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e non cambia nulla, perché? Perché il problema non è il traffico privato, grazie per avermi dato ragione. E comunque da Euro 6D benzina a Euro 5 diesel cambiano svariati ordini di grandezza di emissione. io parlo di BENZINA e tu mi citi problemi col DIESEL. Perfetto LoL è così un affare che NESSUNO lo vuole fare, stanno vendendo tutto sottocosto in perdita, stanno chiudendo fabbriche e buttando all'aria un secolo di Know How. Un affarisssimo. Le azioni di Volvo sono schizzate alle stelle dopo che si è defilata da Polestar... un affare produrre auto elettriche... Non è vero, lo è solo in un contesto di mercato fortemente vessato da forzanti esterne al mercato stesso. E tra l'altro non c'è razionalmente nessuna necessità di passare a Euro 7, come già ampiamente dimostrato, e visti i chiari di luna sposteranno tutto, anche perché ancora manco l'hanno deciso cosa ci deve andare nell'Euro 7... Questo si è già dimostrato FALSO. Le BEV costano moltissimo e l'unico modo di venderle è sottocosto (quindi perdendo profitto, situazione non sostenibil) e tramite incentivi (quindi facendo pagare alla comunità). Incentivi che si potrebbero invece impiegare per risolvere i problemi veri. Anche questo lo abbiamo scritto e documentato N volte ma fa sempre piacere riprendere a discutere sulla base di favolette / opinioni senza alcun supporto sotto.
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La metto qui così giova a tutti: Notare che la righa è "TRASPORTO SU STRADA" che include TUTTO, cioè per dire anche i camion e gli autobus. E che i valori in cui il trasporto su strada primegga sono quelli relativi agli inquinanti emessi in grande parte dai diesel pre-dieslegate e precedenti, ed in particolare dalla movimentazione pesante. Se quelli di ARPA Lombardia avessero diviso le righe si scoprirebbe che siamo qui a parlare del NIENTE, aria fritta. Anzi, aria inquinata ma non dal trasporto privato. Passi tutte le auto private a elettrico? Cambiancazzo. Passi tutte le auto private a Euro 7? Cambiancazzo. Vi invito a leggere tutto il report. In particolare la parte in cui mostra la presenza di un particolato primario (i PM emessi allo scarico, per dire) e di un secondatio (quello ad esempio generato dall'interazione di NH3 con l'atmosfera) e a trarre le vostre conclusioni C'è un "DATAROOM" stranamente fatto bene che spiega il fenomeno in parole e immagini semplici: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/inquinamento-smog-riscaldamenti-allevamenti-intensivi-polveri-sottili-pm-particolato/4eb39bde-39f5-11e9-a27a-3688e449a463-va.shtml notare che il grafico si ferma al 2016, oggi con le varie Aree B e blocchi in generale mi aspetto che il contributo per le auto sia ancora minore. Però continuiamo pure a martellare lo zerovirgola, sperando di risolvere un problema il cui grosso è causato da un'altra parte. D'accordo, a me va bene, però non diciamo cazzate almeno. Non è che la gente muore di tumore per il traffico veicolare, muore pricipalmente per altre cause e intervenire sul traffico veicolare non cambierà una mazza. E soprattutto non ci sarebbe nessun reale vantaggio tra auto tutte elettriche e auto euro 6D benzina ibride. Niente, numeri non rilevabili.
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Non c'entra nulla: - obblighi di sicurezza passiva: introdotti dopo un decennio dalla diffusione dei suddetti dispositivi. Peraltro dopo comprovate prove che salvano vite umane. Introduzione molto graduale e peraltro nessun divieto: volendo puoi ancora oggi circolare con auto senza airbag. Non hanno moltiplicato x2 o più il prezzo della vettura (anzi, impatto praticamente nullo), non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - assicurazione obbligatoria: non c'entra nulla con l'imposizione di una transizione tecnologica, è una salvaguardia per tutti perché se ti stirano c'è la buona possibilità che ti indennizzino (o l'assicurazione o il fondo vittime, che purtroppo è sempre più scarico a causa di quelli che l'assicurazione non la pagano). Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - Bollo auto/moto: è una misura nazionale, anzi a dirla tutta regionale, ed è un tema prettamente fiscale. Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - Nuovo obbligo di assicurazione per veicoli che non circolano: c'è sempre stato! Se il veicolo è per strada anche se non circola va assicurato. Qui hanno aggiunto il vincolo di veicolo non rimessato, cioè se è in un'area privata ma accessibile a tutti (tipo un parcheggio condominiale al'aperto). Discutibilie, per cartità, ma... Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche Vuoi andaae avanti? Devi postare esempi calzanti col tema, non andare a prendere obblighi qualunque. Il tema è che si sta imponendo un paradigma tecnologico (scelta bizzarra!) che peraltro porta a dover rivoluzionare tutta la filiera e sconvolge il mercato. Già detto, perché bisogna ripetere in ciclo le stesse cose??? Lo stesso risultato lo ottieni passando tutto a benzina euro 6D, eventualmente ibrido. Senza contare che le zone Europee di aria super inquinata sono poche e sono atavicamente inquinate non per il traffico privato ma per: - industria - produzione energia - riscaldamento - allevamento - trasporto pesante ma andiamo pure avanti a raccontarci che le elettriche salveranno il mondo....
