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jeby

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  1. io gli mando aaaammiocuggggino (cit.) Dato che è stata citata 166: In effetti penso che la somiglianza sia dovuta a l trattamento "semplice" della depressione lungo la fiancata, così come la forma del finestrino posteriore. Quello che non ho capito è: sarà lunga come una serie 3? O un pochino di più?
  2. originali e non postare più foto finché non togli quella pellicola!! Ora che ho visto il colore originale, la pellicola mi sembra ancora di più un affronto! - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - originali e non postare più foto finché non togli quella pellicola!! Ora che ho visto il colore originale, la pellicola mi sembra ancora di più un affronto!
  3. Wilhem in officina MB OOOOMOOOO....CIIIIINEEEEEEETICOOOOOOOO
  4. Una cosa impossibile da dimostrare. Comunque sta storia degli airbag difettosi così diffusi è allarmante
  5. Grazie Masera per il render e per aver cercato di instillare del buon senso qui dentro! A me comunque ricorda questa: Anche se questa ovviamente ha proporzioni da transaxle
  6. mi viene in mente di quella volta che ho tirato troppo e... ho grippato la bicicletta!!!!
  7. SPELLICOLALA!!!!!!!!! E' un colore bellissimo! -2 è poco??
  8. Premessa: si parla di prestazioni specifiche, ovvero normalizzate sulla massa. A livello quantitativo non si può dare una risposta, bisognerebbe fare due provini e testarli. Comunque a seconda del processo cambiano le prestazioni meccaniche in maniera abbastanza drastica, perché? Perché cambia soprattutto il livello di percentuale di resina e il grado con cui la resina bagna le fibre e connette le lamine. La percentuale di resina nei manufatti realizzati con il sacco a vuoto e l'autoclave è decisamente inferiore rispetto a quelli fatti in RTM o con la pressa calda. La resina è la parte meno resistente del composito, la cosa "ideale" dal punto di vista della resistenza e delle prestazioni meccaniche sarebbe avere 0% di resina, ma così il composito non starebbe insieme La resina è la componente che limita pesantemente le prestazioni del composito, ed è uno dei motivi per cui i compositi non hanno mai raggiunto le aspettative che ci si era creati. La singola fibra può essere molto prestante, ma tra una fibra e l'altra quello che fa passare e distribuisce gli sforzi è la matrice polimerica, ovvero la resina, che invece meccanicamente è scarsissima. Per questo motivo per ottenere pezzi che abbiano ottime prestazioni specifiche bisogna diminuire la percentuale di resina al minimo indispensabile. Con il "Vacuum Bag" o "sacco a vuoto", la laminazione viene fatta tipicamente a mano con tessuto preimpregnato di resina termoindurente, in camera bianca, e permette di disporre in maniera precisa tutte le lamine con un controllo qualitativo elevatissimo. Dato che la cura in autoclave dura mezze giornate è inutile meccanizzare le laminazioni. Si utilizzano bobine di preimpreganti a fibra lunga mantenuti in freezer (e con scadenza!), idealmente ogni fibra deve essere lunga quanto l'estensione del pezzo. Nei preimpregnati, come dice la parola stessa, le fibre sono già bagnate dalla resina, per tutta la loro lunghezza e questo garantisce un'ottima aderenza tra le fibre all'interno della singola lamina. Tutti questi strati vengono impaccati con gli angoli giusti e con la giusta sequenza (pena caratteristiche meccaniche "strane", deformazioni a caldo o effetti "interconnessi" tra azioni flettenti e deformazioni torcenti o viceversa... la famosa termoservoaeroelettromagnetoelasticità.... GIMMMOOOOOOO!!!) appoggiati ad una sola metà di uno stampo e messi in un sacco dove si fa il vuoto. Il vuoto permette di togliere eventuali bolle d'aria e gas che diminuirebbero la prestazione dell'insieme delle lamine, in questo modo si ottiene un'ottima aderenza tra le lamine. Il sacco viene messo in autoclave dove si seguono dei cicli di temperatura e pressione, la cosiddetta cura. La temperatura aumenta fino a fare diventare molto liquida la resina, a questo punto si applica la pressione che pigia le lamine contro al semi-stampo e contemporaneamente "strizza" la resina in eccesso