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Se me la regalano te la vendo al 20% in più sfruttando il fatto che che la crisi dei semiconduttori e i prezzi dell'usato sono alle stelle
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Quanto è figo ancora oggi il RAH-66 Comanche, se non sbaglio uno dei primi ad avere il rotore di coda col piano molto inclinato e intubato per ridurre al minimo la rumorosità dovuta all'interazione tra il flusso del rotore principale e quello del rotore di coda In generale trovo pazzeschi i prototipi di Sikorsky ad alta velocità, tipo i figli dell'X2 con elica spingente.
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Il problema è che all'epoca tutti sapevano mettere mano ad un carburatore, senza problemi. Roba di routine. Su SPICA già all'epoca era un casino in Italia, figurati fuori. Se metti su un prodotto un sistema che è di fatto un "single point of failure" e nessuno lo sa mettere a posto / sa come funziona... l'unica cosa che puoi aspettarti è una figura di merda colossale. Comunque il manuale di manutenzione SPICA per Montreal era un bel volumetto di una quarantina di pagine... il filtro era ben evidenziato e credo ci fossero anche gli intervalli di manutenzione, il problema almeno all'epoca non era quello. Il sistema andava benissimo, purché ben calibrato (tutto il sistema di variazione della portata in base al carico, pressione atmosferica, temperatura, le sferette centrifughe ecc ecc). Questo enorme "purché" poi ti costava un occhio perché se il sistema non era ben calibrato, o se si guastava uno dei componenti anche miserrimo, a capirci qualcosa sulla diagnosi e a metterci mano c'erano solo pochi specialisti e con strumenti specifici. Senza contare quei macellai che, non sapendolo, sbagliavano a fare la messa in fase della pompa rispetto alla messa in fase del motore. Per questo motivo molti già all'epoca molt sostituivano semplicemente tutto coi carburatori. Adesso invece molti tornano ad apprezzare lo SPICA per una semplice ragione: di gente brava a mettere mano sui carburatori ne sono rimasti più o meno tanti quanti ne sono rimasti a mettere mano su SPICA. E come dici tu, una volta che lo SPICA è stato calibrato, tutte le componenti della pompa sono rimesse in funzione ecc, a quel punto il sistema è molto affidabile e non è soggetto a dover essere ritarato stagionalmente perché ha già in sé tutto quello che serve per assorbire le variazioni di pressione e temperatura.
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Io andrei di Atom + Nomad + treni di gomme a perdere... ma io sono povero dentro.
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Non ci vedo nulla di relativo al rotativo... sembra più un tentativo di sostituire "mazdaspeed" con una lettera più internazionalmente riconoscibile
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Erano macchine diverse, GTV 2000 era l'apice del progetto 105, almeno tra le stradali, mentre l'Alfetta GT era agli esordi del 116... progettata con altro in mente (più comoda, più spaziosa) e con la crisi del 70 già dentro il progetto. Per quanto mi riguarda lì hanno cannato con la storia di buttare via 105 e ricominciare da zero, dovevano andare avanti col cambio in blocco invece che incistarsi nel transaxle e semplicemente passare ad un parallelogramma di Watt o altro tipo di link più "moderno" mantenendo il classico ponte rigido posteriore, senza scomodare DeDion. Un sistema che ha bisogno di costose regolazioni su un un normale 4 cilindri (non stiamo parlando di "accordare" un 6 cilindri col multicorpo...) non è valido. Che poi l'assistenza sia pure inesistente peggiora le cose. Chissà se conta anche il fallimento originario, quello che portò dalla S.IA.D. all'A.L.F.A.
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Sì però alla fine né Lancia, né FIAT né Maserati avevano lo stato come azionista, e tutte in un modo o nell'altro hanno fallito il salto internazionale. Per me il problema è sotto, ad un livello inferiore rispetto alla politica. Poi c'è chiaramente anche il tema della politica e di come non è stata in grado di creare terreno fertile nei confini nazionali. 😂 "come sei caduto in basso quattroruote - 1970". Poi sarà stata anche "valida"... Ma a quel prezzo doveva essere superlativa.