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Si certo, se vuoi inventa pure una lista a caso di altre norme e obblighi che niente hanno a che vedere con una transizione tecnologica di quelle citate nel messaggio originale o con l'elettrificazione della mobilità. Giusto per completezza, questa era la lista orginale: Quindi sì, sono sicuro. Il passaggio al digitale terrestre è OBBLIGATORIO non perché si vuole forzare una tecnologia (migliorativa o meno), ma perché si DEVONO liberare le frequenze perché servono ad altro. Tra gli obblighi di sicurezza (che non c'entrano NULLA né con l'elettrico né, per die, col Tubo catodico -> LCD) perché non hai messo anche l'adozione dello specchietto retrovisore lato passeggero a sto punto? Peraltro sono tutti obblighi nati dalla comprovata miglioria a livello di vite salvate rispetto ai precedenti in cui il sistema non c'era, arrivando all'obbligo già dopo una larghissima diffusiuone come optional. E comunque è un salto discreto, non è una transizione, e non prevedono lo stravolgimento di tutta l'industria automobilistica e della sua filiera.
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LoL a parte che molte sono evoluzioni e non transizioni, senza nessuno svantaggio da parte dell'utente finale, sono avvenute in decenni e soprattutto senza forzanti statali / sovrastatali, né divieti né incentivi. E' bastato il mercato. A Milano, anche in area B, volendo puoi circolare con auto Euro 0, come in tutta la Lombardia, nel Piemonte ed Emilia Romagna, grazie a MOVE IN movein.regione.lombardia.it/movein/#/cms/move-in movein.regione.lombardia.it/movein/#/cms/ztls certo, con limitazioni chilometriche.
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No questi non sono i sotterranei, è il deposito in palazzina. Oramai lo aprono spesso. Nei sotterranei ci sono le officine
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io qui ci sono stato ma ero piccolo... ci ho passato una giornata intera tra "catacombe" e museo. Però adesso purtroppo mi pare che siano totalmente offline, anche le foto che si trovano sono vecchie di 20 anni.
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State confrontando due cose diverse. @abracat parla di inquinamento e ha messo la mappa con gli indici di qualità dell’aria. tu hai messo la stessa mappa (più o meno) che ho messo io poco fa, da cui si evince che: - co2/procapite in Cina è praticamente quella europea, mediata - co2/procapite in India è basso ma perché mediato su una popolazione in cui gran parte non ha accesso ai servizi minimi. Infatti se si passa alla visualizzazione del GDP per person si vede che l’India è nella parte bassa. Da questa mappa si vede anche che in generale più sale GDP/persona più sale CO2/persona. Cioè per stare bene in tanti bisogna produrre energia e quindi bruciare fossili. Sarebbe carino fare CO2/GDP per person - Non è un caso che l’India abbia valori simili a paesi del terzo mondo. In pratica l’India è la media di due “indie”, una in via di sviluppo e l’altra ancora nel terzo mondo - c’è una visualizzazione “emission change”, purtroppo limitata al 1990-2011, in cui si vede quanto abbia fatto l’EU e quanto gli altri… hai voglia a scendere da lì
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È più sostenibile perché hanno una vastità infinita di manodopera a bassissimo costo.
