Vai al contenuto

MarcoGT

Redattore
  • Numero contenuti pubblicati

    1889
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    2

Tutti i contenuti di MarcoGT

  1. Particolare è particolare ma tutt'altro che bella e proporzionata, specialmente in altezza. Nome a parte, del modello originale conserva giusto alcuni tratti ma per i miei gusti il risultato finale è discutibile.
  2. Mi è capitato, con una Sandero Extra, qualche tempo addietro e la cosa che più mi ha stupito, complice anche il target e la natura dichiaratamente low-cost della vettura, il fatto di trovare una molla a gas per il sostegno del cofano motore in luogo della classica e più semplice asticella. Sono perfettamente conscio che si tratta di un mero e insignificante dettaglio se pensiamo ad altre caratteristiche del mezzo (telaio, componentistica e altro) ma, come dicevo, era qualcosa che mai mi sarei aspettato di trovare. E la medesima soluzione la si ha anche per Lodgy, Dokker e Logan MCV. Mi scuso per l'OT e saluto tutti.
  3. Certamente migliorata e, per quanto possibile, più "personale" o, meglio ancora, gradevole e dall'aria meno cheap.
  4. Risultato discutibile e "forzato" nella sua globalità: calandra e anteriore in generale richiamano i modelli Mitsubishi più recenti ma il resto, dettagli compresi, risente del peso degli anni. Anche plancia e abitacolo, nonostante tutto, adottano uno stile ormai superato, già al debutto originario.
  5. Non male, senz'altro più moderno il nuovo frontale che riprende quello dell'ultima edizione della Renault Sandero Stepway, già presente in alcuni mercati sudamericani.
  6. Definirla migliorata mi sembra eccessivo, direi meno peggio di prima, per quanto possibile. Le versioni AMG sono, dal punto di vista estetico, inguardabili a mio parere. Lo stile e l'eleganza delle R107 e R129 sono lontani anni luce, purtroppo.
  7. Davvero bella e futuristica la concept. Più in generale, trovo che le realizzazioni Pilato siano, da sempre, tra le migliori e le più riuscite, nel loro particolare segmento e nicchia di mercato.
  8. Si, è una pratica piuttosto diffusa anche se personalmente, vedendo alcuni risultati, mi lascia alquanto perplesso per talune "forzature" estetiche nel voler conciliare un frontale contemporaneo ad un corpo vettura non più così recente. In altri casi, il maquillage alla parte anteriore di accompagna ad uno che interessa anche la coda e al vano feretro, per cercare dare una maggior omogeneità al tutto. Naturalmente, poi, dipende chi effettua il lavoro. Il principale scopo di questi aggiornamenti è quello di rendere più piacevole e moderna un'autofunebre con più primavere sulle spalle, senza dover ricorrere per forza all'acquisto di un carro (nella maggior parte dei casi) usato, i cui prezzi hanno comunque una loro importanza. Su base Classe E, Il frontale della CLS è tra i più diffusi insieme a quello della Classe S: esistono anche alcuni carri con frontale della SLS...
  9. Esatto, proprio questa! Unica nel suo genere, almeno in Italia. Questa presenta alcune soluzioni opzionali, come i vetri scuri e i portacorone laterali
  10. Si esisteva anche la BMW Serie 5 allestita ad autofunebre da una nota ditta del nord Italia. Era un modello due porte passo lungo, se non ricordo male con il motore 3 litri 6 cilindri Turbodiesel da 235 e trasmissione automatica. C'era anche la Volvo S80, ma ambedue hanno riscosso un successo molto marginale, tanto da non essere più proposte. Per curiosità, trasformano ad autofunebre anche la Maserati Ghibli, ma francamente non mi piace...
  11. Quoto anche io Da me sono per la maggior parte Mercedes Benz Classe E (dai W211 ai W212, e molto più raramente W210 e addirittura W124) ma negli ultimi tempi noto diverse Jaguar XF e XJ e qualche sporadica Lancia Thema, aka Chrysler 300. Praticamente inesistenti, invece, quelli su base BMW Serie 5 di 5a generazione, ovvero la penultima. Per i furgoni da recupero, la fanno da padrone i MB Vito/Viano ma anche VW Transporter e qualche Fiat Scudo. Sono totalmente sparite, invece, le fioriere che molto spesso, per ragioni di costi, erano allestite su base MB 190 o Classe C di 1a generazione.