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Scelta scellerata, ma secondo me già sotto cominciava a mancare il prodotto. Per molte cose in Alfa hanno campato di rendita con 105, quando è arrivato il momento di 116 erano passati 10 anni secchi di totale immobilismo, con scelte tecniche purtroppo derivate da ancora prima (vedi il ponte posteriore con il braccio a T) e ormai al limite... invece di evolvere hanno stravolto, col risultato che la Giulia hanno continuato a venderla per altri 6 anni... Dai, diciamocelo chiaro e tondo... Come dovrebbe essere un'Alfa Romeo: E questa sul mercato internazionale si è giocata tutto...
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Non so: siamo sempre stati bravissimi nell'artigianato, un po' meno nella grande serializzazione. Se leggi le interviste di operai e dirigenti dell'epoca ti accorgi che l'organizzazione del lavoro, non solo in fabbrica ma proprio davanti al foglio da disegno, è tutto fuorché "tedesco". Non penso fosse un problema del fatto che ci fosse una direzione statale, è ad un livello più basso. Se leggi "Il Portello - Voci dalla Fabbrica", o i libri di Chirico e di Busso ti accorgi di come proprio a livello di "mid management" le cose fossero messe male. Migliorano ad esempio Alfasud, che è un progetto moderno infatti, più di 116 (che secondo me è un po' il risultato di una masturbazione mentale di Busso, ma qui mi fermo, non voglio essere menato ) Comunque al di là delle fantasie distopiche, secondo me le 105 e derivate sono l'incarnazione del successo di Alfa Romeo e di quello che dovrebbe incarnare una vettura Alfa Romeo oggi: meccanica solida e affidabile, essenziale ma ricercata, senza complicazioni inutili ma con soluzioni tecnologiche avanzate, ottime doti dinamiche nel segmento, prezzi accessibili, mix di allestimenti e motorizzazioni povere/medie/top e di versioni sportive (servono entrambe, con una acchiappi l'acquirente, con l'altra chiudi il contratto), estetica intramontabile. Questo al di là del fatto che sia una vettura alta, bassa, una B, C o F, a trazione anteriore o ibrida. Sono proprio i concetti "base" che per me dicono Alfa Romeo. Tipo io una Giulia attuale col 1.5 barbon edition l'avrei fatta subito, col manuale 5 marce per risparmiare Aggiungo: per me Alfa Romeo = L4 e L6... già il Busso V6 lo vedo come una deriva libertina Ma non c'entra il 1.3! Per carità, di Alfa Romeo col motorazzo ce n'erano già, guarda la già citata 2600... solo che andavano bene! Il problema è mettere un V8 molto delicato sul telaio di una Giulia, lo stesso della 1.3, e poi andare in USA a sperare di venderne più di 2 in fila con un listino da Supercar. Montreal non era un idea "perfettibile", e non era nemmeno un prodotto valido, sotto nessun punto di vista. E infatti... Per forza: Montreal non era un prodotto all'altezza, e non aveva dietro la rete di supporto. E' interessante a livello di collezionismo, ma non per prenderci spunto come filosofia del marchio...
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Stesso spacciatore di MotorTrend credo
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Ma no, di lusso? Ma di che. Se le compravano anche gli operai eh... Erano se vuoi "premium" ma nemmeno upper premium, c'erano gli allestimenti poverelli (se non sbaglio le prime Giulia 1.3 avevano addirittura il 4 marce) e quelli più ricchi. Più sopra in gamma c'erano le 1750 Berlina / 2000 Berlina, che però anche lì... Non erano "lusso" e di tra l'altro erano peggio riuscite della stessa Giulia. Per il lusso c'era la 2000 (tipo 102) e la 2600 (tipo 106) col suo bel 6 cilindri in linea. Ecco la 2600 è probabilmente l'ultima Alfa Romeo di lusso ben riuscita.
