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MarcoGT

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  1. Trilogia di Fiat: Uno “tipino” 1.1 S, abbastanza trasandata: Fiat Tipo AGT 1.6 i.e. in condizioni più che apprezzabili: Fiat Punto Selecta, beccata ad un semaforo: come ben sapete è la rara versione della prima serie con cambio automatico a variazione continua. Aggiungo anche una Ford Fiesta 1.3 Pro, allestimento conclusivo della Mk3:
  2. Sulla carta il contenuto è senz’altro interessante, salvo due (a mio parere) punti. Il primo riguarda il possibile “permesso” per i ciclisti (in determinate circostanze) di circolare contro mano: assolutamente no, perché se una via è contromano rimane tale per tutti. Considerando poi come alcuni vanno in giro in bici questa facoltà potrebbe essere controproducente. Il secondo punto riguarda la patente e i relativi limiti di età. Il criterio anagrafico va bene, ma è anche vero che non sempre può essere uno standard accettabile per tutti. Ecco perché, accanto a queste disposizioni, introdurrei anche una sorta di “riesame pratico” per l’anziano che vuole rinnovare la sua patente, in modo tale da valutare se effettivamente è in grado ancora di guidare sufficientemente bene e, qualora così non fosse, non procedere al rinnovo. So che potrebbe sembrare drastico, ma di anziani, ma non solo, che (per enne motivi) non sono in grado di guidare bene è pieno il mondo. Per il resto condivido la posizione netta, ancorché teorica, sul resto del punti, smartphone in primis. Poi beh come al solito bisognerà vedere, se queste novità saranno approvate, nella pratica come sarà, come tutte le cose da noi.
  3. Credo (e spero) che la forma e le proporzioni generali siano falsate dai pesanti camuffi, perché ora come ora mi da l’impressione di essere goffa e con sbalzi (anteriore e posteriore) secondo me dubbi, così come la forma dell’inserto cromato posteriore. A questo punto non vedo l’ora di vedere il risultato finale, poiché per me la MK7 ha sempre avuto un invidiabile pulizia e linearità estetica, dentro come fuori.
  4. MarcoGT

    Mitsubishi ASX Facelift 2019

    Mah, vedendola così bocciata, ad esclusione dei fari posteriori, che finalmente hanno ottiche al passo coi tempi: quelle adottate sino ad ora erano ancestrali come aspetto... Per il resto stesso problema già riscontato sulla Outlander restyling, ossia un inutile sovraccarico di linee ed elementi (nella coda e nel muso) che, oltre a non integrasi bene con il resto della macchina, contrastano con un profilo laterale molto semplice e sobrio. Ormai è il terzo restyling di un modello datato 2010 e che accusa il peso gli anni, specialmente dentro.
  5. Vero, esteticamente è ancora molto piacevole nonostante gli anni e la formula è piuttosto attuale.Come ricordavi bene la serie Lantis era a parte rispetto alla famiglia 323/Familia. Di quest’ultima da noi era importata (serie BG) la 3 porte e la 4 porte mentre all’estero, fino al 1994, era presente anche la station wagon basata però sulla precedente generazione BF. La successiva serie BH (come la 323 Coupè) da noi non è mai stata importata: Hatchback 3p Sedan 4p La 626 (GE) da noi era solo 5 porte con motore 2 litri benzina ma altrove c’era anche col V6 e la trazione 4x4, anche in versione sedan: La station, invece, era basata sulla precedente (GD) e da noi non è mai arrivata: Poi beh da noi, al tempo, arrivavano (per vari motivi) molte meno automobili giapponesi che all’estero.
