Devonrex
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Ciao, non ho consigli da darti nello specifico, ma...non è un pò tardi per iniziare a mettere insieme una tesina per la maturità che, se non erro, sarà tra tre settimane? Uno dei miei ragazzi, che fa l'Iti serale, ha cominciato la tesina a Natale dello scorso anno e l'ha finita oggi con le mie correzioni, dato che verte sul nostro lavoro...
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Vorrei farvi vedere il mio, di orologio, ma, oltre ad essere un incapace, il firewall non mi fa aprire Imageshack. E' un Fortis Flieger Cronograph automatico, nella versione con cinturino in pelle nera. Movimento Eta-Valjoux 7750. E' enormissimo e mi piace da morire. E' come questo: Vendesi Fortis Flieger Chronograph per ?Ø1.420 da un Trusted Seller su Chrono24 Se il link dovesse contravvenire a qualche regola, prego i mods di piallarlo immantinente.
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Non riesco a vedere nulla, ma, con il mal di testa che mi affligge oggi, potrebbe non essere un male...
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Ma la piantate con 'ste rosse? Aaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!
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Una pellicola spessa 3 mm?? E' blindata?
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Boh, sono perfettamente d'accordo a metà con tutti. Diciamo che ficcare un 2000 TS nel cofano di una delle Giulia che dormono nel mio garage è un'idea che non mi ha ancora abbandonato del tutto. Ma si tratterebbe di un divertissement fine a se stesso: l'auto è radiata e sarebbe antieconomico un ripristino ASI. Qualche anno fa lessi un articolo su RC: una ditta tedesca trapiantava tutta la meccanica, elettronica compresa, di una Mercedes moderna sulla scocca di una cabrio anni '70. Non ricordo i modelli: MB non mi ha mai interessato troppo. Il lavoro era, in realtà, un lavorone da conti a 5 zeri: la scocca era profondamente modificata e rinforzata per accogliere le meccaniche nuove di fabbrica. Addirittura dietro all'apparenza di una autoradio dell'epoca si celava un sistema infotainment modernissimo. Alla fine si è ottenuto una vettura degli anni '70 con una meccanica moderna con i relativi ABS, asr, airbag cazzi e mazzi. Il titolare diceva di avere ordini per qualche anno avanti. Personalmente ho un tarlo che mi rosicchia nel cervello da anni ed annorum: un bel 238 pulmino con un bel motorazzo da 150 cv, e abbassato quanto basta. Ecco, quello mi gusterebbe oltremodo. Non dite nulla: mi fanculizzo da solo.
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Quando ci siamo sposati noi, avevamo quasi 150 persone alla cerimonia ed un'ottantina a tavola (solo io, tra zii e primi cugini, ne metto assieme 50...). C'erano un sacco di persone che non potevamo non invitare alla cerimonia, ma non così intimi per il pranzo. Personalmente gradisco l'invito alla cerimonia, ma glisserei volentieri sul ricevimento che risulta sempre massacrante e dispersivo. Però, sì, non hai tutti i torti: in effetti si dividono gli invitati tra seria A e serie B...
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Ecco, appunto: in quale sperduta plaga si usa fare una siffatta cafonata? Ma non esiste proprio: o mi inviti alla solo alla cerimonia, oppure anche al ricevimento. Boh, se ne scoprono sempre delle nuove.
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Ohibò, direi che, come per tutte le notizie che vengono da Hollywood, non vi ho dato alcun peso. Se ci pensiamo bene, TUTTO può essere potenzialmente nocivo. Si dice innocuo come l'acqua, ma se ne bevi due secchi con l'imbuto bene bene non ti fa. Per contrarre il virus è sufficiente UNA volta: come sempre le notizie da oltre oceano devono essere catastrofiche e drastiche e immagino che ci fosse un giornalettaio che non vedeva l'ora di puntare il dito contro qualcosa. Stavolta è il cunnilingus, domani sarà il prosciutto di Parma e dopodomani scopriremo che le infradito causano più vittime della Bse... Madaiiii In ogni caso non sarà quello a fermarci.
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Ed è... grave? Per non saper né leggere né scrivere mi prendo un paio di tachipirine...
