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comunque sorpasso notevole..
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oggi é l'ultimo giorno del salone nautico di genova, pensavo di fare un reportage fotografico-video ma quest'anno la situazione é quella che sappiamo, a mio parere comunque il salone della nautica é fattibile anche in tempi come questi, é all'aperto, esposto al vento del mare e i rischi sono minimi, ci si deve solo organizzare con il viaggio ev booking cosa che non ho avuto tempo di fare ad ogni modo, il fatto d aver aperto questo thread su vela & barche non é solo l'occasione per far vedere qualche barca interessante ma soprattutto fare luce su quella che é una realtà produttiva italiana importante, quella che é definita "blue economy" di cui la cantieristica navale e da diporto é una parte decisiva l'italia é il primo produttore mondiale per barche da diporto, in un momento in cui l'automotive non ha ancora definito un futuro preciso e l'aeronautica commerciale é praticamente ferma, in particolare chi studia o lavora in ambiti tecnici sappia che esiste una "terza via" possibile, sul mare e per il mare come base vanno benissimo le conoscenze e gli studi tecnici in ambito automotive-aeronautica a partire dai quali é abbastanza facile "trasferirsi" nell'ambito della nautica e relativa cantieristica, gestione, manutenzione, si dice sempre che gli italiani sono i primi nel "food & beverage" sappiate che siamo i primi anche in zona nautica-mare-diporto, puó essere utile in foto le "ammiraglie" del salone di genova di quest'anno, rispettivamente a motore e a vela, e sono entrambe di costruzione italiana:
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vero, giusto
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575 ma vale anche per le altre, deve avere meno chilometraggio possibile e tutta la manutenzione fatta finora il piú possibile documentata, quindi quali interventi realizzati e da chi per il resto il vero problema, la vera spesa é in effetti la spesa corrente, manutenzione, assicurazione, gomme... che é sempre alta comunque é una cosa fattibile comprare un modello di auto che molto probabilmente avrà una rivalutazione futura, aspettare la rivalutazione, vendere e ricominciare da capo io ci vado a nozze con questo sistema, ma attenzione a una cosa, o si é esperti del mercato e delle aste sul mercato del collezionismo auto, oppure meglio chiedere a chi già segue qst cose per andare pú facilmente sul modello giusto poi come dico, attenzione a calcolarsi prima di comprare le spese di gestione corrente, che sono sempre alte
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sicuramente d'accordo, e lo dico ormai da anni, ma é tutto il mondo dell'automobile che é finito in una spirale assurda di regole & regolamenti, per seguire un'ipotetica "avanguardia della tecnologia" poi per un ecolgismo finto moralista ( e io di base sarei favorevole all'ecologismo a tutti gli effetti) si é voluto caricare l'automobile di troppe aspettative, troppe leggi troppa burocrazia, troppa tecnologia troppa elettronica... troppo di tutto e adesso il "telaio" si é piegato sotto il troppo carico... forse sarebbe ora di dividere nettamente l'automobile che si usa per andare in giro tutti i giorni dall'automobile che si usa per divertimento e sport e considerarle come due cose al max lontane parenti tra loro, ma in realtà diversissime e ognuna con propri criteri di progettazione e sviluppo due realtà differenti a tutti gli effetti per usi completamente differenti
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ma la F1 a porte chiuse, come il calcio a porte chiuse... sono ancora realizzabili sport con grandi assembramenti di persone? e conviene ancora investire soldi in una situazione che non si sa come potrebbe evolvere?
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molto molto bene..
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sí sí, un UV-GT va bene, mentre Urus é piú semplicemente il riutilizzo di un telaio suv già esistente
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sempre per il 35 in collisione con la cisterna, il pilota comunque si era già lanciato
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esattamente la cosa giusta da fare, rialzata, abitabile, ma pur sempre GT questo ci vuole
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in una situazione come l'attuale 500 é giusto, ed é anche giusto il posizionamento di quest'auto, vale a dire "auto da collezione" questa é un classico, finché ci sarà un mercato collezionistico verrà valutata bene se fossimo stati in un momento di economia in espansione si poteva puntare a 1000, ma per come é oggi la situazione ok 500
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quell'accidente di A fintamente a vela non lo sopporta nessuno nell'ambiente velico esprime solo la megalomania del proprietario che ha voluto farsi costruire un "galeone" moderno, perché tale é, con tanto di incastellature a poppa come se fossimo ancora nel 600 come "minimo sindacale per andare a vela" invece un buon esempio mi sembra il Sea Eagle II (immagini sotto) tra l'altro in effetti si potrebbero inaugurare le rubriche "il minimo sindacale per andare a vela" e anche "il minimo sindacale per andare a motore" bene, per la rubrica "il minimo sindacale per andare a vela" ecco a voi gli 81 metri 3 alberi di Sea Eagle II:
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video sul trasporto di ineos britannia 2 da stansted aereoporto ad auckland nuova zelanda:
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beh sí, vedremo i marchi italiani se riusciranno a creare comunque maggiore visibilità nei nuovi modelli in maniera diversa perché comunque anche per alfa il problema esiste, in america e asia basta un attimo a passare inosservati e sparire nella massa anonima
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si chiama "no time to die" ma tra poco toglieranno il "no" iniziale... ieri per caso mentre ero in giro sentivo una persona anziana che diceva ad un'altra " ma fanno le bombe atomiche, fanno qualsiasi cosa possibile che non riescano a eliminare un microbo?" insomma si puó essere agggenti secreti, presidenti degli usa, ma poi... poco da fare i furbi..
