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Se ricordo bene la degustazione fu nel 2012 o 2013, quindi probabile che la boccia fosse abbastanza giovane. Diciamo che la compagnia era di quelle che non lascia una goccia nel bicchiere e quella era una fra le tante (una decina fra bianchi e rossi), fra cui c'era una Orion che ha eclissato tutti gli altri. Quello sarà anche un pazzo, ma ci sa fare. Mi riferivo al padiglione di vinitaly all'EXPO, bella realizzazione.
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Tutte e due, purtroppo spesso quelli che progettano non hanno idea di come si assembla (o smonta o ripara), quindi succede che la onda diventi un terreno di battaglia. Se poi calcoli che queste le assemblavano a Pomimigliano (pre cura Marchionne), è un miracolo che stiano ancora in strada. Aneddoto simpatico: stavano rigirando Pomigliano come un calzino e portarono dentro una A4 e una serie 3 di nascosto per farla smontare da alcuni operai e farsi dire dove queste due eranono più facili della 159 da assemblare: questo da un po' l'idea dello scollamento fra progettazione e assemblaggio. Gli ingegneri dovettero arrendersi al fatto che c'erano alcuni assemblaggi particolarmente critici che non c'era verso di fare allineare, proprio per come erano stati disegnati (con sommo gaudio degli operai che si erano sentiti sempre dire che tutta la colpa era loro e che erano dei cazzoni patentati...che però in larga parte non era del tutto sbagliato IMO). Ma comuqnue anche sulla Y mi pare ci siano un paio di problemi su fari e cassetto, se ricordo bene...è quella la assemblano in un impianto modello.
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Il Kupra l'ho assaggiato, ma non ricordo esserne rimasto folgorato. Magari era l'annata, chi lo sa, purtroppo non ho tenuto nota ed ormai sono passati degli anni. Se non ricordo male era una delle etichette presenti al padiglione vinitaly all'EXPO (a cercare fra le 100/1400/1500 millantate, ci sono una dozzina di etichette valide, anche se quel sistema di servizio a me continua a non convincere troppo ed il controllo di temperatura di alcuni era proprio sballato).
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sul Cannonau è vero che la maggioranza dei produttori ha ancora lavoro da fare. Potrebbero guardare all'Argentina dove dopo decenni alcuni produttori illuminati hanno ormai raggiunto livelli di eccellenza con la stessa uva, oltre che a F e E, ma qua sarebbe più complicato IMO. Ho organizzato una cieca di Cannonau e varie garnache/granacha di altri lidi, ed il vino sardo ne è uscito nella media, pur essendo uno di quelli che aveva ricevuto grandi elogi dalle varie guide italiche (whatever that means, come per quasi tutte le guide). IMO una buona espressione sia il Nepente di Oliena, a 14-16 euro da buone soddisfazioni, senza volersi aspettare miracoli. Avevo provato a cercare anche un Tai dei colli berici, ma nisba. Sull'Aglianico IMO Mastroberardino ha fatto un ottimo lavoro ed esprime bene sia la terra che il vitigno. Fra i vini rossi del sud lo trovo quello più avanzato come filosofia, lavoro e sopratutto risultati.
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L'umido no quello lasciamolo al nebbiolo per esempio, ma la selvaggina ci sta al 100/100. Essendo di famiglia bresciana, anche uno spiedo con gli uccellini...ma come vedrai ho detto "piatto semplice", e il risotto ai funghi (o all'amarone) è un abbinamento abbastanza classico per via della "legnosità" dei funghi che ben si lega con l'uso delle botti che fa speri (motivo per cui tu probabilmente lo abbineresti ad uno Cardonnay barricato), la grassezza della mantecatura che ben chiama la gradazione sostenuta, e il chiaro richiamo a sentori selvatici che vanno a nozze con l'amarone. Il gioco dolce-dolce-retrogusto_amaro è altrettanto gustoso. Est modus in rebus, chiedi e ti sarà detto
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dubito gliene freghi più di tanto, direi che per svariati anni hanno ben poco da temere, anche ipotizzando un best case scenario da parte di AR. I grossi clienti li hanno già intasca e non cambieranno barca su due piedi. Se avranno successo, al massimo BMW potrà dire che per fare la AR hanno copiato una BMW, ach so!
