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shadow_line

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  1. per quanto riguarda la 5 come "icona" é un fatto che é esistita un'età dell'oro dell'automobile, quando era ancora un oggetto e una tecnologia relativamente nuova, in rapida evoluzione e diffusione non sembra ma l'automobile ha iniziato a diventare un prodotto di massa solo negli anni 60 del 900, quindi tra i 60 gli 80 era ancora un oggetto abbastanza recente e i modelli iconici sono in gran parte di quel periodo, mi sembra assolutamente giusto riportarli tutti nella line-uo delle aziende che già costruivano gli originali renault ha 5, fiat 500, peugeot 205, poi mini e altri, considerando i modelli a piú ampia diffusione
  2. bella ma ė come la storia dei fari ant. di tonale, se la fanno come il prototipo bene, altrimenti se cambiano troppo potrebbe diventare qualsiasi cosa...
  3. vero, ma l'avevo anche scritto nei post precedenti che gli inglesi avrebbero recuperato, hanno dietro una grossa struttura tecnologica e poi hanno Ben Ainslie che hanno fatto sir, da tante medaglie che ha vinto nella vela olimpica: 4 ori e un argento... ! in effetti si é visto come la vittoria degli inglesi su America Magic sia stata abb. netta, con Prada grazie all'abilità di "sir ben" sono riusciti a prendere subito la destra del campo di regata e a tenerla, ed era il lato su cui girava il vento quindi favorito detto questo Luna Rossa é sempre stata lí dietro a pochi secondi, quindi come velocità la Luna sembra giusta anzi forse ha qualcosa piú in bolina, a questo punto é proprio il "medagliato inglese" che si deve tenere sotto controllo, perché cercherà di vincere tutte le partenze.. ⛵ 🏆
  4. bella, ottima proposta una nuova 5 e ben stilizzata, la 5 é iconica giusto rimetterla in linea
  5. se si parla di plantation house a me piacciono quelle coloniali, realizzate nell'800 da francesi e inglesi in zone tropicali come mauritius, indocina, singapore..
  6. quelle sono le antiche ville delle piantagioni del sud stati uniti, infatti le chiamano "plantation house" erano fatte sul modello delle ville palladiane italiane, come anche le ville delle tenute della campagna inglese, sempre il modello palladiano: tenuta agricola con in mezzo villa del propretario plantation house come questa:
  7. per il momento si puó ancora dire che una cosa sono i giri del mondo che si corrono per gareggiare, come sport competitivi con velisti professionisti ma i giri del mondo fatti per puro divertimento (anche se a volte c'é poco da divertirsi...) con barche da crociera hanno un altro percorso, restano in zona tropicale e sub-tropicale e passano da Panama, Suez e Malacca, praticamente sempre in varie tappe piū o meno lunghe con fermate intermedie un giro cosí, almeno quando non c'erano limiti limiti ai viaggi, poteva durare anche due o piú anni, anche sette ho sentito, magari lasciando la barca ancorata in un porto, rientrando in aereo per poi andare a riprenderla e continuare mesi dopo...
  8. e parliamo poi di come vengono gestite le perturbazioni in zona artica, basta vedere l'immagine sotto e quasi non ci sarebbe bisogno di commentare, in nero le L= low, basse pressioni: la zona attorno al polo sud é un continuo susseguirsi di zone a bassa pressione, quindi tendenzialmente tempesta, una dietro l'altra, la situazione é tranquilla solo tra una perturbazione e l'altra, ma la barca a vela cerca il vento... le perturbazioni qui si muovono velocemente, anche 20 nodi, infatti l'idea di base era che con barche veloci come le attuali l'ideale sarebbe agganciare una perturbazione e poi restarci davanti finché dura, andando circa alla stessa velocità come fa un surfista sull'onda! 🏄 poi in effeti non sempre é possibile perché le condizioni della superficie del mare non lo permettono, anche con barche veloci e dotate di foil si é visto che oltre una certa altezza delle onde diventa difficile, la barca prende sī velocità sulla cresta di un'onda, poi scende giú a bomba (fino a 37-40 nodi) ma poi va a "schiantarsi" sull'onda davanti e in una di queste situazioni una delle barche di quest'anno si é praticamente rotta a metà, all'altezza dell'albero affondando subito dopo... quindi dipende dall'altezza delle onde, o se il mare é "incrociato" con diversi troni di onde da direzioni differenti che si sovrappongono e rendono il mare confuso e poco prevedibile, questa inoltre é la situazione ideale per il formarsi delle "onde anomale" piú alte del solito 🌊 quindi come base: anticipare e stare davanti alle perturbazioni finché si puó (questo ovviamente quando si hanno barche da regata come le attuali che arrivano a superare i 35 nodi, con le barche da crociera normali invece é meglio tenersi lontani dalle grosse perturbazioni, al massimo qualche temporale..) e poi sempre considerare che il vortice delle perturbazioni nell'emisfero sud gira in senso orario 🌀 quindi ci si deve stare nella parte nord e davanti, se si naviga verso est come per fare il giro del mondo!
