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jeby

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  1. E cosa ha preso il posto della Civic? E la Accord di cosa ha preso il posto? Sì intendevo come nuova generazione in generale. Sedan credo che abbia poco senso sul nostro mercato.
  2. Beh in linea con le precedenti quindi... Non so perché ma mi sembrava che Cayman costasse di più di una Elise...
  3. Senza sacchetto, risparmia peso!! Ragazzi io non sono sopravvissuto all'intro del CEO in cinese, mi sono proprio cascate le balle. Certo che oh... Lotus ai cinesi, Caterham ai giapponesi....
  4. Tecnicamente è fattibile anche aggiungere crauti ananas e ketchup sulla pizza Napoli, poi però non è più una pizza Napoli. "Fattibile" e "che abbia senso fare" sono due cose diverse. Gli interventi proposti sopra non spostano la coperta, la fanno a pezzi. GR86 è un'auto che punta TUTTO sulla dinamica e il piacere di guida, ottenuto con una vettura relativamente leggera e un baricentro molto basso, il tutto in un packaging utilizzabile tutti i giorni e acquistabile ad un prezzo umano e gestibile ad un prezzo umano. Tutti gli interventi proposti sopra vanno a snaturare la missione, svaccando su baricentro o peso, o svaccando su usabilità e costo di acquisto e gestione. Se uno vuole mangiare la Napoli con crauti ananas e ketchup fatti suoi, ma se la filosofia del cuoco e della pizzeria è di fare la pizza Napoli a regola d'arte non è che se può star qui a sindacare sul fatto che la pizzeria non offra l'alternativa Napoli con crauti ananas e ketchup. Per omologare l'auto passando la prova di urto pedone devi alzare il cofano di 20 cm quella è proprio la zona dove non va messo nessun blocco di metallo con protrusioni
  5. Ma perché? Cioè, seriamente: a che pro? Il quadrilatero alto non serve se puoi dare più camber alle ruote anteriori quando serve, perfino quelli che l'hanno inventato (Honda) l'hanno abbandonato in favore di un MP fatto bene. Per il motore non bisognerebbe fare proprio niente (forse al limite una versione cattiva sempre aspirata con redline a 8000 RPM). Va benissimo così, corregge i difetti del precedente. Il volumetrico è una roba da secolo scorso, non è una cosa che un Costruttore può omologare al giorno d'oggi, senza contare tutte le modifiche che ti devi portare dietro, perché banalmente a quel punto le 215/40 non ti bastano più... E la bilancia ne soffre. Ripeto: roba da tuner. Va bene che qualcuno lo offra per chi lo desidera, ma sono accrocchi. Sul "leggero" aumento di cilindrata... Dai, è un 4 cilindri, dove vogliamo andare? Ma poi perché??? L'auto ha 235 CV e pesa meno di 1300 kg con 2 posti dietro e un bagagliaio che la rende usabile quotidianamente. Una cosa semplice, leggera, equilibrata e ad un prezzo congruo... roba che non esiste praticamente più... Cazzo ci sarebbe da baciarsi i gomiti facendo i salti mortali all'indietro, e invece qui tutti a farsi seghe su problemi inesistenti. Follia. Per le auto da 300+ CV e 1500+ kg c'è la vicina Germania.
  6. Ma sì va benissimo il MP, semplicemente devono mettere la possibilità di regolare il camber di serie. Invece mi pare non ci sia, e quindi vai di boccole eccentriche e camber plates di terze parti...
