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jeby

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  1. pensa che un innominabile amministratore del forum usa l'auto, la bici, il camper, il treno e il tram! Gli manca solo la moto e l'autoarticolato per essere marchiato come nemico pubblico numero 1!
  2. per 30 $ (+20 di spedizione) in più ho un oggetto di design e con caratteristiche HW nmila volte superiori. E il gamepad/telecomando. E ho aiutato la comunità geek a sfornare un altro gadget che appaghi la mia sete di tecnologia. L'OUYA, peraltro, ha già stretto accordi sia con fornitori di servizi di game-streaming, come OnLive, sia di streaming audio/video come VIMEO, iHeartRadio e TuneIn, sia con sviluppatori per fornire applicazioni multimediali come XBMC, videogiochi in escluisva come Human Element, e riedizioni dedicati di videogiochi come FinalFantasy 3. Pure questa c'ha android 4, ma sotto ha Tegra 3 ecc ecc... Posso comprare a 70$ una cinesata, o a 99 farmi arrivare a casa una "piattaforma", parecchio innovativa e che io stesso ho contribuito a creare. Comunque l'argomento non è OUYA in sé. Il bello di kickstarter è proprio quello: non stai solo comprando un prodotto. Stai promuovendo un'idea che per te è vincente, un progetto innovativo o migliore di quello che c'è già in giro e stai contribuendo alla sua realizzazione. Il bello è che puoi anche donare solo pochi $ e ovviamente ricevere ricompense "simboliche".
  3. Su questo quoto al 100%. Sul fatto che le regole debbano essere "(poche)"... quello purtroppo è un fatto socio-urbanistico-culturale.
  4. c'è scritto nella richiesta di offerta se spediscono internazionalmente o no e, nel caso, indicano il sovrapprezzo per la spedizione. C'è anche una data di consegna prevista... chiaro che sei un "pioniere" e quindi ti può capitare di tutto, è un po' una scommessa... bisogna puntare su prodotti forti, già finanziati in buona parte o ultrafinanziati, che siano ben visti dai media ecc... tipo, per OUYA: [h=5]$7,598,768 pledged of $950,000 goal[/h] e mancano ancora 20 ore al termine. Hanno ottenuto 8 volte quello che gli serviva
  5. quantifichiamo: http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0003/87564/E82659.pdf http://www.swov.nl/rapport/Factsheets/UK/FS_Costs.pdf Studio generale sulla faccenda: http://www.etsc.eu/documents/Social%20and%20economic%20consequences%20of%20road%20traffic%20injury%20in%20Europe.pdf Allora: obbligo di caschetto bici per gli adulti sì/no? Per me: no, almeno non ora. Quello che c'è da fare ora, IMHO, è informare, educare, ristrutturare. il casco ecc lo puoi controllare come controlli le cinture, non c'è differenza! Andando al lavoro becco 3 vigili a 3 incroci che regolano il passaggio. Se sono senza casco (se questo fosse obbligatorio) potrebbero fermarmi e sanzionarmi. Oppure no, fine.
  6. bisogna fare il bilancio a fine anno, e poi si vede. Evidentemente imporre l'obbligo (per dire, eh!) di indossare le cinture e pagare qualcuno per farlo rispettare e farsi pagare le multe quando non viene rispettato, globalmente conviene. Sull'obbligo del caschetto, come si è già detto, si può (deve) discutere, ma sul concetto di sicurezza come "res publica" e non solo fatto privato bisognerebbe concordare. Comunque il "costo di una vita" o il "costo di un infortunio" sono calcolabili in euro e confrontabili con eventuali costi delle forze dell'ordine o quel che è. Esistono certamente dei tabulati, peraltro divisi per "professionalità": quanto mi costa un chirurgo morto? quanto un 14enne? ecc... è brutto ma ste cose sono quantificabili e sono state sicuramente quantificate.
