 per cento del gruppo italiano e per ora ci va bene così LUCA CIFERRI -------------------------------------------------------------------------------- DETROIT - Rick Wagoner, presidente e a.d. di GM è l´unico ancora in carica tra i quattro firmatari dell´accordo con Fiat di marzo 2000. Per la stampa italiana, lei avrebbe dichiarato che GM non intende partecipare all´aumento di capitale di Fiat Auto. Perché? «Sono stato di nuovo frainteso. Ho detto, come in passato, che non abbiamo ancora deciso. La mia sensazione è pero che ci siano ampi settori della stampa che ci vogliono allo 0% o al 100% di Fiat Auto». Cosa c´e allora nel mezzo? «Abbiamo il 10% di Fiat Auto e possiamo mantenerlo, ci va bene così. Per noi il vero valore dell´accordo è nelle collaborazioni industriali, che vogliamo mantenere e, dove possibile incrementare. Tutta la sovrastruttura degli incroci azionari è qualcosa cui teneva Fiat, ma per noi non è mai stato il vero valore dell´accordo». Le joint ventures negli acquisti e nei motori e cambi potrebbero continuare anche se la quota GM scendesse sotto il 10%? «Si, possedere una quota (in Fiat Auto) non è un prerequisito». Però è immaginabile che si lavori per incrementare le collaborazioni industriali quando non si è risolta una questione fondamentale come quella del put? «Certo. GM non pensa di risolvere le controversie in tribunale. Si possono avere opinioni differenti su alcuni fatti specifici, pur continuando a lavorare in armonia sul resto. Oltretutto, la Fiat ha avuto un notevole ricambio manageriale e stiamo cominciando a conoscersi e a capirci con Morchio e Demel».
-
e questa macchina secondo te bellissima, sotto che gruppo é stata fatta Fiat o toyota????
-
repubblica oggi: Il Lingotto studia le vie d´uscita per evitare lo scontro con gli americani La Fiat scommette sul 2004 e tratta il "divorzio" con Gm La Panda ha superato i 120 mila ordini, la Punto è a 270 mila e la Y è intorno ai 30 mila SALVATORE TROPEA -------------------------------------------------------------------------------- TORINO - In un mercato italiano dell´auto che, dopo aver chiuso senza tanti danni il 2003, mette in conto una ripresa reale nel nuovo anno, la Fiat parte da quota 27,97 per cento per poter raggiungere con i nuovi modelli quel 30 per cento che Giuseppe Morchio aveva preventivato come obiettivo per la fine dell´anno scorso. C´è un ritardo che il Lingotto conta di poter colmare nei prossimi mesi sulla base degli ordini già acquisiti e in una prospettiva che secondo il Centro Studi Promotor (CSP) di Bologna vedrà «una presenza più incisiva del Gruppo del Lingotto il quale proseguirà il recupero di quote di mercato iniziato nella seconda metà del 2003 con i modelli lanciati nell´autunno scorso e altre importanti novità». Dati alla mano non si avverte più l´assillo della irreversibilità della crisi e non pesa più l´immagine negativa del 2002 ma è evidente che la Fiat sta entrando nell´ordine di idea di dover procedere da sola senza fare affidamento su un´alleanza con la GM che non sia limitata alla parte industriale. E´ questa la chiave di lettura di alcune operazioni fatte dalla Fiat come il recupero di Comau Service, delle Presse di Cassino e Pomigliano d´Arco e di altre attività che erano finite nel tritacarne dell´outsourcing. Insomma, dopo essere intervenuto sugli aspetti finanziari tagliando costi e riducendo l´indebitamento, il Lingotto conta di mettere mano agli aspetti industriali riprendendo in mano il governo del processo produttivo. Quando Richard Wagoner dice che ci sono diverse forme di compensazione in cambio dell´esercizio della put option e che la GM intende conservare la quota del 10 per cento o comunque non venderla a terzi se la Fiat è contraria, di fatto ammette che c´è un problema di rapporti con i torinesi. Ciò non vuol dire che non possa o non debba proseguire la collaborazione industriale, ma è un segnale inequivocabile che lo spirito dell´accordo del marzo 2000 è tramontato da un pezzo. Al Lingotto ne sono consapevoli e stanno studiando le possibili vie di uscita senza che questo si debba trasformare per forza in uno scontro con gli americani. Probabilmente sia a Torino che a Detroit si sta cercando un´uscita morbida per ragioni diverse. La GM ha ripetutamente fatto sapere di non avere alcuna intenzione di partecipare alle operazioni di aumento di capitale e per contro Morchio ha replicato che Fiat è in grado di andare avanti da sola. Ma in prospettiva ci sono la scadenza di bond per oltre 10 miliardi di euro e il prestito convertibile, due appuntamenti che nel clima creato dal caso Parmalat destano una qualche apprensione. In questa situazione riprende corpo l´ipotesi di una Fiat che cerca di trovare un nuovo socio che non sia un semplice per quanto importante alleato industriale. Si parla di interessi giapponesi ma per ora sono soltanto vaghe indiscrezioni. Dopo tutto il Lingotto deve muoversi con cautela su questo terreno memore del fatto che l´accordo del 2000 contiene una clausola che, nel caso di modifica dell´assetto di controllo, lo obbliga a ricomprare la quota GM con un esborso non inferiore a 2,4 miliardi di dollari. Insomma c´è quanto basta per spiegare la grande attenzione dei vertici Fiat al mercato e sul recupero di margini di profitti. Il 28 per cento circa del 2003 non è quanto sperato ma costituisce una buona base di partenza: la Panda ha superato i 120 mila ordini, la Punto è a 270 mila e la Lancia Y è intorno ai 30 mila. Ma gli avversari ora marcano stretto e alcuni godono una salute finanziaria che permette loro di fare sul piano promozionale ciò che Fiat non può e non deve fare.
