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Quello a cui Alfa deve puntare non è la carta carbone audi ma la riconoscibile similarità di bmw, direi che soltanto per la GTV è indispensabile osare di più, d'altra parte già Brera derivava da un prototipo da salone, un coupè Alfa non è solo togliere 2 porte a una berlina, un nuovo coupè Alfa deve essere una milestone nell'ambito dello styling auto
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Per quello che si vede il suv direi che va bene, ovvio che come la giulia sono modelli di grande serie e stilisticamente non possono osare più di tanto anche perchè viviamo in un'epoca in cui nessuno osa in nessun campo quindi, la Giulia per me andava bene fin dalla prima volta che l'ho vista sia in foto che dal vivo, mi sembra giusto che l'idea stilistica di Giulia venga condivisa sugli altri modelli, quando vedo Giulia in strada devo dire che il frontale si nota immediatamente, molto personale, molto riconoscibile
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Va benissimo, l'elettronica è quella che avrebbe dovuto esserci fin dall'inizio e finalmente è arrivata, elettronica che come ho sempre detto su una Maserati deve essere solo il necessario, sia pure adeguato alle mode ed esigenze del momento ma pensando a Maserati deve venire in mente "sport" "elegance" non "electronic" l'esterno è ancora ok, quando sarà il momento si aggiorneranno la griglia e i fari, servirebbe in effetti una versione GTS con il V8 e caratteristiche sportive più per l'immagine del marchio che per le vendite dirette, che arriverebbero comunque indirettamente attraverso l'aumentata immagine, come per Quadrifoglio
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Bellissimo, e c'è sicuramente spazio per versioni più esagerate, ma io direi anche per versioni quadrifoglio di minor potenza e minor costo, io farei un'intera famiglia quadrifoglio
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Comunque attenzione, una one-off o un prototipo da salone è quello che una volta chiamavano "dream car" e questa definizione deve essere presa alla lettera, in progetti come questi non si deve trovare il prossimo step della produzione di serie, ma appunto un'auto-moto-sogno, la fantasia al potere insomma, modelli di produzione e "fuoriserie" sono due cose diverse che rispondono a criteri progettuali differenti, e per fortuna direi
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Direi che comunque si può fare qualche considerazione interessante al riguardo, dunque, nei decenni auto e moto hanno definito un loro particolare modo di intendere lo styling e il design, esiste a tutti gli effetti una categoria definibile come "design auto-moto", bene, la Motò esce in un periodo in cui esistevano ancora le "star" del design come philippe starck, ma si trattava di un altro tipo di design, il product design e il design legato alla casa-arredamento, si è visto possiamo dire sperimentalmente che non è possibile mescolare i due linguaggi: le auto si disegnano con il design-auto, le case si arredano con il design-arredamento, sono due cose diverse per prodotti diversi e lo stesso si potrebbe dire della Multipla, non si può dire che è brutta non è affatto brutta, ma è disegnata in modo da sembrare più una casetta che una auto, con uno styling che appartiene a un'altra categoria rispetto a quello ormai canonico per le auto oggi questo non potrebbe più avvenire il design d'arredamento ha perso importanza fin quasi a scomparire, mentre invece è cresciuto il design legato all'elettronica e informatica di consumo, infatti oggi si sente dire: le auto del futuro assomiglieranno a telefonini? anche qui direi che ogni categoria di oggetti sviluppa un proprio styling caratteristico e quindi le auto dovranno continuare a sembrare auto e gli smartphone a sembrare smartphone senza mischiare i linguaggi progettuali si può ancora dire qualcosa riguardo a questa zagato-agusta, a che categoria di design appartiene? direi che come tutte le auto-moto one-off la cosa migliore è che si tratti di una sperimentazione che si ponga pochi limiti e ancor meno confini progettuali, senza legarsi ad una categoria di styling precisa il progettista in questi casi dovrebbe realizzare un "esperimento" legato più ad una certa visionarietà progettuale, richiamandosi ad un senso dell'onirico, unendo il futuribile con i richiami del passato e della storia, certo è un metodo progettuale che non funziona in genere con i prodotti di massa ma sicuramente è la via migliore per le piccole serie e singole unità produttive, e in questo caso mi sembra riuscito
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Certamente, ma se parliamo di questo in quanto professionisti, potremmo scrivere pagine e pagine di post visto che sono argomenti che mettono in gioco valutazioni che vanno dall'estetica filosofica al marketing, ci fanno degli interi corsi di laurea al riguardo e sempre parlando come professionisti è ovvio che se si fa, il lavoro intendo, si deve tenere in conto che si fa per vendere quindi si cerca di calibrare il progetto in funzione di questo cercando però di non rinunciare alla propria espressività è un argomento sul quale è quasi impossibile non essere prolissi, quanta estetica artistico-filosofica e quanto marketing miscelare per ottenere il cocktail giusto, più arte o più design ecc ecc, anzi forse non conviene svelare troppi segreti del mestiere..
