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gianmy86

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  1. Io escluderei VAG perchè visto quanto accaduto imho non meritano di vendere neanche un bottone di camicia. Al netto di questo, a pari prezzo andrei di Giulietta. Golf, con aggiunta del navi, solo se il pacchetto fosse molto più competitivo. E se non fosse VW.
  2. Sostituirei questo punto con - sensazioni ed emozioni alla guida. Che da un'auto sportiva cercherei questo, non il mezzo secondo in più o in meno in accelerazione e ripresa.
  3. Piccolo consiglio da un orfano di 147. O vai su una sportiva, con tutti i costi e le limitazioni del caso, o vai di altra Alfa Romeo. Nel tuo caso io punterei solo ad un Turbo Benzina, e la scelta si limita a due modelli. 159 1750: rinunci all'agilità nel misto stretto e ti ritrovi un'auto un po' più pesante, ma ti resta tra le mani il migliore sterzo che tu possa desiderare in un'auto "normale", e prestazioni di tutto rispetto. Giulietta 1.4 170 cv o Q. Verde: auto molto agili, scattanti e prestazionali, più moderne nel bene e nel male. La pecca principale la trovo nel servosterzo elettrico, che regala sensazioni piuttosto "virtuali". Golf/Leon lascia stare: un simulatore di guida serio con consolle e postazione lo paghi 600 euro, forse meno. Perchè alla guida, il Maggiolino su base Golf con 200 cv e DSG, che varie volte ho provato, quello sembra, un videgioco. E se hai guidato una 147 è l'ultima cosa che vorresti avere tra le mani.
  4. Sulla falsariga dello schema consueto di Stev66, vado a parlarvi di quest’auto su cui ho percorso circa 1200 km in due giorni, da passeggero sul sedile posteriore all’andata, alla guida al ritorno. ESTERNI: La Mégane in versione Sporter è secondo me decisamente più gradevole rispetto alla berlina: i 463 cm di lunghezza (27 cm in più) aiutano a dissimulare molto bene quel rapporto larghezza/altezza (rispettivamente 181 e 146 cm) che mi fa sembrare la berlina come “spiaggiata” e poco proporzionata, pecca che ritrovo anche sulla attuale Mini Clubman. Equilibrata e dinamica la vista di ¾ anteriore, al netto delle luci diurne a led a forma di C, molto personali ma forse un po’ barocche: il posteriore mi sembra la parte meglio riuscita dell’auto, con un paraurti piuttosto “muscoloso”, e ancora le luci diurne a dare un tocco di originalità con il loro sviluppo orizzontale. INTERNI: Fin da quando vidi quest’auto qualche settimana fa, ne apprezzai il baricentro inaspettatamente piuttosto basso, decisamente in antitesi con quella tipologia di auto oggi tanto in voga nel sostituire le berline e le station wagon di qualche anno fa nei garage delle famiglie medie. Nell’abitacolo c’+ una predominanza assoluta di toni scuri e lo schermo centrale di 8.7 pollici inevitabilmente attira lo sguardo, la qualità globale di plastiche, tessuti e finiture è molto molto buona, con qualche neo come il cassettino portaoggetti ad apertura non frenata. Notevole lo spazio, sia avanti che dietro, ben conformati sedili e divano, e inoltre va sottolineato come non si ha, anche al netto del succitato baricentro basso, quella sensazione di claustrofobia nei posti posteriori dovuta alla linea di base dei finestrini che sale sempre più sulla fiancata, andando verso il lunotto. POSTO GUIDA: Facilissimo trovare la posizione comoda, grazie sia alle regolazioni molto precise, sia ad un sedile molto molto ben conformato, con un bel misto di tessuto/ecopelle di fattura molto buona e piacevole al tatto. Volante a 3 razze piacevole da impugnare e delle dimensioni giuste, bracciolo regolabile molto comodo e ottimo appoggio per il piede sinistro. Prima di mettere in moto osservo il pedale destro sperando sia incernierato in basso ma invece è di tipo “classico” incernierato in alto: poco male perché una volta partito, avrei pensato fosse incernierato in basso per quanto ergonomicamente comodo. Solo la leva del cambio, avrei preferito fosse qualche cm più indietro, infatti per inserire la 5° dovevo praticamente stendere quasi del tutto il braccio. PLANCIA E COMANDI: Regolato il sedile, un occhio alla plancia. Molto ben fatta, fa la parte del leone lo schermo da 8.7 pollici che è in