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questo sicuramente, l'auto sportiva richiede conoscenze e si rivolge ai conoscitori, questo sempre e ancor di piú oggi che la moda si é spostata invece sui suv, o in futuro magari sulle auto che si noleggiano per il tempo di una corsa a mio parere comunque la sportiva diventerà una nicchia, come gli orologi meccanici o i dischi in vinile, qualcosa che tutti teoricamente vorrebbero ma poi sono sempre pochi quelli che veramente fanno il "grande passo" per me i costruttori generalisti diventeranno costruttori di "carrozze", carrozze moderne con batterie al posto dei cavalli, infotainment al posto del cocchiere ma sempre carrozze saranno le sportive ci saranno ancora ma saranno costruite dai marchi che storicamente hanno la "patente" di sportività in uk aston e mclaren in germania porsche in italia ce ne sono piú di tutti: ferrari lamborghini maserati alfa romeo e abarth sarà una nicchia da cui comunque ci si potrà ricavare parecchi soldi se l'economia si riprende, comunque in futuro vedo una separazione abbastanza netta tra utilitarismo da una parte, e sportività dall'altra
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penso fosse una "trovata" della ricerca psico-medica degli anni 50 perché tra i 50 e i 60-70 si vedono dovunque e in tutto il mondo colorazioni di interni verdino-azzurrognole, ospedali, scuole, uffici pubblici in genere il color "brown" una volta, anni 60 per dire, era un po' il colore di boeing, mi pare anzi che yellow-brown fossero gli house colors in origine di boeing per me comunque i colori neutri migliori restano le tonalità di grigio
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comunque alfa deve avere ancora: una berlina grande perché in america e cina la giulia é considerata piccolissima, in america forse neanche riescono a entrarci (ci si puó fare anche un'ammiraglia peugeot meno potente e piú soft) sulla stessa base un suv grande tonale é già pronto e si é detto che con una carrozzeria piú bassa e sportiva sarà la nuova giulietta poi il coupé che considerato ormai tutti quanti ne vendono pochi deve essere una vera "belva" che punti all'immagine del marchio oltre ai modelli serve anche fare fin da subito previsioni realistiche su quante se ne andrà a vendere, perché alfa come dicevo ha una grande immagine ma é pecepita come auto sportiva e oggi le auto sportive hanno mefcati ristretti, tutto qui, basta questo
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hmmm.. sí certe cose le ho dette anch'io a suo tempo ma il voler posizionare giulia come premium é dovuta al fatto che volevano fare alfa come bmw, poi si sente anche dire maserati e alfa come porsche.. in realtà i riposizionamenti di mercato che vorrebbero decidere i manager sono quasi sempre basati su convinzioni aleatorie alfa e maserati non sono come bmw e neanche come porsche, le auto tedesche hanno inventato il segmento premium, di fatto anzi il premium é solo tedesco perché da sempre, ripeto da sempre si rivolgono ad un pubblico borghese che cerca nell'auto rappresentanza, se poi ha un po' di sportività meglio ma é la rappresentanza di status che viene prima alfa e maserati invece sono il contrario: sportive prima di tutto e poi anche rappresentanza, ma sportive prima oggi realisticamente un'auto che fa della sportività il 90% della sua immagine anche storica non puó fare grandi numeri, perché non c'é piú la grande richiesta di auto sportive che c'era una volta, é un fatto e la proprietà prima di tutto deve farsene una ragione oggi la gente cerca "carrozze" alte e comode, e alfa non puó fare solo "carrozze" come invece potrebbe fare benissimo audi o mercedes, perché non é nella sua storia e nella sua immagine alfa oggi puó vendere nell'ambito di una " nicchia ampia" diciamo 100/120 mila l'anno, se si parte da queste considerazioni andrà tutto bene, se invece si continua a pensare ai 400/500 mila hai voglia.. devono capire il giusto "fit" di alfa e maserati in termini di numeri di produzione realistici, senza cercare "folle" di compratori di auto sportive che oggi non ci sono piú
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eheh.. io é da tempo che mi sono portato avanti e mi faccio fare le camicie e le giacche tipo blazer su misura.. idem per me, mai avuto berline, non ho tutta questa gente da farci entrare dentro, per me sono come i vecchi vagoni passeggeri detti "centoporte" carrozza "centoporte" ogni scompartimento aveva la sua porta, ma devo dire che sui treni storici so meno che sulle auto storiche, comunque..