  9. per quanto riguarda la rotta e la navigazione in funzione del meteo in senso stretto, una barca a vela é una "macchina a vento" quindi ci si deve sempre chiedere: dov'ė il vento? in oceano australe il vento é a sud, perché é piú libero di girare intorno al mondo senza ostacoli, ma troppo a sud si incontra non solo il vento 💨 ma anche i ghiacci... ❄️ ecco quindi che abbiamo visto i concorrenti di quest'ultimo giro del mondo a vela navigare costantemente sulla linea del limite dei ghiacci che era stata definita, un compromesso tra lo stare a sud ma anche trovare poco ghiaccio in mare, ecco quindi i 40 ruggenti, i 50 urlanti, sono arrivati mi pare fino a 57° di latitudine sud, ma si potrebbe andare anche oltre i 60° (con rischio ghiaccio...) poi l'australia ha stabilito una distanza max al passaggio dalle sue coste per poter organizare i soccorsi se fosse stato necessario in pratica la rotta seguita nelle carte con proiezione di mercatore sembra una lunga linea retta, di fatto é un simil-cerchio intorno all'antartide:
  10. poi c'é da definire quale rotta fare con la barca, abbiamo detto che dal brasile si attraversa verso sud-est l'atlantico appunto del sud, in genere si passa nei pressi dell'isola di Tristan da Cuhna e poi Gough island, sono piccole isole nel nulla dove ci sono soltanto stazioni meteo e poche persone addette in genere gough island se poi si prosegue a est verso buona speranza, é l'ultima terra che si vede all'orizzonte, anche se di piccole isole del genere ce ne sono varie tutt'attorno all'antartide:
  11. considerando la navigazione in oceano antartico dal punto di vista meteo, gli organizzatori dei vari giri del mondo a vela stabiliscono prima di tutto una "zona di esclusione antartica" Zea, definita sulla base della presenza di ghiacci alla deriva riportati dalle immagini satellitari un limite dei ghiacci insomma, che in gara non si puó superare, e che per chiunque navighi in seguito per i fatti suoi in quelle zone é meglio andarsi a guardare, perché oltre il limite dei ghiacci anche se non obbligatorio é fortemente consigliato andarci solo con barche a vela o a motore, con lo scafo costruito completamente in metallo, acciaio o alluminio qui si vede la zona limite dei ghiacci vista in proiezione di mercatore e dal polo sud:
  12. Fin qui tutto bene o quasi, ma quando si va cosí a sud non é piú soltanto nell'oceano atlantico, o nell'oceano indiano ecc, si entra nell'oceano antartico che ha caratteristiche uniche non ritrovabili altrove sul pianeta infatti mentre nell'emisfero nord i territori di canada e russia confinano direttamente con i ghiacci artici, a sud invece tra le masse continentali di america, africa, asia, australia e continente antartico (polo sud) c'é un mare! e anche esteso, che gira indisturbato tutt'attorno al pianeta, e questo cambia tutto! perché quel mare o meglio oceano antartico libero com'é di girare intorno alla terra sviluppa un suo sistema meteo tutto particolare caratterizzato da venti continuativi di forte intensità 💨 proprio perché non ostacolati e di conseguenza onde! 🌊 super-onde anch'esse in continua rotazione attorno all'antartico e poi... ghiacci, iceberg che si staccano e vanno alla deriva e via via si suddividono in parti piú piccole chiamate "growler" tutto questo é quello che in francese chiamano "Le Grand Sud" la navigazione nell'oceano antartico volendo fare il giro del mondo quindi si tratta di girare attorno al "polo sud" come fosse una grande boa, ma appunto avendo a che fare con l'oceano antartico! 😬 ❄️ ❄️ ❄️