  6. Buona domenica autopareristi! Ecco gli ultimi avvistamenti, alcuni di certo interesse. Mazda 323F Lantis 1.5 16V GLX, una macchina piuttosto particolare: 5 porte ma con una linea insolita e, se non vado errato, anche i cristalli delle porte a giorno. Ne ricordo più d’una in circolazione. In altri paesi, ma non in Italia se la memoria non mi inganna, esisteva anche 3 porte. Renault Twingo I, ancora discretamente diffusa dalle mie parti, specie nella Phase II. Ford Fiesta 1.1 SX 5 Porte, in buono stato: Toyota Celica 1.8 16V, versione d’ingresso della 6a generazione della sportiva nipponica qui tutto sommato in forma. VW Golf III 1.9 TDI GT, con gli iconici BBS.
  7. Concordo appieno con chi dice che manca, dal punto di vista decisionale, continuità, costanza e una programmazione molto più dettagliata. Zero concept, zero one off o show car, anche solo per stuzzicare la curiosità e l’interesse, specie su marchi particolari: le edizioni speciali e similari ad un certo punto lasciano il tempo che trovano. Se si lanciano prodotti validi, o comunque appetibili come Levante, poi non si può lasciare il resto della gamma nell’incertezza e tirando a campare, come nel caso di GranTurismo. Chiaro è l’esempio di Alfieri, il cui prototipo ha ottenuto grande successo e a cui in seguito, e a più riprese, avevano dato il “disco verde”, salvo poi soliti dietrofront o cambi di programma. E dire che a quasi 5 anni di distanza, secondo me, è ancora bellissima e attuale: Però, ahimè, sembra essere un modus operandi tipico di FCA (e prima di Fiat) la mancanza di continuità o comunque la presenza di quell’alea di incertezza o titubanza in generale. E di esempi anche nel recente passato ne abbiamo avuti più di uno: Kamal, un potenziale successo rimasto inespresso o la mancata registrazione (o meglio del mancato rinnovo sui diritti sul deposito del nome se non erro) di Stratos o ancora la dismissione (poi scongiurata, anche “grazie” a Renault) di un nome (e relativa spendibilità e conoscenza per il consumatore) storico come Panda in favore di Gingo. E “casi” del genere ce ne sarebbero molti altri. Ora come ora mi auguro di vedere qualcosa di tangibile in tempi non biblici, anche se le premesse sono quello che sono...
  8. Secondo me la presenza di Giulietta (come di 147 prima) e Delta non sono state decisive, in quanto ben diverse come target, quest’ultima in modo particolare.Bravo, come già ricordato da altri, dopo un lancio di successo è stata abbandonata a se stessa, senza arrivare ad avere (benché annunciata a più riprese) alcuna versione station wagon in un periodo dove si vendevano ancora bene le C SW (Ford Focus docet, rinnovata proprio intorno a quel periodo se non erro) e dove la progenitrice Stilo, proprio con questa carrozzeria, aveva riscontrato il favore del pubblico, a dispetto della 3 e della 5 porte. Tanto che la Stilo MW ha continuato ad essere prodotta fino al 2009. Di li a poco, poi, c’è stato il boom di QQ che, di fatto, ha creato il segmento dei crossover di segmento C che poi si sono imposti sempre più. Aggiungiamoci poi un’immagine del brand un po’ appannata, specie all’estero, e il gioco è fatto.
  9. Sicuro, era il suo colore, nonostante la qualità della foto, che ho solo migliorato con l’auto-ottimizzazione [emoji6]
  10. Ricordo che (forse) 4R aveva parlato di una ipotetica versione suv/crossover di Bravo da introdurre intorno al 2009, oltre che della versione wagon prevista per il 2007/2008. Bravo esteticamente era molto riuscita e anche a livello di qualità costruttiva era un bel passo avanti rispetto ai prodotti precedenti: alla presentazione in concessionaria ricordo che il venditore, nell’illustrare l’abitacolo, si era soffermato in particolare sull’inserto morbido della plancia e sui gommini di fine corsa delle maniglie delle porte. Devo avere da qualche parte anche il modellino promozionale 1:43 by Norev [emoji13]
  11. Occasione persa... Che io sappia era anche per “non dare fastidio” al produttore nazionale: tempo fa avevo letto una cosa del genere anche sull’ipotesi di cessione di Alfa, da parte dell’IRI, a Ford che, a quel punto, avrebbe potuto entrare in Italia anche dal punto di vista produttivo.