che viene quindi portata via. La resina viene "tirata via" per azione premente e quindi nel passare da una lamina all'altra non lascia spazi vuoti. Come detto non ci sono due semi-stampi ma viene applicata una pressione che esercita, per definizione, una forza che si applica perpendicolarmente alla superficie del manufatto in ogni punto: questo permette di ottenere consistentemente spessori costanti. La temperatura viene aumentata ancora fino alla transizione vetrosa della resina, che si solidifica. La cura può durare diverse ore, poi ci si deve riportare a temperatura e pressione ambiente Quando il pezzo esce dall'autoclave è un pezzo finito: non ha bisogno (leggi: non devono essere fatte) altre lavorazioni meccaniche, ma la superficie rifinita è solo quella a contatto con lo stampo. Un pezzo così ottenuto si dice "di grado aeronautico" e rappresenta il top delle prestazioni ottenibili. Con il "Resin Transfer Moulding" invece, il processo è "opposto" per certi versi: si parte da lamine impaccate tipicamente da macchine, spesso bobine in continuo che vengono tagliate prima dell'ingresso in una pressa. Le bobine sono formate da fibre asciutte, hanno una porzione di collante o resina che serve solo a farle stare insieme per il tempo della lavorazione. Le lamine così ottenute vengono inserite in uno stampo. In questo stampo viene iniettato un quantitativo di resina e di catalizzatore, quindi si attiva la pressa e contemporaneamente si scaldano le due metà dello stampo. La "cura" in questo caso viene fatta più velocemente e il gradiente di pressione e temperatura è diverso rispetto all'autoclave. Per come è ottenuto il pezzo manca l'effetto "strizzante" e infatti la resina non è tolta ma iniettata: la resina ha più difficoltà a raggiungere tutti gli interstizi interlamina, soprattutto in caso di manufatti molto complessi e con molti strati, e mancando il vuoto rimangono spesso intrappolate bollicine di gas, il che dà origine a pezzi con minor densità di fibra e minor capacità di sopportare sforzi interlaminali e intralaminali (eh? tra lamine e all'interno della lamina stessa). Tutto ciò porta ad un necessario sovradimensionamento della sezione del pezzo che quindi, a parità di sollecitazione sopportata, pesa di più di un pezzo ottenuto col sacco a vuoto. Inoltre il pezzo ancora una volta non andrebbe sottoposto ad altre lavorazioni meccaniche (tipo forature o altro), va rifinito per eliminare le bave nei punti di iniezione e ai bordi, è difficile usare questa tecnica per realizzare pezzi dalle forme complesse, con spigoli accentuati e simili, perché il controllo dello spessore non è così buono. Un pezzo così ottenuto non lo vedrai mai montato su parti strutturali di veicoli ad alte prestazioni o, ancor peggio, su velivoli. In quest'ultimo caso, oltre a pesare "troppo" rispetto a quanto ottenibile col sacco a vuoto, il controllo dei danni a fatica (che tipicamente nascono nelle imperfezioni interlamina) costringerebbero ad intervalli di manutenzione ( = velivolo a terra) troppo ravvicinati.
  9. comunque per una settimana ho pure avuto una PK50 rossa 4 marce col kit polini del 100 (mi pare) con casse nel bauletto, radiata e senza targa. Pagata 50 €. Poi con un'amico l'abbiamo smontata tutta, recuperato un telaio da kart e assemblato il tutto... altro che elaborazioni varie, ci siamo dovuti inventare il comando frizione e cambio al volante e la marmitta pure, grazie a collega saldatore, con tanto di espansione studiatissima e disegnata sul cartone come dima Era così speciale che avevamo usato una lattina di fanta sagomata a fare da guarnizione della testa e via a fresare i travasi
  10. ti assicuro che c'è chi a 14 anni si rovina la vita con lo smartphone, dalle foto osé al cyberbullismo di cose a cui stare molto attenti ce n'è eccome. Fossi un genitore mi preoccuperei più di quello che del motorino. Quando presi lo scarabeo io tutti dissero la stessa cosa. Dopo un paio di mesi c'erano scarabeo ovunque, classico motorino da sancarlino. Io lo presi perché mio padre mi disse "o ruote alte o niente, non ti mando in giro su una roba col telaio di pongo e le ruote del 14" IMHO aveva ragione. Quando l'ho venduto ho venduto una pezzo di me.