  7. Questo è il classico prodotto da tuner, ci sono posti in cui lo puoi montare e te lo monti, ma non si può pretendere che Toyota o Subaru mettano sul mercato una variante omologata con queste cose. Il 2.4 ha una potenza specifica leggermente inferiore al 2.0, l'aumento di cilindrata va a mettere una pezza alle uniche 2 pecche del motore della precedente: la coppia ai medi, che sul 2.0 ha un buco pazzesco proprio in quel range di giri in cui l'auto viene normalmente guidata, e il fatto che dato il peso gli mancavano una 30ina di cavalli. Sistemato questo, tutto il resto è noia. L'auto è molto ben bilanciata, la linea è "banale" ma fa parte del pacchetto, non è una super car, è una coupé 2+2 accessibile e divertente, e volendo anche molto tecnica. A fare 2 appunti: - i 18" non mi piacciono. Sarei rimasto sui 17" con un pochino più di spalla, ma capisco che è una paranoia mia - il McPherson anteriore... [TLD;DR;]o meglio: l'impossibilità di serie di variare il camber all'anteriore, o almeno così accadeva sulla precedente. Al posteriore credo ci sia la possibilità di una minima regolazione del camber, ma molto limitata. Il che è una rottura soprattutto perché l'auto esce con assetto SUV e il 99% dei proprietari comprerà un set di ammortizzatori+molle per abbassare un po' l'assetto. Morale: abbassando si abbassa un pochino il centro di massa e di tanto il centro di rollio, di fatto aumenta il braccio e quindi il rollio... e il difetto principale del McPherson è prorpio il recupero di camber in rollio... Quindi uno vorrebbe mettere all'anteriore un cambere più negativo. Al posteriore invece lo vorebbe più neutro, invece abbassando si apre. [/TLD;DR;] su un'auto così ci si aspetta tutte le regolazioni degli angoli possibili.
  8. Aahahah ma che ci azzecca?? Alpine è una coupé 2 posti secchi e costa il 50% in più di questa eeddddai! Prendo te per tutti: no, non si potevano fare 2 versioni. L'hanno già detto quando hanno presentato BRZ, la ragione è quella che ha dato @TonyH il turbo avrebbe alzato tutto il motore e la linea di trasmissione, alzando quindi il baricentro e rovinando la dinamica della vettura che invece è molto buona proprio in virtù del baricentro basso. Madai ma che quadratura, poi chi se la compra?? A parte che ci vorrebbero 2 cilindri in più che sborderebbero oltre l'asse anteriore e probabilmente costringerebbero a rivedere tutto il vano e l'inclinazione del motore, vedi sopra. ma anche no dai, che peciottata è? Di certo non una cosa che potrebbe fare un costruttore OEM, è una barbonata inaffidabile anche per un preparatore da cantina.
  9. Piccolo aggiornamento: ho corretto la formula per la percentuale di pressione del pedale dell'acceleratore, ho aggiunto l'ID relativo al livello di carburante e ho finalmente trovato dove si annida il valore dell'accelerazione laterale è nel frame 090, racchiuso in due byte! Le altre accelerazioni probabilmente non escono dal modulo del DSC perché non sono utilizzare da altri moduli (probabilmente l'accelerazione laterale è invece usata dall'ABS) Ho aggiornato l'how to relativo al reverse engineering del can-bus su un altro repository, e l'ho postato anche sul mio blog: https://www.jeby.it/2021/03/how-to-reverse-engineer-your-car-can-bus/ Inoltre ho lavorato per miniaturizzare l'accrocchio: Sabato dovrebbe arrivare la stampante 3D e si parte ca fare una bella scatolina
  10. Io non sto giudicando il prodotto specifico (Stelvio), ma il produttore e quello che ha alle sue spalle e quali sono i punti su cui deve lavorare. Fare una moto fatta bene (una... E il resto della gamma?) è un punto di partenza (nel caso di Guzzi: un punto di arrivo, dopo decenni di cose malfatte), ma non è finito lì il lavoro di un produttore.
  11. Entrambi, perché senza uno non c'è l'altro e viceversa. Senza un prodotto valido per il mercato non vendi e l'azienda chiude, senza risultati aziendali non hai i soldi e la forza per portare avanti i prodotti validi. Mi sembra una cosa così scontata che mi pare quasi assurdo doverne discutere. E tra l'altro è il classico circolo vizioso che è toccato a moltissimi produttori italiani di varie forme e dimensioni, soprattutto quando storicamente c'è stato da affermarsi su un mercato sempre più grande e di passare da logiche di artigianato a logiche di organizzazione industriale. fa così cagare che ne vendono oltre 60mila anno in tutto il mondo... A me GS non piace, proprio come ti pologia di moto, ma non si può dire che una moto così venduta faccia cagare come prodotto, dai. Guidi una moto perché c'è dietro un'azienda che vive di bilanci. Senza quelli, non ci sarebbe la moto sotto le tue chiappe. Magari non ti interessa... allora cosa ne discuti a fare da giorni? Dì semplicemente che non ti interessano le sorti del marchio e ti basta che abbia fatto 1 moto buona e a tuo avviso (poi bisogna vedere quanto generalizzato) migliore della concorrenza. A me interessa vedere cosa accade dietro al prodotto, capire come viene progettato, quali sono i target... altrimenti è impossibile giudicarne il successo o meno. In più uno si augura sempre che le aziende italiane non vadano fallite, e uno dei modi per non andare falliti è razionalizzare la produzione, mettere sul mercato prodotti consistentemente buoni (e non 1 prodotto buono e intorno niente) per tanti anni e fidelizzare i clienti. a me invece non interessa fare guerre di religione tra bikers, né giudicare le persone in base ai prodotti che comprano o guidano.
