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Valtteri Bottas al lavoro con il centro stile Alfa Romeo La passione e l’esperienza del pilota di F1 a supporto dei designers Alfa Romeo La presenza di Valtteri Bottas presso il Centro Stile è stata occasione per Alejandro Mesonero Romanos, responsabile del design Alfa Romeo, di confrontarsi in gran riserbo con il pilota su progetti che il marchio sta sviluppando. La consegna della Giulia GTAm non è l’unico motivo che ha spinto il campione di F1 ad incontrare a Torino il team di lavoro Alfa Romeo in uno scenario completamente diverso dal consueto. Nei week end di gara, infatti, la concentrazione ed il focus del team sono 100% rivolti alle performance in pista senza divagazioni di alcun tipo. Presso il Centro Stile Alfa Romeo invece Valtteri Bottas ha potuto incontrare Alejandro Mesonero Romanos, responsabile del Centro Stile Alfa Romeo, che ha approfondito e condiviso con lui alcuni progetti sui quali il team di disegnatori sta lavorando. Dunque, oltre all’acquisto della vettura più potente mai prodotta dal marchio, Valtteri Bottas si è messo, con grande entusiasmo, a disposizione di Alfa Romeo contribuendo con suggerimenti personali e proposte tecniche molto specifiche. Il legame che si è creato tra Valtteri ed il Team Alfa Romeo va oltre il consueto rispetto degli obblighi contrattuali. Tra il Pilota di F1 ed il marchio italiano si è sviluppata una naturale intesa e condivisione di valori. Un’ alchimia entusiasmante che il Marchio non vuole assolutamente rendere fine a sé stessa. Sono infatti diversi i progetti sul quale il pilota è stato coinvolto in prima persona. Stile, Dinamica di guida, Aerodinamica, sono molteplici gli ambiti di sviluppo sui quali l’esperienza decennale da pilota di F1 rappresenta un valore aggiunto. Alejandro Mesonero Romanos, Responsabile Centro Stile Alfa Romeo. Conoscevo il Pilota ed il professionista ma sono impressionato dal Valtteri appassionato di auto e profondo conoscitore della progettazione veicolo. Il suo coinvolgimento può sicuramente fornire un ulteriore fonte d’ ispirazione nella scelta di determinate soluzioni specifiche. Il suo punto di vista è sempre funzionale e fortemente driver oriented. Dallo stile alle soluzioni ergonomiche, dall’ aerodinamica alle emozioni ed al piacere di guida: in ogni area di sviluppo il suo contributo e la sua esperienza saranno una chiave di lettura eccezionale. https://www.media.stellantis.com/it-it/alfa-romeo/press/valtteri-bottas-al-lavoro-con-il-centro-stile-alfa-romeo @Aymaro hai un nuovo collega
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Corrono sulla pista di Montecarlo come in F1 ma con una minicar: escono illesi dall'incidente da paura Oltre che essere una delle piste più affascinanti della F1, quello di Monte Carlo è anche uno dei circuiti più tecnici della categoria con le sue curve strette che si snodano tra i lussuosi palazzi del principato di Monaco. Un tracciato che regala scorci meravigliosi se percorso con la dovuta cautela e con il mezzo adatto. Tutto il contrario di quello che hanno fatto due ragazzi di 16 e 22 anni che hanno pensato di correre a tutta velocità lungo la pista cittadina a bordo di una Citroen AMI, una minicar che non ha certo le caratteristiche delle monoposto da corsa. Il minorenne al volante ha provato a driftare lungo la storica curva Fairmont Hairpin finendo per perdere aderenza e ribaltare la minicar e facendola schiantare contro i piloncini che delimitano la carreggiata dal marciapiedi. Il 16enne alla guida e il passeggero sono stati trasportati all'ospedale più vicino senza ferite gravi. https://www.lastampa.it/video/socialnews/2023/03/12/video/corrono_sulla_pista_di_montecarlo_come_in_f1_ma_con_una_minicar_escono_illesi_dallincidente_da_paura-12689814/
