Tu di sicuro ne saprai più di noi , ma ci sono differenze abissali tra Fiat-BMW e FIAT-Chrisler:
- BMW è relativamente sana, con proprietà relativamente incentrata all'auto. Chrisler è in fase di coma farmaceutico finanziariamente, ed è posseduta all'80% da un fondo di investimento.
- Fiat/BMW se non erro era un accordo industriale, qui Fiat si prende il 35% del capitale. Il che se la matematica non è un'opinione significa che il fondo Cerberus scende al 45%. Un altro 5% e sono 40-40 per dirla come a un bambino di 6 anni.
- Chrisler è una testa di ponte perfetta per lo sbarco dei prodotti italioti negli states, insomma, (concedetemi la semplificazione ESTREMA) basta piantargli sui piazzali qualche decina di migliaio di auto (se non farle fare direttamente in USA), e il gioco è fatto... La rete distributiva/organizzativa/commerciale è già fatta e formata e si evitano cannibalizzazioni di gamma scomode su buona parte della gamma.
Noi vediamo solo le premesse ora, magari tra un mese cambio opinione in modo radicale, ma oggi mi sembra un ottimo accordo.
Fiat "aiuta" Chrisler avendo in cambio la rete distributiva nordamericana su un piatto d'argento, e presumibilmente FPT si troverà a poter saturare per bene le sue capacità produttive (credo che eventuali fabbriche nordamenricane vengano utilizzate per assemblaggio e stampo dei lamierati. Motori, trasmissioni e componenti varie costa meno mandargliele via nave già parzialmente assemblate come fanno i Jap con le fabbriche europee).
Poi sarà romanticismo, ma il mio cuoricino ancora un po' nazionalista è più sereno a leggere di accordi simili, in cui è Fiat a "mangiare capitale", piuttosto che di svendite del settore auto Fiat a qualche conquistador d'oltralpe.