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Il 10% della popolazione italiana vive in Lombardia, in Molise solo 308.000 persone. Ti chiedo dunque, visto che vuoi esemplificare, vuoi parlare di media in senso numerico o di media in senso di distribuzione geografica? Perché la cosa è ben diversa. E comunque io ho parlato del mio orto solo perché citato da te, come da altri. La mia opinione non equivale al mio caso personale, l'ho detto altrove in maniera evidente ed esplicita. In senso generale, "l'equilibrio tra TPL e auto private non è identificabile a priori; quello che si può fare è cercare di far pareggiare le due opzioni, ed è quello che mi auspico", nulla di più e nulla di meno. Non capisco cosa abbia l'incremento delle opportunità di trasporto con "il mio mondo", la mia vita è mia e vale solo per me.
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Questo è interessantissimo, e mi piacerebbe espandere l'argomento (magari altrove ), ma quello che ne deriva è che è sorto un altro problema che non riguarda le auto BEV, ed è quello della riduzione costante dei TPL e delle pessime condizioni in cui si versa a riguardo. Di cui le BEV non hanno tecnicamente colpa (ma determinate scelte politiche invece sì). Vedi sotto. Esattamente. Se vuoi discutere il tuo caso specifico, posso discutere anche il mio (senza auto, mi muovo in TPL, non mi posso sposare o mettere su famiglia poiché in questo paese non ho diritto di farlo). L'equilibrio tra TPL e auto private non è identificabile a priori; quello che si può fare è cercare di far pareggiare le due opzioni, ed è quello che mi auspico. Vedi sopra, il problema è che ci sono vari milioni di esempi reali. Con gli esempi ricadiamo negli estremismi, e sto cercando di fare un ragionamento di livello più alto. Si, la riduzione d'uso è una cosa che mi auguro. Prima di vendere la mia auto sono passato da un anno di riduzione d'uso, fino a quando non è stata semplicemente "di troppo". Ma era una economobile senza particolari velleità, una Fiat Bravo. Ovviamente nel cassetto ho il sogno di una BRZ. Beh, il suolo pubblico (su cui spesso le auto sostano) rappresenta anche da solo un costo per lo stato, anche solo per il mancato costo opportunità per le metrature non utilizzate a fini commerciali che portano una riduzione degli introiti da tassazione (o, in aree meno urbanizzate, il costo per lo stato di estendere linee ed infrastrutture fino al punto commerciale). Se un'auto giace abbandonata è un danno per tutti, anche solo per le sue perdite; se invece è curata ed appartiene a qualcuno che vi è effettivamente legato o interessato, va benissimo. Si tratta di fare pesi e scelte personali.
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Si, ho risposto al tuo commento in altri commenti precedenti. Tipo: Ergo ho già risposto alla falsa dicotomia: non esistono solo due soluzioni estremizzate (solo auto private o solo TPL). Una tecnologia che permette un maggior controllo delle fonti energetiche, più efficiente e meno inquinante nei luoghi densamente abitati. Mi rendo conto che l'elettrico è pieno di difetti (autonomia, chimica delle batterie, peso, produzione di energia elettrica), ma tanto quanto il motore ICE, che di base non è che una centrale termica a basso rendimento sotto ogni cofano, con appressi litri e litri di materiali infiammabili. Le complessità dei motori ICE le conosciamo da tempo, dall'affidabilità alla necessità di grandi quantità di carburanti, oli, emissioni inquinanti, difficile smaltimento, degradazione delle componenti meccaniche, etc. Non sto dicendo che una è superiore all'altra tout-court. Ma anche i computer all'inizio non erano superiori tout-court alle macchine da scrivere (anzi), quindi non è affatto da escludere che i veicoli BEV riescano ad essere interamente superiori agli ICE nel giro di qualche lustro. Non ho corretto il tiro, è esattamente la stessa cosa che dico fin dall'inizio se rileggi i miei messaggi. Dai passaggi sulla riduzione del parco circolante, l'incremento delle politiche di accessibilità e trasporto pubblico, etc. Non ho mai detto "banniamo le vetture da trasporto privato", ma ritengo che le vetture da trasporto privato non siano l'unica opzione, e quando lo sono (per esempio in luoghi remoti) è giusto che ci siano altre opzioni, anche solo per rispetto di tutte le persone sul territorio (per esempio, ipovedenti o affetti da varie forme di disabilità, persone spaventate dalla guida, etc.). Ciascuno dovrebbe scegliere in base alla miglior soluzione nel suo paniere, e questa è una cosa che al momento non per tutti è possibile, e sono forzati ad una vettura privata con costi di gestione e sociali non indifferenti.