  12. Capisco dove vuoi arrivare e non ha tutti i torti. Tuttavia, sopratutto nel nostro paese, si preferisce utilizzare una berlina o comunque una normale vettura da allestite ad autofunebre anche per ragioni estetiche e di presenza. Infatti, per quanto un furgone possa essere ben allestito e finito, non avrà la stessa presenza di una vettura vera e propria. Tendenzialmente, i mezzi come quello che c'è in foto, vengono utilizzati per il cosiddetto "recupero salme", ovvero il trasporto (meditante apposita attrezzatura) dei corpo sino al luogo della camera ardente o comunque della commemorazione, prima della cerimonia, dove avvengono anche tutte le fasi di preparazione. Spesso gli stessi mezzi vengono usati come portacorone durante le esequie al posto delle ben più rare quasi più utilizzate vetture adibite a fioriere. Tengo a precisare che i furgoni o comunque i van, utilizzati come da te indicato, sono molto più di comune utilizzo in altri paesi europei. In Francia, ad esempio, la fetta più grande del mercato di questo genere di veicoli premia i furgoni piuttosto che le tradizionali vetture. Questione anche di usi e costumi, per certi versi....
  13. Condivido la disamina. La Quattroporte ho avuto modo di vederla dalle mie parti e il risultato finale lo reputo solo discreto: molto imponente e maestosa ma non troppo proporzionata a mio avviso. Molto poi comuni le trasformazioni su base Mercedes Benz (ma anche Volvo, in misura molto minore), su telaio standard oppure allungato, a seconda che l'auto funebre sia 2 o quattro porte: quest'ultima, si è davvero diffusa solo in tempi più recenti. Spesso e volentieri, poi, i telai a lunghezza standard possono provenire da veicoli usati, trasformati successivamente in carri funebri. Fino a diversi anni fa la quasi totalità di questi mezzi era caratterizzata dalla presenza del riduttore per il cambio, di tipo manuale, in modo tale da consentire la marcia lenta durante i cortei e le celebrazioni. Da qualche anno a questa parte, invece, i nuovi carri funebri sono dotati di cambio automatico, ben più comodo e pratico. I kit che consentono di aggiornare ai modelli più recenti li ho sempre trovati un po' forzati, ma hanno una loro logica.
  14. Per carità, gradevole, ma davvero fin troppo somigliante alla Classe C e alla Classe S nel l'impostazione stilistica generale. Trovo di gran lunga più piacevole, e "classica", la W212 pre restyling.
  15. Molto interessante questa nuova Edge. La trovo imponente ma nel complesso equilibrata. A mio parere i contenuti ci sono tutti e, dando uno sguardo alla politica commerciale Ford, ha le carte in regola per ritagliarsi il suo spazio senza troppi problemi. Come da tradizione della casa dell'Ovale Blu, il rapporto qualità prezzo sarà sicuramente di buon livello. Magari non (in tutto o in parte) avrà le plastiche di tipo "Slush Moulding", ma l'importante è che siano resistenti, ben lavorate e piacevoli a vedersi: in sostanza, confacenti al tipo di auto e al marchio.
  16. Reputo tale generazione di Colt come una delle più riuscite e piacevoli, della saga della piccola nipponica. Mi piace molto, specialmente la cinque porte. L'unica pecca, a mio modestissimo parere, risiedeva nel design della plancia (specialmente la parte centrale) un po' dimesso rispetto al resto: da questo punto di vista, ho sempre preferito la versione destinata al mercato giapponese.
  17. Sicuramente meglio di altri prodotti cinesi, ma mi lascia un po' perplesso: 3/4 anteriore di chiara ispirazione Evoque, giro porte (specie quelle posteriori) in stile BMW e 3/4 posteriore che mi ricorda alcune Audi, sopratutto nella zona del paraurti.
  18. Benché sia valida, a modo suo, esteticamente mi ha sempre lasciato indifferente. Non mi dispiacerebbe che, con il face lifting, adottasse un design frontale più simile alla derivata tre volumi Mitsubishi Attrage, venduta anche in alcune nazioni europee, come la Svizzera, per esempio.