  12. Ecco... la differenza tra gruppi che mantengono la loro autonomia e stanno continuativamente per decenni ai vertici del mercato e invece marchi che vivacchiano e rischiano il fallimento continuamente e passano di mano in mano... Poi se c'è un richiamo per un difetto è un po' diverso che tornare a casa con le valvole piegate senza che vi sia un richiamo... In un caso se sei bravo ti tieni il cliente, se lo coccoli fai anche un figurone, nell'altro il cliente lo perdi. Comunque basta guardare la storia: Guzzi ha rischiato il fallimento più volte e si è ridotta, sotto DeTomaso, a fare cose degne di un cantinaro che mette insieme roba presa qua e là, BMW Motorrad non mi pare abbia mai rischiato il fallimento negli ultimi 50 anni ed è leader del mercato in alcuni segmenti... Io sono un appassionato di Moto Guzzi, è un marchio che mi piacerebbe vedere ai vertici... Ma un vero appassionato non può glissare sui problemi veri dei prodotti, né può addossare gli insuccessi del marchio all'ultimo "padrone", che è quello che più di tutti ha investito nella rinascita del marchio, portando un po' di novità tecniche ad una Casa che per 40 anni ha rigettato qualunque spinta innovativa e ha distrutto quel poco di know how che aveva. L'unico modo per tornare in alto è capire cosa è andato storto, a mente fredda.
  13. Anche no: il modo di ragionare di BMW è quello tipico tedesco del miglioramento continuo, potendo contare su un metodo industriale e su un serbatoio di acquirenti pronti a comprare il prodotto. È così che hanno fatto anche per le auto, mai fregandosene del mercato, sempre proponendo mezzi che fossero all'altezza del mercato e affinandoli nel tempo. È la formula di tutti i prodotti di successo tedeschi. Guzzi non ha fatto nulla di tutto ciò, per 40 anni ha semplicemente vissuto di rendita sui successi del passato, puntando su look e "passione" ma curando zero la progettazione e risultati si sono visti. Non credo che il mercato chiedesse moto inaffidabili e non-progettate mettendo insieme pezzi a caso... Adesso devono correre per rifare tutto, ritrovarsi una posizione sul mercato puntando sui punti di forza... meno male che c'è Piaggio
  14. @fastfreddy @and questo articolo spiega bene cosa intendo con il fatto che in Guzzi, prima di Aprilia e di Piaggio, non esisteva né metodo né ingegneria (salvo per Carcano che ovviamente era un uomo e non una risorsa infinita). https://www.cycleworld.com/story/bikes/dive-into-the-history-of-the-sideways-italian-vee/ Questo è l'iconico small block.... leggetevi il passaggio sul V65 Lario 4 valvole, semplicemente imbarazzante, già all'epoca. A Mandello dovrebbero fare una statua a Colaninno, altro che. @The.Doc alla fine dell'articolo buttano lì questa "notizietta"
  15. Ma va benissimo, ma questo è il punto di vista di un utente. Però le moto le devono vedere, mica sono tutti come te. Piaggio non può ragionare col tuo punto di vista, altrimenti torniamo alla crisi del '64 e alla SEIMM e tanti saluti.