  7. insomma il classico di quando compri dagli USA
  8. vabbè, ero ironico... comunque sulle moto ad alti rpm anche stradali (vedi MV Agusta ecc) fanno i cornetti d'aspirazione a 2 pezzi con l'estremità che si solleva per accorciare il condotto agli alti giri.
  9. cioè? Devi mandare del contante extra, e fin lì ok, ma che altri problemi ci sono? Comunque a me sembra un'iniziativa fantastica, ci sono un sacco di idee che aspettano solo di essere micro-finanziate!
  10. jeby

    Kickstarter: chi lo conosce?

    No, non sto parlando di della pedivella per il motorino, ma di Kickstarter una "piattaforma" che consente di finanziare progetti di qualunque natura, dalla danza al lancio di satelliti fatti in casa: We help people (like you) (like you!)fund creative projects. Kickstarter is the world's largest funding platform for creative projects. Every week, tens of thousands of amazing people pledge millions of dollars to projects from the worlds of music, film, art, technology, design, food, publishing and other creative fields. Metto qui in tecnologia perché mi affascinano moltissimo i progetti proposti, alcuni molto "fai da te", altri fin troppo futuristici (vedi robot gigante a sei zampe per portare 2 persone), altri ancora molto vicine ad idee che mi erano venute in mente ma che non ho mai potuto realizzare per mancanza più totale di competenza. Tipo OUYA che ho appena finanziato e che dovrebbe arrivarmi tra circa 6 mesi! eh sì, perché il bello è che non solo si può finanziare il progetto, ma si può anche ricevere il prodotto finanziato fatto e finito, in anteprima rispetto al resto del mondo. Io stavo cercando un dispositivo multimediale / consolle / robo streaming / coso da attaccare alla tv per vedere i file nel NAS / etc dal design pulito e funzionale, e l'ho trovato in OUYA. La cosa che mi ha fatto decidere sul finanziamento/acquisto è il fatto che XBMC ha dichiarato di voler sviluppare un client apposta per l'OUYA e sicuramente altri arrivaranno. Comunque, al di là di questo, ci sono progetti interessantissimi, anche in ambito artistico, fotografico ecc... ve lo consiglio!
  11. hai ragione, non trovo nulla di europeo. In compenso ho scoperto che l'INAIL non paga se ti infortuni andando in ufficio e sei su una pista ciclabile! Pazzesco!!!! io a Frisco l'ho noleggiata a 10$ tutto il dì dai cinesi e non mi hanno spiegato nulla... tra l'altro visitare San Francisco in bici vuol dire farsi del male
  12. sono d'accordo sul fatto che questa sparata sul casco obbligatorio sia un sistema per spostare l'attenzione dal prevenire l'incidente ad attenuare i danni, ovvero è un palliativo. Va bene, l'obbligo del casco non può essere imposto se prima non ci sono le condizioni necessarie ad una circolazione in sicurezza sulle strade. A quel punto, probabilmente, molti obblighi e divieti potranno essere rilassati. E fin qua, sono d'accordissimo. Il discorso che faccio io è un altro, ovvero, non sminuire l'efficacia di un dispositivo di sicurezza come il casco dicendo che è inutile (altrove, pur di difendere le posizioni di #salvaciclisti, ho letto pure "dannoso"!). renyuri71, confido che tu svolga egregiamente il tuo lavoro e non discuto, ma le statistiche e gli studi vanno circostanziati e devono riportare dati oggettivi ecc... ora, effettivamente non ho trovato in rete molto materiale (ho poco tempo oggi) ma da quello che ho letto, sembra che una buona percentuale di sinistri coinvolga la capoccia e che di questi, nell'85% dei casi si può intervenire col caschetto, riducendo le lesioni. Io, personalmente, preferisco affidarmi al caschetto made in china che al santo in paradiso. Che il casco debba essere reso obbligatorio o no... io ho le mie riserve e non ho ancora deciso penso che i <14 debbano indossarlo obbligatoriamente.