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sei mai stato in India? Io sì, ho fatto AR per 8 mesi verso Gurgaon (New Delhi) e ho visitato un po’ di posti nei weekend. Quello che tu chiami “stile di vita sostenibile” è in realtà “vivere ai margini della società” dato che c’è una larghissima fetta della popolazione che non ha accesso ai servizi più basilari, o vive direttamente per strada (intere famiglie). Non è che hanno uno stile di vita sostenibile, è che non hanno uno stile di vita. Ovviamente se ci fossi passato ti saresti reso conto che l’aria è irrespirabile (altro che Milano). E comunque, quello che dici è vero giusto per l’India ma non più per la Cina. Il livello di CO2/procapite in Cina ha ormai raggiunto quello Europeo, se non superiore se confrontato con nazioni a nucleare https://ourworldindata.org/grapher/co-emissions-per-capita?time=latest e senza che tutta la popolazione abbia ancora raggiunto degli standard di “comfort” che noi riteniamo normali, tipo il riscaldamento in casa… L’India, come buona parte dell’Africa, consumano poco perché semplicemente gli standard di vita per la maggior parte di popolazione sono sotto alla soglia minima ammissibile sì ma ripeto, è l’equivalente del dumping: vendono sottocosto, e nei risultati di bilancio si vede. Hanno già messo le mani avanti infatti
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Guarda che le barriere doganali le ha chieste Muso recentemente, quello che a leggere qui e sui giornali sarebbe il Messia della rivoluzione industriale in ambito automotive (sicuramente disruptive, ma a che pro?) Fabbrica in Ungheria: nasce PROPRIO per le possibili barriere, producendo in Europa le eviti
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Sì va bene, ma si chiama dumping, e non è una cosa che può durare a lungo, soprattutto se si mettono in mezzo i dazi (e si metteranno, perché le pressioni sono fortissime e il fondamento dell'industria occidentale si sta sgretolando). Insomma come martellarsi le palle per un niente di fatto
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Si ma è merito di politiche commerciali che hanno eroso i margini di chi le vende. E di incentivi statali. Tanto che i risultati in borsa sono crollati, hanno annunciato che ci sarà meno richiesta e hanno chiesto di mettere i dazi sulle auto cinesi per non dover andare ad abbassare ancora i prezzi che sono già a margine negativo
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Tranquillo, vedrai che un modo per farti pagare qualcosa lo trovano! Può esserci più "semplicità" nell'hardware, ma non nell'uso quotidiano, né in casi di emergenza (incendi), né in casi di riparazioni che riguardano le parti in potenza (ci vuole il personale certificato, i dpi ecc). E infatti i costi delle assicurazioni esplodono, perché ci sono costi di riparazioni più alti. Quindi boh.. semplicità è molto relativo.
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Ma anche lì... semplicità solo in parte... coppia istantanea, assenza del cambio le puoi avere con un ibrido plugin seriale. Zero emissioni per me è una roba da valutare, un PHEV non ha poi emissioni così alte e si risparmia un bel po' di complicazioni dell'elettrico
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Ecco perfetto: io spenderei tutti gli incentivi dati per cambiare auto e fare punti di ricarica nel primo punto, la produzione di energia rinnovabile (o in generale di energia a basso impatto di CO2), CO2 reclaiming ecc piuttosto che costringere un'intera industria e un intero mercato a cambiare col rischio di fallire male e non avere i soldi che servono per le cose di cui sopra. E' un tema di opportunità e anche di tempistiche. Stiamo andando molto velocemente verso un disastroso punto di non ritorno, chi parla di 20 anni, chi di 50... bisogna fare qualcosa che abbia un GROSSO impatto e in tempi BREVI. Le risorse economiche andrebbero concentrate lì, e non buttate a pioggia su cose con tempi lunghi e poco impatto e che peraltro massacrano le fonti delle risorse economiche. Aggiungo che oltre alle risorse economiche bisognerebbe mettere in campo le risorse politiche, e spendersi affinché la transizione ENERGETICA avvenga in tutto il mondo, prima di concentrarsi sull'imporre una transizione della mobilità a macchia di leopardo (e con obiettivi irraggiungibili che destabilizzano il mercato) Questa è la mia opinione, pertanto opinabile. Ma è un'opinione che ha anche una forte connotazione logica. Vorrei capire dove sto sbagliando nella mia logica, se sto sbagliando. (per favore: non dite che bisogna fare contemporaneamente l'una e l'altra, le risorse economiche sono limitate, qui stiamo sostanzialmente parlando di dove investire per affrontare il problema riscaldamento globale)
