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La popolarità di Traby
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uppo discussione perché in quanto "donna al volante....+inserire connotazione stereotipica negativa" mi tocca personalmente. secondo me è per la maggior parte una semplice questione sociale. molte donne un tempo non erano assolutamente incoraggiate alla guida, a meno di particolari situazioni. ricordiamoci che guidare equivale all'indipendenza e al non dover farsi scortare dal cavalier servente, da qui le riserve alla circolazione autonoma delle donne. aggiungiamo che i motori e le auto sono sempre stati considerati ambito di appannaggio maschile, da qui miglior conoscenza delle possibilità del mezzo e dei principi che regolano il moto e il funzionamento dei vari organi, mentre se una donna guidava sembrava già troppa grazia, figuriamoci incoraggiare una conoscenza teorica. stupidamente molte si sono adagiate su questa mentalità pensando erroneamente che 1 basta riuscire ad andare da a a b, se poi guido correttamente o guido come se fossi bendata coi piedi legati non importa 2 in quanto donna gli altri utenti della strada si devono comportare da "cavalieri" e perdonare tutte le precedenze che non do o le tamponate che faccio, e che cavolo! anche ai tempi in cui si sono sposati i miei (fine anni '80) se in famiglia c'erano i soldi per un'auto sola, era sempre il marito a guidarla, la moglie non aveva occasione di guidare continuativamente. infatti mia madre ha avuto un percorso simile al mio, dopo aver preso la patente e guidacchiato un po' ha cominciato a guidare solo per necessità di lavoro fuori casa, da casalinga delegava tutti i viaggi a papà. oramai guida benissimo, da manuale, ma è stato solo quando ha cominciato a prendere l'auto continuativamente sulla questione tacchi vedo amiche che ci guidano bene anche con tacchi a spillo (ma come fanno... secondo me va a finire che sforzano troppo di punta con tutte le conseguenze articolari del caso) io mi tengo sempre delle converse vecchie pronte in macchina in modo da non dover rinunciare ai tacchi per la sera. non mi convince molto guidare con un appoggio sulla pedaliera così scarso, ma tant'è, molte ci sono abituate. no comment sulle cretine che si rifanno il mascara o si passano il rossetto, sempre che esistano davvero. grazie a dio non ne ho mai incontrata una anche se ne ho visto un sacco con il cellulare, comportamento assolutamente unisex. in realtà le ragazze della mia generazione non hanno subito restrizioni particolari per l'accesso al volante, conosco guidatori/trici cani guidatrici e guidatori che non sono granché ma cercano sempre di stare attenti (mi metterei in questa categoria), e poi ragazzi e ragazze bravissimi e già molto sicuri. la razza peggiore comunque non è nessuna delle tre quanto quella dei cani che si credono alonso, seguita dalla stirpe degli uomini col cappello, che al 100% non sanno come funziona una rotonda. per quanto mi riguarda è l'esperienza su strada e l'interesse alla propria e altrui sicurezza che fa il guidatore, non il sesso. anche se vi concedo che noi più spesso abbiamo problemi con la percezione spaziale=parcheggi eterni
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Biciclette contromano in città , un provvedimento che non convince tutti - Corriere.it il tenore di quest'articolo è desolante viste le dichiarazioni dei fautori della bici. sorvolando sui proclami di superiorità e sul "gli automobilisti ce lo possono puppare", non si rendono conto le associazioni di ciclisti che questa norma è suicida? a parte che ci sono talmente limitazioni che non mi è chiaro quando si può circolare e quando no, io ciclista ho discrezionalità nel dire "oggi non c'è traffico pesante quindi passo di qui", esponendomi a situazioni pericolose? spero poi che visti i proclami non si voglia penalizzare sempre e comunque l'automobilista in caso di sinistro, secondo me in strade così strette (checché se ne dica secondo me 4,25 m sono pochi considerando poi anche l'ingombro dei veicoli parcheggiati ambo i lati) è difficile già gestire i ciclisti che viaggiano correttamente, figuriamoci quelli contromano! personalmente penso che sia una soluzione pasticciata all'italiana; favorire i ciclisti significa predisporre piste ciclabili ove possibile, anche pensando alle famiglie con bambini; il problema è che le piste ciclabili costano. allora visto che estendere la circolazione dove non si dovrebbe non ha costi immediati ecco pronta l'ideona, che secondo me avrà costi umani notevoli. vedi cosa succede a risparmiare... in ogni caso, la leggerezza e il suo ingombro minimo, e l'accesso facile e non regolamentato rendono più facile fare cazzate in bici per la semplice natura del mezzo, non è una questione mentale o di superiorità come vuol far credere il tizio di quella lettera assolutamente VERGOGNOSA su gq. sconsiderati ne esistono in tutte le categorie di utenti della strada. però fatemi dire come ciclista (seppur occasionale) preferisco fare qualche km in più (al limite ne beneficia il mio sedere) che rischiare di farmi stampare da un'auto che andava anche solo ai 40. ah comunque io sono contraria all'uso del caschetto in bici, ma sono favorevole all'immatricolazione delle biciclette e a corsi obbligatori già alle elementari di condotta stradale per ciclisti e pedoni.