  12. Assolutamente, infatti per i paesi con un costo della manodopera ragionevole e vantaggioso (oltre che ad un sistema fiscale serio e non opprimente) questa potrebbe essere una occasione non da poco, vista l’ombra di Brexit e dei suoi possibili strascichi. Sarebbe bello se ciò potesse avvenire da noi ma è come inseguire una chimera, ahinoi. Per anni, dal punto di vista dell’industria automotive, eravamo una sorta di “roccaforte” in quanto a produzione di auto da parte di brand stranieri: adesso, se ci fossero le condizioni, qualcosa si potrebbe anche muovere e non potrebbe essere che positivo.
  13. Come è stato già fatto notare, i problemi sono molteplici quando si parla della gestione dei vari brand da parte di FCA ora e Fiat Auto prima e di esempi ne abbiamo più d’uno: Innocenti, Autobianchi, Lancia, AR e Maserati. Proprio quest’ultimo è un marchio che ha un grande potenziale ma che, al pari di Alfa Romeo, negli anni non è stato (per mille motivi) sostenuto come avrebbe dovuto e meritato. Quattroruote e Ghibli hanno il loro fascino (benché le abbia sempre trovate solo discrete a livello estetico) ma questo non basta: già in fase di lancio mancavano elementi e gadget tecnologici che, piaccia o no, erano e sono necessari a livello di immagine (e non solo) sopratutto se si parla di prodotti luxury e di alta gamma, c’è poco da fare. Ibrido, guida autonoma, assistenti alla guida e compagnia bella sono cose che (in parte) mancano. Si possono fare prodotti eccellenti ma se poi non si tengono al passo e non li si promuovono come si deve è tempo (leggasi denaro) sprecato. Anche il suv è arrivato tardi (ma qui ci sono motivazioni anche tecniche) e nel mentre, come d’abitudine, la concorrenza non è stata certo a guardare, anzi: and e i continui cambiamenti (più o meno giustificati o giustificabili) dei vari PP e strategie gestionali non sono stati certo positivi alla nomea del gruppo. Ultimo elemento dirimente il fatto di non sostenere e supportare adeguatamente i prodotti (limite di FCA in generale) e di non avere un marketing all’altezza di altri marchi che hanno saputo basare parte del loro successo, alle volte a prescindere dalla più o meno elevata bontà dei prodotti, proprio su questo aspetto che ormai è fondamentale. Concludo con una cosa che mi ha colpito quando, ormai anni fa, ho visto un video promozionale di nuova QP. Si tratta di una descrizione della vettura e al momento 0.46 circa viene mostrato e particolareggiato il montante C è, contestualmente, si vede il raschiavetro della porta posteriore palesemente disallineato e ciò viene sottolineato anche dal gioco di luce della cromatura. So perfettamente che si tratta di una inezia e magari nemmeno ci si fa troppo caso, ma in un certo senso stona su una vettura di tale lignaggio e che punta a costruire una nuova immagine di Maserati.
  14. Con l’incertezza e il clima abbastanza complesso per l’affaire Brexit, la decisione di Nissan non mi sorprende. Se da una parte per il Regno Unito ciò è tutt’altro che positivo, visti gli scenari, per altri paesi potrebbe essere un’occasione per vedere, magari, sul proprio territorio la costruzione di fabbriche e stabilimenti.
  15. Rieccomi con altro materiale, stavolta misto. Dal momento che di contenuti su W211 ne ho parecchi e devo ancora vedere come suddividerne la pubblicazione, nel frattempo condivido con voi altre trasformazioni, in più tranche. La prima è tutta Pilato, con due Mercedes Benz Classe S ed una più unica che rara Cadillac Seville ‘76. MB W116, due porte passo corto, un mezzo molto pregiato ma non diffusissimo, diversamente che per la W123. MB W126, anche qui due porte passo corto ma con tetto del vano feretro “gran luce”: tipici del periodo anche i tergifari. Anche qui vettura non comunissima: sullo sfondo si notano i pannelli per le trasformazioni sui telai. Piccola grande chicca Made in USA trasformata verso la fine degli anni ‘70 inizio ‘80 in una particolare tinta rosso porpora.
