Questo più meno è un sunto dell'editoriale
Si parte dalla considerazione che nessuna delle 3 delle ultime importanti gare - Arabia Saudita, Giappone e India – sia stata vinte dal TYPHOON.
Nativi si concentra sulla vicenda indiana, sottolineando l'eliminazione dei concorrenti americani e russi in fase preliminare, privilegiando prodotti europei. << Il successo del RAFALE ha una rilevanza strategica indubbia >> , scrive il direttore di RID, per il quale la Francia e Sarkozy hanno mobilitato ogni risorsa possibile, con una strategia vincente in zona cesarini che porta ossigeno all'industria aerospaziale francese, in difficoltà sui mercati negli ultimi tempi. Infatti questo successo, il primo per il RAFALE, migliora la competitività del mezzo per altre commesse, sia pure minori, e ne facilita l'evoluzione, che probabilmente sarebbe stata limitata dal monocliente nazionale.
La proposta del TYPHOON per l'India è considerata molto competitiva, del 5-10% più costosa rispetto a quella Dassault sì per le caratteristiche migliori del mezzo, ma anche perché << produrre un aereo in 4 Paesi comporta extra costi rispetto ad un approccio monopaese. >>
L'autore contesta poi che la scelta di una aereo sia << in base solo alle prestazioni o a quanto soddisfa il requisito operativo. >> La Francia, infatti, aveva già conquistato altri contratti (aggiornamento MIRAGE 2000, missili, sottomarini), oltre ad aver fatto davvero tutto il possibile per ottenere anche questa maxi commessa (e si aggiungono dei puntini di sospensione). Il consorzio per il TYPHOON certo non poteva vantare la stessa 'sistematicità'.
Passando all'Italia, la si invita a darsi una svegliata, facendo notare che i tanti tagli non aiutano la competitività del settore aumentano i problemi occupazionali (come dico sempre anch'io su questo foro). Si incolpa il sistema-Italia di non appoggiare il proprio prodotto in tutti i modi, facendo magari pesare gli acquisti passati e futuri di materiale da altri paesi (riferimento ad Israele, ma credo che l'editoriale sia stato scritto prima della notizia sullo M-346) e l'entità dell'impegno militare all'estero, con una nota acidula sulle mancate proteste di Monti per la cancellazione del contratto C-27J dell'USAF ( << neanche quando abbiamo il prodotto migliore al prezzo migliore si vince negli USA e ci si mette al sicuro da cancellazioni o trucchetti. >> ).