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esatto, il problema é che ha praticamente smantellato il controllo qualità sia su progetto che su costruzione in effetti é un problema ormai presente in molte aziende, é una cosa partita dalla finanziarizzazione dell'industria americana e si sta diffondendo (si é ormai diffusa) dappertutto tutti chiedono tempi rapidi di progetto ed esecuzione, tendono a svalutare il lavoro e il valore delle singole persone, anni fa un ceo di GM diceva che loro non tanto dovevano produrre auto, ma denaro adesso sono andati un passo oltre, non tanto devono produrre "cose" ma "potere" gli serve potere per continuare a restare, cit. "la bacchetta che mescola gli ingredienti del cocktail" che potrebbe anche essere passabile come idea, in genere meglio gli americani di altri, ma... a che prezzo?
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? eheh.. diciamo che oggi gli artisti devono diventare anche critici per fronteggiare un mercato dell'arte o del design sempre piú complesso, e i critici hanno dovuto diventare anche artisti per lo stesso motivo alla fine ci troviamo a metà strada, tutti un po' critici e un po' artisti..
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penso che ormai si capiva che le hyper non interessavano ferrari, prob non interessavano porsche, e causa bop si sarebbe arrivati allo scontro fisico dopo ogni gara.. mah forse vanno bene come "auto da parata" per Aston e simili, piccoli costruttori..
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Ti ringrazio, l'Arte é in famiglia, nipote di uno scultore.. quindi sí, conoscitore d'Arte in tutte le sue forme e interessato alle auto e al mondo del collezionismo auto da ben prima di avere la patente!
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l'alettone quack quack é sempre il massimo
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- porsche 911 turbo
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certo, l'art decó evolve via via nello stile streamliner che diventerà poi protagonista tra la fine dei '30 e tutti gli anni 40, é dovuto alll'avanzare progressivo dell'"età delle macchine" che determinerà sempre di piú lo stile della seconda metà del 900 in varie forme fino alla "space age" degli anni 60 primi 70 quindi la Type 57 guarderà via via sempre di piú allo streamliner fino a fondere perfettamente lo stile decó, con lo streamliner appunto, nella serie che va dal prototipo Aerolithe alla SC Atlantic, ma anche nella Atalante ad esempio e sicuramente in stile streamliner ci sono ottimi esempi di carrozzeria italiana (come in ogni altro stile d'altra parte..) hai citato Lancia e aggiungerei anche Alfa Romeo 8C 2900 B Touring Berlinetta, (venduta per 16.7 millioni di €)
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concordo su tutto, e lo dico in quanto estimatore e profondo conoscitore del marchio Bugatti storico e della famiglia Bugatti: Carlo, Ettore, Rembrandt, Jean, Ebe la EB110 era una sportiva a motore centrale con un motore sensazionale, un telaio in carbonio per i suoi tempi assolutamente d'avanguardia ma uno styling di carrozzeria non dico brutto ma certo anonimo era comunque a motore centrale perché nessuno come gli italiani nel dopoguerra ha saputo interpretare altrettanto bene il tema della sportiva a motore centrale (ferrari, lamborghini) Ettore Bugatti (é tale il mio rispetto che mi porta a scriverlo sempre con la "capital letter") é vero che realizzava di fatto le piú importanti vetture sportive europee del suo tempo, insieme alle Alfa Romeo di Vittorio Jano, ma é anche vero che Bugatti negli anni 30 per il suo stile é anche una delle massime espressioni dell'Art Decó novecentesca italo-francese, oltre che creatore di uno stile come si direbbe, unico e inimitabile, completamente e assolutamente "Bugatti" proseguire una simile eredità é talmente difficile che personalmente l'ho sempre ritenuto impossibile, sarebbe come voler continuare l'opera di un grande artista (quale Bugatti in effetti é stato d'altra parte) dovendo scegliere, tra tutti i modelli e le proposte che sono state presentate in questi anni, e potendo giudicare oggi che una parte di strada delle nuove gestioni Bugatti é già stata fatta direi che le versioni a motore anteriore: Atlantic e il 3d in black riescono piú di tutti gli altri a mettere assieme sportività e stile di derivazione art decó, très Bugatti, oltre ad una presentazione di vero lusso che puó giustificare il prezzo di queste auto, e il tutto senza cercare di fare concorrenza alle motore centrale italiane che si ispirano a canoni estetici differenti, piú asciutti, spartani, rinascimentali, futuristici alla marinetti, sportivi sí ma nel senso di "Race", di Rosso Corsa bene, penso che lo spunto per un nuovo modello Bugatti possa senz'altro partire dalle versioni a motore anteriore illustrate in queste pagine
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assolutamente sí, dovrebbero fare un "ramp-up" delle versioni GTA che si susseguono sempre piú esagerate a livello d'immagine meglio di cento spot pubblicitari!