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A me dispiace solo per il powertrain sottotono perché il resto è ottimo e ben tenuto, ottimo lavoro Hyundai.
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Audi A5 2024 [Sportback, Avant] - Prj. B10 (Spy)
aboutdas ha risposto a Cole_90 in Scoops and Rumors
Più la vedo e più penso che lei sarà davvero riuscita e riuscirà a cancellare l'oblio dell'attuale.- 217 risposte
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Per questa ragione avevo citato l'indice di Gini più addietro. Ci terrei a precisare che l'indice di Gini ha visto il suo primo declino su scala globale in cinquant'anni proprio nel 2022. I ricchi hanno sempre più ricchezze, è palese, e non dipende dall'auto elettrica come oggetto. Il resto non è distruzione, ma ricollocazione. Con l'avvento dei computer, le aziende produttrici di macchine da scrivere hanno avuto un riposizionamento o una chiusura, ma nessuno di noi si augura un futuro a macchine da scrivere. Quindi, per quanto riguarda i problemi di salario, siamo off-topic. Ho già risposto, il resto è una falsa dicotomia.
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Ho già risposto in altri punti. E ti prego di identificare il punto in cui ho detto che tutti devono andare in giro col monopattino, ed il resto è quello che si definisce una falsa dicotomia. Non è quello che penso io, e siccome si parla di futuro si possono dare solo trend, proiezioni e opinione. La mia opinione è che non sia il costo dell'auto elettrica il problema, bensì il sistema economico, politico e salariale. Banalmente, puoi dire lo stesso dell'inflazione attuale, dato che nessuno stipendio viene aggiornato in tempo reale all'inflazione. Ma la colpa non è "dell'inflazione", ma della circostanza.
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No. Coefficiente di Gini - Wikipedia Infatti il mio non era un caso generale, ovvio che non dico che tutti devono vivere senza auto. Ma è palese che 39 milioni di vetture sono in sovrannumero, anche solo perché il numero dei patentati (dai 14 anni in su) è esattamente pari a 39 milioni [dati: 2020]. Siccome qualcuno qui diceva che un obiettivo dell'attuale politica europea è anche la riduzione del parco circolante, io dico che concordo e me lo auguro. Così come non tutti vivono in città, non tutti vivono in luoghi remoti: Mi sembra giusto che abbia l'auto chi lo ritiene necessario. Non ho cercato di applicare la mia politica personale a tutti, ma è palese il sovrannumero di vetture anche solo perché abbiamo mediamente più di una vettura a testa per patente (18+ anni). PS: gli autobus sono al momento per lo più in perdita proprio perché operano in sottocapacità, motivo per cui i tempi sono lunghi. Meno auto implicano anche un maggior uso della capacità dei TPL, con conseguenti benefici in termini di frequenza e puntualità. E non sto parlando di persone specifiche, ma di larga platea. Banalmente, mi auguro anche una riduzione nel consumo di carne da parte della popolazione, non significa che tutti debbano diventare vegani. Ci vuole equilibrio. Quindi, invece di parlarmi del lavoratore di Rimasco con la famiglia lontana che fa fatica a raggiungerla, o la piccola famiglia desiderosa di viaggi extraurbani di 250+km su tratte non servite dai trasporti pubblici, applicate un criterio ampio. NON sto parlando di questi casi specifici. Se parlo di qualcuno in senso specifico, parlo della mia esperienza, e io ho calibrato in maniera sicuramente più forte rispetto a molte persone la riduzione del mio impatto personale da un punto di vista ambientale e sociale e non ho la stessa aspettativa dagli altri. Non sono relativamente benestante, non ho una vettura o una casa di proprietà, non ho un contratto a tempo indeterminato al momento, se le perplessità sono di tipo personale (***); quindi, direi che questo OT. Anche perché non ha a che vedere con il tema del topic.
