MarcoGT
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Rebadge in salsa Rover: City Rover, aka Tata Indica Quintet, aka Honda Quint/Integra 416i, aka Honda Integra, prodotta solo per il mercato australiano, come la Quintet. -
Vero, è un genere di auto che piace in quei mercati e i listini ne sono sempre ben forniti. Mitsubishi Raider, derivato strettamente dal Dodge Dakota di terza generazione. Altro mezzo flop commerciale.
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Assolutamente si, è un mezzo (come moltissimi altri) noto quasi solo in Asia o paesi del circondario: al di fuori di questi luoghi è un oggetto misterioso anche per gli appassionati. Che io sappia, almeno della prima generazione, con guida a sinistra non ne sono stati costruiti, ma non ne ho la certezza. Personalmente mi incuriosiscono non poco questi mezzi sconosciti e particolari.
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Ulteriore rebadge assai poco noto, di una vettura anch'essa poco nota al di fuori del Giappone : Isuzu Filly, aka Nissan Elgrand. Ambedue erano minivan di alta gamma, praticamente identici salvo per la mascherina e i badge identificativi. La versione Isuzu era, rispetto alla variante Nissan, meno costosa ed equipaggiata.
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Altro rebadge poco noto è questo: Isuzu Oasis, aka Honda Odyssey/Shuttle. La variante Isuzu è stata venduta solo sul mercato USA, rivelandosi un flop commerciale: si posizionava (per allestimenti e dotazioni) più in basso della variante Honda che, per inciso, riscosse ben più consensi. La versione Honda venne venduta anche da noi, con ben poco successo.
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Rebadge poco noto, in quanto espressamente pensato per il mercato indonesiano: Opel Blazer, aka Chevrolet Blazer e derivati, tra cui la Oldsmobile Bravada, postata già tempo addietro.
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Concordo appieno, forse riporta alla mente alcune Peugeot recenti anche vista la colorazione bicolore... Guardando meglio le foto noto comunque una buona cura dell'aerodinamica, con "sfoghi" dietro i passaruota anteriori e fillets sul lunotto: niente male vista la tipologia e la provenienza della vettura. Se non vedo male (ma potrei sbagliarmi) ha anche la guarnizione del parabrezza di tipo incassato: i passi avanti rispetto a modelli precedenti si notano anche da questi dettagli, tutto rigorosamente imho
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La trazione "interiore" è una primizia non da poco Scherzi a parte, non mi dice granché: estetica lineare e senza velleità di sorta. Davanti mi ricorda vagamente la Qoros: Si tratta, nei fatti, del re-badge della Chery Tiggo 5
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Omniauto Dr presenta al Motor Show di Bologna la DR3. Nel complesso non male visti i precedenti, ma non è una vettura che acquisterei. Il look è abbastanza moderno è tutto sommato gradevole, e qui l'accostamento bicromatico è più riuscito che in altre dR viste al MS: io avrei verniciato anche i fillets in nero lucido...
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In realtà al dato manca uno zero: sono 400mila le unità vendute dal lancio.
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Omniauto La DR5 si aggiorna. Tentativo di modernizzare, dentro e fuori, una vettura la cui linea (fortemente ispirata alla RAV4 di seconda generazione) accusa il peso degli anni, così come la scarsa originalità. Molte, imho, le forzature estetiche quali il la verniciatura bicolore (di moda, ma non certo così) e il portellone posteriore, massiccio e poco aggraziato nelle forme. Plancia e abitacolo sono migliorati senza dubbio, ma anche qui non è che ci volesse più molto in fine dei conti... Mi perplime molto la scritta dello schermo centrale "una storia italiana"...
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Frontale riuscito e corpo vettura nel complesso sufficientemente pulito e filante: bella la coda della Sedan, molto meno quella della wagon che mi ha (non so perché) un po' ricordato questa: La cromatura la trovo eccessiva e non troppo gradevole: forse se si fosse raccordata al lunotto, anziché proseguire, avrebbe avuto più senso imho.
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Dovrebbe essere lo stesso colore, ovvero il Giallo Exploit, adottato tra il '94 e il '97.
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Sembra che, per l'occasione, abbiamo optato per una nuova soluzione per il tergilunotto, non inserendolo più sulla lamiera del baule ma direttamente sul lunotto stesso. Mi auguro che modifichino il disegno del paraurti anteriore, che ho sempre trovato troppo carico e tormentato: una soluzione similare alla Vitz (Yaris JDM) imho sarebbe l'ideale.
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Aiuto! Ho visto i primi 30 secondi, sono bastati e pure avanzati... [emoji32][emoji33]
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Promette bene nel complesso, con un 3/4 posteriori poi tradizionale e pulito del modello attuale ma di contro, non gradisco le maniglie delle portiere posteriori "nascoste": le trovo poco pratiche. Noto inoltre che la guarnizione del parabrezza non è di tipo incassato come sul modello ora in commercio: un piccolo passo indietro imho.
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Si, in India c'è il propulsore 1.5 dCi.
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Io ricordo, durante alcuni soggiorni in Egitto, numerosissimi taxi Daewoo Nubira mk1 e Daewoo/Chevrolet Lanos Sedan: quest'ultima, aggiornata leggermente, viene commercializzata ancora oggi:
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Hyundai Entourage, aka Kia Carnival/Sedona di seconda generazione. Sostituiva la Trajet, ma posizionandosi molto più in alto nella gamma. È stata presentata al salone di Chicago nel 2006, ottenendo anche le 5 stelle nei crash-test: sul mercato ha resistito circa 2 anni, rimediando scarsi successi commerciali.
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Toyota Blizzard di 1a e 2a generazione: rebadge, rispettivamente, di Daihatsu Taft e Rugger (o Fourtrack/Rocky).
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Lo ritengo probabile, ma forse ha raggiunto altri mercati limitrofi.
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In Serbia, anche allo scoop di cercare di "modernizzare" un minimo la produzione Zastava.
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Concordo in pieno. A memoria ricordo la Rover 400 a gasolio di un vicino di casa, ma con i badge Rover è tutto il resto. Scartabellando il mio "archivio" trovo conferma in ciò che hai detto: da noi la Concerto a gasolio non è mai stata importata. Ho comunque notato che in Francia ne girano ancora di Concerto, così come diverse Honda anni '90.
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Daihatsu Materia (o Coo), Toyota Bb e Subaru Dex. Vista una proprio questo weekend in Francia. Ha destato la mia curiosità, non avendone mai viste da noi. Strano non equipaggiare direttamente la Concerto "vera"...
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La versione Holden non credo sia mai esistita: la foto non mi convince, anche data la guida a sinistra... Di certo è esistita la Holden Barina Spark, la versione australiana della nostra Spark, aka Daewoo Matiz Creative.