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- gims 2020
- 24 giugno 2020
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tra l'altro io conosco una persona che ha un contatto in Bugatti solo che non riesco mai a incontrarlo, io sono in giro da una parte lui da un'altra..vedremo
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ok allora direi che siamo tutti d'accordo, e qui scrive gente " che ne sa"! quindi giriamo ufficialmente la proposta direttamente a Winkelmann e Bugatti
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Mini, 500 e 911 sono le iconiche anni 60 che resteranno per sempre uguali a loro stesse, passando da restyling all'altro senza mai cambiare veramente
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- fiat 500 ev
- 500 ev
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io ripartirei dalla atlantic e farei cosí la prossima Bugatti, penso che una connotazione di lusso sia meglio che cercare di inseguire le motore centrale italiane
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assolutamente sí assolutamente sí e poi consideriamo queste versioni non nell'ottica "torino-milano" ma "MIAMI-L.A." perché é lí che servono!
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- gims 2020
- 24 giugno 2020
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é meglio che seguite "die grunen" quella fabbrica tesla vi procurerà piú problemi che altro, é un' operazione militare! non ecologica!
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- auto elettrica
- ev
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per quanto a livello stilistico devo dire che le motore anteriore gli riescono mooolto meglio delle motore centrale
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i velisti inglesi dicono che a febbraio l'atlantico del nord non si puó attraversare con niente che sia piú piccolo di una portacontainer..
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condivido, sarebbe l'erede giusta per giulietta, new giulietta
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- alfa romeo plan 2022
- alfa romeo spy
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se riescono a fare l'open rotor abbastanza silenzioso e poi lo mettono su un'ala tipo blended Horten..
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- aerei
- aerei futuro
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quello con la tuta "spaziale" é ovviamente musk.. e qui sotto si vede anche il ragazzo con i capelli rossi:
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manca olio, manca pressione, non arriva carburante, fuori uso l'anti-ice, motore destro due forti "bang", ancora sistema idraulico down, una piattaforma inerziale down, stabilizzatore out of trim.. ciliegina sulla torta: multiple system failures.. diciamo che se uno fa il meccanico del 737 ha sempre qualcosa da fare.. dovrebbero fare dei corsi per i giovani, trovano subito lavoro!
- 1078 risposte
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anni fa ho parlato con un ex pilota (che aveva allora compiuto settant'anni) e diceva che in una gara di Formule minori, ma comunque formule, gli avevano offerto di correre con un'auto in cui il serbatoio era fatto da una "pelle" in vetroresina attraverso cui si intravvedeva la benzina stessa, e questo serbatoio costituiva una vasca in cui il pilota si sdraiava, all'esterno di questa c'erano i tubi del telaio praticamente il pilota era sdraiato sulla benzina tutt'attorno e separato solo da un semitrasparente strato di vetroresina ha detto: "su questa ci correte voi!!" e se ne é andato voglio dire.. li chiamavano i cavalieri del rischio, ma va?
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io sono interessato alle auto da corsa per gli aspetti tecnici, anche per vedere se c'é qualcosa che poi mi puó servire in altri ambiti quanto alle gare se, (se) mi capita guardo la partenza e il primo giro, bon, anni&anni fa invece restavo tutto il tempo della gara a guardarla, ma sarà che passano gli anni e di gare ormai ne ho viste già abbastanza.. parlando in generale, penso che le gare anni 70-80 erano molto diverse dalle attuali non per la gara in se ma per le condizioni al contorno, in un mondo ancora senza internet, senza (quasi) videogiochi, dove la televisione era ancora l'unica "finestra sul mondo" disponibile, e la meccanica la tecnologia piú avanzata.. beh, é ovvio che le auto da corsa erano il massimo che un adolescente/giovane potesse desiderare se poi ci mettiamo il "pericolo é il mio mestiere" che erano le gare di allora e il fatto che spesso meno della metà arrivava al traguardo perché la progettazione praticamente senza computer era molto aleatoria.. tutto si spiega erano corse "eroiche" e piloti eroici perché insistevano a fare cose che viste oggi sono da pazzi ma anche i progettisti, pensiamo a Mauro Forghieri, l'ing. Forghieri! praticamente é l'ingegnere d'italia, in italia se pensi ad un ingegnere pensi al mitico Mauro Forghieri, l'ingegnere piú amato (e conosciuto) dagli italiani a proposito, auguri ingegnere, altri ottantacinque anni come questi!