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Guidare un'auto-Guidare un tir principali differenze
nella discussione ha aggiunto Traby in Veicoli Commerciali-Industriali e Ricreazionali
Magari è una cretinata, ma ci sono particolari differenze nello stile di guida e diverse procedure per guidare un tir? Insomma, la massa è ben differente rispetto a un veicolo da patente b, aggiungiamoci il rimorchio, la visuale differente, ma ci sono meccanismi/procedure/comandi diversi? Come si gestiscono le salite, ad esempio? E le frenate? Sospetto che questa sia una domanda da noob ma sono troppo curiosa... -
le Dacia sono proprio famose per avere un pianale molto alto. sono auto nate per essere usate sulle strade rumene, che nei casi migliori sono strade piene di buche, nei casi peggiori sono sterrati rurali pieni di sassi. ho avuto il piacere di fare un viaggio con una 1300 in campagna, su strade che definire mulattiere è un eufemismo, ed è stata un'esperienza molto piacevole, mi sembrava di essere dentro un pezzo di storia!
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ho fatto i miei primi passi a 19 anni suonati su una fire, che nelle mie mani era assolutamente sprecata data la paura e i tentennamenti. poi spesso guidavo la micra del '95 di mia madre, molto più leggera e maneggevole di quel blocco di granito (perlomeno per i miei teneri braccini) della fire. a scrivere questo mi viene un po' di magone visto che la fire ci è stata rubata questo inverno, era nel posteggio sotto casa e sono riusciti a scassinare la serratura senza far troppa fatica. era un'auto vecchia, un euro uno che ormai soffriva di parecchie limitazioni alla circolazione, ma aveva un enorme valore affettivo nel frattanto mio padre ha acquistato una punto benzina e devo dire che è una goduria da guidare, perlomeno per un principiante. posso dire di aver imparato seriamente a guidare sulla punto, anche se la fire rimarrà sempre nel mio cuore
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anche io ero assolutamente terrorizzata al "dai, adesso guidi tu" in autostrada. spaventano le velocità alte, e la manovra del sorpasso. che per quanto sia stupido ho sempre il retropensiero tipico da situazioni urbane o statali: ma ho la corsia libera? c'è da dire anche che in alcuni tratti sull'a10 come ho già detto si assiste a situazioni demenziali già in giorni feriali... alla fine ho fatto i miei bravi sorpassi anche se quando stavo a destra ho notato che tenevo una distanza di sicurezza doppia del dovuto per la paura in ogni caso ocome dice l'autore di questo topic anche io sono rimasta impressionata dalla reattività del volante alle alte velocità. decisamente bisogna avere un appoggio molto più leggero dell'urbano, o perlomeno così ho notato io.
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e pensare che io sono della scuola: nemmeno l'auricolare. la regola a casa mia é: c'è un passeggero? fa' rispondere lui/lei. sei da sola? aspetti. se sei in autostrada o in tragitti lunghi trovi la prima sosta/autogrill possibile e richiami. c'è anche da dire che essendo una semplice studente raramente ricevo chiamate urgenti e importanti, se già sei un quadro o un tecnico allora diventa papabile la scelta dell'auricolare. quasi sempre quelli che telefonano li vedi perché vanno lentissimi. ne ho visto uno giusto oggi alla guida di un furgone che faceva dei numeri assurdi spalla-collo braccio, andava a 5 all'ora.
