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è decisamente mooooolto più sicura della ciclabile disegnata sulla circonvalla a Milano. Almeno qui c'è la siepe, un po' d'erba, una staccionata... non sei direttamente nell'ovale di nascar
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- alfa romeo 24 giugno 2015
- alfa romeo giulia
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Grazie per i consigli! puLtroppo ho un iPhone e la Sony ma per il montaggio video/dati mi ci arrangio con altri programmi. Ho visto che per iPhone o si compra un adattatore WiFi o un BLE e in entrambi i casi devi lasciare un rene mi sa che un po' alla volta faccio tutto...
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Ovvio, ma almeno ho messo tuuuuuutto l'articolo così il mio blog non lo devi nemmmanco aprire tutti e due: puoi lasciare il bitrate massimo in generale e poi limitarlo su ogni singolo player direttamente dall'interfaccia web. Mi spiego: ogni volta che accedi al server tramite client, questo client di accesso viene salvato e può essere gestito dall'interfaccia di amministrazione web: puoi revocare l'accesso al client o, ad esempio, impostare il resampling a un bitrate inferiore. Per fare ciò, subsonic viene distribuito con le sue versione di ffmpeg e lame. Ma se hai un server linux con delle versioni compilate ed ottimizzate ad hoc, puoi symlinkare le tue nella cartella di subsonic. non ho capito bene cosa intendi, ma comunque col client giusto puoi tenere sincronizzata tutta la musica in offline. Puoi anche farne il download diretto da interfaccia web. Siccome però Subsonic usa un'organizzazione dei file molto semplice (Cartella Musica>Autori>Album) è più facile sincronizzare con altri metodi (rsync, btsync, syncthing) no il caffè lo bevo amaro, magari con dell'amaro, grazie. hai inteso BENISSIMO. La differenza sostanziale è che con Subsonic possiedi la tua musica, con Spotify e compagnia, anche se paghi o ti sorbisci la pubblicità, non possiedi un bel nulla. Come scritto nell'articolo, col costo mensile di Spotify ti compri un album digitale, con poco di più l'album digitale DRM-free: vuol dire che puoi comprare 1 album al mese, allo stesso prezzo, e riascoltarlo quando vuoi senza dover pagare per ascoltare. E su qualsiasi supporto.
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Sì ma nel migliore dei casi, se la coppia finisce prima hai voglia a salire di giri...
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- vag tecnologia
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E ma gli enzimi stranieri sono terribili!
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- fiat ægea 2015 spy
- fiat spy
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Ho scoperto Subsonic e ho trovato la pace dei zenzi. Sinceramente, utilizzato in coppia con headphones (il software, non le cuffie) è inarrestabile Cito in blocco un post che ho scritto http://www.jeby.it/2015/05/subsonic-lanti-spotify-facile-open-source-e-che-funziona/ “We all live in a yellow submarine” – Beatles, ieri, a proposito di Subsonic Tutti voi conoscerete sicuramente servizi come Spotify o Google Music: servizi che vi permettono di ascoltare una vastissima libreria musicale, in streaming, gratuitamente o a pagamento. Bellissimo. O no. Anzi, decisamente no. Perché? Succhiano banda come se non ci fosse un domani! Un paio d’ore di commuting al giorno con Spotify nelle orecchie e ti ritrovi prestissimo a secco col piano dati! Le versioni gratuite (ove disponibili) sono infarcite di fastidiosissima pubblicità. Le versioni gratuite ti abbandonano nel momento di maggior necessità: l’aereo! Le versioni premium ti permettono di ascoltare la musica offline finché paghi: non stai comprando fisicamente dei file, ma solo la possibilità di ascoltarli offline e senza pubblicità Se ci pensate bene il costo di un mese di abbonamento (9.99 €) costa più o meno quanto l’acquisto di un album in formato digitale, magari in versione DRM-free. Insomma con