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Non è strampalata. E' però un'altra cosa rispetto a quanto dichiarato. Piano 1 : Realizziamo 8 modelli e poi vediamo come va. Piano 2 : Realizziamo 2 modelli e se poi le cose vanno bene, ne realizziamo altri 6. Non dico che uno sia meglio dell'altro. Dico che sono 2 piani diversi. Siccome hanno annunciato, piuttosto chiaramente, e con enfasi, il primo, se si ritrovano a realizzare il secondo, le cose sono 2: o si sono già resi conto di aver proposto una cosa irrealizzabile, o ci hanno preso in giro dall'inizio. In ogni caso, da possibile acquirente, sta cosa non mi piace. Poi ribadisco, dei ritardi, ci possono anche stare, ma è un altro discorso.
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Se stiamo parlando di un ritardo, quali che siano le cause, ci può stare... Ma se il discorso, è quello che si faceva qualche pagina fà, cioè, vediamo come vanno le vendite dei primi due modelli, allora siamo alle solite. Inutile arrampicarsi sugli specchi. Se il piano, viene sviluppato in toto, è un discorso. Altrimenti è solo un bluff.
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Se parliamo di lamiere montate a caso con uno scudo, ok. Ma se metti lo scudo sulla carrozzeria di 500l o quello che è, non fai altro che rafforzare l'immagine di una fiat rimarchiata. Vallo a spiegare, dopo aver visto sta foto, che Giulietta è tutta un'altra auto rispetto e Bravo.
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Praticamente, ha detto la stessa cosa, che è ripetuta, qua dentro, su ogni pagina di ogni discussione Alfa. Non capisco perchè c'è da scandalizzarsi.
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Come strategia, potrebbe essere anche valida. Il problema di fondo è che va contro tendenza a quanto dichiarato dai vertici fin'ora. Stesso discorso, non ci sarebbe niente di male ad adottare una strategia del genere (anche se penso che Alfa non sia pronta e che tale strategia non si addica al Gruppo per il discorso della moltitudine di marchi a disposizione). Però rimane in contro tendenza a quanto dichiarato fin'ora. Già questo sarebbe un discorso più interessante.
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Al di là del fatto che a me comunque piace, c'è una tendenza, secondo me eccessiva, ad identificare, nel musetto a tapiro, l'aspetto negativo di questa macchina. (Lo stesso discorso vale poi anche per Giulietta). Ma dai vari fotoshop, mi sembra evidente, che cambiando il padellone, o anche i fari, l'impressione generale non cambia. Non riesco a vedere una macchina stravolta. Per chiarezza, non mi dà la stessa sensazione che mi dà vedere il restyling della serie 1 accanto alla vecchia. Vedo solo una Mito (o una Giulietta), con paraurti e fari diversi. Se le modifiche si limiteranno solo a quello, secondo me sono inutili.
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Di solito per i Facelift camuffano solo i paraurti. Dalla camuffatura "importante", sembrerebbe qualcosa di più di un intervento allo scudo. Però... che altro potrebbe essere? Forse, effettivamente, devono solo attirare l'attenzione.
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Però... perchè allora tutto sto camuffo?
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Quindi quello che pensi tu sarebbe "realtà assoluta"? Argomentazioni razionali e spiegazioni? Non sto qui per assistere ad una lezione. Ascolto la tua, che è solo un'opinione, e dico la mia. Adesso non stiamo parlando di caratteristiche tecniche. Stiamo discutendo, se, proporre il 2.2 depotenziato, come un'entry level possa avere senso oppure no. Come ho già detto, a me l'idea non piace per niente. La discussione dovrebbe servire a capire, come la pensano gli altri a riguardo. E soprattutto se chi si esprime è un possibile acquirente o meno. Non ho capito, su cosa, ci sia da darmi spiegazioni.
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Possibile che chi abbia un punto di vista leggermente differente, deve essere per forza visto come uno che vuole criticare? La questione è che, un 2.2 da 135 cv, in qualche modo a me stoma. Poi oh... ognuno la pensa come crede. Però io, se dovessi valutare un possibile acquisto, personalmente, una 2.2 135 cv non lo prenderei mai in considerazione. In ogni caso, se qualcuno se la vuole comprare, ben venga. Però stare a sostenere che sia una scelta, linearissima, specie dopo la presentazione della quadrifoglio verde, mi pare eccessivo. Appunto, però a sto punto lasciamogli anche i 135 cv. Facciamo l'enrty level 2.2 180 cv. E mettiamo ci l'anima in pace che non sarà alla portata di tutti.
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Non si tratta di protestare. Sono delle considerazioni, fatte, tenendo conto che la tendenza è il downsizing. Un motore di grossa cilindrata, con potenze basse, da la sensazione di qualcosa di "vecchio", piuttosto che di qualcosa di innovativo.
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Sto discorso ha senso, con un 2.2 180cv. Non con 135cv. Oltretutto, sapreste dirmi, qualcuno, che propone attualmente a listino un 2.2 depotenziato? Ho provato a farmi un giro nei configuratori, ma non ho trovato niente.