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questo può essere, ma ti faccio notare l'ampiezza dell'apertura della tedesca...è una cosa che il cliente tipo americano guarda perché ci deve infilare la sacca da golf e nel primo caso l'apertura grande rende la cosa più facile. Poi la già citata progettazione del paraurti che viene chiuso della guarnizione in modo da non dare chance ad eventuali gap di manifestarsi, come avviene per la Ghibli. Difficile capire quele soglia sia più bassa e agevole dalla foto.
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Infatti, poi Isole e Olena (senza scomodare il Cepparello $$$) è uno di quelli che mi soddisfa sempre. Mi sembra di capire che Brunello è Vino nobile di Montepulciano non ti trovino favorevole. Espressioni diverse di Sangiovese che invece a me soddisfano assai, sempre che vengan da uno dei produttori "giusti".
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Buona annata, e buon produttore. Li ho visitati in cantina alcuni anni fa e avevo preso delle bottiglie, ormai tutte sparite (infanticidio aimè, lasciamo perdere), ma ti troverai di fronte un bell'esempio di amarone, relativamente austero nello stile del produttore, potente e molto "maschio", ricco di sentori tipici di uva passita che poi spaziano dall'etereo al caffè al cuoio, lunga persistenza... mi sta venendo l'acquolina, oggi raduno le truppe per una degustazione va... sverza alla prima occasione, vade retro fumarori e pulzella improfumate o altre distrazioni. Temp giusta e se proprio ci vuoi accompagnare qualcosa di semplice ma adatto un bel risotto ai funghi (non sprecare l'amarone), ma senza zafferano come taluni fanno.
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Aprine uno a caso e bevilo (io ne ho provati una trentina in una orizzontale ad hoc, giusto per capire per quale motivo fosse stata data la DOCG al Morellino): lì dentro ci sono tutte le spiegazioni di cui hai bisogno. Una volta ( prima dei super tuscans e delle normative europee), la DOCG tendeva ad indentificare vini di qualità veramente superiore (anche se quella non è la sua funzione primaria). Oggi il fatto che un vino pari ad un Sangiovese scarso da €4max la bottiglia (ma venduto spesso a €12) porti la fascetta DOCG è un ulteriore segno di quanto quel significato si sia perso. Niente di personale, ma la DOCG al Morellino è una cosa ridicola che aiuta solo a confondere ancora di più il significato delle denominazioni italiane all'estero. Poi, parlo sempre IMO, altri avranno opinioni diverse (ma ancora non ho trovato gente abituata a bere bene che abbia una opinione diversa sul Morellino )
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Eh, ma siamo sempre li: se vai su quella fascia intermedia, con meno soldi ti porti via qualcosa per esempio di Chierlo, che come rapporto qualita'/prezzo e' messo molto bene...o anche un ottimo Fantino/Ravera/ecc,ecc,ecc...o se trovi l'occasione online qualcosa di piu su da invecchiamento. Poi giustamente tu difendi il tuo campanile, e fai bene. Un solo appunto: il fatto che ci siano DOC e DOCG ormai non vuol piu dire tanto ed e' figlia di spinte UE piu che altro. Da quando hanno dato la DOCG al Morellino di Scansano direi che il sistema di denominazione ha perso il 99% del suo significato DISCLAIMER: se qualcuno mi difende quella infinita pusillanimita' che porta il nome di Morellino di Scansano DOCG, allora vuo dire che parlaimo di cose troppo diverse per capirci - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Quella confesso che mi manca...ho un caro amico (che beato lui viaggia su altri budget) che ne ha alcune in cantina...se ne stappa una in mia assenza lo macello!
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Grazie dell'invito nelle tue terre, magari le girerò insieme al mio amico di VC uno di questi giorni. Di travaglini ho degustato il 2001: fatto bene... ma per i miei gusti trovo di meglio nelle Langhe a prezzi simili. Andando a vedere ho provato anche un Podere dei Ginepri 2001, Nervi (non male) e nel 2011 una serie di vini di piccole aziende (Ioppa, Il Chiosso e Cascina Zoina), ma tutti abbastanza discreti. Tempo fa ho partecipato proprio ad una degustazione della FISAR a Vercelli, vicini alla borsa del Riso. Diciamo che un po' di vini delle tue parti li ho provati e la mia opinione matura da quelle esperienze, ecco...ma comunque son sempre pronto a cambiare opinione, magari cerco quelli che mi hai indicato e ti faccio sapere P.S. il vs dialetto che lo capisco abbastanza bene, vai tranquillo
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bah....[cammina intorno alla macchina]....bah...[controlla le mail dal cellulare e si incammina]...