  16. Ma come tu puoi ben sapere nell'acquisto del mezzo non c'è solo il rapporto prezzo prestazioni, ed è il motivo per cui Guzzi ha vivacchiato grazie ad uno zoccolo duro di appassionati anche se il rapporto prezzo prestazioni non c'era. Perché chi la comprava cercava altro, cercava quella moto, quell'immagine, quella passione ecc ecc Magari chi compra GS nell'80% dei casi è l'equivalente di quello che entra in una concessionaria di auto qualunque e dice "vorrei una Golf", perché BMW è stata brava a curare l'immagine e a curare i clienti, e a distribuire concessionarie e a dare assistenza, ed evolvendo il modello invece che rifacendo da capo ogni tot ha anche dato la possibilità ad una serie di aziende di produrre parti dedicate e accessori compatibili, e adesso può permettersi di vendere a prezzi doppi. Non è il marketing, è il mercato. Sui risultati: beh, pandemia a parte, direi che i risultati di vendite e fatturato hanno dato per ora ragione a Piaggio.
  17. A me piace, ma vedi questo è una fetta di mercato in cui si sono dovuti rifugiare dopo essere stati cacciati dagli altri Ma gli anni eroici sono quelli dagli anni 20 agli anni 50... Immagino che il tizio abbia iniziato verso la fine dei 50, quindi all'apice... Però occhio, l'apice è arrivato appena prima del fallimento quindi qualcosa in quegli anni eroici è andato veramente storto. Comunque vedi il problema è che non basta fare buoni modelli, bisogna anche stare sul mercato. Se GS domina incontrastato, perché fare un simil GS? Tutti gli altri fanno moto con una impostazione moderna, l'unica che continua a seguire se stessa è appunto GS perché è iconica, ma Quota non è un'icona Guzzi e se dici Guzzi non ti viene subito in mente una endurona, al limite ti vengono in mente le vecchie V7, le California della polizia americana e al limite le enduro leggere tipo le TTR, e infatti si sono gettati a pesce su quel mercato lì. Con quella meccanica puoi fare solo cose iconiche dal gusto vintage, come la linea boxer BMW o Harley Davidson. Però BMW sempre e HD solo ora hanno rinnovato l'architettura evolvendo o rivoluzionando. In Guzzi siamo ancora lì, appena esci dal "vintage" non hanno niente da offrire. Secondo te perché Piaggio si è "intestardita" sull'Aprilia? Perché c'era più potenziale da sfruttare subito, perché è sempre stata attiva nella progettazione e nelle competizioni in tutti i settori, dalle stradali alle enduro al cross, e che se non fosse stato per le mani bucate di buonanima di Beggio che usava i soldi dell'azienda per farsi i fatti suoi probabilmente non sarebbe nemmeno passata così a Piaggio. Su Guzzi invece c'è da togliere 40 anni di ruggine e ricostruire una gamma coerente e un'immagine, magari al di fuori del vintage, ripartendo da zero o quasi con la meccanica. Nessuna polemica, il tuo è il punto di vista di un appassionato innamorato, per cui pregi e difetti si fondono in un'esperienza unica. Però quanti siete? Il problema è quello: vendere e fare soldi. E il mercato è andato altrove. Quota come dici era alta, che insieme al peso eccessivo la rendeva poco manovrabile alle basse velocità dove magari tra l'altro dovevi usare di più il vetusto 5 marce... Tu eri innamorato del mezzo e ci passavi sopra, altri passavano al GS o alle giapponesi. I difetti che citi del V65 Lario (sostanzialmente un treno con le ruote) derivano dall'impostazione tecnica. A te andava bene così, però bada, l'hai presa usata, ma il mercato voleva altro. Poi se scavi sotto c'è il solito telaio Tonti responsabile di buona parte del feeling da locomotiva, insieme alla meccanica pesante. E il Tonti è ancora in gamma... Va bene giusto per le V7 e V9 odierne che sono delle super entry level ridottissime come dimensioni e prestazioni. Per cui: ben venga la passione e l'orgoglio dei proprietari, a qualche giornata Guzzi ci sono andato pure io, e giù in box ho i disegni tecnici del V8, ho visitato la fabbrica, il museo e la galleria del vento... Però per stare sul mercato serve altro.
  18. 300cc sarebbe il più piccolo rotore mai commercializzato da Mazda.
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