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secondo me prende le curve troppo velocemente. forse sono troppo sensibile io eh
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Sosta al semaforo in piano: freno a mano, frizione o folle?
una domanda ha aggiunto Traby in Tecniche e Consigli di Guida
Ci sono varie scuole di pensiero riguardo a come debba essere correttamente tenuta in sosta un'auto al semaforo, non mi sembra di aver trovato niente a riguardo qui su questo forum, ma mi posso sbagliare escludendo il caso di pendenze, le scuole guida tendono a insegnarti di stare, dopo la frenata completa, con la prima innestata e frizione completamente staccata, probabilmente per aiutare una fase che di per sé è abbastanza critica per i principianti, cioé il partire da fermi: con il piede già sulla frizione e la marcia già innestata diciamo che è più facile. Credo che per evitare di far slittare la frizione e per evitare affaticamenti della gamba sia meglio mettere in folle, purtroppo non sempre mi ricordo di fare questo semplice passaggio se sosto al semaforo. ho letto in rete (perché in realtà non l'ho mai visto fare) che molti utilizzano il freno a mano ma a me sinceramente sembra un qualcosa di facile a dimenticarsi e soprattutto controproducente in quanto il freno a mano "blocca" l'auto e la solidarizza con la strada, se mi tampona qualcuno non slitto in avanti ma subisco un urto anelastico. questo veniva presentato come un vantaggio per la sicurezza di quelli che stanno davanti, ma la mia e quella della mia auto? poi non sempre è visibile il semaforo dei pedoni per stare pronti con il freno in mano, considerando quanto pesi un ritardo a catena ai semafori meglio evitare indugi, ergo io sono della scuola "folle tutta la vita", se devo stare in sosta. Voi che pensate? PS: non c'entra in sé con il topic, ma per motivi di studio ho vissuto a Losanna per qualche tempo. Losanna è una città che si sviluppa lungo la costa di un lago alpino, e quindi non è raro imbattersi in pendenze marcate in molte strade del centro. ho notato che nei semafori di quelle strade prima di passare al verde il giallo si illumina come preavviso, è un accorgimento simpatico secondo me nelle situazioni in cui devi spuntare con il freno a mano, e non mi spiacerebbe vedere dei semafori così anche in Italia! -
sono liguro-emiliana trapiantata in piemonte. in liguria ci sono un sacco di strade divertentissime, l'unica cosa che perdi è il tempo ma visto che eviti i deficienti dell'autostrada, risparmi benzina e pedaggio e se sai passeggero ti godi pure dei paesaggi mozzafiato, non so quanto questa sia una perdita. anche se non ci guido ancora e se ci vado con mio padre mi ritrovo a pregare di portare la pellaccia a casa, soprattutto in discesa. forse non s'è mai completamente abituato alle auto servosterzate
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grazie per i vostri consigli, credo che la prima guida in montagna dovrà aspettare che mi senta molto più sicura di così, cercherò di ricordarmeli fino a quel momento;)
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perdona l'ottusità, se quindi ho il rapporto giusto e non freno troppo a fondo non c'è bisogno di premere la frizione per evitare di spegnere l'auto complice anche la forza di gravità? suppongo che se la curva è veramente brutta ( sto parlando di curve dove la tua direzione in uscita è esattamente opposta a quella di entrata) possa andare bene anche una prima, giusto? la mia esperienza di guida si riduce a : autostrade in piano- situazioni urbane dove la prima la si mette per partire da fermi e parcheggiare quindi guardo alle statali di montagna come a una specie di sfida:timido:
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anche qui dove sono (ponente ligure) la cosa è ansiogena al massimo. infatti nonostante sia qui da qualche giorno non ho ancora guidato perché sono tutti dei pazzi, guidano di ca**a perché tanto sono in vacanza, loro! l'altro giorno mentre entravamo in un parcheggio una tipa in manovra in retro ci ha sclaxonato e ha preteso e ottenuto la precedenza, oltretutto prendendosi l'ultimo parcheggio rimasto se ero io alla guida un bel ditino se lo beccava sisi:incaz: comunque proprio vero, con l'esperienza si impara anche a gestire i comportamenti scorretti altrui (e anche come evitare/rimediare ai propri).
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grazie mi avete tolto un grosso dubbio! PS: questo è anche un approccio valido per un tornante in discesa, ad esempio? in genere nelle discese io vado di freno motore e tanto basta, ma tornanti non me ne sono mai capitati, e mi piacerebbe sapere che cos'è meglio per strade di montagna e di collina, visto che qui dove sono ora (Liguria) è una tipologia di strada assai diffusa. suppongo che per una persona che come dice walker è ancora novizia nel coordinamento pedaliera/sterzo/cambio sia meglio il frenare (senza bloccare le ruote ovviamente)
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