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aboutdas

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  1. In Francia era già tutto il possibile "terra bruciata", per usare la tua citazione. Si fa anche in Italia e in Germania perché sono branches acquisite. Ad ogni modo i siti produttivi Stellantis ci sono ancora in Italia, seppure non tutti (ma era il segreto di pulcinella la sovracapacità produttiva Italica).
  2. è la volontà del management, esternalizzare elementi (ingegneria etc) e focalizzarsi sulla produzione e sui servizi. Ci sta, non è inerentemente giusto o sbagliato. Vedremo nel tempo.
  3. CDJ nel segmento midsize truck ha solo la Jeep Gladiator (con margini belli alti), la cui seconda generazione non è però segnalata nell'attuale stabilimento. Dai patti con UAW risultano "midsize trucks" in produzione nei prossimi anni, quindi sicuramente un RAM e un gemello Jeep. RAM ha inoltre in arrivo un "compact truck", anche se ancora non confermato negli US.
  4. La Panda non è un segmento (anche perché è cambiata molto nelle generazioni) ma ha una value proposition chiara e lampante: piccola fuori, grande dentro, vocazione fortemente utilitaristica. Se poi cresce di qualche centimetro, fa parte del processo. L'importante è che mantenga quello che la rende Panda.
  5. Concreta, sicuramente. Ma mi sembra aver perso fascino e allure. Lo capisco, è un segmento in forte calo e il gemellaggio con Passat lo dimostra, per cui avranno fatto le loro valutazioni. Peccato per il design davvero impersonale: le proporzioni goffe di Passat qui vengono salvate da grafiche più conservatrici, ma alla fine è davvero simile a un'auto di otto anni fa. Non c'è crescita
  6. Come detto prima, stavo sovrasemplificando (volontariamente). Ma grazie per aver esteso l'argomentazione, io sono d'accordo su tutto
  7. Si, chiaro, ho dato una risposta breve e semplicistica. Chiaro che questo che dici deve essere dato per assioma. Tuttavia, ci saranno luoghi dove, per esempio per densità abitativa, o complicazioni territoriali, un operatore di TPL riuscirà difficilmente ad operare in profitto, per quanto bravi siano i lavoratori, ed è prevedibile. O, all'interno dello stesso territorio operato da un TPL, alcune linee saranno profittevoli ed altre in perdita. Ma non per questo devono essere tagliate, favorendo la mobilità e l'inclusione della popolazione.
  8. Molto spesso si da per scontato che le aziende di TPL debbano operare per profitto, ma non è così: offrono un servizio di accesso comune. Non ci si aspetta che le strade asfaltate portino profitto, come non ci si aspetta che le piazze portino profitto. Il profitto è l'utilità per gli stakeholder. Per cui... E poi l'uso dei TPL da parte dei privati aumenta i ricavi delle aziende di TPL, oltre che semplificare la gestione delle linee.
  9. Comunque, più particolare della precedente, paraurti come sempre cannati malissimo, apprezzo il posteriore che cerca di dire qualcosa (ma non qualcosa di mio gusto)
  10. *Gli autobus e gli autisti costano meno al pubblico e al privato della mobilità su autovetture.
  11. Per quel che ne sappiamo, da qui a vent'anni l'EU potrebbe essere più integrata e mettere in comune l'energia. Ad esempio, la Spagna ha un rendimento eccezionale per quanto riguarda la produzione energetica sostenibile, ancora poco sfruttata. Vero che le normative di phase-out sono nazionali, oltre che sovranazionali, ma per il futuro è conveniente ragionare in ottica Europea.
  12. Per fortuna la creazione di linee di autobus è relativamente veloce.
  13. Oh no... La maniglia posteriore leggermente più bassa dell'anteriore... Che paura.
  14. Per me è poco gradevole fuori (anche se le forme le preferisco all'attuale), peggio dietro che davanti. Dentro la trovo davvero poco riuscita: non "leggera" tipo ID, ma nemmeno integrata come le classiche. è solo enorme, monumentale, esagerata, con questo tablettone che sembra oscurare la visuale (confido non sia così) e questa valanga di plasticaccia piatta con LED sotto. E parte inferiore già vecchissima... VW ha detto "sopra liceo e sotto museo". Sorry VW, a me proprio non piace.