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allora.. é possibile riallacciare la continuità storica e far passare l'esperienza di quello che é stato nei tempi che verranno? qui devo fare una premessa, l'attuale viuuulenza e virulenza del virus ha cambiato le carte in tavola rispetto a piani che si stavano preparando quindi adesso é tutto in forse, comunque: l'idea che si stava preparando era quella di un "ritorno all'antico" generalizzato in stile circa, quasi, simil-anni 80, ma senza le spalline esagerate e altre "tpicità" di quel periodo che ognuno di noi "aborreeee..!" si stava incominciando a sentire frasi tipo "vestiremo come i nostri nonni" che non é proprio cosí ma era per creare degli slogan, insomma, si stava preparando una nuova moda dell'antico accompagnata da un lifting up dell'economia (anche magari indebitamente gonfiata) per cercare di ricreare una nuova golden age in cui i giovani di oggi e dei prox anni, una volta passata l'onda della novità per il digitale ormai ridotto a gadget da supermercato, una nuova golden age in cui dicevo, i giovani attuali potessero riconoscersi, con tanto di nuovo interesse per il collezionismo e relativi prezzi in ascesa la situazione attuale ha per il momento rimandato tutto e non si sa se invece si andrà verso una decrescita generalizzata, ė ancora presto per dire comunque l'idea era questa, far si che le nuove generazioni si trovassero di nuovo partecipi di un interesse per le epoche analogiche, gli oggetti analogici, che quindi andrebbero di pari passo con il digitale che ad ogni modo ovviamente resta, ma appunto alla pari ok, adesso poi vedremo come andrà..
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un attimo, mi sto preparando un té verde... it's tea time.. (tra l'altro dicevo dell'atteggiamento protervo e barocco degli anni 80, non vi ricorda anche quello dei personaggi creati in quegli anni, tipo ad esempio "capra capra capraaaa..." ecco appunto, era l'aria degli anni 80...)
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esatto, allora, analizziamo ancora una volta i dati a disposizione, cosa é avvenuto negli 80 perché tutti si buttassero sul collezionismo, nella fattispecie di auto? si é creata, consapevolmente e scientemente (con consapevole e responsabile deliberazione) da parte di tutti: gente del marketing, della finanza, artisti, una MODA, una moda vale a dire era estremamente di moda farsi vedere interessati all'antico e collezionare l'antico; poi cosa é avvenuto dopo, il minimalismo che guardava invece completamente al futuro, negli anni 90, la IC technology e blah blah.. effettivamente il racconto, la trasmissione dell'esperienza storica si é interrotta i giovani post 80 hanno quasi tutti iniziato a guardare solo al futuro e al digitale (oggi ormai diventato presente e spesso anche banale, normale, sottinteso presente), gli ex giovani degli 80 si sono chiusi in se stessi nei loro raduni e nei loro club "analogici" si puó fare qualcosa per ricostituire questa " cinghia di trasmissione" ? (continua 4°)
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la valkyria di "wagner" andrà in strada perché gli inglesi fanno andare in strada qualsiasi cosa (dicevano anche un divano con le ruote) quanto alla mercedes project one... io francamente dalla prima volta che l'ho vista (in foto) direi che sarebbe meglio buttarla "in the junk".. e passare oltre
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fatta questa premessa storico-sociologica, vediamo piú da vicino il mondo auto-collezionismo di oggi i personaggi, la "fauna" che compone questo ambiente é composta principalmente di due tipi di persone: 1) quelli che hanno fatto la storia dell'auto dai 60 agli 80 (oggi spesso sui 70 e fino ai 90 anni, quelli che ci sono) 2) quelli che hanno iniziato a fare collezionismo d'auto negli 80 (oggi mediamente tutti over 60 anni) queste due categorie di persone "sentono" in un certo senso di aver vissuto gli anni d'oro dell'automobile e si sono chiusi in un recinto come i panda considerandosi i depositari designati della "golden age" dell'auto e in effetti tendono ad escludere chi é venuto dopo, chi é nato digitale come se mancasse della "purezza" necessaria ad apprezzare oggetti ancora completamente analogici, senza neanche un barlume di "virtualità digitale" ed é anche una forma di nostalgia per quegli anni, dai 60 agli 80 in cui il boom, la milano da bere...eccetera eccetera che puó avere solo chi li ha vissuti ed é stato "vissuto" a sua volta da quel periodo storico, come un "marchio a fuoco" che si portano sulla pelle, come i gradi da ufficiale insomma (continua 3°parte)..