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questa ad esempio potrebbe essere qualsiasi cosa, una opel, una coreana, entro cinque-sei anni anche una cinese in un simile affollamento di marchi e modelli c'é un evidente problema di visibilità, specie su mercati piú recenti, dato che sulla fiancata fanno tutti piú o meno le stesse linee, si ingrandiscono le griglie sul muso che sono uno dei pochi segni caratterizzanti rimasti la prima é stata la mercedes sere A che ha una calandra grande come tutto il resto della macchina, per renderla riconoscibile anche se é una entry level in futuro i problemi saranno questi per le auto di grande serie medie-premium, la riconoscibilità, e vale anche per alfa romeo in asia e america ad esempio, e il fatto che come dicevo ormai in un'epoca di prodotti maturi é difficile attizzare ancora la curiosità dei possibili acquirenti
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é perfetta perché é pininfarina... e comunque oggi dovrebbero metterci la calandra grande lo stesso altrimenti in oriente non la distinguono da una coreana qls..
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la F1 diventa un blocco anglo-austriaco...
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come giustamente diceva daminavy nel post prima "il minimo sindacale per andare a vela" come devono essere in effetti queste barche, grandi, piccole, medie? io distinguerei tre categorie se parliamo di barche "normali" 1) barche carrellabili: diciamo fino a un max di 10 metri crca sono appunto trasportabili con carrello, quindi in inverno si possono alare e mettere in secco anche a casa propria se si ha uno spazio coperto tipo quelli che si usano per i camper sono barche con cui si va dovunque, ci si puó fare una vacanza di un mese in due insomma molto all-round per uso vicino alla costa 2) i 40ft, quaranta piedi inglesi sono i classici circa 12 metri di lunghezza, per me dai dodici metri iniziano davvero le barche "marine" quelle che gli inglesi chiamano le "blue water boat" con un dodici metri si puó fare di tutto, se si é capaci anche attraversare un oceano, c'é chi ci vive a bordo per anni, sui twelve.. 3) i 50ft, cinquanta piedi inglesi, in pratica i classici, classicissimi 15 metri, qui siamo già nel regno delle barche medio-grandi, tra i 50 ci sono anche dei modelli favolosi, dotati o dotabili di ogni comfort, se ben tenuti ci si puó navigare e vivere a bordo per una vita, dovunque se parliamo di barche da crociera classiche, i 40' é un po' come dire camera e cucina e i 50' come due camere e soggiorno già ampi, e se consideriamo l'usato quindi i prezzi dell'usato, siamo su simili livelli anche per i prezzi qui sotto metto le foto di una barca italiana da 50' tra le piú belle, certo questa é nuova quindi costa di piú, ma tra qualche anno puó essere un mezzo per farci vacanze o anche un giro del mondo, a vela:
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come ha detto una volta ennio morricone, ci sono solo sette note in musica é ovvio che ormai gira e rigira se parliamo di auto di grande serie e da usare tutti i giorni, quindi con volumi interni importanti che condizionano di fatto il design esterno beh... ormai é difficile fare chissà ché, hanno una forma a scatola che viene rivestita con linee quasi obbligate dagli ingombri e dai volumi stessi tutti stanno cercando di differenziarle con queste grosse griglie perchė altrimenti anche se di marche diverse risultano difficilmente distinguibili tra loro a mio parere ormai é difficile sostenere un consumismo fatto "di passione" per auto e in generale oggetti di uso normale e quotidiano, prevale la noia della funzione d'uso come valore principale che appiattisce tutto, non c'é spazio per la fantasia in oggetti del genere per me non é solo una questione di design bmw, é un po' tutto il consumismo ad essere messo in dubbio oggi, passato l'effetto novità dei tempi del boom economico, una volta che si é visto e provato un po' tutto, poi quello che arriva dopo si finisce per guardarlo abbastanza distrattamente
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la formula uno ormai ha un interesse quasi solo aglocentrico, poi si fanno dare una mano dai tedeschi per i soldi e una dagli americani per la gestione ma ormai é un business come il cricket o i concorsi di equitazione, tutto inglese anche le corse dei cani...tutto inglese
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ancora immagini di carico e scarico barche, britannia 2 é arrivata in nuova zelanda, il fatto che gli inglesi abbiano inviato cosí presto la seconda barca ha probabilmente convinto anche gli italiani di luna rossa ad anticipare i tempi sentivo che questi piloti degli antonov sono x militari che tendono ad avere un profilo di atterraggio di tipo "tattico" anche se adesso lavorano nel civile, arrivano alti, si "buttano" giú velocemente poco prima del finale del sentiero di discesa e poi "smashano" l'aereo ruote a terra il prima possibile..
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é già uscito il "volume 7" autoprodotto dalla chasse enbarqee ma io preferisco ancora il 6 mi piace questo stile piú rilassato ed elegante dei video di aviazione militare francese come diceva charles baudelaire "lusso calma e voluttà"