L'idea delle "Summer School" non e' male, ma non dovrebbe diventare un nuovo peso economico che ricade sulle famiglie.
Che poi uno sia disposto a pagare e' un'altra storia.
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Premetto che non ho letto tutti i post...
Il problema non sono i corsi in lingua inglese da tenere, ma come ci si arriva: e' arcinoto che i fondi arrivano con il contagocce, spesso l'anno dopo, mai con logica. Il ministero dice: "se fate i corsi in inglese vi do' 30000 euro l'anno in piu'". "Se fate i corsi per ipovedenti vi do' 60000 euro in piu'". Peccato che il budget annuale per le cose "normali" sia 20000 euro l'anno.
Ecco il problema: si danno 60000 euro per gli ipovedenti mentre i normo-vedenti non possono fare i laboratori perche' mancano i soldi. Peccato che in certi corsi NON ci siano gli ipovedenti, ma ovviamente si fanno i corsi per gli ipovedenti perche' quella e' la maniera di sopravvivere.
Stessa cosa per l'inglese: nobile e santa cosa permettere agli stranieri di seguire, ma peccato che il restante 99% di chi segue i corsi a) non capisce una mazza, fa fatica a seguire, c) il docente non e' preparato per insegnare e spiegare in inglese.
Fare i corsi in inglese non e' sbagliato, ma va attentamente pianificato e programmato. Per come la vedo io al momento ci vedo piu' aspetti negativi che positivi, proprio a causa della genesi e delle motivazioni che portano a fare i corsi in inglese.