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Era esattamente il senso de mio punto sul fatto che dovremmo augurarcelo noi in primis. L'argomento del ceto basso che deve comprare la Panda per fare le gite fuori città lo capisco, ma il problema è che chi è indigente (per usare una parola qui) non dovrebbe sobbarcarsi l'equivalente di dieci suoi salari completi per permettersi una vettura e poi sobbarcarsi l'equivalente di quattro stipendi all'anno tra svalutazione, manutenzione e costi di gestione. Chi è in tali condizioni dovrebbe muoversi col trasporto pubblico locale, che è molto più conveniente. Per le gite fuori porta esistono gli autobus extraurbani ed i treni, o la rete di amicizie. Non tutti devono avere un'auto, e 39Mln di autovetture in un paese da 65Mln di persone sono palesemente troppe. Infine, io ho smesso di girare con l'auto l'ho venduta lo scorso Giugno.
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Beh, da un altro punto di vista una riduzione del parco circolante, oltre a ridurre l'inquinamento, riduce anche il rischio di decessi e feriti. In Europa, il miglior continente al mondo dal punto di vista della sicurezza stradale, ogni anno una persona ogni 10.000 muore in un incidente stradale. Quasi 90.000 persone nel 2016 sono decedute in incidenti stradali. E la cosa drammatica è che solo una quota minoritaria delle vittime di incidenti muore, specialmente nel nostro continente. La maggior parte sono feriti, più o meno gravi, di cui una inevitabile percentuale non potrà riavere la vita che aveva prima. Sinceramente, credo che una riduzione del parco circolante sia una cosa che dovremmo augurarci tutti, in primis noi appassionati. Ridurrebbe i rischi, il traffico, l'inquinamento, lo stress.
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Innanzitutto complimenti, è un'ottima realizzazione e sembra molto coerente con le attuali one-off Ferrari. Dall'altro lato alcune cose non mi convincono appieno: Montante A nero, come pure il tetto La linea unica che in fiancata chiude la presa d'aria laterale, cingendola e salendo fino al tetto. Frontale suddiviso su diversi livelli 1) Il tetto nero non era una caratteristica della Testarossa e, anche se ora si usa molto, il risultato visivo in termini di bilanciamento delle masse risulta un po' diverso dal peso visivo della Testarossa. 2) La nervatura laterale che risale, cingendo e definendo la presa d'aria laterale, è una buona citazione a prodotti recenti, oltre che ad altre vetture prestazionali (Chiron, ad esempio), con il montante C che avanza come nell'ottimo lavoro della Pininfarina Sergio. Però lo trovo un tratto poco coerente con la Testarossa, il cui valore constava nell'estremizzazione dell'orizzontalità (come si faceva in quell'epoca), cosa che enfatizzava le quasi mistiche proporzioni della Ferrari. Con questa nervatura a salire, questo elemento si perde e la lunghezza ed imponenza del volume posteriore sono un po' smarriti. 3) Pur apprezzando il frontale che esibisce livelli nuovi, perde un po' una delle magie della Testarossa, questa illusione dei fari inferiori molto insoliti, quasi "completi" visivamente fino a quando non si aprivano i fari superiori. So che sembro un estremista, ma ti assicuro che non lo sono. Le caratteristiche definitorie della Testarossa, secondo me, sono l'uso delle linee orizzontali, la maschera inferiore frontale, quella posteriore, e la vetratura laterale mozzata. Non so se il tuo intento era riprendere la Testarossa nell'ambito concettuale o estetico, ma io mi sono basato su quello estetico per dare un parere
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- ferrari testarossa hommage
