Ciao a tutti Ragazzi,
non ho voglia di smazzarmi 590, diconsi cinquecentonovanta!, pagine di discussioni sulla crisi, ma vorrei mettervi a parte della mia cambronniana opinione su questa cr... questa cr... questa...no, non ce la faccio, è troppo inflazionata la parola crisi... dicevo... questa situazione: mèrde!
Ho quasi 41 anni e lavoro in proprio da una ventina. Ho una ditta di costruzioni meccaniche, il Dann mi conosce, ahilui, fin troppo bene e spesso mi porge una spalla su cui piangere.
La vedo male, molto male: sono tre anni che faccio i salti mortali per arrivare a fine mese senza lasciare troppi buchi nel bilancio, ma ogni mese è un pò più difficile del precedente e mi chiedo fino a quando il giochino potrà reggere prima di sfasciarsi a terra.
Quando tutta la buriana iniziò, per me dal novembre 2008, è stato tutto un susseguirsi di situazioni più o meno drammatiche, ma si aveva, in generale, fiducia nel futuro. Oggi va così, si diceva. Vedrete che presto tutto tornerà come prima. Si diceva: adesso siamo sotto Natale: vedrete che alla riapertura le cose miglioreranno. Poi venne Pasqua: vedrete che le cose cambieranno. E poi, ancora, la ripresa venne prorogata. E venne Obama: adesso il mondo guarda gli Usa. Dopo le elezioni vedrete che tutta l'economia riprenderà. E raccontandoci favolette siamo arrivati a fine 2012. Ho passato anni difficilissimi, sono entrato nella spirale della depressione e solo grazie alla mia famiglia ed agli amici non ho commesso stupidate.
Oggi, dopo un annetto durante il quale ho avuto l'illusione di essere riuscito a traghettare la mia attività su di una riva al riparo dalle correnti, mi ritrovo con i medesimi problemi di prima, come se i tre anni passati avessero avuto come unico risultato la comparsa della barba grigia e la scomparsa dei capelli...
Dovunque mi giro vedo facce scure, pianti e stridor di denti.
Siamo al punto di prima, ma senza la tranquillizzante e salvifica presenza della fiducia nel futuro. Stiamo vedendo un film di cui sappiamo già buona parte della trama. Non la fine. Quella no, la possiamo solo immaginare.
Ho una figlia di 6 anni che guarda il mondo con occhi spalancati che sembrano volerlo assorbire come un buco nero risucchia una stella. Nei suoi occhi brilla una fiducia incrollabile nei miei confronti. Il mio papà è forte e mi proteggerà sempre. Vero, fino alla morte lo farò, ma oggi, provato dalle ultimissime grane finanziarie, questa mia certezza traballa. Non mi sento in grado di ricominciare la manfrina daccapo...
Scusate lo sfogo: come post di esordio su Autopareri non c'è male, nevvero?