quello che pagate il servizio, potrete permettervi di comprare 1 album al mese, di roba che rimarrà vostra e non dovrete pagare per ascoltare Né su Spotify né su Google Music riuscite a trovare l’ultimo album della band rock-punk-inglese del liceo che vi dà più calorie e di cui avete acquistato il CD alPiccol a nientemeno lire. Qual è, invece, uno dei principali vantaggi di questi sistemi? Che vi fa accedere a vaste librerie senza dover occupare troppo spazio sul vostro iPhone con 16GB che già straripa! Ma non sarebbe bello avere un sistema che vi permette di mandare in streaming la vostra vastissima collezione musicale e vi permette di salvarne un po’ sulla memoria fisica, così da poterla ascoltare anche offline? Sì sarebbe bello. Anzi, è bello! La soluzione si chiama Subsonic, e fa anche molto di più. Che cos’è Subsonic Subsonic è un media-server web-based self-hosted e open-source stra-fico coi-trattini che vi permette, nella sua versione base, di mandare in giro su internet la vostra collezione musicale (DRM free). Quanto costa Zero nella versione base, 1 $/mese se volete usare alcune funzioni premium. Le funzioni premium riguardano, ad esempio, la possibilità di creare un server DLNA, un indirizzo univoco tipo nome.subsonic.org, lo streaming video. Qualora voleste interrompere il pagamento, potrete comunque continuare ad ascoltare la VOSTRA musica, che avete acquisito attraverso il canale di vostra preferenza. 1 $/mese è un’insulto al buon senso! Certo che te li do! Notare che si parla di dollari, non euro: sono (oggi) 0.89 €/mese, con 0.89 € non ci compro nemmanco un caffè a Milano, con l’Expo! Si può pagare a mesi o abbonarsi per uno o più anni, fino ad un massimo di 8 anni. Non ci sono sconti se si pagano subito più anni, ma volendo si possono pagare subito 99$ per avere la licenza a vita. Capito? La licenza a vita costa meno di 9 mesi di abbonamento a Spotify o Google Music All Access. Perché è figo I motivi sono in parte già espressi, ma condensando il discorso: è open-source, è pure forkato in disparate varianti è self-hosted: tutta roba tua permette di gestire facilmente più account con privilegi diversi permette lo streaming della TUA libreria musicale riconosce praticamente tutti i formati audio e video se associato al giusto client mobile, ti permette un’esperienza d’uso fantastica,multi-piattaforma e con funzionalità di caching per ascolto offline la versione premium permette lo streaming dei video fa scrobbling su Last.fm è stabile leggero e veloce (va anche sul vecchio Pi) la versione premium costa meno di un caffè AL MESE e non è necessario l’acquisto per sfruttarne le funzionalità musicali base con un po’ di magheggio su NGINX o Apache, potete raggiungerlo anche dalle reti più blindate attraverso la porta 443, o 80 il server gira su praticamente ogni sistema operativo desktop, ci sono client per tutte le piattaforme desktop e mobili, persino BlackBerry e webOS, e se non ci fosse l’app c’è sempre il front end web a cui accedere. Io ho installato il server sulRaspberry Pi 2 e va alla grandissima! Per installarlo basta seguire le informazioni sul sito ufficiale relative all’installazione su sistemi debian. Perché non è figo Tanti pregi, giusto un poco di difetti: di default il processo di Subsonic gira come utente root: questo è male, sopratutto per una cosa che va esposta ad internet, ed è la prima cosa da configurare! O create un user ad hoc, anche senza home, o ne utilizzate uno già esistente che non abbia i privilegi di root usa Java e io odio Java. Ma in realtà nell’utilizzo quotidiano non ce ne si rende conto, basta accedervi da client invece che dall’interfaccia web non ha le Smart Playlist. Le uniche playlist “smart” sono quelle degli elementi “starred” o preferiti. l’esperienza d’uso dipende troppo dal client. Non esiste un client ufficiale, ma ci sono delle API ben fatte. Purtroppo ogni sviluppatore ci mette del suo… Il che porta al punto successivo… Quale client? Come già detto, nell’esperienza