- 28 risposte
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- jaguar
- jaguar ufficiale
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Abbiamo gusti diversi, per me sono validi ma deficitari rispetto ai loro cugini, come lo sono quelli della Valtellina. Sull' Esedra non sapevo, l'ho provato in alcune occasione e mi e' sempre piaciuto molto. L'ultimo era del '98, degustato ormai un paio di anni fa. Uno dei migliori della serata ed erano una dozzina di vini. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Uno degli amici sommelier delle degustazioni alla cieca lavora in zona e ne proponeva un paio tutte le volte che era il suo turno. Ne ho provati fin troppi ma non li trovo particolarmente eccitanti, e alcuni anni fa mi sono fatto anche la loro festa del vino al castelletto di Ghemme per sicurezza - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Ach, ho letto troppo in fretta, LOL
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Se non erro il sound sistema era calibrato totalmente cannato e non dava i bassi (!). Hanno fatto un update ed è migliorato abbastanza. Le altre modifiche che presentano ora arrivano con un anno di ritardo, meglio tardi che mai ma sono ancora poca roba. Hai ragione al 100% sul cliente: Maserati ora punta al cliente della triade, non piu a quello delle exotics che si aspettava di finire in concessionaria ogni 3x2 e si calava certe idiosincrasie senza problemi. Ora Maserati è proprio entrata in un mondo diverso, e molta gente è incazzata nera...anche perche come sempre il lavor fatto sui concessionari è stato affrettato e deficitario e invece di aiutare fanno imbestialire i clienti ancora di più. vedremo, speriamo bene.
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- ghibli
- ghibli 2013
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come ho detto, privilegio i rossi grandi e corposi. Barolo, Valpo, Toscana a macchia+costa. Del Piemonte trovo speciale l'uso del legno, molto tipico e riconoscibile, della valpolicella la forza e l'identità chiara della terra d'origine insieme al lavoro eccezionale fatto dai vari Bertani a partire da quasi 100 anni fa, quando ancora l'amaro ne era quasi sconosciuto. Ho fatto una degustazione di vari sessantenni fra cui un Bertani e un angelus, e l'amarone ha spento totalmente il francese: occhio imbottigliato anni 60, ma per invecchiare, pensa all'idea dell'enogo e dei proprietari già allora, una scommessa nel buio, stravinta con grande merito. Idem per la Franciacorta, un lavoro paziente pianificato su decenni e non anni. Altre persone che conosco valutano favorevolmente il Trentino-AA o altre zone del Veneto, altri mettono dentro addirittura il Ghemme o il gattinara (bleh), altri si spingono verso Puglia e isole. Amen, i gusti sono gusti ho dimenticato alcuni Rossi stranoti tipo il Tignanello di cui ho fatto un'ottima verticale tempo fa, e sicuramente altre etichette, o anche l'isole e olena base, o lo Speri, o svariati altri nel Barolo ...ma comuqnue per i miei gusti i vini che mi piacciono di più sono quelli. Il Pinot noir non mi fa impazzire, e a parita di prezzi lascio un Haas Et similia li e mi butto su altri lidi. Merlot o Cabernet che non siano per taglio bordolese, li trovi migliori e a prezzi ottimi fuori IMO... All'estero oltre ai soliti noti del Bordeaux e Borgogna butto dentro Vega Sicilia e svariati grandi americani (anche se per questi ultimi è una filosofia diversa, non da pasto e spesso con malolattica molto/troppo pesante). Ho provato recentemente in un viaggio enologico ottimi vini in Grecia: impeccabili tecnicamente, figli di anni maturati facendo apprendistato in bordeaux, Trentino, Piemonte, Toscana...ma mancano di indentità IMO (potrebbero facilmente passare per francesi appunto). la Patagonia sta producendo vini eccezionali, anni luce dalle schifezze del resto dell'argentina. L'Australia l'ho visitata in tutte le zone di produzione e fanno vini grossi e corposi, ma IMO sono dei succhi d'uva alcolici quasi indistinguibili l'uno dall'altro (a parte il solito penfolds a prezzi leggermente altini). Sud Africa invece lavora bene IMO, più vicino all'idea italiana e francese del vino. Ma comunque cerco sempre quel profilo li.