realtà un vero e proprio tablet. Da questo si possono gestire svariate impostazioni sia legate alla guida, sia legate all’illuminazione dell’ambiente: ad esempio ci sono a scelta 5 colorazioni di fondo per abitacolo e display del cruscotto (dal rosso ad un riposante blu, passando per avorio, fucsia e verde), possibilità di rendere più soffuse o più forti o addirittura eliminare queste luci da tunnel e pannelli porta, insomma ampie possibilità per tutti i gusti. Apprezzabile che per le regolazioni principali del clima ci siano alcuni tasti e rotelle (sono all’antica, come molti ben sanno). Portaoggetti e svuotatasche ce ne sono vari e piuttosto capienti. I comandi fisici, sia quelli sul volante che quelli su plancia e pannello porta, sono molto intuitivi e quasi tutto è dove ti aspetti che sia: peccato solo che quelli degli alzacristalli siano in posizione un po’ arretrata. ABITABILITA': Notevole. C’è spazio a volontà sia in lunghezza che in larghezza/altezza, sia davanti che dietro. In 4 abbiamo viaggiato molto bene. BAGAGLIAIO: 522 litri molto ben sfruttabili, e soglia di carico protetta dagli urti e abbastanza bassa. Sull’esemplare in essere, autocarro, nonostante la rete rubasse parecchi cm, abbiamo caricato facilmente 3 trolley, un borsone e 3 portabiti. ACCESSORI: Decisamente completa, sebbene sia un allestimento intermedio: oltre all’immancabili cruise control e navigatore, ci sono sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori pioggia e fari, avviso di superamento corsia, lettore dei segnali stradali sul cruscotto, impianto stereo a 9 uscite (per chi vuole di più c’è il Bose, quelle base ne ha, invece, 4). Peccato solo per i fari alogeni, un’auto del genere e così ben allestita avrebbe meritato quelli a xeno o led. Molto belli, e “giusti” i cerchi da 17”, con pneumatici da 205/50. COMFORT: Sorprendente. Con stupore non esito a definirla come una delle auto su cui ho viaggiato meglio, sia da passeggero che alla guida, e anche lo stesso proprietario, che scendeva da una Mégane del 2009, è rimasto piacevolmente meravigliato delle migliorie (l’auto aveva circa 3000 km alla partenza ed è stato il primo viaggio lungo che ha fatto). Tutto il viaggio lo abbiamo effettuato in configurazione, appunto, Comfort: l’assorbimento delle sconnessioni si è rivelato ottimo, il rollio minimo, il motore a velocità di crociera molto silenzioso, come anche il rotolamento degli pneumatici è poco fastidioso: si fanno sentire un po’ solo sull’asfalto molto irregolare in autostrada. Anche in urbano ottima la risposta delle sospensioni: mi resta la curiosità di vedere la differenza in modalità Sport ma né le strade, né il contesto, né il clima lo ha consentito. MOTORE: 1.5 110 cv per circa 1400 kg. Ovvio arricciare il naso leggendo questi due numeri. Aggiungiamoci anche i 6 rapporti lunghi del cambio manuale, i 100 e rotti kg in più di questa Megane rispetto alla precedente e il passaggio da Euro 4 a Euro 6, e non ultimo il fatto che l’auto ha 3 settimane di vita e il motore non è ancora per niente slegato: il quadro è completo. Con questi presupposti mi metto alla guida e…anche qua resto sorpreso. Rispetto allo stesso motore da me in passato poco apprezzato su un Qashqai 1° serie in un viaggio simile devo ricredermi, e cade ogni mio pregiudizio: spinge ovviamente pochino, ma in modo incredibilmente fluido, e anche in salita in città a pieno carico non soffre praticamente mai, a condizione ovviamente di sfruttarlo in regime di coppia adeguato, sopra i 1500-1800 giri. In autostrada veleggia a 2000 giri a 110 km/h e a 2400 giri a 130 km/h ed è, come detto, silenziosissimo. Addirittura, per qualche km ho guidato in modalità ECO, quindi con potenza tagliata e…va, piano, ma piacevolmente va. Ottimo per passisti che non hanno velleità briose. ACCELERAZIONE: Da 0 a 100 in 11,6 secondi. Sufficiente per muoversi con disinvoltura. RIPRESA: Come detto, normativa Euro6, rapporti lunghi del cambio e motore ancora legato fanno a cazzotti con le riprese vispe. Quindi è importante usare bene il cambio e lasciar girare il motore tra i 1800 e i 3000 giri: ci si toglie da ogni impaccio, ma la sensazione è che se spingi poco o vai a tavoletta il risultato