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Siamo su un forum, si discute. Se si discute del topic secondo me tutto ok, c'è chi ha un piglio più tranchant, chi meno, chi posta dati, chi spara a zero... d'altra parte è un forum. Stare qui a discutere della discussione mi sembra un livello superiore e bada, ho solo riportato l'esempio perché ti sei lamentato solo del tono delle risposte con contenuti che non ti piacevano. Per me questa cosa dei 2 fronti è poco interessante, come dire: it is what it is. In un dibattito è necessario che ci siano idee e opinioni contrapposte, altrimenti non è un dibattito. Come faccio io a cambiare le mie idee sulla validità ai fini del cambiamento climatico delle auto elettriche, se non c'è nessuno che si oppone al mio modo di vedere? Poi ovvio, se si oppone con boutade, opinioni senza dati sotto, e filosofia spicciola non mi convincerà mai. Ad esempio ho molto apprezzato questa risposta: a cui però rispondo che quello che dice è vero, ma l'auto elettrica è una soluzione che funziona male ad una piccola parte (trasporto PRIVATO, non trasporto in generale) del problema, applicato duramente solo in alcune parti del pianeta. Per l'inquinamento: la differenza tra un'auto elettrica e un'ibrida a benzina euro 6D final è veramente roba di lana caprina. Comincia a sostituire le auto vecchie con auto che la gente può ancora permettersi / con niente (perché il problema è anche che ci sono troppe auto) e vedrai che nelle zone che oggi hanno quei problemi (tipo la pianura padana) non cambia nulla / cambia pochissimo, e sarebbe lo stesso per le elettriche. Perché? Perché il grosso dell'inquinamento atmosferico viene da altre fonti (allevamenti - fonte di NOx e PM secondaria, produzione di energia, industria, riscaldamento). In altre zone il problema non si pone, perché gli indici di qualità dell'aria sono già buoni. Vi invito ad aprire una mappa con indici di qualità dell'aria in Europa per vedere che i problemi stanno in Pianura Padana e in altre zone fortemente industriali / con produzione di energia da carbone o altre fonti fossili. Comunque giustamente @aboutdas fa presente che il problema è il riscaldamento globale, ovvero in ultima analisi il modo in cui produciamo energia. A me fa molto ridere/pensare questa immagine: a sinistra l'impianto VW di Hannover che produce gli iD.Buzz elettrici, a destra l'impianto a CARBONE che produce l'energia (anche) per l'impianto. Carbone che una volta la Germania comprava per il 40% abbondante dalla Russia (via treno + gomma), e adesso quel carbone arriva dagli USA e dall'Australia.... Pertanto mi spiace, ma continuo ad essere fermamente convinto che l'auto elettrica "a zone" (Europa) non sia una soluzione a nulla: - non risolve il problema dell'inquinamento nelle aree occidentali inquinate, perché l'inquinamento ormai non è più causato principlamente dal trasporto privato. - non risolve il problema del riscaldamento globale, perché va ad agire su una parte minima del problema, senza proporre alcuna soluzione alla parte enorme del problema: le fonti energetiche e il loro approvvigionamento.
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mah… verità semplici e rapide, postando video con analisi di pro e contro e approfondite ricerche ecc ecc mi sembra un po’ ingiusto, considerando che dall’altra parte c’è chi propone l’auto elettrica come soluzione (semplice e rapida) a tutti i mali
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Però non è che un topic diventa illeggibile se si postano dati ufficiali, paper scientifici e video di divulgatori scientifici. Come la calcoli la sicurezza di qualcosa se non con la statistica? In questo caso numero di morti (diretti e indiretti) / energia prodotta? sulle centrali nucleari si è avuto in modo esponenziale quello che è successo agli impianti chimici dopo il disastro di Seveso e altre, con la differenza che del fatto che ci sia roba contaminata ancora oggi e ancora oggi fa danni nei dintorni di Seveso non importa a nessuno. Le centrali nucleari sono molto sicure perché anche a causa di quegli incidenti si ha una serie di richieste specifiche per renderle, appunto, sicure. Non vedo cosa ci sia di “tossico” a dire che le centrali nucleari sono sicure
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A me le elettriche piacciono, non le mal digerisco, anzi. Sono conscio dei loro vantaggi E dei loro svantaggi. Sono altrettanto conscio che non servono a nulla nell'ottica di diminuire le emissioni di CO2 nei prossimi 20 anni. Le belle statistiche fatte bene, le suggerisco all'ISTAT
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No soprattutto se prendiamo per buono il concetto del disastro climatico da qui a 30 anni Sempre sul pezzo: Questo è vero per tutti gli impianti che producono energia usando il calore, anzi è vero per tutti gli impianti in cui ci sia del calore da smaltire (dalle fonderie agli impianti farmaceutici). Inoltre le temperature sono normate (per tutti gli impianti, non solo per gli impianti di produzione di energia) e non possono superare limiti dettati dalla legge locale.
