1) Ho ricevuto un'educazione di stampo cattolico (asilo, elementari e medie private), ma me ne sono distaccato.
Credo che ci possa essere, o essere stato, un Dio: semplicemente perchè non ho prove in mano per negare l'ipotesi. Ma nemmeno per accettarla. Credo che non sia compito dell'uomo venerare nessuna divinità.
2) Sono contro le religioni per principio. Qualsiasi, non solo il Cattolicesimo.
3) Credo nei miei valori personali (onestà, correttezza, orgoglio, amore ecc) cui io do una personale gerarchia di importanza; ritengo giusto che ognuno abbia i suoi valori e la sua gerarchia, e tutti debbano rispettare quelli di tutti gli altri.
4) Integralista è qualcuno che professa la sua tesi come l'unica possibile, concepibile e giusta. Questo dà luogo a molte inevitabili conseguenze: violenza, lotta, non rispetto della persona. Infatti se sfogliamo un libro di storia, molte guerre e molte tensioni sono nati per motivi religiosi.
5) Le religioni sono nate per esorcizzare la paura più forte e più ancestrale dell'uomo: quella della morte, e del cosa ci sarà dopo. Oltre che per dare una speranza di "giudizio universale" cui il povero e l'oppresso si poteva rifugiare quando si vedeva, appunto, oppresso dal più forte.
6) Non se ne può fare a meno. La religione ti da delle certezze, semplici, sicure. Solo chi ha un cervello e una cultura personale può farne a meno (n.b.: non sto dicendo che uno religioso è una persona senza cervello e cultura), perchè le risposte a queste domande può trovarsele da sè.
7) Il rispetto va portato verso chiunque non faccia qualcosa per cui merita di non essere rispettato. Rispetto i credenti di qualsiasi professione religiosa, basta che non "vengano a rompere le scatole a me".
8) Una bestemmia è un imprecazione avente come "oggetto" qualcosa di facente parte alla sfera religiosa. Io bestemmio tantissimo. Ma a bassa voce e quando/dove nessuno mi ascolta, così se devo comportarmi da maleducato almeno non mi mostro come tale. Evito direttamente di farlo in presenza di persone cui la cosa può dare fastidio.