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Sarebbe interessante saperne di più sui dati di vendita di auto con motori di alta cilindrata depotenziati, contro motori di piccola cilindrata. Qualcuno ha qualche dato in proposito? Che so, modelli che li propongono entrambi, o modelli "simili" di case diverse. Qualcosa di concreto su cui farsi un'idea... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Non sono daccordo. Se proponi anche tu, come da tendenza, un motore 1,5 3 cilindri, ma con prestazioni al di sopra della concorrenza, sei ancora, il riferimento del mercato. Se invece proponi un 2.2 depotenziato fai solo una scelta di compromesso. A maggior ragione se tiriamo in ballo le segmento C.
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Mercedes non monta il 1.6 sulla classe C come entry level? Come non devono esserci per forza tutte le fasce di potenza. Se non hanno un motore adatto per le entry level, IMHO è meglio non mettere a listino una entry level e posizionarsi direttamente, in una fascia più alta. Così... a senso... 2.2 135 cv non se pò sentì!
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E' che 135 cv su un 2.2, mi sembra un controsenso. O si opta per una gamma di "alto livello" e quindi solo 2.2, ma almeno 180 cv (jaguar ad esempio non mi sembra abbia potenze inferiori) oppure, se si vuole "scendere" a potenze inferiori, si deve andare su motori più piccoli ed più economici (prezzo di acquisto , bollo , assicurazione , manutenzione, dotazioni , ... )
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Non voglio assolutamente denigrare Fiat. Anzi. Però Alfa deve essere qualcosa di distinto.E finalmente lo hanno capito.Anche se la strada è ancora lunga. Non è una questione solo di esterofilia. Io che sono tutto tranne che esterofilo, faccio fatica a considerare "Renaultume" una Mercedes, solo perchè il basso di gamma monta motori Renault.
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Non intendevo, te personalmente. Era un discorso più generale. Nel senso che chi compra premium (e se lo può permettere , beato lui ) suppongo abbia una mentalità diversa. Probabilmente, chi compra premium, al servizio ci guarda e come. Comunque, date che ci siamo, ti prendo come esempio. Probabile acquisto di un'auto usata. Probabile assistenza in officina generalista (più economica della concessionaria). Un cliente come te ( e fondamentalmente come me ) porterebbero in cassa ad Alfa, Zero Euro. Giusto o sbagliato che sia, non siamo noi quelli da prendere in considerazione. Quindi la domanda da porsi è : "Chi è disposto a spendere sull'unghia 90.000 per una Giulia, che tipo di assistenza vuole?"
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Ho la sensazione che il problema di fondo sia proprio questo. Questa mentalità è tipica, di chi poi alla fine, l'auto premium non la compra. Il dramma c'è. A livello di immagine. Così un'ipotetica Giulietta viene accostata ad una Mazda3. (O ad una Bravo nel caso di officine Fiat ). Accostami una Serie 1 ad un'altra utilitaria se ci riesci. Forse siamo un pò OT. Ma non del tutto. Il succo dell'intervista secondo me stava proprio qui. La Giulia può essere buona quanto vi pare. Ma le sorti del rilancio del marchio, passano da concessionarie e officine.
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Le questioni sono 2: 1 - Non è poi così vero che, ad oggi, il servizio tra cliente Alfa e cliente Fiat, sia così diverso. E questo è uno dei motivi, per cui IHMO, Alfa ha perso nel corso degli anni in esclusività. 2 - Volendo rilanciare Alfa, concessionarie e assistenza, rivestono un ruolo fondamentale. Differenziare, anche gli spazi oltre che il servizio, IMHO è essenziale per differenziare la percezione, che ad oggi si ha del marchio. Che poi le officine multimarca, esistono, è un dato di fatto. Che vari marchi, posizionati diversamente, possono coesistere è un dato di fatto. Se mi fanno un buon lavoro, chi lo fà, lo fà.
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Il problema, non è relativo alla condivisione degli spazi. Ma proprio alla preparazione tecnica, e alle "attrezzature necessarie". Se pago un'auto 80.000 Euro, mi aspetto che tecnicamente, sia più sofisticata di una Panda. Quindi mi aspetto, che chi ci mette le mani, sia più preparato di chi comunemente opera su una Panda. Se è più preparato, per le leggi di mercato, verrà a costare di più. La divisione degli spazi, sarebbe solo per una questione di Immagine. Ma per le vendite, l'immagine è fondamentale.
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Non è affatto OT. Come accennato nell'intervista, il piano di rilancio, e quindi l'esito della sfida alle concorrenti, non passa solo dai prodotti, ma anche, e IHMO soprattutto, dalla rete vendita e assistenza. Approccio Premium Approccio Generalista Ognuno sceglie quello che preferisce, sia come prodotto, sia dal punto di vista dell'assistenza. Ma se si vuole, che il prodotto venga percepito, come qualcosa di differente da "Fiat", l'approccio, quando si parla di vendita e assistenza deve essere diverso. Il discorso che è stato fatto più volte, parlando di Giulia, per il prezzo di acquisto, cioè che non sara più un' Alfa alla portata di tutti, vale, e dovrà valere anche per l'assistenza.
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Il discorso è piuttosto complesso. Però il punto di partenza dovrebbe essere che a parità di servizio, (indipendentemente dal marchio o dal modello) dovrei pagare lo stesso prezzo. Quindi, se per un determinato marchio, mi si chiede di più, dovrebbe essere scontato che in qualche modo mi si dia di più. Poi possiamo parlare al'infinito di cosa potrebbe essere quel di più.