  11. Ho detto tagliando ma intendevo il controllo a fine rodaggio. Ovviamente rodaggio fatto in 15 gg
  12. 2 tempi forevaaaaa!!! mi ricordo il mio scarabeo catalitico: anche piombato raggiungeva i 50 in un lampo, era una goduria. Poi, a primo tagliando, spiombato come da prassi. All'epoca (15 anni fa...) si girava con qualunque cosa, era ancora ammesso il casco a scodella! C'era gente con lo ZIP SP elaborato che faceva i 130, e chi faceva carte false per accaparrarsi quel cesso dello ZX Dio che per un periodo lo vendevano come 50cc anche se era un 70 (o un 80?). Da quello con l'Area 51 (perché?), al tamarro in Booster, al ciccione sul Nitro McLaren edition (col contagiri... )che in ripresa pareva un cacatoio ma allungava tantissimo, al cugggino con l'F10 aerografato... insomma bei ricordi Comunque i 50ini 2T ci sono ancora. Io all'epoca ricordo che lo scarabeo 50 "deluxe" monoposto catalizzato costava 1.800.000 L. Ora l'omologo 50cc 2t (esistono ancora!!) costa 2100 €... all'epoca con 10mila lire ci facevo il pieno (8 litri). Ora ci vogliono 12 euro se va bene. All'epoca i cellulari erano altra roba, il boom del 3310 non ha niente a che vedere con la diffusione attuale di smartphone e la loro importanza nella nostra vita. Su kickstarter e simili ci sono n-milioni di progetti e idee per connettere laqualunque allo smartphone, persino l'auto, mentre il mezzo di trasporto privato a motore è sempre più oggetto di attacchi mediatici e normativi, nonché un problema serio in molti comuni (traffico, costi sanitari, opere ecc..) Per guardare una cazzo di gara in TV devi pagare un'abbonamento mensile a quelli di Sky o pupparti repliche e pubblicità... Mi pare ovvio che, se non inculcata, la passione per la meccanica difficilmente possa venire fuori oggi, e capisco anche il genitore che preferisce prendere un iPhone da 600 € con costo mensile di 10/20 € mese, piuttosto che un mezzo da 2000 € con costo mensile di 40/50 € + assicurazione + bollo. E' un mondo peggiore? Mah non lo so. Comunque per quanto io sia anche un grandissimo appassionato di informatica e robaccia digitale, e se fossi 14nne oggi come allora avrei in testa solo una cosa.... LA PHIGA!!!! Il motorino era anche un mezzo per cuccare, ora non lo so se si cucca di più mandando snapchat o che. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - col treno, la bici, lo skate. Il fratello della mia ragazza (che pure ha/avrà una storia di scooter e moto) è andato in liguria in bici (da milano) coi suoi amici. Cioè per noi lo scooter era tutto perché non c'era altro con cui spippolarci il cervello, e perché dava una certa percezione di sé al mondo della gnagna, ma oggi ci sta che sia diverso.
  13. Seguendo questa logica già sperimentata con "MiTo", il nome potrebbe essere "del Sole" o "MiBo" - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - "Prova Milano" - un trans su viale zara rivolgendosi ad un nuovo potenziale cliente
  14. Bella la descrizione dello schema sospensioni!! Ma non hanno citato i nuovi supporti ruota aromatici con sfumature sinestestiche dal gusto rotondo...
  15. Tra i pezzi non strutturali sarebbe figo vedere la cover motore in cabbbbonio invece che il solito plasticone
  16. il telaio di 4C non c'entra NULLA ma proprio ZERO con quanto fatto da BMW tanto su i3 i8 quanto su Serie 7. Per fare un paragone coi metalli è come confrontare una colata con una forgiatura con cesellatura a mano. Magari il materiale di base è quasi uguale, ma il processo produttivo è completamente diverso e porta a risultati di prestazione meccanica molto differente. BMW fa RTM, Alfa su 4C fa laminazione a mano, sacco a vuoto e autoclave (processo aeronautico). Ovviamente i volumi sono diversissimi. Alfa/FCA ha zero esperienza su telai ad alto rateo produttivo dato che non ne fanno e non ne hanno mai fatti...
  17. Scusate non ho capito se la 952 sarà all'EXPO durante il mese di Luglio o a partire dal mese di Luglio e per tutta la durata dell'evento...
  18. Mah, sono gusti... io trovo che l'NC sia invecchiata benissimo soprattutto con il FL del 2009 ha avuto un bel ringiovanimento.... Comunque leggo nell'altro topic che sei neopatentato/alle prime armi. Per quanto mx5 sia un'auto che permette di divertirsi senza andare troppo forte, io la sconsiglio a chi è alle prime armi... è uno spider trazione posteriore molto leggera e dal passo corto, è un attimo che te la metti in testa
  19. e pure la nuova ha lo stesso difetto... sì a schiattare di caldo con la capote nera di tela che non ti protegge abbastanza bene dal calore esterno, con tutti i difetti (sicurezza, manutenzione, rigidità torsionale, ecc...) di un'auto senza tetto... allora perché vuoi una spider? A parte che già nel nome richiama un esserino a 8 zampe, ma poi spider = aria aperta. Ti assicuro, in 4 anni (anzi: in 12 anni che guido) gli unici insetti che mi sono trovato in auto sono zanzare!! Poi api in città?? Ma magari! Pure io. Tra l'altro per la nuova versione non c'è nemmeno l'hard top. Almeno per l'attuale è "virtualmente" disponibile e molto bello:
  20. non so dove abiti, ma quindi immagino che non abbassi nemmeno i finestrini.... il concetto è lo stesso. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Abbassala comunque conosco gente di 1.90 che ce l'ha... di sicuro non è comoda per chi supera l'1.80...
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