  19. Golf II e Tipo sono due segmento C differenti per molteplici fattori, i più rilevanti dei quali sono sicuramente l'anno di debutto e le scelte (nonché la ratio costruttiva) delle rispettive case. La teutonica aveva dalla sua una linea molto classica, una qualità costruttiva degna di nota e una (generale) affidabilità motoristica di buon livello, favorita anche dai motori super collaudati anche se non freschissimi. Cadeva, però, in alcuni dettagli e soluzioni costruttive: niente paraurti integrati, gocciolatoi, posizione radio sopraelevata nella plancia, finti deflettori anteriori etc. Se da una parte vi era la volontà della casa di rendere più facili ed immediate le riparazioni (per esempio coi paraurti), dall'altra alcune di essere erano piuttosto datate, anche per il 1983. Come la maggior parte delle teutoniche, poi, la dotazione di serie era minima (sopratutto per la base C) ma era possibile ovviare a ciò attingendo dalla generosa (ed onerosa) lista degli optional. La Tipo, datata '88, era molto moderna nel design, molto pratica e spaziosissima, tenendo conto della media del periodo. A livello di accessori era più completa rispetto alla Golf II, anche nelle versioni di base. Però a livello di qualità costruttiva e affidabilità (specialmente delle componenti elettriche e della strumentazione DGT) era sicuramente inferiore. In famiglia abbiamo avuto ben due Golf II, nello specifico una GTD e una 1.6 GL, senza mai avere nessun tipo di problema. Le uniche note dolenti, a detta di coloro che le hanno acquistate, sono state il prezzo salato e la dotazione di serie da integrare, nonostante non si trattasse certo di versioni di base o similari. Nei primi anni '90 un parente acquistò una Tipo 1.6, tenuta fino a pochi anni fa e di cui ho un buon ricordo d'infanzia: baule enorme, praticità ottima e grande abitabilità. I problemi che sono stati riscontrati nel corso degli anni hanno riguardato gli alzavetro elettrici e alcune plastiche e componenti interne dell'abitacolo soggette a precoce usura e ad alcuni montaggi non proprio ben fatti, che hanno causato alcune infiltrazioni d'acqua. Per il resto, nulla da segnalare. Per gusti personali e forma mentis propenderei per la Golf II, pur apprezzando la Tipo per i sopra esposti motivi: avrebbe potuto riscuotere ancora più consensi se fosse stata più curata dal punto di vista costruttivo. Cosa peraltro riscontrabile in tutte le vetture derivate dal Progetto Tipo 2.
  20. Quoto in pieno. Volendo vedere manca anche il rivestimento anti rumore per i portaoggetti o comunque sia un tappetino in gomma, le luci pozzanghera/ingombro (se non ho visto male, ma non ci giurerei) e via dicendo. Su una vettura come questa, tuttavia, in alcuni casi erano da mettere più o meno in conto. Nota positiva per le maniglie di appiglio, con ritorno smorzato. Mi auguro solo che nelle prove (considerate le versioni specifiche per i nostri mercati) si diano giudizi confacenti e in linea con la filosofia del prodotto. Un saluto a tutti.
  21. Molto particolare e molto nipponica nel l'impostazione stilistica ma, a mio avviso, ben riuscita e "simpatica" nel design. Alcuni tratti riprendono quelli della Toyota Sports 800, altra vettura a me gradita.
  22. Se non ricordo male, la mascherina della vettura in foto è tipica degli esemplari di preserie, presentati al Salone di Torino: le 1600 (e forse anche le 1400) avevano 7 bacchette cromate, mentre le 1800 3 bacchette cromate. Per gli esemplari definitivi, 1600 e 1800, si adottò la mascherina a 7 bacchette cromate, oltre a tutta una serie di altri dettagli estetici, funzionali e di finitura. Tra quelli più significativi, l'introduzione della moquette rasata, degli inserti in gomma per i paraurti (in luogo di quelli in vipla), le pareti del bagagliaio ricoperte etc. Un saluto a tutti
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.