-
Non vorrei dire caxxate ma credo che fosse una 166 a S.Pietroburgo... non le dici... insomma... io parlavo della pubblicità della 156, tu di quella della 166... sono diverse Anche quella della 166 era bella ma quella della 156 in laguna mi piaceva di più non é proprio quella del mio link la pubblicitá della 156???
-
e che dire della pubblicità della Palio che veniva dal Brasile? quella bastardissima (passate il termine) del conflitto con il ciclista ad ogni semaforo? E poi, vi ricordate quella della barchetta? Quella era fantastica... così come quella della Coupé, entrambe emozionanti, per non parlare della Punto cabrio (lo schermo nero si illuminava con la luce che usciva dall'abitacolo mentre si apriva la capote... Bella era anche quella della 156 ambientata su una laguna veneta congelata... della Lancia a me piacevano moltissimo quelle fatte al computer avviate con la Kappa e la Zeta... 156... volevi dire questa pubblicita?: http://koti.mbnet.fi/skodeweb/156.MOV
-
Allora, praticamente qualche minuto prima di accendere l'auto, puoi far partire col telecomando il riscaldamento supplementare, che in pratica pre-riscalda il motore prima di avviarlo, molto utile per i motori diesel nei mesi invernali. é utile specialmente in paesi come la finlandia...
-
Il Lingotto spera nella svolta e prepara il divorzio da Gm
nella discussione ha aggiunto FiatFinlandia in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
Da repubblica: L´ANALISI La Fiat ha chiuso un "annus horribilis": ora i nuovi modelli permettono di migliorare la redditività Il Lingotto spera nella svolta e prepara il divorzio da Detroit Molti i segnali che lasciano preludere la rottura: novità in arrivo già a primavera SALVATORE TROPEA -------------------------------------------------------------------------------- TORINO - Nel dicembre del 2002, appena un mese prima della morte dell´Avvocato, i giornalisti che arrivavano da tutto il mondo a Torino per scrutare da vicino l´abisso della crisi Fiat si domandavano per quanto tempo l´azienda sarebbe sopravvissuta all´uomo che da presidente onorario l´avrebbe seguita fino all´ultimo dei suoi giorni. E nel vortice della confusione nella quale si muoveva il gruppo dirigente di allora difficilmente trovavano una risposta che non fosse assai prossima alla speranza in quello che agli occhi di molti sembrava solo un miracolo. Un anno dopo e in una Torino meno traumatizzata gli stessi giornalisti si possono domandare quando il gruppo del Lingotto sarà effettivamente fuori dalla bufera, dando in qualche modo per acquisito che il peggio è ormai alle spalle. Il che non è esattamente la stessa cosa. Lunedì 19 gennaio Umberto Agnelli, Giuseppe Morchio e Herbert Demel voleranno a Parigi per ritirare il premio «Auto dell´anno» assegnato da una giuria di cinquanta giornalisti europei alla Nuova Panda. Dodici mesi fa sarebbe stato semplicemente impensabile. Che cosa è successo in questi dodici mesi? C´è stato un avvicendamento di tutti gli uomini che stavano ai posti di comando: è questa la risposta immediata anche se non l´unica al termine di un anno, forse il peggiore della storia centenaria della Fiat se si escludono i periodi di guerra. Alla fine del 2002 il vertice Fiat era composto dal presidente onorario Gianni Agnelli, dal presidente effettivo, Paolo Fresco, dall´ad del gruppo, Alessandro Barberis appena succeduto a Gabriele Galateri di Genola. Al comando dei tre settori più importanti c´erano Giancarlo Boschetti (Auto), Michel De Lambert Clermont (Iveco), Paolo Monferino alla CNH. L´unico rimasto al suo posto un anno dopo è il «piemontese dell´Illinois» ovvero l´ad della CNH. L´Avvocato è morto il 24 gennaio e, con le dimissioni di Fresco, il 28 febbraio Umberto è diventato presidente e Morchio ad al posto di Barberis. In autunno all´Iveco è arrivato lo spagnolo José Maria Alapont e, dopo la tormentata vicenda del manager della Ford Martin Leach, Morchio ha tirato fuori dal cilindro l´austriaco