  13. quindi nei post precedenti avevamo già detto che partendo dall'europa si va prima a sud a cercare l'aliseo detto anche "portoghese" e da lí si decide se tenerlo in poppa e andarcene ai caraibi, oppure utilizzarlo al traverso per spostarci ancora piú a sud, attraversare i "doldrums" meglio un po' spostati verso il brasile dove in genere c'é piú vento... 💨 poi entrare nell'aliseo sud che resta sempre circa al traverso e andare ancora piú giú nell'atlantico del sud, si resterà sempre vicini al brasile perché in mezzo al sudatlantico c'é, stabilmente anche se si sposta sempre un po' piú su o piú giú "l'Anticiclone di Sant'Elena" dall' isola in cui era napoleone ovvio, che poi é speculare a quello che nell'emisfero nord é "l'Anticiclone delle Azzorre" antciclone di base = poco vento quindi visto che il sant'elena é piú vicino all'africa si gira invece vicini al brasile... ad un certo punto dal brasile oltre che a sud si deve decidere quando iniziare a spostarsi anche decisamente verso est, verso il Capo di Buona Speranza insomma, e questa zona tra il brasile, argentina e sotto il sant'elena é caratterizzata da venti incostanti, vortici che si formano spariscono e si riformano continuamente quindi si deve trovare il passaggio giusto con abbastanza vento che porti a sud-est nell'immagine sotto si vede sulla linea bianca quella che é la rotta media per attraversare l'atlantico del sud, andare quindi a sud-est e arrivare al Capo di Buona Speranza:
  14. avevamo già parlato della navigazione in oceano atlantico partendo dall'europa in alcuni post intorno a metà dicembre, si diceva che in nord atlantico si ha una circolazione atmosferica complessiva in senso orario, con una corrente mediamente stabile che a nord va dal canada-stati uniti all'europa (é quella che porta le perturbazioni che si vedono quasi ogni giorno passare sulle carte meteo anche in italia) mentre un'altra corrente d'aria anch'essa mediamente stabile piú a sud va invece dal nostro lato dell'atlantico verso i caraibi-america centrale al contrario nell'atlantico del sud la circolazione complessiva é in senso antiorario, e dove le due zone si incontrano, intorno all'equatore si hanno le due correnti vicine chiamate alisei, in inglese "trade winds" in senso contrario l'una all'altra e in mezzo una zona che spesso ma non sempre (non quest'anno ad esempio) é caratterizzata da poco vento o piatta totale, anche per giorni, chiamata in inglese "doldrums" e in francese "pot au noir" masse d'aria in movimento e correnti marine fanno in pratica gli stessi giri, attenzione solo che per complicare un po' le cose, la circolazione complessiva a nord (atlantico) é in senso orario ma le singole perturbazioni con forma di vortice al suo interno girano invece in senso antiorario! 😆 e cosí la circolazione complessiva sud (atlantico) é in senso antiorario ma le singole perturbazioni girano in senso orario 😬 😆
  15. ma prima ancora una cosa sulla Coppa America, in questi ultimi giorni di presentazioni stampa e interviste, mi sembra interessante riportare quanto ha detto Patrizio Bertelli di Prada che nel tempo ha portato avanti il testimone della vela italiana dopo il Moro di Venezia e ancora piū indietro fino ad Azzurra é importante che ci sia sempre qualcuno che si impegni per portare avanti lo spirito e l'attività sportiva della vela, anche perché secondo me in questo ambito come si dice "the best is yet to came" 😀
  16. e tra poco come si diceva parliamo di navigazione in oceano 😆 🌊 🌀