  16. Condivido appieno. Da una parte, ora come ora, ha comunque senso (dal punto di vista meramente economico) continuare a produrla senza modifiche rilevanti (posto che, secondo me, due inserti colorati lasciano il tempo che trovano) ma senza dimenticare che tale scelta (frutto di altre scelte di FCA) è stata praticamente obbligata, dal momento che che non è stato fatto nessun restyling vero e proprio mandando di supportare nel tempo il modello. E ripeto, è un peccato perché da guidare la Giulietta è tanta roba.
  17. Nuovi paraurti? Sembrano quelli del restyling con la sola aggiunta, secondo me parecchio discutibile sotto il profilo estetico, di inserti e nulla più. My niente di che: a me paiono “novità” tanto per. Che poi da guidare Giulietta ha il suo perché (anche più di uno) ma accusa il peso degli anni sotto molteplici aspetti, non essendo stata adeguatamente supportata nel tempo.
  18. Praticamente quasi una 508 in salsa DS. Come sempre, il brand di lusso alla francese continua a lasciarmi perplesso in quanto a strategia e posizionamento, oltre che di estetica. Tempo fa sono salito su una DS 7 CB e, pur trovando finiture ben fatte, mi ha dato l’impressione di un ambiente troppo carico, barocco e chiassoso, quasi stucchevole: un dettaglio su tutti il motivo a diamante ripreso ovunque, compreso il multimedia e la strumentazione.
  19. Mercedes 308D, in condizioni parecchio vissute: Ford Puma 1.7, con qualche ammaccatura qua e là: Lancia Delta I 1.6 i.e., una delle ultime prodotte, qui in ottimo stato, parcheggiata appena dietro la Puma Autobianchi Y10 1.1 Junior, in una tinta particolare e con l’optional dei fendinebbia: Fiat Barchetta, praticamente come nuova: Mercedes Classe A140 Classic, una delle prime in un’insolita cromia:
  20. Pur avendo dalla sua molta sostanza, esteticamente è quello che è: già prima non era granché (ma quantomeno non pasticciata) e con questo restyling secondo me peggiora. Probabilmente, vedendo il senso di inserimento dei tergi, è destinata al mercato indiano, dove la maggiore altezza da terra (e in alcuni casi un irrobustimento delle sospensioni) è una necessità. Dalle mie parti ne ho viste solo un paio, ambedue in versione top di gamma.
  21. Da quel che si vede sembra meno tormentata, sopratutto nel frontale. Dalle mie parti, provincia di Monza, ne vedo pochissime, la maggioranza delle quali Allroad.
  22. Vero, tenendo presente anche l’apprezzamento e la reputazione del marchio in questi due mercati, USA in particolare. Ci hanno poi visto lungo nei primi ‘00 a lanciare la XC90, che ha consolidato l’immagine del marchio e ha diversificato (e non poco, visto il periodo) la propria gamma prodotti, agli albori della diffusione copiosa e della moda dei suv, che stavano iniziando ad affermarsi concretamente anche in Europa. E la prima serie di XC90 ha tenuto banco parecchio sul mercato, riscuotendo un ottimo successo.
  23. Secondo me hanno lavorato bene, evolvendo e non stravolgendo un’impostazione estetica esterna che si è rivelata vincente. Fatto salvo il tablet, più un citofono, dentro (almeno alla vista) sembra ben più curata: spero poi che abbiano implementato anche la dotazione di airbag, ad oggi (nella versione attuale) ridotta a 4 e non integrabile nemmeno a pagamento.
  24. Aspetto di vederla per bene fuori ma dentro i passi avanti sono tangibili. Unico neo, per me neanche tanto piccolo, è il solito tablet sospeso così piazzato.
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