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MarcoGT

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  1. Bella la Kadett E, mi piace molto in versione GSi con la strumentazione digitale, molto anni '80. Non dimentichiamoci anche la Pontiac LeMans, la Asuna SE e la Chevrolet Kadett:
  2. La meno peggio, si fa per dire [emoji13], è la Aprio: perché la Verito è qualcosa di agghiacciante...
  3. Dacia Logan 1a serie e tutte le sue "rimachiature": Renault Logan: Nissan Aprio Renault-Tondar 90 Mahindra Verito
  4. Hai ragione, chiedo venia [emoji16][emoji28] Io sto scansionando la mia memoria e mano a mano posto... [emoji13]
  5. La Ignis, in Giappone, aveva anche una "gemella" keicar, la Suzuki Kei, commercializzata anche come Mazda Laputa. Si noti che, rispetto alla Ignis, essendo una keicar la lunghezza era inferiore e il motore era un 660cm3. Una cosa simile avveniva (e avviene) anche con la Suzuki Jimny/Mazda AZ Offroad e la Suzuki Wagon R/Mazda AZ Wagon, tutte keicar con "gemelle" non keicar: nello specifico Suzuki Jimny Sierra e Suzuki Solio.
  6. Mitsubishi Space Wagon e Hyundai Santamo: Mitsubishi Pajero e Hyundai Galloper e Galloper II:
  7. Nissan Pino, Suzuki Alto e Mazda Carol, anche se di qualche anno fa: Subaru Leone 3a gen. e Isuzu Geminett II: Daihatsu Boon (quella che da noi era la Sirion) e Toyota Passo nelle loro ultime edizioni:
  8. Rimarchiata in molti modi, anche come Holden per il mercato australiano: Honda Crossroad 1a serie, alias Land Rover Discovery:
  9. Suzuki Alto (JDM) e Mazda Carol, da molti anni progettate e costruite congiuntamente. La Carol, rispetto alla Alto, si pone leggermente più in alto sul mercato.
  10. Fiat Punto '03 e Zastava 10, i cui primi 7mila esemplari vennero assemblati a Mirafiori:
  11. Complimenti per il topic, molto interessante, a cui spero di contribuire al meglio [emoji6] Inizio subito con una ulteriore variante della Arna/Cherry Europe/Pulsar meno nota, la Holden Astra (LB) di prima generazione: Toyota Celsior, aka Lexus LS: versione a badge Toyota realizzata per il mercato interno e venduta esclusivamente nei Toyota Toyopet Store. Tale modello è scomparso con l'introduzione del marchio Lexus in Giappone.
  12. Chevrolet Cruze di prima generazione. Auto che ho sempre trovato gradevole e molto "onesta": da noi ha avuto un certo successo, sopratutto considerando la poca popolarità delle tre volumi generaliste di classe media. 2008 2012 2014, previsto per alcuni mercati, come quello USA. Chevrolet Cruze 2014 per il mercato cinese: aggiornata nel frontale e nella coda solo per la Cina, dove viene commercializzata col nome di Cruze Classic e che si affianca alla nuova Cruze. A settembre, sempre in Cina, arriverà la Cavalier, una versione profondamente aggiornata della Cruze Classic e che la andrà a sostituire.
  13. Tra l'altro il medesimo "lifting" fu effettuato anche sulla assai criticata X-Type che, volenti o nolenti, ha introdotto (per la prima volta per una Jaguar) la trazione anteriore, la motorizzazione diesel e la carrozzeria station: anche per questo motivi è stata oggetto di critiche, ottenendo un successo commerciale non certo elevato.
  14. Jaguar XJ di precedente generazione. A onor del vero non so dire se il restyling di metà carriera sua stato migliorativo o peggiorativo strictu sensu: ho sempre trovato che i nuovi paraurti, più sportivi dei precedenti, non calzassero alla perfezione su una vettura di questo rango. Li avrei visti meglio abbinati magari ad un allestimento dal piglio più sportivo, ma non per tutta la gamma. È anche vero che in quegli anni Jaguar tentava in tutti i modi di svecchiare l'immagine dei suoi prodotti, quindi magari anche gli aggiornamenti sono stati fatti in tal senso...