d’uso quotidiana, è il client che fa la differenza. Ne cito due per iOS e due per Android, che ho provato trovo validi: SubHub: per iOS, costa una barcata di dobloni sonanti (5 €) ma è a mio avviso il client più ben fatto sull’AppStore… il che la dice lunga sugli altri… è poco aggiornato, la grafica delle impostazioni è da rivedere, ma funziona bene e stabilmente. Inoltre permette il caching dei brani ascoltati, così da poterli ascoltare offline. Alternativa più economica, meno stabile, ma molto funzionale èAVSub, ma ha cache limitata ad 1 GB. Subsonic Music Streamer: per Android, è gratis. Si tratta di un client completo, con funzioni di caching e ascolto offline, e che permette (a dispetto del nome) divedere anche i video in streaming. DSub è un’alternativa a pagamento, molto più completa, e che ha il suo punto di forza nella gestione del caching offline: proprio come il Client ufficiale di Google Music, permette di tenere sincronizzate intere playlist o ad esempio gli album più ascoltati o le nuove aggiunte. Questo consente di avere un ottimo mix tra raggiungibilità dell’intera libreria viastreaming e gestione di una libreria minore disponibile offline, il tutto in modocompletamente trasparente. Inutile dire che l’esperienza d’uso su Android è esponenzialmente migliore di quella su iOS… mi domando in cosa stia la supremazia della App iOS sempre tanto declamata… Conclusioni Vi piace la musica, la libertà e il piano dati da 2GB. Avete in giro per casa un PC del paleolitico o un nuovo fiammante Raspberry Pi. Cosa diavolo state aspettando?!?! Fate come quelli lì famosi, salite sul sottomarino giallo, è esattamente quello che fa per voi! ’nuff said
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gabbiotto di servizio per area "box"della pista, immagino... ci saranno i cessi la zona ciclabile è venuta molto bene, così come la zona del parco lungo il Viale Alfa Romeo, si raccorda tutto alla ciclabile del Villoresi che passa pure vicino a casa, il prossimo sabato passo e faccio un bel giro. Comunque a me pare ormai certo che l'evento sarà tenuto qui: i lavori sul museo vero e proprio sembrano ancora in alto mare.
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- alfa romeo 24 giugno 2015
- alfa romeo giulia
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photoshop 75 ANNIVERSARIO
jeby ha risposto a Hal9000 in Fotoritocchi di Automobili e Proposte di Design
75 => culone a salire. Quello del render è a scendere. -
Telepass e sei fottuto!!! Ma poi gnocca de che che è monoposto?! È da misantropo!
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- 911 dal volante centrale
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Uno sì e uno no, così giusto per fare qualcosa di diverso [emoji38]
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Sì ma diciamo che aveva più senso su Thesys che aveva semiassi di lunghezza molto diversi, rispetto a Audi che col longitudinale ha il vantaggio di avere semiassi di lunghezza circa uguale. Giusto per dire: ho guidato 166 in varie motorizzazioni, tra cui il 2.4 5 cilindri diesel e il V6 tuBBBo (miiiiiinchiaaaa) praticamente le versioni con più coppia mai proposte su 166, e di reazioni al volante tipiche del torque steering non ne ho mai percepite, eppure ha un "banale" QA. Non vorrei dire una puttanata ma l'asse di sterzata virtuale dovrebbe anche aiutare col raggio di sterzata che su una TA con motorazzo a sbalzo è spesso molto limitato. Ma potrebbe essere la cazzata delle 20:35
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169 € e ha il guscio impermeabile secondo me a pari prezzo è per molti versi meglio di GoPro e comunque la fa Sony, non proprio l'ultimo degli stronzi
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Gadget per girare in pista
nella discussione ha aggiunto jeby in Automazione, Entertainment e Sicurezza