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Ferrari, Leclerc inquieto. Charles va da Elkann e chiede rassicurazioni Il disastroso primo GP della stagione ha spaventato il pilota, che ha ottenuto di parlare al presidente a Maranello L’allegria e i sorrisi sfoggiati alla presentazione della Ferrari SF-23 sembrano già dimenticati. La prima gara in Bahrain ha lasciato strascichi pesanti. La rossa è più lontana dalle Red Bull di quanto fosse a inizio 2022, al contrario di quanto veniva sbandierato poche settimane fa, e cominciano i malumori. Il più contrariato è Charles Leclerc, per la frustrazione di non poter competere con il rivale Max Verstappen, al di là del guasto alla power unit che gli è costato il ritiro quando occupava la terza posizione. Il monegasco, al rientro dalla trasferta di Sakhir, avrebbe chiesto e ottenuto di incontrare il presidente John Elkann a Maranello, per discutere della situazione. Evidentemente preoccupato. La stagione dell’assalto al titolo iridato rischia di trasformarsi in un’altra vana rincorsa alla vetta. E la prospettiva è inaccettabile da parte del pilota, che si aspettava un passo in avanti dopo il secondo posto dello scorso Mondiale. Probabile che Leclerc abbia voluto condividere il proprio punto di vista con Elkann (fra i due c’è un rapporto diretto) e ricevere rassicurazioni. Il suo contratto con il Cavallino scade alla fine del 2024, si è parlato più volte dell’interessamento della Mercedes, ma non è questo l’argomento che sta a cuore a Charles. Lui vuole solo vincere con la Ferrari. È legato alla rossa da un profondo amore fin da quando era bambino ed è riconoscente di quello che ha ricevuto, perché la Driver Academy di Maranello è stata fondamentale per la sua crescita e la promozione in prima squadra ha fatto decollare la sua carriera. Riportare al trionfo il team è una missione alla quale non rinuncerà facilmente. Tuttavia, dopo quattro stagioni alla Ferrari, anche il ragazzo prodigio sente che il tempo stringe. L’inquietudine di Leclerc era già evidente durante i test pre-campionato. Ricordate quel lungo dialogo al muretto con David Sanchez, l’aerodinamico capo del Concetto Veicolo, che ha appena dato le dimissioni? Charles ha capito che qualcosa non andava, rispetto alle ottimistiche previsioni delle prove al simulatore, e la stessa impressione ha avuto il compagno di squadra Carlos Sainz. La gara ha portato alla luce i loro incubi. La SF-23 ha evidenziato un elevato degrado delle gomme, sia quelle di mescola morbida sia quelle dure, sintomo di problemi complessi da risolvere. In più l’affidabilità ha fatto crack, come l’anno scorso in Spagna, Azerbaigian e Austria, un fatto sconcertante considerati i tantissimi test effettuati ai banchi motore di Maranello. Le parole grondanti di ottimismo dell’a.d. Benedetto Vigna ("la Ferrari SF-23 non avrà precedenti in termini di velocità") sono state amaramente smentite. Lo scenario cambierà sui lunghi rettilinei di Jeddah? Difficile crederlo, nonostante la vettura sia accreditata di un’ottima velocità di punta e quella araba non sia una pista che stressi le gomme posteriori, perché quando ti manca un secondo al giro in gara c’è poco da sperare nei miracoli. ... https://www.gazzetta.it/motori/ferrari/11-03-2023/ferrari-c-e-leclerc-inquieto-charles-va-da-elkann-e-chiede-rassicurazioni.shtml --- Nel dopo Binotto, clima di paura in Ferrari. Ha influito sui problemi della SF-23? Nel vuoto di potere seguito all'addio del vecchio team principal lo sviluppo della nuova monoposto è stato chiuso in anticipo. Nessuno si è preso la responsabilità di scelte rischiose L’addio di Mattia Binotto a quanto pare non è stato indolore. La Ferrari vista in Bahrain ha mostrato un notevole ritardo rispetto alla Red Bull campione del mondo e in parte anche nei confronti della sorprendente Aston Martin. L’anno scorso, sulla stessa pista, la rossa aveva centrato la pole con Charles Leclerc e fatto doppietta in gara. La filosofia della vettura è leggermente cambiata, rispetto alla precedente F1-75, cercando di migliorare un punto debole costituito dalla velocità di punta, a scapito della percorrenza in curva. ... https://www.gazzetta.it/motori/ferrari/11-03-2023/f1-dopo-binotto-clima-di-paura-in-ferrari-ha-influito-sui-problemi-della-sf-23.shtml