  15. La TC by Maserati! Sfortunata quanto poco riuscita scoperta di lusso. Costruita sul pianale K ricordava molto la contemporanea LeBaron. Il fascino Maserati era legato solo alla presenza del logo e l'unica concessione lussuosa di origine italiana era data dai pellami di selleria e abitacolo, che erano appunto 100% italiani, diversamente da quello utilizzati per tutte le altre Chrysler. Il prezzo di listino era molto alto: 33mila dollari USA, pari agli attuali (grossomodo) 63.500 dollari USA.
  16. Vero, anche se con la Punto Classic 5 porte (sugli ultimi modelli) il montante B divenne nero ma ormai era a fine carriera la vettura...
  17. La Charleston è tra le 2cv che preferisco, insieme alla Dolly e alla Cocorico. La tua fa già parte delle Charleston, diciamo così di serie, migliorate nei dettagli e nell'equipaggiamento rispetto a quelle prime 8000 di serie speciali. Il Rouge Delage a mio avviso è il colore migliore: non mi sono mai piaciuti né il Gris Cormoran né (ancor meno) il Jaune Helios. Ti rinnovo i miei complimenti [emoji6]
  18. Ottima cronistoria di una vera icona dell'automobilismo [emoji4] Ti faccio i complimenti per la tua Charleston, sicuramente una delle (innumerevoli) serie speciali della 2cv [emoji6] Dalla foto credo si tratti di un esemplare post luglio 1981, corretto?
  19. La Accent si, ma quella in foto è la Elantra/Lantra [emoji6]
  20. I fendinebbia gialli erano davvero inguardabili anche per una vettura economica come la Atos. Un esemplare del '99 lo aveva mia zia: spaziosissima ma ben poco appetibile è finita molto in economia. Ricordo che dopo non molto tempo le plastiche dei paraurti si sbiadirono, così come quelle interne. Venduta dopo qualche anno per una Getz... In Malesia è presente con il marchio Inokom ed è battezzata Atos Prima e abbina al frontale Atos Prime '04 il posteriore della Atos classica: Di per se non mi dispiace la attuale Picanto. Ma davvero non ho mai capito (né tantomeno digerito) il perché sulla versione cinque porte il montante B e le cornici superiori delle portiere siano (anche e sopratutto sugli allestimenti più ricchi) nel colore della carrozzeria e non di colore nero opaco, come nella tre porte. Non so come dire, ma mi ha sempre dato l'idea di qualcosa di incompiuto e, a vedersi, un po' tirato via. Senza contare che gli inserti neri renderebbero più snella la vista laterale.
  21. Hyundai Atos, city-car in formato mini mpv che da noi ebbe un buon successo, anche in virtù del prezzo allettante. Atos Prime, versione più rifinita ed equipaggiata della normale Atos, con un design meno "cubico". In Italia, diversamente da altri mercati, solo la Atos Prime poteva essere equipaggiata con la trasmissione automatica a 4 rapporti (in alcuni mercati extraeuropei i rapporti erano solo 3). Intorno al 2002/2003 venne introdotto un piccolo restyling, limitato alla nuova trama per la mascherina e alle grafiche dei gruppi ottici (anteriori e posteriori) più moderne, sia per Atos che Atos Prime. La Atos Prime ebbe un più consistente aggiornamento nel 2004: Un ulteriore ritocco si ebbe intorno (se non ricordo male) al 2006/2007 con la mascherina dotata ora di una sola barra cromata: Gli interni, salvo modifiche leggere ai tessuti e a pochi altri dettagli, rimasero sostanzialmente gli stessi per tutti gli anni di produzione:
  22. Condivido in toto. La versione aggiornata "intermedia" è la più riuscita: l'ultimo restyling l'ha peggiorata imho, e parecchio. Tra l'altro Hyundai, durante i primi anni 2000, prese in considerazione l'idea di trasformare il nome Tuscani (altra denominazione a seconda dei mercati della Coupè, assieme a Tiburon) in un vero e proprio marchio di vetture sportive dato il successo che take denominazione aveva raccolto: il progetto, però, non ebbe alcun seguito.
  23. Si, la Special, La Rally e la Racing, oltre che la Maratea:
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