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Eh, impresa difficile, c'e' troppa roba da scegliere a cercare bene. Poi dipende da cosa cerchi. a livello personale, sono per i rossi grandi e potenti, ma alcuni produttori di barolo che lavorano di finezza sono spettacolari nel contesto giusto. Difficile farne solo dieci, su due piedi questi Amarone dal Forno Quintarelli bertani Sori' di Gaja Sassicaia Biondi santi Barolo Sori Ginestra Amarone Zenato Lupicaia I Sodi di San Nicolo' Solaia Masseto Ornellaia Amarone di Roccolo Grassi taurasi radici riserva Mascarello Villa Gemma Cepparello poggio di Sotto Col d'Orcia Barolo di Ravera Barolo di Vietti ma me ne vegnono in mente molti altri, poi c'e' da discutere delle annate sui bianchi tiro dentro per forza alcune bolle irrinunciabili Annamaria Clementi di Ca' del Bosco la Riserva dei Fondatore Giulo Ferrari il Cervaro della Sala Il suddetto Les Cretes il Cabochon lo Chardonnnay di Terlan il Tunina di Jermann che e' si uno chardonnay ma ha dentro sia la Ribolla che la Malvasia Istriana, cosi facciamo contenti tutti il trebbaino di Valentini il Breg di gravner l'Esedra dell'Oasi degli angeli Altri Franciacorta di produttori "minori" ma interessantissimi il Gaja & Rey, che non vedo come possa dispiacere a Lisse pur mantenendo con un carattere tipicamente italiano e piemontese nello specifico Poi ci sono i passiti che spaziano del Fiui a Pantelleria. C'e' troppa roba e questi sono solo i presenti ora, ma nel futuro non vedo limiti con la ricchezza di vitigni autoctoni, il saper fare vino con gusto tipicamente italiano, e il sempre migliore perfezionamento della tecnica (gia ad alti livelli in media). Anche il vituperato prosecco dira la sua in futuro, vedrete, ha troppo dalla su aparte (le ultime parole famose, hahaha). Poi c'e semrpe il discorse del rapporto qualita'/prezzo...
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Beh, faccio degustazioni alla cieca con un agguerrito gruppo di sommelier da una decina di anni, qualcosina ho assaggiato Sul prosecco Foss Marai lo trovo un ottimo produttore, ma a $5 non penso trovi del cdv (e se lo trovi è megli non berne). Il Lugana avrà un futuro esplosivo IMO, un vitigno molto promettente e gente che sa lavorare con pazienza su orizzonti lunghi. Comunqe, ti lascio volentieri tutti i bianchi della Borgogna e i riesling della Mosella, in cambio di un bel Dal Forno, un Gaia, un Sassicaia (si, mi piace eccome, e me ne fotto dei pseudo-snob che lo schifano per fare i fighi) o uno dei mille Rossi spettacolari che l'Italia produce.
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Il vino è rosso, poi c'è quella bevanda alcolica bianca fatta dalle uve Scherzi a parte, dipende sempre cosa cerchi, è anche una questione di filosofia di base. Il fatto che apprezzi un Haut-Brion non dovrebbe impedirti di apprezzare un onesto Lugana da €12, se fatto bene e nell'occasione giusta. Almeno io la penso così. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - No, più a ovest: Miami Ma la mia famiglia è di origini Bresciane/Franciacortine, e la mia attuale compagna è del Lago Maggiore, quindi conosco la zona un po'. Farinetti? Grande businessman e grande opportunista, ma l'alimentare di qualità è cosa difficile e seria, fatta da gente di altra pasta. Mi fermo qua, ma mentre ero via ho letto di sfuggita che avevano sequestrato della roba con i vermi ecc in un eataly...ma forse ricordo male. Hanno mai trovato niente in un Esselunga? Vai a vedere la logistica dell'esselunga (catena del freddo e del fresco) e poi fatti due domande di come fa un eataly ad avere la roba fresca "del contadino" in Giappone o a NY, con un solo punto vendita, per migliaia di SKU... Ma per piacere. conosco poi gente seria che ha provato ad entrare e non riceve nemmeno udienza, fino all'assurdo di un produttore di tè di alta gamma italiano che viene ignorato senza spiegazioni...pur di mettere in scaffale un mediocre marchio inglese (ad Eataly, dico, non eat-UK). Come mai? Eh...