Herbert Demel per la sostituzione di Boschetti all´Auto. Con questa squadra, adesso al completo, il Lingotto conta di completare l´opera di risanamento e rilancio dell´azienda. Obiettivo: per il Gruppo pareggio nel 2004 e primi risultati positivi nell´anno successivo; per la società dell´Auto è tutto rinviato di un anno. Il giorno dell´insediamento di Umberto Agnelli e Morchio il cda esaminò i conti Fiat che per il 2002 chiudevano con un risultato operativo in rosso per 762 milioni di euro e una perdita netta record di 2 miliardi e 263 milioni. Una situazione alla quale si cercò di rispondere subito anticipando un aumento di capitale di Fiat Auto fino a 5 miliardi da effettuarsi entro un anno e mezzo. A fine 2003 quei numeri sono cambiati, c´è un miglioramento, si saprà il 27 febbraio di quale entità. Sicuramente non sarà la svolta decisiva in termini finanziari. Nei conti del 2002 c´erano debiti un po´ ovunque nei settori portanti, ma la voragine era determinata dalla Divisione auto. Anche perché, a corto di prodotti nuovi, la Fiat era scesa di molto sotto la soglia del 30 per cento nel mercato italiano. Nel giugno scorso, alla vigilia del lancio dei nuovi modelli, Morchio ha previsto per il 2003 il ritorno a quota 30, dopo aver toccato il fondo del 27 per cento. La Nuova Panda, la Lancia Y, l´Idea, e le nuove 156 e 166 dell´Alfa hanno consentito a Fiat di recuperare una parte del terreno perduto. Ma gli effetti reali di queste novità si potranno misurare comunque più avanti. Dopodomani si conosceranno i dati sulle vendite di dicembre e si vedrà intanto se la Fiat è riuscita ad andare oltre il 29 per cento. A metà gennaio entrerà in commercio la nuova Alfa Romeo GT. Anche se non ritroverà la quota 30 la Fiat chiude comunque in corsa un anno difficile. Morchio ha sempre detto che preferisce guardare ai margini di profitto piuttosto che impiccarsi a una quota di mercato realizzata con dissennate promozioni e vendite di vetture a chilometri zero. L´ad del Lingotto sa di non poter perdere soldi e dunque deve seguire una politica molto accorta. Inoltre deve bloccare l´emorragia di Iveco che perde con Daily e Stralis. Ha promesso ad Agnelli determinati risultati e perciò sta accelerando per conseguirli. Per riuscire a mantenere questo impegno, oltre che per evitare altre batoste da parte delle agenzie di rating, ha fissato dei budget molto ambiziosi, tanto tirati da far storcere la bocca ad alcuni suoi collaboratori. Ma il suo impegno principale, quello che lo ha occupato a lungo nel 2003, è il rapporto con la General Motors: egli è consapevole di dover chiudere in un modo o nell´altro questa partita. I dodici mesi di tregua previsti dall´accordo del 26 ottobre scorso non sono la soluzione del problema. Gli americani non hanno sottoscritto l´aumento di capitale e questo ha già ridimensionato del 50 per cento la loro partecipazione in Fiat Auto. C´è ancora tempo, come hanno spiegato ieri , ma difficilmente lo faranno. Morchio e Wagoner continuano a enfatizzare l´aspetto industriale dell´alleanza tra Torino e Detroit, promettono di rafforzarla con nuove collaborazioni, ma in molti si chiedono se effettivamente sia credibile questa strategia in assenza di un possibile divorzio sul piano societario. Perché di questo si tratta, dal momento che già qualcuno indica la prossima primavera come stagione nella quale potrebbe esserci questo divorzio. Il fatto che la Fiat stia già pensando ad altre forme di collaborazione, come lo stesso Umberto Agnelli ha ipotizzato, sarebbe la conferma che le strade dei due alleati starebbero per dividersi. Ed è chiaro che per una decisione del genere non si potrà aspettare il dicembre del 2004. Con l´aria che tira di qua e di là dell´Atlantico la Consob e la Sec potrebbero non permetterlo e chiedere per tempo chiarimenti. Altro articolo: Il presidente: non partecipiamo all´aumento di capitale: solo collaborazione industriale tra i gruppi Gm, nuova frenata su Fiat