  15. Ci sarà una caratterizzazione estetica a differenziarle
  16. Domanda: le NKx avranno una ECU integrata completa a-là Tesla oppure centraline elettroniche "classiche"?
  17. Sarò onesto. 1) Il doppio rene è enorme anche qui, anche se estesissimo in orizzontale. Io non sono mai stato un detrattore del doppio rene verticale, quindi poco mi cambia. Il frontale di per sè è riuscito, con un bel lavoro sul volume di scavo centrale. 2) Le superfici sono pulite, semplici e belle. Bravi. 3) Le proporzioni sono lontane da BMW. Palesemente è una cabina avanzata con abitacolo alto e batterie sotto il pavimento. Nessuna delle linee che si origina nel cofano anteriore e posteriore quadra con la linea di cintura dei finestrini. Con questa forma, il frontale risulta basso e la "fronte" molto alta, le proporzioni dell'abitacolo sono molto anni '80-'90, e la greenhouse è molto verticale. Qualcuno qui ha preso una Tesla Model 3 come riferimento, purtroppo.
  18. Qui il giudizio si divide in due. TL;DR: Macchina molto carina, ma poco Mini nei dettagli. Evidentemente stanno ridirezionando il marchio. Questa nuova Mini EV è una vettura simpatica e ben riuscita in sè. Debuttando dal nulla, per esempio come ha fatto la Ora Funky Cat, sarei molto positivo. Il trattamento delle superfici è interessante, i dettagli nei fari sono riusciti e curati, gli interni sono semplici; eppure, molto riusciti e particolare e le proporzioni molto accattivanti. HOWEVER, Questa non è una nuova vettura, e in quanto Mini EV va giudicata da Mini EV. Indossando la parrucca sempre adatta quando si parla di heritage, qui ci si è allontanati moltissimo dall'iconografia della Mini. Vero, rimangono i fari tondi, ma la calandra ha una forma per nulla legata all'originale. Non ci sono gruppi ottici aggiuntivi sul paraurti. Non c'è un cofano clamshell, non c'è una cromatura o un fregio laterale. Anche elementi iconici come i cordolini di plastica attorno ai passaruota, una rielaborazione non necessaria aggiunta con la seconda generazione del 2000. Il posteriore perde i richiami all'antenata e alla seconda generazione nella forma dei fari, oltre che nella loro dimensione, e nel posizionamento del portatarga. Come Mini, è una rielaborazione forse troppo spinta e poco graduale. Non voglio fare il classicista conservatore, ma è come aver fatto un salto dalla Golf II alla Golf VII in un colpo solo. Non ci vogliono le cromature, ma ora di Mini è rimasto l'abitacolo appoggiato e i fari tondi. Non per forza un male, ma un cambiamento drastico in solo una generazione a pochi anni dall'ultima riedizione dell'attuale.
  19. Un peccato che questa non sia ora la 4008
  20. Concordo, ma il resto mi piace. Anche lo spostamento del selettore del cambio è totalmente sensato, come pure l'apparizione di rotelle per il clima, seppure ancora da "capire".
  21. Mi fa molto ridere comunque che alla fine passò la variante Lancia (con fari singoli all'anteriore e fari orizzontali al posteriore, cose molto nelle corde di Fiat) e non la Large che aveva i fari posteriori verticali e i quattro fari anteriori, che sembravano un aggiornamento delle idee di Lybra sul concetto di wagon/crossover.
  22. Quello che vedo è davvero ben sotto la mediocrità, è insufficienza andante
  23. Inusualmente, meglio sedan. Il girovetri ricalcava da vicino quello della CL del 1998, un po' troppo tondeggiante per le linee di questa A8, e gli sbalzi non aiutano, come nemmeno gli interni.
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