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Ragazzi, sto male... ho fatto una cosa che... che... Dio mio, come ho potuto!!?? Davvero, non so come sia potuto succedere... Stasera ero a casa da solo, moglie e figlia ad una cena con delle colleghe di Ale; sapete come succede, no? siete uomini anche voi! Bene, la casa vuota e silenziosa. Ho messo un cd di Faber e mentre le note del Testamento di Tito riempivano la stanza, ho messo un pezzetto d'aglio a soffriggere in una padella. Ho aggiunto una considerevole quantità di vongolone veraci (surgelate, ma veramente ottime!) e le ho fatte cuocere a fuoco basso, mentre bolliva l'acqua per gli spaghetti. Poi...no, non ce la faccio ad andare oltre... la vergogna è troppa... Però sento il bisogno di togliermi questo peso, forse con l'illusione che, parlandone, la mia colpa sia un po' meno colpa. Stavo dicendo? Ah, gli spaghetti. Mentre finivano di cuocere, le vongole erano pronte: un profumo di mare che non vi dico... L'infanzia di Maria ha salutato l'incontro tra la pasta ed i meravigliosi molluschi ai quali ho unito del prezzemolo fresco tritato. Ho apparecchiato e mi sono messo a tavola felice e spensierato... Ma qualcosa mi mancava... Un bicchiere di vino bianco, ecco cosa ci voleva per quadrare il cerchio. Ma il vino non c'era... pazienza, ho cominciato a mangiare lentamente. E pensavo a come ci sarebbe stato proprio bene un bel bicchiere di bianco. Era diventata un'idea fissa, che rischiava di rovinare quel piatto di pasta degno di un principe... Diomio, è terribile... ad un uomo dovrebbe essere risparmiato un simile incubo. Incubo, sì, perché il vino, in effetti, c'era. Nel pensile in alto dietro alla pasta. Come in un sogno mi alzai dalla sedia, la spostai verso il mobile, ci salii sopra e presi il vino. In una sorta di trance me ne versai un bicchiere e lo bevvi finendo la pasta. Ma non ero felice ed appagato come avrei dovuto: la vergogna di ciò che avevo avuto il coraggio di fare mi sconvolse e persi i sensi. Quando rinvenii mi guardai attorno, intontito ed incredulo: era solo un incubo, uno stupido, reale, inquietante incubo. Scoppiai in una risata liberatoria, ma il riso mi si strozzò in gola quando vidi sul tavolo, accanto al bicchiere vuoto... il brick del TAVERNELLO!!!!!!!!! Che il Cielo abbia pietà della mia sporca anima! Non era un incubo: era vero, verissimo!!! Avevo pasteggiato con il Tavernello... Come ho potuto fare una cosa simile? Posso accettare tutto, ma il Tavernello... il Tavernello no...nel brick, poi! Ora lasciatemi solo con il mio rimorso... ostracizzatemi, cancellate il mio account... Ho perso il diritto a far parte del consorzio civile... Se potete, se volete, scusatemi: ho sbagliato, ma in fondo sono solo un uomo. Un debole uomo.
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Stamattina sono andato in Fiat per un preventivo sul Doblò, in vista della sostituzione di quello che abbiamo attualmente. Doblò 1.6 mJet 105 cv combi N1 con: clima, idroguida, 4 airbag, ABS/ASR/Hill Holder, radio CD Mp3, Blue&me, cerchi in lega 16", barre longitudinali, vetri post e lunotto oscurati, sensori di parcheggio, antifurto, metallizzato, fendinebbia ed altre amenità me lo darebbero a 15200+Iva. Il mezzo è veramente un bell'oggetto, ben rifinito e con un sacco di spazio. Non sembra, ma è una spanna più largo e più lungo del vecchio. Cosa ne pensate? Ah, consegna 70 gg.
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Che dire? Bentornato e ti assicuro che non sei il solo ad aver avuto bisogno di un momento di... riflessione! E' giusto, ogni tanto, fermarsi un attimo e ragionare da soli sulla strada che si è intrapresa: l'importante è trovare le risposte che cerchiamo e che, spesso, son lì davanti al naso, ma non riusciamo a vederle.
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Guarda... giusto un pelino, sai?
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Trovato! Motorola 6200 gsm marcato Omnitel. Confermo 1994.
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Non riesco a ricordarmi il modello del mio primo cellulare... Era un Motorola, enorme e con un'antenna da far impallidire Sampei. Per ricaricarlo si doveva togliere la batteria e metterla nell'apposito carica/scarica... Era il 1994.
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Se le russe son tutte megapassere, come si spiega il fatto che l'unica che conosco di persona è un cesso atomico? Mah...
