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MarcoGT

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  1. A proposito di cambio di strumentazione: qualora si sostituisca, come in questo caso, non si dovrebbe anche provvedere ad adeguare il chilometraggio con quello effettivo della vettura?Magari lo hanno fatto ma non lo hanno nemmeno accennato... A me sembra sempre più una pantomima: quasi imbarazzante il product placement tra auto, moto e casco: anche le inquadrature non aiutano, dovrebbe essere una cosa più discreta e meno evidente ma vabbè. Si vede subito che è tutto troppo finto, forzato e per nulla verosimile: secondo me si sta ripetendo il copione (in formula “meno peggio”) della prima stagione.
  2. Concordo con te, infatti ho premesso “per enne motivi” tra cui mi sento di aggiungere che, per Clio, è praticamente a fine carriera. Però ritengo che sia un peccato non valorizzare a dovere una macchina, la Panda, che è un simbolo per Fiat in uno dei suoi segmenti per antonomasia: vero che ormai è lo stereotipo dell’auto dell’anziano ma un po’ se la sono cercata.
  3. In riferimento all’affaire Panda: https://www.alvolante.it/news/agosto-2018-panda-cede-leadership-alla-clio-358977 Articolo di AlVolante Il superamento di Clio VS Panda è relativo ad agosto e può essere imputabile a enne motivi. Ma come facevano giustamente notare alcuni, Panda non è stata (come molto altri prodotti FCA) adeguatamente supportata è aggiornata nel corso del tempo, solo con un timido M.Y. 2017. Dispiace perché è una macchina con molte frecce nel suo arco (pratica, compatta, gamma estesa etc) ma che necessita di essere tenuta, per quel che si può, al passo: più volte sono stati ripresi modelli con camuffature ma non si è mai visto nulla. A sto punto mi viene da pensare che stessero testando le pellicole per camuffare... Ironia a parte la cosa che non mi torna è proprio questa, che da una parte dicano che Panda e 500 sono i cavalli di battaglia Fiat e poi non si adoperino più di tanto (per 500 versioni speciali a parte) per mantenerne vivo l’appeal, di fatto vivendo un po’ di rendita e di nomea.
  4. È la Tarraco, cugina della Tiguan Allspace e prossimamente in arrivo.
  5. Purtroppo, come (per certi versi) fisiologico sia, la trasposizione di un format straniero in un altro paese non è mai semplice per enne motivi, tra cui budget, produzione, contesto, personaggi etc. Ovvio che poi ogni difformità o differenza emerga, specie ad un pubblico più attento e competente. Però certo scivoloni (targa, gomme e molti altri) con un minimo di quella roba si possono evitare: se già alcune parti sono forzate e poco realistiche, alla fine poi si compromette tutto. Per carità nulla di grave eh, però se si vuole fare la pantomima o romanzare il tutto tanto vale farlo in modo quantomeno credibile, diversamente poi diventa tutto grottesco. Anche WD, specie nelle stagioni più recenti, alcune volte è molto forzato ma si percepisce molto meno o comunque è meno evidente: qui tra prezzo di acquisto, condizioni del mezzo e lavori vari eseguiti c’è troppa poca realtà.
  6. Dalla pagina MDM Italia: “Mr. China, lei cosa ne pensa?”
  7. Indubbiamente molto meglio della prima stagione, anche se non ci volesse poi molto. Mi perplime che siano in 3: il ruolo del signore anziano non mi è chiaro e secondo me non apporta nulla al contesto e quando parla spesso non lo capisco [emoji28] Per il resto, piccole ingenuità a parte, non è male ma manca qualcosa: la narrazione è un po’ lenta e discontinua, così come alcune cadenze, come per la precedente edizione.
  8. Molte concept Lada sono a loro modo esteticamente interessanti, che però rimangono tali. Questa secondo me è troppo tormentata a livello stilistico, troppo carica di spigoli, scalfitture e similari.
  9. La sigla ZR indica l’allestimento, in questo caso quello di punta: la 3 porte è assente.
  10. Il frontale mi piace, al netto delle solite “lacrime”: lo trovò più affilato e pulito di altre suv Renault. Per il resto l’ennesima suv pantofola secondo me.
  11. Innocenti Mini Cooper, in perfette condizioni:
  12. Mezzo particolare e per questo interessante secondo me. Il portellone è di derivazione Dodge Caravan/Plymouth Voyager/Chrysler T&C di terza generazione: il terzo stop era posizionato sul lunotto (con il tergilunotto appositamente decentrato per garantirne la visibilità) e l’apertura/chiusura avveniva tramite la maniglia posta in basso al portellone stesso.