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se parliamo di raduni auto, club auto e simili, dobbiamo prima di tutto riferirci ad aspetti direi sociologici, ma approfittiamo di un auditorio competente per cercare qualche spiegazione un po' al di sotto della superficie se escludiamo l'uk dove la london to brighton si organizza ogni anno dal 1896.. la vera moda generalizzata delle auto d'epoca nasce come già accennavo negli anni 80, contestualizziamo: gli eighty esordiscono subito con una sfrenata passione per tutto ció che é antico: auto orologi mobili arte qualsiasi cosa, il video sotto é tratto da "i misteri di compton house" dell'82 ( film di peter greenaway) guardate l'atteggiamento dei personaggi, l'abbigliamento.. ora guardate due foto di moda degli anni 80 (sotto): notate lo stesso atteggiamento "protervo" lo stesso genere di vestiti che esprimono "grandeur" barocca, ecco gli anni 80, ispirati all'antico e desiderosi di tutto quello che é antico (continua)..
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bellissima, certo che vista la miniaturizzazione in atto dei motori "endo" qui prob ci sono molte batterie, comunque ok, si prosegua, anche se poi in origine questa doveva correre a le mans dove invece andranno le piú piccole ed economiche lmdh comunque bene abbiamo la prossima supercar porsche, la valkyrie di aston, adesso vediamo cosa fanno ferrari e mclaren
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Bizzarrini 5300 Strada, progetto ing. Giotto Bizzarrini, carrozzeria Giorgetto Giugiaro, doveva essere la versione corsa della iso rivolta, poi Bizzarini si é messo in proprio e l'ha realizzata lui motore V8 americano come le iso rivolta in posizione centrale anteriore, nel senso che seppur davanti é praticamente dentro l'abitacolo (!) auto di notevole carattere, gran coppia motrice e una delle carrozzerie sportive piú eclatanti degli anni 60, capolavoro del Giugi cinque countach for lunch!