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Secondo me hai una visione molto distorta e diciamo "fanciullescamente romantica" del Marchio e della sua evoluzione. Praticamente secondo i tuoi standard le vere Alfa sarebbero i modelli prima della 1900 e poi pochissimi altri prodotti in esemplari numerati o in piccolissima serie. Bello eh, ma non è l'Alfa Romeo, ed è solo una parte dell'epica del marchio. Che, tra l'altro, è andato avanti ed è entrato nella leggenda soprattutto per quelle vetture "in catena" che tu sembri disprezzare, e per le loro varianti speciali (le Sprint o Super Sprint, le GT(V,A,C) gli spider) più che per alcune gemme, di cui tra l'altro alcune manco hanno mai brillato. Per carità: opinioni, ognuno ha le sue, ma non dimentichiamoci la Storia e i fatti che ci sono in mezzo. Se non ci fosse stata la 1900, non ci sarebbe stata l'Alfa Romeo. L'Italia è uscita dalla seconda guerra mondiale né come vincente né come perdente, è uscita semplicemente distrutta. Senza il balzo del vincitore, senza il moto d'orgoglio dello sconfitto. Poi se tu mi vuoi dire che le Giulia 105 non sono Vere Alfa perché "alfa non era fatta per quello", alzo le mani. In pratica è come buttare via 70 anni di storia del marchio... non capisco come si possa parlare di filosofia di progetto delle vere Alfa rigettandone completamente la storia.
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Questo semplicemente vuol dire che il prodotto si deve evolvere nella sua filosofia, come hanno fatto tutti i costruttori, senza avere per forza supercar in gamma. Poi che ci siano anche le super car aiuta l'immagine, ma ad esempio Mazda vende un ordine di grandezza più di Alfa, con un immagine sempre sportiva, senza avere in gamma nessuna super sportiva Non è un'opinione: è dimostrato dai fatti. Fermi vettura lunghi e costosi, dinamica azzoppata a causa di un motorazzo schiaffato nel telaio di una "un’auto qualunque da catena di montaggio", per usare le tue parole, prezzo esageratissimo, bassissimo risultato commerciale non solo come vendite, ma proprio come guadagni, che hanno portato ad un pessimo risultato di immagine. Invece il Duetto, che è uno spiderino 4 cilindri semplice semplice, niente V8, ed è un'icona apprezzatissima, e infatti l'hanno prodotto per 28 anni... e ne vedi circolare ancora, anche in USA. Quello sì che è un successo di immagine (nonostante tutti i problemi del modello e il fatto che non abbia avuto di fatto eredi).
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Se a qualcuno interessasse approfondire l'argomento elicotteri dal punto di vista tecnico, consiglio questo libro Sì c'è tanta matematica ma anche molte spiegazioni discorsive e disegni chiari. L'ho usato sia per l'esame di Elicotteri sia per scrivere la tesi. Ho l'edizione del 2005, a pagina 318 c'è scritto "La versione civile è il Bell-Agusta BA 609, che entrerà in servizio fra pochi anni" 😅😂😂
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E' che il prodotto per come era concepito era cannato, fine. Arrivato in fretta e furia per cercare di incassare alcune delle manifestazioni di interesse. E poi vai a vedere e la vettura per cui sono arrivate le manifestazioni di interessa era un 4 cilindri 1.6.... Perché di fatto Montreal è il recupero di Canguro che è a sua volta basata su TZ2. Anche a livello di produzione era una cagata pazzesca, l'auto partiva da Arese, andava a Caselle, tornava ad Arese...