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1) Chi si interessa a un marchio morto è chi guarda al marchio in sè, è "appassionato", quindi non vivrà bene un salto differenziale. 2) Vel Satis e Avantime sono stati dei flop, vero. Scenic, Espace, Laguna, Mégane, sono invece stati dei successi. Che le seg.E di un marchio generalista non abbiano funzionato credo sia accettabile. Vel Satis ha seguito il trend del mercato, circa 5000 unità/anno meno della 607 e notevolmente più della C6, giusto per citare le altre due rivali francofone. Il "flop" va relativizzato". Quindi Lancia doveva fare solo la Delta, e solo squadrata, va bene. Potenzialmente con verniciatura MARTINI RACING di serie. Detto questo, la Mégane II è stata la Mégane di maggior successo, e la Mégane è stata la compatta di Renault di maggior successo. Quindi non è proprio effetto dulcolax, considerando l'importanza effettiva del modello per il marchio. Non si vende solo di estetica, chiaramente, ma quando è divisiva è importantissima. Solo una piccola percentuale degli acquirenti di un'auto stilisticamente rassicurante la ama per lo stile o la sceglie per lo stile; chi sceglie un'auto dallo stile divisivo lo fa per quello, con gli altri fattori di minore importanza. Ad ogni modo qui si torna alla Lancia che vorrei, che è fuori tema del topic.
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è un marchio morto. L'unica maniera per avere un impatto è con qualcosa di impattante
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Io non vedo l'ora di liberarmene invece Io sono convintissimo con ciò che ho visto. La questione è che non va visto tutto con "gli occhi da Lancia". So che la tiro fuori spesso, ma questa è sicuramente molto divisiva, anticonvenzionale, e ha dato un totale nuovo significato al termine "Renault" per il mainstream. E ha riscontrato successo. Ma agli aficionados della Renault col portellone fastback (elemento pressoché storico del marchio), guardandola attraverso la loro lente ed il loro punto di vista, non poteva sembrare una "bella Renault". Eppure.
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Buona parte dell'inquinamento è dovuto al ristagno d'aria. Non è quanto inquina in un dato momento un elemento, ma quanto circola l'aria e quindi per quanto tempo l'inquinamento ristagna in una data area. Banalmente, Stoccarda è una città molto ventosa e dunque poco inquinata. L'intera Pianura Padana è zona di ristagno aereo, quindi inquinamento (ma anche banalmente l'umidità) restano statici. Per cui l'inquinamento si somma ed accumula rapidamente in quanto più pesante dell'aria.
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La calandrona larga rovina l'appeal nato all'inizio della calandra che circondava il logo (Clio IV), poi esteso per maggior presenza. Ormai il concetto è modificato, e sinceramente non mi piace. L'aspetto finale potrebbe risultare più curato dell'attuale, ma ho i miei dubbi sarà più bello.
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Si, è piccina come la T-Cross, rispetto alla quale sembra più "alta sulle ruote" (maggior altezza visiva da terra, seppure magari sia solo un elemento ottico) e più bassa a livello di tetto.
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La perdita di posti di lavoro è fattuale, ma è anche un meccanismo avvenuto molte volte in passato con l'avvento delle nuove tecnologie. Pensiamo agli uffici postali, o alle banche. La "fortuna" è la curva demografica sempre più distruttiva (per chi, come me, non vedrà mai una pensione), o comunque orientata verso una riduzione della popolazione.
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Il problema in questo caso non è l'auto elettrica, ma lo sproporzionato costo degli immobili. Giusto per chiarire. [US data, fonte Longtrends] Il problema non è l'auto, è il fatto che una casa (media) costa svariate volte il guadagno annuale (medio). Il fatto che a Londra ora siano permessi mutui intergenerazionali per l'acquisto di case la dice lunga. Non è quello che ho detto Io pure, col trasloco a Torino vivo a due passi dalla stazione e ho venduto l'auto personale. Tanto se devo fare tanti km ci sono i treni o gli aerei, per pochi km ci sono i mezzi pubblici o, se proprio, amici o veicoli a noleggio.