  17. passiamo alla Coppa America, che ha come inizio le selezioni dello sfidante (challenger) che andrà appunto a giocarsi la coppa contro il Defender che in questa edizione é New Zealand il defender é sempre il vincitore dell'edizione precedente, le selezioni per decidere lo sfidante sono definite all'interno di una competizione che da quest'anno si chiama Prada Cup dal nome ovviamente dello sponsor la Prada Cup inizia con le prime regate ad Auckland in Nuova Zelanda questo 15 gennaio quando in italia saranno le 3 di notte, qui sotto il calendario degli incontri divisi in round robin: questa sotto é la Prada Cup, la prima da vincere per poi andare all'incontro con i neozelandesi per la Coppa America vera e propria, immagine ancora sotto la Coppa America é stata messa in palio per la prima volta nel 1851 dagli inglesi, e si chiamava semplicemente "coppa delle 100 ghinee" quando gli americani l'hanno vinta hanno poi instituito una gara permanente, ogni 4 anni e definita dal "deed of gift" che ha come premio quella stesa coppa del 1851, si tratta del trofeo sportivo in attività piú antico del mondo
  18. c'é anche da considerare che questi titoli che salgono servono essenzialmente a trascinare verso l'alto l'indice americano di riferimento in generale insomma salgono perché qualcosa devono far salire, dato che i fondi d'investimento, per lo piú Us e Uk, i fondi pensione Us, hanno tutto legato a doppio filo con gli indici, che sono quelli che comprano veramente i singoli titoli invece vanno e vengono, sono sempre sulle montagne russe, nei fatti vorrebbero che la gente comprasse gli indici Nyse, Nasdaq e simili, ma appunto sono molto questioni interne al funzionamento del sistema economico-finanziario Us
  19. oggi prendiamoci un po' di tempo per fare il punto su diverse situazioni: intanto riporto una notizia riguardante la Fastnet Race che é una storica regata che si svolge ogni due anni partendo dal sud Uk, doppiando l'isoletta-scoglio in mezzo al mare-faro di segnalazione chiamato Fastnet appunto e ritorno in Uk ma da quest'anno l'arrivo é a Cherbourg, francia ebbene hanno aperto le iscrizioni e in 1 ora hanno ricevuto 400 richieste quindi già finiti i posti disponibili in 1 ora, é evidente che la "nuova frontiera" dello sport inteso come divertimento e avventura sta diventando sempre di piú la vela, che é anche in accordo con la ricerca di una maggior vicinanza con l'ambiente naturale, la wilderness di cui si parlava... 🏞️ 🏖️
  20. ovviamente é pressofusione, altrimenti non si potrebbe "copiare" uno stampo cosí complesso
  21. e poi dicevamo prima di Herrmann e Giancarlo Pedote ormai in atlantico in avvicinamento all'equatore che avevano attraversato e novembre andando verso sud, questa volta invece tagliano verso nord e verso il traguardo 🏆 🥇 🥈 🥉 e quindi un video per ognuno, Herrmann come si vede sullo schermetto a lato se ne va a 15 nodi:
  22. alloraaaaaa! domani finalmente c'é il tempo per qualche analisi un po' piú puntuale! al momento notiamo come nella Vendee Globe molti concorrenti navigano praticamente in flotta, molto vicini al largo di Rio de Janeiro, temperature estive, tutti in t-shirt all'aperto una specie di vela-vacanza dopo un intero giro del mondo avere un arrivo con tanti (ancora) possibili vincitori é di sicuro notevole specie per francesi che conoscono a memoria tutti i loro partecipanti ma anche il tedesco Boris Herrmann e l'italiano Giancarlo Pedote sono in ottima posizione: a questo punto ci vuole finalmente un'immagine di Capo Horn fatta nel passaggio di questo giorni in effetti non ci sono montagne é piú un'ampia estensione di isole relativamente basse, piallate dal vento di millenni...
  23. esatto, ma di certo mettere i motori sotto l'ala crea meno problemi, i gas caldi non finiscono direttamente sulla superficie dell'ala, non ci sono dilatazioni termiche del metallo differenti da zona a zona... insomma é un sistema piú prevedibile anche su tempi lunghi d'utilizzo quindi alla fine tutti usano i motori sotto l'ala
  24. anche io mi aspettavo un parabrezza piú largo, ad ogni modo in effetti valkyrie ha un abitacolo stretto ed é ok, quindi vedendo anche la foto sotto, alla fine la cosa potrebbe funzionare
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