Wagoner: "Non credo in un futuro americano per Torino" Freddezza anche su nuove piattaforme comuni : "Ognuno ha i suoi interessi" DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO NOBIS -------------------------------------------------------------------------------- DETROIT - «Abbiamo davanti a noi un futuro molto importante con la Fiat, fatto di collaborazioni industriali che stanno già creando un grandissimo valore operativo. Certo, vorremmo anche veder crescere i profitti oltre ad ottenere un sostanziale abbassamento dei costi com´è avvenuto fino ad oggi» . Com´era prevedibile Ric Wagoner, presidente della General Motors, alla presentazione del salone dell´auto di Detroit non si è lasciato prendere in contropiede sui rapporti con la Fiat pur senza negarsi ad un paziente ripasso delle tante questioni sul tappeto. E a chi ha tentato di riproporre la domanda a proposito di un futuro «più americano» per la casa italiana alludendo all´ esercizio del Put e alla partecipazione GM all´aumento di capitale Fiat, non ha lasciato spazio a dubbi. «Non parlerei di un futuro più americano - ha sottolineato Wagoner - e vorrei essere molto chiaro: noi possediamo il 10% della Fiat Auto e non c´è alcun piano per ulteriori investimenti sul capitale. Il nostro focus è puntato sulle collaborazioni industriali: questo è il vero senso dell´affare con Fiat» . Se c´era dunque bisogno di una ennesima conferma alla posizione di GM nei confronti dell´esercizio dell´opzione all´acquisto totale dell´azienda torinese, è stata data con assoluta convinzione. Appare chiaro ormai che le rotte future che Wagoner definisce «molto importanti» si basano solo su operazioni che abbiano una sicura funzionalità operativa ed economica. Ciò nonostante i contorni di tali operazioni, aggiuntive a quella già in essere, non fanno parte per ora dei programmi più immediati perfino in tema di nuovi modelli su piattaforme comuni. «Prematuro parlarne - ha aggiunto - Posso solo dire che non escludo collaborazioni con la Fiat su nuove piattaforme e per questo i nostri contatti con Torino sono frequenti: ma al momento ognuno di noi deve seguire i propri programmi e interessi» . Interessi e programmi che prevedono per il 2004 il lancio di 29 nuovi modelli soltanto negli Stati Uniti sulla cui ripresa economica Wagoner crede e punta moltissimo parlando di una crescita del 4,5% mentre per l´Europa si dice convinto in un recupero nella seconda metà dell´anno. -
Curiosità:fino a che data é prevista la produzione di Lybra?
FiatFinlandia ha risposto a nella discussione in Lancia
Ma allora sei proprio duro di comprendonio! In che lingua te lo dobbiamo dire che non ci sarà nessun restyling? Arabo? Cinese? Tailandese? Giapponese? Sudcoreano? Swahili? Portoghese? Spagnolo? Inglese? Olandese? Francese? Afrikaans? Ebreo? Turco? Russo? Serbo-croata con inflessione bosniaca? Bulgaro? Finnico? Svedese? Irlandese? Rumeno? Sudtirolese? Nessun restyling per Lybra. BASTA. Lo posso dire io in finlandese: Lybra ei uudistu vuoteen 2005 mennessäkään!! -
forse il 2,2 allora arrivera da opel...
-
ma non ha qualcosa in comune con la corsa, ha sembra di si...
-
La vera bara volante era la R5 Gt Turbo. Una vera bestia, ma assolutamente inguidabile. Ho un amico che l'ha venduta al secondo incidente, anni fa. Mangiava le gomme in maniera incredibile ed aveva una stabilità assurda, però era divertentissima. Lo era talmente che non potevi fare a meno di tirarla. Al tempo avevo la Peugeot 205 Gti 1.9, una macchina che mi è rimasta nel cuore, ma ho preso delle paghe... Comunque, alla fine, i problemi che avete giustamente sottolineato per le due soluzioni fanno propendere per l'aspiratone. E' una vera goduria ed aiuta il telaio in ogni condizione. Provate solo a pensare una 147 Gta con un turbo da 250 cavalli e la trazione anteriore. Forse Kankunnen... Juha Kankkunen... (finlandese)
-
pel voi é calina? io non la ritengo molto calina....
-
...della Escort-Orion? perche??