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No, d'accordo: da uno i cui ricordi non vanno oltre ad una insipidissima 205 rallye non accetto burle di sorta. Come diceva quel tale? "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa":saggio:mrgreen:
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-DINDON! -Il sig. Dannatio è pregato di passare al banco informazioni per ritirare il vaffa che ha dimenticato. -DINDON_
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Perfettamente d'accordo. Per quanto riguarda le foto, un gruppo di ragazzi del mio paese sta portando avanti un bellissimo progetto: hanno chiesto a tutta la popolazione di portare foto che riguardino persone e luoghi del paese stesso per fare una sorta di storia illustrata. L'intenzione era di organizzare una mostra fotografica, ma hanno raccolto tanto e tale materiale da fare mostre, con materiale inedito, per almeno dieci anni. Ogni mostra è seguita dalla pubblicazione di un libro, che puntualmente compro, con le foto e la relativa spiegazione. Fantastico. Ho rivisto il paese com'era al tempo della mia prima elementare. E com'era al tempo della prima elementare di mia mamma! Il bello è sfogliare questi libri con i miei genitori ed i miei nonni. E' tutto un "Vè, Mirein! te lo ricordi Mirein?" "Oh, quello è Giorgio, che aveva sposato la Carla D'Goz (Carla "di" Gozzi, ergo Carla figlia del sig. Gozzi)" Oppure "Vè, la cà ed Carlein: adesso non c'è più..." Bellobellobello.
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Tse', la Same Govj vendeva gli occhiali a raggi ics già negli anni settanta! Vedere quarta di copertina de "Il Monello".
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Quoto tutti sull'uso distorto che si sta facendo delle auto storiche. Sto facendo molta fatica ad assicurare sia la Giulia che la 500, a causa delle restrizioni che le compagnie stanno attuando in tal senso. Sono auto da 2000 km anno. Poi, ma qui è una mia forma mentis, faccio fatica ad accettare un'auto degli anni '90 come storica...
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Mi allaccio idealmente agli interventi di Paolo in Auto d'epoca a proposito della Nadia. Anch'io ho apprezzato molto il suo intervento e... è il bello del vivere (ed essere cresciuti) in un paesino di poche anime. Anch'io ho avuto la fortuna (o quantomeno la reputo tale) di essere nato e cresciuto in un... villaggio: da Paolo c'erano la Nadia e Franco, da noi Nino e la Zoella (sic). Sui nomi propri che appioppavano da queste parti ci sarebbe da scrivere una Bibbia! Il primo aveva l'unico distributore della zona (Fina) con annessa officina per motorini e biciclette. L'officina era buia, con il pavimento in mattoni e due enormi banchi da lavoro in legno colmi di pezzi ed attrezzi. In un angolo, sempre coperta con un telo ed un lumino acceso, una moto. Era la Parilla (o Parrilla: non ricordo) da corsa con la quale suo fratello si uccise a vent'anni nel '60 ... Mi ha sempre fatto paura ed evitavo di guardarla. Ricordo la colonnina della miscela, con il pomellone per selezionare la percentuale d'olio e la pompa a mano: spingendola si riempiva un contenitore in vetro da un litro e tirandola si trasferiva il carburante da quello al serbatoio del veicolo. Zoella, invece, gestiva un locale che era negozio d'alimentari, trattoria e bar posta all'incrocio (pericolosissimo!!) del paese. Al tempo di suo padre era anche macelleria, ma dopo la guerra l'attività venne ridotta. Tenne aperto dal 1935 al 1984, quando chiuse per sopraggiunti limiti di età: per tutto il tempo l'attività è stata nota come "Al Cròsil" (L'incrocio, in dialetto) Aneddoto: quando morì e gli eredi dovettero vuotare l'appartamento per venderlo, chiesero a mio papà, che aveva il camioncino, di dare loro una mano per portare tutta la roba in discarica. Un armadio lo volli tenere per metterci la mia collezione di Lego. Dopo una decina d'anni, non servendomi più, lo feci a pezzi per buttarlo. Alla quarta martellata scoprii un doppio fondo al cui interno era celato il testamento di Zoella, sigillato con la ceralacca. Questo ritrovamento mi emozionò tantissimo: lo feci avere agli eredi che nemmeno mi ringraziarono... Poi c'era Don Giovanni, con la sua Prinz blu. Fiesta dal '78 in poi. Quando morì, nel '93, portai io la Fiesta dal demolitore. E poi l'Alice, la perpetua, che guidava una 126 blu sempre lucidissima e con un centrino sulla cappelliera. Al sabato, dopo il catechismo, era d'obbligo la tappa al Bar della canonica: Sacchetto di Rodeo (o Sticky), bottiglietta da 25cl di Oransoda e poi CoppaRica all'amarena oppure il Dalek! Ma chi se lo ricorda il Dalek???? Ora non c'è più nulla, ma per indicare un certo luogo si dice ancora "Da Nino al mecànic" oppure "Al cròsil" anche se al posto di un incrocio c'è ora, inutile dirlo, una rotonda. Bon, basta ricordi: caffè e poi a lavurà!