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Scusa ma 33 Stradale è un unicum nel marchio. Per quanto sia stupenda... ne hanno fatte 18 di telai stradali, tutti diversi, di questi 5 sono diventati concept. Gli altri 13 non ce n'era uno uguale all'altro, in nulla nemmeno nella posizione dei tergicristalli o delle prese d'aria... era una vettura da corsa resa stradale, poi tra l'altro il modello da corsa ha avuto uno sviluppo tale da allontanarsi totalmente dalla concezione della stradale. Che, tra l'altro, di Alfa aveva ben poco dato che il progetto era Autodelta, lo stile era di Scaglione ed era la prosecuzione di quanto fatto su ATS, la parte centrale del telaio lo faceva l'Aeronautica Sicula... Sì ma non sono le auto del successo Alfa. Le auto del successo Alfa sono le Giulia e le Giulia GT, le sportive per famiglie. Il resto sono esperimenti più o meno falliti, vedi anche le ammiraglie che mai mai mai hanno avuto un qualche successo in Alfa Romeo, giusto 164. Talmente benissimo che pure Gandini non volle fare le modifiche a padiglione, inclinazione parabrezza e attacco al cofano, perché le trovava malriuscite, e infatti le fecero internamente.
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E grazie, devi andare in pellegrinaggio da uno specialista carissimo. Facile per uno che compra l'auto magari in USA negli anni 70. Poi col rischio che si siminchi qualcosa di nuovo e tanti saluti... Fallimentare, ma ancora oggi eh, se compri un'auto e la prima cosa che devi fare e spendere tantissimo tempo e denaro per farla funzionare sicuro che la prima cosa che fai è darla via e non passare più di là, anche quando è solo un giocattolo costoso (perché ci vuoi giocare subito)
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OOOOh! e diciamolo! E tra l'altro a livello di prodotto Alfasud è molto meglio riuscito di Montreal certo, hanno fatto le loro cazzate immani anche lì (cerniere bagagliaio, motorizzazioni al lancio, prezzi al lancio) ma quello era un prodotto che se evoluto poteva diventare la Golf italiana. Guarda che Giulia e derivate, ma già prima la 1900, le facevano in catena di montaggio... le Alfa d'elite sono morte con il Duce in piazza. E per fortuna anche, infatti se oggi Alfa Romeo ha il nome che ha è grazie al successo commerciale travolgente di Giulietta e Giulia, che certo non uscivano con V8 sotto al cofano, anzi tutte 1.3, 1.6 col 2.0 al limite superiroe. E tutte con impostazione da "auto qualunque", molto semplici, molto sfruttabili, molto riparabili, con un occhio all'economia di esercizio, con un attento equilibrio sulla dinamica ecc ecc. e con le varianti coupé più sportive. Quelle, per me, sono le Vere Alfa, le 105 e le 101. Già con le 116 vogliono complicarsi troppo la vita, secondo me. Guarda, questo attacco ad personam è francamente fastidioso se non al limite del regolamento. Sono su questo forum da 15 anni e ho sempre risposto a tutti senza guardare troppo a chi fosse l'autore. Se leggo una cosa che per me è discutibile, ne discuto. Punto.
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Sì ma la Widowmaker la vendevano a badilate perché costava poco, andava forte, era semplice come impostazione per cui facile da riparare e poco soggetta a guasti, e poi piaceva così che scodava, oltre ad essere già un'icona. Quando hanno provato a fare la 911 che non ti ammazzava, reimpostata da zero, la 924 e successive, è durata "poco", la gente voleva ancora la 911 bastardella. Occhio: a me 911 non è mai piaciuta. Ma i punti di forza erano quelli. Adesso la storia è un po' cambiata, dato il prezzo e le complicazioni ecc ma rimane che è un modello iconico e che unisce praticità e affidabilità ad ottime doti sportive. Montreal invece non ha mai avuto niente di tutto ciò: - carissima, in ambito supercar, senza averne le prestazioni - si rompeva spesso e nessuno sapeva metterci mano, che significava fermi vettura prolungati - rispetto al modello presentato al Salone di cui porta il nome, e per cui Alfa aveva ricevuto tanti ordini e assegni in bianco, è uscita fuori peggiorata in tutto, anche sotto il profilo estetico Non è che "si poteva fare la stessa cosa per la Montreal!", dovevi rifare la Montreal da zero, partendo dal 4 cilindri e poi magari piano piano evolvendo tutto in modo organico, come hanno fatto su 911 dal Maggiolino coupé che era...