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Direi che sono state esposte 3 opinioni ognuna delle quali ha una sua motivazione: 1) per me la Motò era giusta come oggetto di design, io l'ho trovata giusta fin da subito, ma effettivamente 2) ai motociclisti non piaceva proprio perchè troppo "artsy"= artisticheggiante, con pretese artistiche a cui il tipico motociclista non è interessato, quindi 3) per chi lavora nel settore se non vende non serve, e infatti oggi abbiamo automobili che sono praticamente la fotocopia l'una dell'altra proprio per la paura di fare qualcosa che il cliente giudichi troppo originale, troppo fuori dal coro, troppo artistico sono 3 posizioni che vanno in 3 direzioni diverse ed è inutile cercare di ricondurle in altro modo, chi guarda il design con occhio da critico d'arte andrà da una parte, il cliente medio di auto e moto compreso nella sua parte continuerà a cercare le cose che interessano solo lui, chi lavora nel settore cercherà di intercettare le richieste del cliente medio detto questo confermo che per me il lavoro di zagato sull'agusta è giusto dal punto di vista del design e anche dal punto di vista creativo ed eventualmente artistico, circostanziando questo giudizio in quanto conoscitore d'arte, non come motociclista, non come designer in ambito auto-moto, penso siano in effetti 3 posizioni e relativi pareri differenti
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Oltretutto i motori sull'estradosso permettono di realizzare un profilo alare aspirato, molto più efficiente anche perchè regolarizza il vortice alare riducendone la resistenza, la soluzione tutt'ala con motori in alto è perfetta ma i passeggeri di un aereo di linea avrebbero bisogno di schermi ad alta definizione per vedere fuori e non credo accetterebbero, di fatto un progetto simile sarebbe veramente realizzabile se portasse anche alla realizzazione di un nuovo tipo di aerei passeggeri, altrimenti se è solo per i militari loro i soldi per il carburante della loro flotta di aerei da trasporto li trovano comunque, anche se consumano di più
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Per me la Motò era del tutto ok già quando è uscita, i motociclisti invece capiscono solo il design da motociclista, da internet: "Le sue linee curve che determinavano un profilo ovoidale, con carrozzeria plastica giocata su netti contrasti di colore, piacquero ad un pubblico diverso da quello tradizionale (venne esposta al Guggenheim Museum di New York) ma vennero snobbate dai motociclisti, facendola archiviare rapidamente nella marginalità. Con il passare del tempo (e delle mode) la Motò è diventata un vero e propriocult: la riscoperta delle linee classiche e di moto più semplici ne ha decretato un successo per lo più postumo. Adesso la Motò è molto ricercata dai collezionisti, e nei mercatini dell’usato e dell’epoca spunta spesso quotazioni sorprendenti soprattutto pensando a quanto finisse svenduta nell’ultimo periodo della sua produzione."