  13. Volkswagen Polo 1.0 CL: Piccola chicca, una Fiat Tipo 2.0 i.e. Sedicivalvole, in condizioni da concorso, probabilmente di un appassionato o cultore del modello: PS - La fanaleria posteriore di questa versione l’ho sempre preferita a quella delle altre varianti di Tipo.
  14. Concordo al 100%: poi boh, per me modernizzarla (che vuol dire tutto e niente) fa perdere gran parte dello spirito originale del mezzo. A quel punto è come prendere un’auto moderna con lo stile (qui “intaccato” dall’assenza, per quel che si vede, delle porte posteriori) di un modello storico.
  15. La 130 Opera era in sostanza una Coupè ma con 4 porte: quella di cui parli è la Maremma che, come le shooting brame del tempo, era 3 porte (stesso copione per la Gamma Olgiata, simile anche esteticamente).A quanto ne so perché erano considerati in primis come mezzi da lavoro o da artigiano, da qui la non impellente esigenza delle portiere posteriori, che si diffonderanno in massa nel decennio successivo e che si consolideranno con la “moda” delle SW. Anche la Escort Turnier è nata 3 porte è solo con la MK3 è arrivata la 5: dipendeva molto anche dalle case e dai singoli modelli. Se non ricordo male la 128 fu realizzata Wagon 5 porte in Sudamerica per quel mercato.
  16. Operazioni di questo tipo mi lasciamo sempre perplesso, non vedendone molto il senso, secondo me. Io preferirei (potendomelo permettere, ovviamente) di gran lunga i modelli storici originali, senza dubbio. I remake, i revival e via di scorrendo non mi hanno mai convinto: vogliamo mettere avere la Delta Integrale Evoluzione originale o una cosa come questa?
  17. Ma Dodge e RAM non erano mica distribuite in Italia, ufficialmente, da Cavauto? Fine O.T.
  18. Ford Taunus TC2 1.3 L (di cui mi scuso in anticipo per la qualità della foto) in un bel colore verde, molto anni ‘70: Suzuki Vitara 1.6 JLX 5 porte, prima Serie post restyling del simpatico e compatto fuoristrada nipponico:
  19. Concordo per quando riguarda il contesto del format (UK vs IT) però credo che forse, una maggiore referenza al format originale, avrebbe potuto rendere il tutto più digeribile e meno artefatto. Va bene tutto, ma trovare sempre auto praticamente intonse a cui mancano pezzi (che poi vengono casualmente trovati subito, nonostante alcuni siano ai limiti del fossile) e che poi sono a posto con due interventi di manutenzione ordinaria: ad un certo punto, anche quando parlavano di costi, mi sembrava una presa per i fondelli, come se nella realtà sia possibile un simile modis operandi dal punto di vista economico. Poi secondo me era d’un troppo costruita e romanzata proprio la narrazione e anche i protagonisti non aiutavano certo, anzi: rendevano il tutto ancor più finto ampolloso. Il format originale avrà comunque la sua parte costruita (come logico) ma è più fluido, spiega molte più cose e soprattutto non si limita “ad una bella lucidatina e taaacc”.
  20. Ho visto più volte il promo su DMAX: che dire, spero proprio che non abbia nulla a che fare con la precedente serie che definire “presa per i fondelli” era un eufemismo: finzione massima, contenuti pari a zero, recitazione pessima. Il tutto condito da una “milanesizzazione imbruttita” ai limiti del sopportabile. Non so esattamente cosa aspettarmi da questo secondo tentativo, ma notavo una certa somiglianza a Jerry Calà (con più capelli e più in carne) del primo a destra, in foto: speriamo bene, anche se WD, con Mike e Edd rimane insuperabile, mi spiace [emoji13]
  21. Concordo, l’ultima Coupè era molto riuscita a livello estetico, molto più delle precedenti che hanno comunque avuto il loro riscontro commerciale anche da noi. Negli USA era venduta come Tiburon: in altri mercati era chiamata Tuscani. Proprio questo nome, e il suo successo, avevano portato la Hyundai a considerare l’ipotesi di trasformarlo in un brand autonomo di auto sportive: l’iniziativa però non ebbe seguito.
  22. BMW Serie 3 RetracTop, presentata a Ginevra nel 2001 e realizzata da Heuliez sull’onda del successo della formula “CC” in voga nei primi anni ‘00, come già proposto per la CLK: come per quest’ultima, il progetto non ebbe seguito.
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