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eh, ma io sono molto italo-centrico sui vini, (a parte alcuni champagne degli anni 80 e altre bocce di champagne attuali, ma queste quasi sempre omaggiate). Quando sono fuori dall'Italia provo volentieri roba francese, americana, spagnola, cilena e Argentina (sopratutto Patagonia, alcuni produttori sono italiani noti che lavorano veramente bene) e ultimamente alcuni ottimi vini greci (sopratutto i bianchi tipo assyrtico e alcuni Rossi agiorgitiko, o i cru come il Tessera). Ma rimango fedele all'italia: carattere, varietà, identità, e spesso qualità a prezzi imbattibili.
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A posto allora, pensavo avrebbero puntata su un abitacolo più raffinato e delle maniere più "cortesi"... così non ne capisco il senso, sopratutto vedendo le linee bah-nalotte degli esterni. boh, strano perché Renault di solito fa cose da catenella d'oro su petto peloso, questa invece per me ha il fascino di una baguette...
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- alpine
- alpine concept
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Se l'hai visitato fino in Friuli avrai capito che lavora benissimo. Ottimi prodotti, non mi sono mai trovato male, anzi, mi sono sempre trovato benissimo. Se hai occasione prova il flors di Uis (Malvasia istriana, tocai/friulano e riesling se ricordo bene), molto interessante, floreale e minerale, buona PAI e una freschezza moderata. Lo Chardonnay sembra caro, ma se lo paragoni ai prezzi (IMO) folli del Les Cretes, secondo me poi elimini tutta la Valle d'Aosta dal tuo panorama enologico (anche perché c'è ben poco degno di nota ai loro prezzi, ad essere sinceri) In Friuli se ti capita di nuovo di andarci c'è in piccolo produttore Sara&Sara che fa un ottimo verduzzo e un Merlot veramente degno di nota per il prezzo. Sei del Monferrato? Mi piace la Barbera Superiore di Vicara (Cantico della Crosia), e mi piace anche il ristorante dietro al curva (quello coi pavoni sullo stemma, non riscorso il nome. Buono e prezzi molto onesti). Se invece vai verso il lago maggiore e sei buona forchetta, tappa obbligata al Gatto e la Volpe. Va beh che dalle tue parti di opzioni en hai parecchie, ma se giri e ti capita di essere in zona Oleggio Castello...(tra l'altro sempre a Oleggio ma in basso c'è un allevamento di bufale per mozzarella, te ne prendi una e via!) P.S. Mi schiero apertamente: per me Farinetti può andare a cagare, opinione personale, ma informata.
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I think it's gonna come down to CAFE and how much FCA can save in penalties (or buying Tesla's certificates) vs the cost of federalizing a 200 and/or Cherokee with a diesel.
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Non solo l'oro, potevano togliere tutti i colori ma fare un lavoro migliore. L'esempio Lancia cade an pennello: il restyle precedente all'ultimo fu fatto, guarda caso, dal Vignelli (che rifece anche quello della Ford). Opera fatta da gente che rispetta il logo e non deve dimostrare niente a nessuno, elegante e di grande saggezza che conserva tutta l'essenza e il carattere del logo originale, limitandosi a stilizzare gli elementi di disturbo e lavorare su typesetting e font. Il secondo, fatto da quei geni della Robilant (che quasi sicuramente avranno fatto anche questo lavoro da mediano sul logo Alfa), è un disastro epocale. Anche su come hanno stilizzato il Biscione, We'll agree to disagree
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- alfa romeo
- logo
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Da quello che sento io lato Auburn Hills, no. Dovrebbe essere ampiamente confermato il nuovo 2.4 della VM.
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- fpt 2.2 multijet ii 2015
- 2.2 multijet ii 2015
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