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Sicuramente la configurazione tutt'ala è aerodinamicamente più vantaggiosa, anche molto di più, il flusso scivola pulito sopra una forma semplice e lineare costituita dall'ala stessa e basta, c'è solo il vortice estradosso tipico delle ali peraltro riducibile con le winglets e nient'altro, svantaggi sono appunto il fatto che un tutt'ala è intrinsecamente instabile non avendo impennaggi e che la cabina-stiva interna se non ha sezione circolare è un problema strutturale pressurizzarla, quindi adesso provano soluzioni intermedie: tutt'ala davanti e impennaggi dietro, cabina cilindrica per una pressurizzazione come al solito, nel tempo questa soluzione potrebbe diffondersi ma anche no, è più utile in ambito merci che passeggeri, i passeggeri vogliono i finestrini
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Questi sono prototipi dedicati ai conoscitori di design non agli appassionati di moto, che infatti ad esempio la Motò di Starck non l'hanno mai comprata
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In certi aspetti, in certe curvature mi ricorda la Motò di Starck, a me piace anche la coda monocolore-monomateriale, è un diverso modo di interpretare la sportiva, non ispirata alle linee spezzate e taglienti che si usano generalmente oggi ma reinterpretando le superfici lisce e arrotondate dalla storia Agusta, ben fatto
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Va bene va bene, per me è sicuramente sì
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Quando si potrà fare un'auto mettendo assieme una batteria panasonic e un motore siemes arriveranno supercar di tutti i tipi, le cottage factory inglesi potranno farne decine di modelli, considerando che in pratica basterà progettare l'assetto e in uk di tecnici ex motorsport ce se sono a iosa, questa semmai sconta il fatto che ha ancora bisogno di un endotermico di sicurezza perchè le batterie sono quel che sono, ad oggi
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Comunque è vero che è molto molto citroen, e questo è sicuramente un pregio
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Si può fare di meglio, non vedo perché debba "cadere" in giù dietro, è una cosa che andava bene sulle auto anni 60 ma oggi sarebbe meglio farle via via salire invece, mi pare difficile tornare alla moda delle code discendenti dei sixty per il resto ha soluzioni sicuramente interessanti, nel frontale, nel trattamento delle superfici, negli interni
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Mi pare del tutto logico che venga presentato nel 2017, c'è ancora Giulia da "digerire" e assimilare
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Sembra interessante, vedremo
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Comunque se non è tutto elettrico sarà fuel cell-elettrico, dal 2025 si cambia, auto più semplici da guidare e come manutenzione, le attuali a combustione sono ormai assurdamente complesse triturbo-intercooler-ibrido, ben lontane dall'aurea semplicità dei tempi migliori che oggi si vedono ancora ad es. a Pebble Beach con i nuovi sistemi propulsivi si ritrova una linearità progettuale dimenticata
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Per me il vero problema è l'immensa popolazione che affligge il pianeta, se l'umanità fosse di 600 milioni di persone non ci sarebbero problemi a produrre l'elettricità e i supercharger necessari, con 10 miliardi di persone invece questo sarà sempre un pianeta sull'orlo della catastrofe, non esistono soluzioni quando i problemi diventano troppo complessi, l'entropia e il caos relativo si mangiano tutto
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Vorrei precisare che a mio parere non sono tanto interessanti le auto tesla, che tutti saprebbero realizzare, quanto il ruolo di apripista nell'ambito delle batterie (anche) per autotrazione specie a livello psicologico oltre che tecnico, come auto tenderei sempre a preferire un classico marchio europeo anche con l'elettrico, ma se le batterie arriveranno ad autonomie di 800-1000 km con una carica direi che sarà il momento di passare all'elettrico in massa, io almeno a quel punto prenderei in considerazione solo l'elettrico quanto alle stazioni di ricarica servirà qualcosa tipo i parcheggi multipiano dei centri commerciali visto che non tutti potranno ricaricare a casa, anche quello delle reti di distribuzione sarà un business ev. per la stessa tesla, difficile che i timidi e pochi capitali nostrani intervengano in situazioni simili
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Questa storia della super accelerazione è molto propaganda per avere titoli sui media, tutti sanno che la coppia dei motori elettrici è inavvicinabile dagli endotermici, quello che veramente conta è l'autonomia, se le batterie entro il 2025 arrivano a 800 o più km di autonomia con tempi di ricarica accettabili l'elettrico sostituisce tutto il resto senza se e senza ma
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L'autonomia incomincia a diventare interessante, direi che per il 2025 come previsto si fermerà lo sviluppo di motori endotermici per passare all'elettrico
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