  13. una statistica con numeri l'ho riportata qualche pagina fa, e fa invece intendere che il casco sia utile. Sono d'accordo sul fatto che disincentiva e sono d'accordo che l'uscita di 4rotelle è una mezza minchiata, la sicurezza va trovata altrove. Penso che debba circolare mooolta più informazione, prima del casco serve l'educazione civica e il rispetto... riporto una letterina aperta di Terruzzi apparsa su GQ: è inutile mettere il casco se la cultura dominante è questa! A proposito di sicurezza, ultimamente c'è stata una mezza rivoluzione benedetta dal FIAB e accolta da molte città, che però per me è una cazzata atroce soprattutto in prossimità degli incroci. Bici contromano in molte città: Via libera alle biciclette contromano in città - Corriere.it
  14. Sì quei caschi hanno senso solo per MTB estremo / downhill... comunque basta che cerchi su google "bici casco con mentoniera".
  15. bannate gimmo! non c'è bisogno di scomodare Gambit e Phoenix! Ti meriti un fantasma diabolico o una pioggia di carte caricate biocineticamente!
  16. Allora, un paio di esempi. Pessima realizzazione di ciclabile su marciapiede. Dichiarata non promiscua, in realtà per uso comune lo è. Notare gli alberi in mezzo alla ciclabile Google Maps Buona realizzazione di ciclabile su marciapiede. Dichiarata non promiscua, lo è perché inspiegabilmente tutti i pedoni preferiscono camminare sulla striscia colorata di rossa piuttosto che sull'ampio marciapiede. Mi devono ancora spiegare perché. Google Maps Un buon esempio di ciclabile adiacente al marciapiede ricavata sottraendo un po' di spazio alla strada. Anche qui, inspiegabilmente, pedoni sulla ciclabile. Google Maps Poco più avanti, esempio di come sia idiota la soluzione del dipingere una porzione di marciapiede per farla diventare ciclabile: Google Maps paletti in mezzo al percorso (più avanti diventano veramente tanti), numerosi incroci, passi carrai direttamente dentro la pista, poco spazio per il pedone. Il risultato è che spesso molti preferiscono andare in strada piuttosto che sulla pista (comportamento peraltro sanzionato dal codice della strada!)
  17. non hai fatto "sicurezza passiva delle strutture" al Poli? no eh, era per gli strutturisti. Il corpo umano è adatto a resistere ad accelerazioni anche abbastanza elevate (di solito si parla dei 18 G come soglia critica) purché somministrare in tempi ridotti, quindi 3 cm di polistirolo possono bastare, in caso di urti di intensità moderata, a riportare le accelerazioni locali a valori accettabili e non invalidanti. Poi c'è tutto il resto scoperto e da salvaguardare, ma non puoi costringere la gente ad andare in bici con il casco e la tuta da motociclista, né ha senso trattandosi di urti di intensità minore.
  18. Di solito nelle promiscue c'è comunque una striscia larga almeno un metro per i pedoni. Ma comunque, salvo rarissime eccezioni ben realizzate, sono convinto che le ciclabili sui marciapiedi siano un pericolo, per i ciclisti e per i pedoni. Sì sembrava il Gateway Arch di Saint Luis... bah, tantissima scena... sono curioso di provarlo! Una statistica che ho trovato qui: DOSSIER SULLA SICUREZZA DEL CICLISTA Questo sarebbe vero SE tu non vivessi in una comunità, SE la sanità non fosse pubblica, SE le comunità non investissero in istruzione e formazione, SE le statistiche sugli incidenti non contribuissero a calcolare i premi assicurativi. Quindi NO, il buon senso dice che se ti schianti non è un problema solo tuo. Bisogna uscire dall'ottica che la sicurezza sia una questione personale, è un costo pubblico ed è per questo che i governi investono in sicurezza, non certo per compassione verso ciclisti e motociclisti con fratture craniche o spinali. Infortuni e decessi sono un costo, peraltro calcolabile. Detto ciò, vorrei concludere. Io non è che sia pro obbligo di casco ai maggiori di 14 anni (non l'ho scritto da nessuna parte), sono sicuramente contro un certo tipo di visione della questione sulla sicurezza e non sono d'accordo sul fatto che il casco non sia utile in città (anzi). Quello che penso è che prima di rendere obbligatorio il casco ai maggiori di 14 bisognerebbe intervenire in altre aree, quali la realizzazione di ciclabili e l'educazione civica al rispetto del ciclista, per aumentare la sicurezza di uno dei più deboli utenti della strada. Il casco obbligatorio è forse una forzatura estrema che potrebbe allontanare dalla bicicletta invece che attrarre verso un mezzo che, se usato con la testa e in aree sicure, oltre che ecologico e non congestionante a livello di traffico, può anche essere salutare (ciao!). Chi usa la bici seriamente in città e per lunghi tragitti IMHO si renderà conto da solo che il casco serve, quello che la comunità potrebbe fare è informare, piuttosto che obbligare.
