E che li ha fatti Sacchi quei danni? Che il calcio sarebbe diventato più fisico che tecnico era una deriva OVVIA come ovvia lo è stata in altri sport (tennis, pallacanestro, pallavolo), se lui c'entra qualcosa ha semplicemente anticipato i tempi (ma di quanto poi?). Se no giocavamo ancora con un difensore, un centrocampista e otto attaccanti, come in Inghilterra nel milleottocentosessanta e le partite finivano diciassette a undici come allora.
Sacchi ce l'aveva con gli estrosi, questo è vero, voleva che rimanessero appiccicati ai suoi dettami. Ma tutto questo FINO AGLI ULTIMI SEDICI METRI: da lì in avanti i giocatori avevano carta bianca e lo schema non esisteva più. Se al giorno d'oggi gli allenatori non mettono dentro i fantasisti (che non vuol dire solo mezzepunte: un'ala può essere un fantasista, o un regista come Falcao, o una seconda punta) è solo perchè è il periodo della controriforma e riemerge la nostra mentalità italiota del "primo arroccarsi dietro": se vedi (come farai di certo) i campionati di Francia, Spagna o Inghilterra, GUAI a toccare il giocatore tecnico.
P.S. ah ma con quella squadra avrebbe vinto anche mia nonna ottantenne e paraplegica; ma tu, li avresti fatti giocare così bene?