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comunque é vero, in fotografia, grafica e arte questi giochi e rimandi subliminali si usano da sempre
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quindi, per quello che ho visto personalmente o che mi hanno raccontato, negli anni 60-70 e 80 la passione per tutto quello che era auto, moto, aerei era sicuramente superiore all'attuale, vorrei quasi dire superiore 5 a 1, forse in certi momenti anche 10 a 1 dagli anni 90 in poi il mondo cambia radicalmente, si entra nell'era del "virtuale" realtà virtuale, moneta virtuale finanza virtuale e cartolarizzata, cose del genere, le stesse automobili diventano via via piú "virtuali" in quanto sempre piú elettronica si sostituisce all'abilità (quando c'é) del pilota, le nuove generazioni quindi si trovano a vivere fin da subito una vita che é metà "reale" e analogica, e metà virtuale ed elettronica ( social, videogiochi ecc) quest'ultima metà é per di piú facilmente raggiungibile e relativamente economica oggi cercare di diventare uno youtuber, un influencer digitale o uno streamer famoso é molto piú semplice ed economico che cercare di diventare un pilota professionista di auto da corsa "reali" in cui si deve investire da subito centinaia di migliaia di euro "veri" ( anche se pagati con carta di credito) la facilità della vita "virtuale" del videogioco diventa una scorciatoia piú facilmente percorribile, costa meno, e anche fisicamente meno rischiosa che mettersi sul sellino di una moto da cento cavalli e aprire il gas, in piú fa anche piú up to date, e se va bene si diventa pure famosi con le visualizzazioni, che volere di piú? chiaro che appunto, la moto da cento o piú cavalli, l'auto sportiva, in un mondo come l'attuale diventano tendenzialmente un piacere privato, personale, di nicchia, per quelli che hanno soldi e conoscenze tecniche necessarie, gli altri si rifugiano nel " fast food" della realtà virtuale
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allora, quando parliamo di passione per l'auto non basta riferirsi agli anni piú recenti io mi sono interessato di auto e aerei da quando andavo alle elementari, di barche a vela dalle superiori, é già abbastanza tempo fa, ma andiamo ancora piú indietro in anni che non ho vissuto o che ho vissuto ma in cui ero ancora troppo piccolo: questa foto é della 6 ore di monza del 1967, guardate quanto pubblico, adesso non ho voglia di cercare altre foto ma negli anni 60 il pubblico delle gare d'auto di qualsiasi genere era straripante: poi sono arrivati gli anni 70 della contestazione e dei grandi (e giusti) cambiamenti sociali, ma ancora l'auto era un desiderio sconfinato arrivano gli anni 80 e sulle ali di un nuovo boom economico l'interesse per l' automobile é quanto mai alle stelle, ferrari a fine anni 80 diventa un simbolo assoluto desiderato da tutti, le f40 si vendono in quantità e a cifre mai viste, altro fenomeno tipico degli anni 80 é l'adorazione per tutto quello che é storico, auto storiche, orologi d'epoca, antiquariato, arte antica.. gli 80 sono il paradiso del collezionista
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per me ė tutto il "mondo automobile" che ha meno interesse per le nuove e prossime generazioni, i motivi sono molti: l'automobile é stata la prima come dire.. rivincita sulla natura e sul destino, disponibile per tutti, l'auto nel novecento ha veramente cambiato, insieme ad altri "macchinari" la vita delle persone, per quasi cento anni la si é considerata quindi una di quelle "meraviglie della tecnica" che cambiano la vita da cosí a cosà, oggi l'effetto novità, la "magia" sono finite, l'auto é qualcosa di scontato, l'auto da usare tutti i giorni poi é quasi fastidiosa l'auto di una volta, prima della rivoluzione elettronica era un " mostro meccanico" che non faceva niente per aiutare il guidatore o il pilota da corsa, anzi faceva di tutto per metterlo in difficoltà, quindi chi riusciva a "domare la bestia" era visto come un eroe, oggi anche chi guida una supersportiva ma piena di centraline elettroniche é visto solo come uno con il portafoglio molto capiente.. cosa ben diversa poi c'é un fenomeno curioso, la meccanica in genere che é stata la tecnologia piú avanzata per circa duecento anni é stata sopravanzata dall'infoelettronica, che peró finisce poi per essere una tecnologia con cui fare dei banali prodottini da vendere al supermercato.. qualcosa di molto poco "eroico" quindi, e questo crea un cortocircuito, il massimo teorico della tecnica per produrre oggettini made in asia da vendere a due lire?.. risultato: incertezza e punti interrogativi (?) insomma, l'automobile diceva marinetti "é piú bella della nike di samotracia" ma era il novecento, le auto-lavastoviglie di oggi anche a marinetti, come alla gente di oggi, non farebbero certo lo stesso effetto..