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Tralascio la polemica (siamo su un forum pubblico: se scrivi è normale che qualcuno ti risponda) Hai scritto "giusta cosí andava bene cosí" che non è vero, non andava bene per una mazza. Né a livello tecnico, né a livello commerciale e solo parzialmente a livello di design, dopo aver rovinato il prototipo. Non era "perfettibile", era proprio cannata totalmente l'impostazione del modello, ma dalla base proprio. Questo perché le 911 coeve avevano ancora i semi-trailing arms. Ma costavano 1/4 di una Montreal, se succedeva qualcosa le riparavi anche in Messico da un falegname, e in generale funzionavano senza patemi d'animo. Tutta roba che Montreal non faceva. Che poi andasse quasi meglio uno se lo aspetta anche dato il prezzo d'acquisto. L'iniezione meccanica SPICA, necessaria per vendere l'auto in USA, era prona a guasti e pochissimi ci sapevano mettere mano.
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Ma l'idea di chi?? Il convertiplano, a livello civile, non è mai interessato a nessuno veramente. E infatti non essendoci mercato non c'è stata mai nessuna fretta per arrivare a metterne in commercio uno... ma questo da un pezzo! Di fatto sul 609 si pensava di risparmiare molto in fase di progettazione, sfruttando il lavoro fatto sul V22, e si sperava che il costo del petrolio salisse a tal punto che il delta di consumi in volo livellato arrivasse a ripagarti delle ore di manutenzione extra rispetto ad un elicottero, ma solo in quei contesti dove l'elicottero è strettamente necessario, altrimenti si va di aereo e stop. Ovviamente la prima ipotesi è andata a farsi benedire, perché anche solo a livello di certificazione il 609 è un incubo, in più per risolvere il secondo problema ci si è concentrati semplicemente sul rendere molto più efficienti gli elicotteri. Di fatto il convertiplano per uso civile è una pessima risposta alla domanda posta da un numero infinitesimale di persone. Ma queste sono cose recentissime, il fallimento del convertiplano civile è atavico, è insito nel suo stesso progetto. Posto che da sempre gli operatori cercano il profitto (a parte forse Alitalia che cercava invece di piazzare amici di amici, ma questo è un altro discorso...) La densità energetica delle batterie è del tutto inadeguata a velivoli di piccola taglia anche a corto raggio. A quel punto fai prima a prendere il treno o l'auto.
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Che Montreal andasse "bene" è pura leggenda, e senza tirare in ballo SPICA. Una vettura venuta su in fretta e furia mal riciclando buona parte di 105... fosse uscita col 4 in linea sì che sarebbe "andata bene". Invece il V8 praticamente a sbalzo ha rovinato sia la linea (vedi cofano) sia la dinamica. Costosa, poco affidabile, con una dinamica raffazzonata e con particolari grafici posticci -> ne hanno vendute solo 3900. E non c'entra la crisi petrolifera. Costava più di una Jaguar E-Type! E della E-Type terza serie, già diciamo "invecchiata", col V12 5.3 ne hanno vendute 4 volte tante in metà del tempo... Non c'entra la crisi petrolifera. Era fatta male, non prendiamola ad esempio per le "Vere Alfa", o almeno non per quelle moderne. Semmai è il tipico esempio di come in Alfa la dirigenza non sapeva da che parte aveva il culo e l'ufficio tecnico era impegnato su troppi fronti e alcuni progetti li hanno semplicemente buttati via. c'è già la bici alfa romeo
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Urca che prezzi! Il bello dei NATO è che li puoi cambiare spesso... con 20-30 € hai già un NATO super resistente e fatto bene, al prezzo di uno originale Omega te ne prendi 8-5 diversi...