Boh, metto qui perché non so dove altro mettere. C'è del presobenismo con discorso pista e mi vorrei attrezzare per fare un paio di pistate l'anno, non di più perché il mio portafogli non ha più lacrime per piangere... L'ultima volta che sono stato in pista ho sentito la mancanza di: 1. una telecamera per ri-vedere quanto sono incapace 2. un sistema che mi desse un'idea "precisa" del mio tempo sul giro. C'era chi mi cronometrava da bordo pista ma in modo poco preciso e solo per qualche giro 3. un minimo di indicazione su quanto forte (piano) sono andato, parametri motore ecc 1. Dunque, per la telecamera ho optato per un sony HDR-AS30V trovata in offerterrima alla Mediaworld. Compatta, con stabilizzatore di immagine, registra 1080p a 30 FPS o 60 FPS, a 720p fino a 120 FPS, per fare i movioloni di quando esci di pista! La telecamera ha il GPS integrato, quindi si possono fare dei video che integrano qualche informazione su percorso e su velocità di punta e media, anche se ovviamente la precisione del GPS lascia il tempo che trova... 2. Per il discorso lap timer: ho visto che esistono n-mila applicazioni su iOS e Android che utilizzano il GPS per fornire un cronometraggio automatico del giro, mi domando se qualcuno ne conosce di affidabili 3. La risposta sarebbe un OBD2 logger che integri un paio di accelerometri, e poi guardarmi tutto a casa con calma (non mi interessa la visualizzazione live dei parametri). Sostanzialmente una cosa tipo questa: Freematics Vehicle Data Logger V3 che tra l'altro integra un GPS a 10 Hz (ma voglio proprio sapere come funziona stipato nella zona vano pedali dove si trova la presa OBS2). Dallo stesso store è possibile acquistare un kit completo tipo questo: OBD-II Telematics Kit #3 (Arduino Compatible) il nirvana del nerd al volante Voi che ne pensate? Idee, consigli? -
Usa tinypic o simili ti dà già il codice da copiare qui
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- prototipi
- mai nate alfa romeo
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nella lista dei 2 ruote che mi sono passati sotto le chiappe ho dimenticato di citare due intramontabili da televendita: - il Tomos 50 due marce automatiche - il Piaggio leader del movimento 5 stelle
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sì, ma pesavano un fottio!! Mi ricordo di aver provato il dragster, in effetti era stabile e preciso e tutto quello che vuoi, ma era un 50ino che pesava quanto una moto! Lo scarabeo era bello anche per quello, pesava niente!
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Che sedili ha la biposto?
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- 695 biposto 2014
- abarth
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Parli dei 2T? O anche dei 4T? Comunque ci sono anche i vespini e lo scarabeo MBK è importato come Yamaha, il Booster si chiama Yamaha MW's e c'è pure in versione doppio tamburo col 2T. Prezzo folle. I cinquantini esistono ancora ma sono vecchi costano una follia di acquisto e assicurazione, gli unici che tengono botta sono le vespe
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Mi pare che il top non avesse il minarelli come invece il 90% dei 50ini. Se non sbaglio era un Franco Morini ma potrei dir cazzate, ne conoscevo solo uno col fifty colorato tipo Subaru da rally blu coi cerchi oro
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ma io non ero sancarlino né sono hipster. Mi vesto al buio, compro pantaloni, scarpe, polo ecc a stock di colori diversi, la giacca della comunione mi ci entra il mignolo, mi rado solo in occasione di grandi eventi, taglio i capelli una volta ogni 6 mesi, giro su una mx5 lo scarabeo era tra i più stretti in circolazione, il DeLuxe era a doppio disco, mi piaceva la linea un po' retrò e le ruote alte facevano contento papà. Colore elegantissimo: blue lake. Sella monoposto e portapacchi, poi diventato sella lunga + portapacchi + bauletto quando ho iniziato l'università. 6 mesi prima di venderlo mi si crepa la marmitta all'altezza della flangia del collettore. Portata a saldare dal fabbro rimontata a martellate per via della deformazione termica