  19. Il problema è che l'urbanistica in Italì si è sviluppata in modo da essere "dedicata" allo spostamento su auto. Nei paesi in cui la bici è utilizzatissima, rispettatissima, e le ciclabili sviluppatissime e capillarissime (vedi Olanda) è così perché è dal secondo dopoguerra che si è investito sulla bici come mezzo di trasporto quasi primario, e dunque l'urbanistica degli ultimi quasi 70 anni si è evoluta in quel senso. Asesso, a Milano e dintorni vogliono cilabilizzare tutto in poco tempo. non esiste, fai degli scempi tipo le ciclabili sui marciapiedi pericolose per ciclisti e pedoni, che alla fine vengono abbandonate. Ultimamente vi è qualche novità in tal senso, vedi: Nuovo ponte ciclopedonale al portello di Milano che però comporta non pochi disagi economici. Il problema principale delle ciclabili comunque è che sono spesso frammentarie e, tipicamente, una ciclabile milanese o dell'hinterland finisce nel nulla più totale. Io in Olanda, dove peraltro il casco non è obbligatorio e non lo usa nessuno, in ciclabile raggiungevo qualunque posto. C'è da ribadire che comunque lì la bicicletta la fa da padrona, puoi andare dove ti pare, le auto si fermano a diversi metri dagli attraversamenti e, in generale, ti senti super sicuro anche quando vieni sfiorato dagli autobus.
  20. non solo è carne trita, è anche mal visto tanto dagli automobilisti quanto dai pedoni. Purtroppo anche in conseguenza di alcuni ciclisti per nulla civili.
  21. jeby

    pulizia - pulviscolo nel mirino!

    Ciao a tutti, l'altro giorno fotografando qua e là mi sono accorto che ho un pezzettino di sporcizia nel mirino. Era vicino ad uno dei marker della messa a fuoco quindi non l'ho notato subito. Inizialmente ho pensato fosse sull'obiettivo e mi sono incazzato parecchio, ma invece a parte che nelle foto non compare, continuo a vederlo anche cambiando obiettivo. Non ho notato problemi o ritardi nella messa a fuoco, quindi dubito sia sullo specchio o, almeno, non sulla parte "permeabile" per la messa a fuoco. Peraltro, togliendo l'obiettivo e guardando lo specchio non noto nessun segno di sporcizia. Scattando in liveviwe (ovvero con lo specchio giù) ovviamente nessun problema. Sono quasi sicurissimo che il maledetto particolato sia nel vetrino appena sotto al pentaprisma/pentaspecchio, quello che reca impressi (in alcune macchine, non ho guardato se anche sulla mia è così) i puntini della messa a fuoco. Ma non voglio fare nulla di azzardato tipo smontare cose ecc... il problema non inficia la qualità delle foto né le prestazioni, è solo un mio "cruccio" e più che altro ho la preoccupazione che il pulviscolo se ne vada altrove a far danni. La macchina è la Canon EOS 600D. Qualche consiglio?
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