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Consiglio a tutti la visione di questo video di Sabine Hossenfelder (fisica, oltre che divulgatrice) Ci sono un paio di cose molto interessanti secondo me: - intanto c'è un passaggio che spiega bene quello che cercavo di dire prima sulla differenza tra inquinamento e global warming. C'è un innalzamento delle temperature nel 2023 anche perché c'è meno inquinamento dovuto alle navi, e il particolato atmosferico ha un impatto di raffreddamento sul clima. Meno inquinamento = meno raffrescamento - i modelli con cui facciamo le previsioni sono... come dire... affetti da errori. In particolare questo video si concentra sul un numero (ECS), e mostra come gli scienziati non siano in grado di accordarsi su questo numero IMPORTANTISSIMO per determinare le politiche con cui risolvere il problema: - Sabine verso la fine dice una cosa ancora più interessante: non ci serve una nuova scoperta tecnologica per sconfiggere o limitare il problema, serve solo l'accordo per applicare le tecnologie che già abbiamo! E la sua ricetta (su cui io posso solo essere d'accordo) è: (l'ultima è chiaramente rivolta agli attivisti che si incollano alle cose, o che lanciano zuppe su quadri famosi)
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Ecco appunto, è così inquinante che gli hanno dovuto inventare una definizione attorno piena di condizionali, così inquinante che se ne può emettere quanto se ne vuole, basta piantare un numero sufficiente di alberi (o farsi rilasciare certificazioni LEED ecc). Peraltro definizione basata su metriche opinabili e non oggettive, e basate sulla teoria del mantenimento di uno status quo quando da sempre in natura non esiste questo concetto. Se vogliamo confondere i due temi facciamolo pure, sapendo che andremo incontro ad una fallacia logica che rende vano ogni discorso. E infatti facendolo si arrivano a castronerie come le auto elettriche come soluzione al problema. Eh già, come fermare un problema globale se non forzando la transizione energetica dell'ultimissima ruota del carro per emissioni e soprattutto dell'utilizzatore finale e non della sorgente? Un'idiozia, si dovrebbe iniziare dalla testa (produzione energetica, globalizzazione a cazzo di cane, consumo eccessvio di beni) e non dalla coda. Se piantassimo centrali nucleari con la stessa solerzia con cui spendiamo vagonate di soldi per sperimentare generatori a moto ondoso, a quest'ora saremmo già nella fase attiva di reclaim della co2 dall'atmosfera. La stupidtà comunque continua anche sul tema dell'inquinamento da auto. Adesso siamo all'Euro 6D final ecc, si discute di euro 7, e ancora si insiete sulle limitazioni sul trasporto privato, quando la grandissima parte dell'inquinamento atmosferico sulla terra ferma in occidente viene da altro, ovvero produzione di energia e allevamenti. Poi per me le auto dovrebbero sparire dalle grandi città, sono solo d'accordo, ma non sostituirle con altrettante elettriche. Poi che il fenomeno del riscaldamento globale esista e che sia fortemente correlato alle emissioni di CO2 (antropiche o meno) siamo tutti d'accordo. Che vada risolto alla Europa maniera anche no, perché è una roba totalmente priva di logica e che cavalca un'ondata di sentimento e paura, quindi irrazionale. Ed essere stupidi per primi non è un bel vantaggio né un bel esempio. Infine: che il riscaldamento globale vada combattuto e risolto per me, ripeto: per me, che pure ho figli piccoli e lascio una discendenza, è fortemente opinabile. Siamo quasi 8 miliardi, su un pianetucolo dalle risorse limitate. Il problema è quello, il riscaldamento globale potrebbe essere una soluzione. D'altra parte qualche tempo fa sulle dolomiti a 2000 m c'erano boschi rigogliosi. Non esistevano umani, ma questo non è necessariamente un problema del mondo. #TeamThanos
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Anche perché è un attimo fare previsioni azzardate a lungo termine su cose così complesse e influenzate da così tanti fattori. Basta vedere cosa è cambiato recentemente tra guerre, perdita di potere d'acquisto, distruzione delle catene di approvvigionamento, incapacità dell'industria di abbassare i costi come previsto, incapacità degli Stati di investire su infrastrutture e incentivi come previsto...
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Aggiungo: l'inquinamento è di solito un fenomeno con ripercussioni prettamente locali (non sempre eh, vedi in passato buco dell'ozono), mentre le emissioni climalteranti hanno effetti globali, quini è doveroso distinguere le due cose e trattarle in maniera differente.
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