non cambia di molto, almeno nelle modalità Confort ed Eco che ho provato. CAMBIO: 6 marce, rapporti ben fatti ma lunghi. Leva maneggevole e precisa, escursione media. Contribuisce, come tutti gli altri comandi legati alla guida, a darti la piacevole sensazione dopo appena 500 metri di conoscere e guidare quest’auto da anni STERZO: Leggero in manovra, e anche in autostrada, di impostazione chiaramente turistica. Per fortuna si può impostare in modalità Sport indipendentemente da come imposti la risposta di motore e sospensioni, e risulta sensibilmente più consistente e preciso. Ma il servosterzo elettrico, checchè se ne dica, faccio fatica ad apprezzarlo. FRENI: Ottima modularità, escursione del pedale giusta. Non saprei dire altro avendo guidato solo in autostrada e per un brevissimo tratto in città. TENUTA DI STRADA/STABILITA’: Ho apprezzato il rollio assolutamente contenuto e in particolare l’ottima risposta del telaio su un paio di giunti autostradali presi a 130 km/h in un bel curvone e con asfalto bagnato. Il proprietario mi ha confermato che nei tornanti in modalità Sport si comporta decisamente bene per il tipo di auto. CONSUMO: Complessivamente ha consumato circa 18 km con un litro, forse qualcosa in meno, andatura a 130 km/h per il 70% del percorso, tra i 110-115 km/h nel tragitto rimanente. I dati del cdb confermano sul chilometraggio complessivo una media di 5.4 km/l. IN CONCLUSIONE: In Renault hanno fatto un ottimo lavoro. Una media che come comfort e vivibilità dell’abitacolo può benissimo essere paragonata ad auto di segmento e costo superiore di 7-8 anni fa, proposta ad uno street price onestissimo. C’è tantissima sostanza, così come tantissimi frizzi, lazzi ed effetti speciali (tra il tablet, le possibilità cromatiche, le svariate personalizzazioni del cockpit e le possibilità di personalizzazione della risposta dei comandi in base al proprio stile di guida). La scelta di questa motorizzazione è perfetta per un uso razionale/lavorativo del veicolo.
  5. Stavo per scriverti dopo il primo messaggio, ma ho preferito leggerli tutti, sperando non avessi effettuato l'acquisto. Ho fatto un giro in quel parco auto qualche settimana fa, durante un'inversione gomme all'auto della mia ragazza, e almeno 4 erano palesemente sinistrate e rimesse a posto alla bell'e meglio. Ti dico di più. Evita molto accuratamente tutti i rivenditori di quella strada/zona. Che li conosco quasi tutti. Saluti.
  6. Se hai il vano del ruotino non dovresti perdere nulla o quasi della volumetria del bagagliaio.
  7. Ad Audi Q2 e Toyota Mirai già citate, aggiungo la nuova Honda Civic.
  8. Razionalmente, si. Soprattutto sei hai modo di affidarti ad un professionista di comprovata esperienza e fama, anche a costo di spendere qualche centinaia d'euro in più rispetto alla concorrenza.
  9. Beh si! Soprattutto nella prima immagine c'è un bel po' di quella che avremmo conosciuto come Punto!
  10. Occhio alle promozioni, che talvolta sono molto molto valide, al netto degli annunci civetta. Ad esempio per un periodo Mini Cooper Clubman SD con 20k annui per 4 anni era in offerta reale a 270 € più IVA. Unica seccatura, una franchigia di 2000 € in caso di furto, per riceverne un'altra fino a fine noleggio. Ma fatti due conti, conveniva il rischio.
  11. Posto che il ragionamento di Sadman, quantunque difficilmente "accettabile" non fa una piega, io andrei, tra le due, di Golf 1.2 benzina. Magari, nella guida durante lo spostamento quotidiano, badando a non pestare sull'acceleratore per sfruttare quella coppia ai bassi che poni come condizione per l'acquisto e avendo inoltre l'accortenza di lasciare andare a minimo per una 30ina di secondi il motore prima di partire. Il tutto lo vedo comunque come eccesso di zelo. E' davvero difficile immaginare problemi a mio avviso.
  12. Immagino buona, ma nulla vieta di vendertela, se sei orientato oramai a cambiarla. Dinamica simile accaduta al mio pasticciere di fiducia, a 200 m da casa mia, hanno rintracciato l'auto grazie al gps e si è trovato la sua Kuga di 7-8 anni con il cruscotto mezzo smontato. Detto questo, talvolta per pigrizia lasciavo l'auto sotto casa (garage a 250 m), mi sa che non lo farò più...
  13. Segnalo un tizio francese che pubblica gran belle foto sulla sua pagina Instagram. Buona visione! www.instagram.com/leretronaute
  14. Si, ma questo vale se sei autonomo. O, eventualmente da dipendente, nel caso in cui l'azienda si aspetta X; ma se i capi vedono che X lo fai in fretta e poi te ne vai a passeggio, dal mese prox chiederanno XX, viste le capacità, e a parità di entrata, che magari stai a tempo indeterminato ecchevvuoidippiù?
  15. Le assistenze ufficiali noto che, mediamente, fanno tutte ca**re. Sperando non sia necessario, se dovesse ripresentarsi il problema porta l'auto in conce direttamente con un legale al seguito, tanto per mettergli un po' di pressione e far capire che se non te la ripristinano subito e bene gli causerai un po' di seccature.
  16. Io direi proprio F-Pace, ma non ho esperienza diretta, nè interesse ad avercela con il segmento, quindi il mio parere è puramente estetico. Oppure Macan, che sto scoprendo essere gettonatissimo tra titolari e dirigenti di grandi aziende (o forse non è un D-SUV? Davvero, non ne capisco...)
  17. Detta così, si. Conosco persone che tra straordinari e turni di notte, han fatto la botta per 10 anni, ma si son comprati casa. Altro distinguo andrebbe fatto tra il concetto di straordinari e quello di "non esiste orario di lavoro, si va via quando si finisce": problema che a quanto vedo, è piuttosto presente qui al sud, in piccole aziende a carattere familiare. Laddove non esistono straordinari.
  18. Io ne ho vista una. Non sono riuscito a leggere la targa, ma mi sembrava straniera (cosa decisamente realistica a ottobre, direzione Sorrento). Non posso nemmeno dire se fosse più o meno gradevole in strada, avendola incrociata mentre entrambi andavamo a circa 80 km/h e in uscita da una curva. Capitolo prezzi: secondo me non dovrebbe costare più di 10k € rispetto a un Tucson.
  19. Qui c'è da fare un distinguo importante, in quanto molto dipende dal tipo di lavoro che fai. Da autonomo sono portato a dire che contano i risultati: come e quando li porti sta a te, basta che li porti: ma dalla parte dell'azienda, se io portassi gli stessi risultati attuali ma in soli due giorni di lavoro, e oziassi/facessi altro nei restanti, ovvio che l'azienda mi forzerebbe a continuare a lavorare. Forzerebbe, essendo autonomo, costringerebbe, fossi un dipendente con busta-paga. Non credo che ci sia qualcuno quassù che ti prenda per pigro: ma a volte gli straordinari, soprattutto ad inizio carriera, per emergere e ambire ad un maggior sicurezza di carriera e soddisfazione economica diventano necessari, quando c'è troppa concorrenza. E così mi starebbe anche bene. Il problema è quando diventano ambiti i lavori a 500 €/mese senza alcuna tutela, nè diritto, nè orario, e il padroncino di turno ne approfitta.
  20. Ecco i miei ultimi avvistamenti: BMW 316i del 18 gennaio 1989. BMW 320i cabrio Baur del 28 giugno 1990. Mercedes-Benz 190E con targa del 1985. Peccato per la foto scattata al volo, da passeggero. Citroen 2CV del 1° gennaio 1984. Chiedo agli esperti numi sulla livrea: si tratta di una serie speciale o di una libera interpretazione? Fiat 600 del 1° marzo 1969. Fiat 126 Bis del 18 gennaio 1990. Alla guida, il vs affezionatissimo.
  21. Si, ma 10k km annui vuol dire, esagerando, spannometricamente un pieno di benizina ogni 25 giorni. Spesa, anche psicologicamente nel quotidiano, assolutamente sostenibile. Detto questo toglici qualche migliaio di euro risparmiato all'acquisto; intervalli di manutezione credo più lunghi, la spesa in meno della bombola ogni 4 anni; inoltre ha vantaggi come peso inferiore in ordine di marcia, autonomia più lunga (altrimenti rifornirebbe una volta alla settimana), minori limitazioni di parcheggio in caso di viaggi. E, non ultima, ma non è il caso specifico del richiedente, una maggiore scelta di modelli/motorizzazioni. Insomma, per 10k km, benzina tutta la vita. Oltre i 15/20k imho può aver senso valutare gpl/metano.
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