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slego

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  1. ti sfugge che il concessionario non è l'acquirente finale: l'auto la prende come permuta e per rivenderla (potesse evitarlo eviterebbe ben volentieri), per cui il costo del mini-passaggio da qualche parte lo deve recuperare. che te lo metta come voce esplicita o che lo "anneghi" nella valutazione poco cambia, di fatto è un costo che deve scaricare su altri (e non lo può certo scaricare sul futuro acquirente, che già di accolla il passaggio vero e proprio). ecco, se poi parliamo di Dacia non si scappa: la politica del prezzo basso senza sconti mette i concessionari in condizione di non avere quasi margini di trattativa, per cui ricorrono a tutto quel che possono per infilare ulteriori voci di spesa. minipassaggio, approntamento, triangolo e giubbetto... sono tutti espedienti (leciti) per tira fuori un margine di guadagno da una vendita che altrimenti rischia di essere a profitto zero. l'auto quando esce dal concessionario deve essere immatricolata e omologata. e quella ti danno. le cose che tu dici sono ulteriori equipaggiamenti richiesti per circolare che il venditore non è legalmente tenuto a fornire. in particolare pneumatici MS o catene sono obbligatori solo su certe strade, per cui mi pare ovvio che sia un problema tuo, nel caso, equipaggiarti del necessario.
  2. BO-MI la fai con l'alta velocità in poco più di un'ora. fermate incluse. non vedo che utilità potrebbe avere l'ipercoso su una tratta del genere.
  3. in merito a hyperloop secondo me c'è anche una nuova considerazione da fare. al di là della fattibilità tecnica (esiste un prototipo funzionante, quindi si può fare), al di là della fattibilità nel mondo reale (orografia e urbanizzazione sono ostacoli non da poco) e al di là della sostenibilità economica (quanto costa? ne vale davvero al pena?). al di là di questi punti già sollevati, dicevo, ci sta il grosso interrogativo di quel che sarà il mondo post-Covid. e secondo me sarà un mondo dove la mobilità veloce sarà molto ridimensionata, come priorità. parliamo di esigenze legate essenzialmente al mondo business (chi viaggia per diletto non ha interesse a spendere tanto per guadagnare qualche minuto/ora), esigenze che già oggi sono viste sotto una luce assai diversa. smart working e videoconferenze - che fino a ieri erano ancora cose "viste male" dai più - si stanno dimostrando invece metodi furbi per risparmiare tempo e denaro. e il futuro secondo me va nella direzione dello spostarsi meno, spostarsi meglio. e soprattutto spostare idee e parole (ovvero dati) prima di spostare le persone. in quest'ottica non so quanto terreno fertile possa trovare una tecnologia costosissima che rischia di non avere un bacino di utenza bastante a sostenerla.
  4. se hai una caldaia ad accumulo non tanto recente è probabile che il problema venga dall'anodo all'interno del boiler che si è "consumato". si sostituisce e il problema è risolto.
  5. nessuna. ovvio che finché l'auto non è intestata la polizza non può essere emessa, ma basta accordarsi con la compagnia di assicurazione come ti ho detto: si prepara tutto prima, poi all'atto del passaggio (che negli STA è immediato) si inviano i documenti aggiornati e la polizza viene emessa nel giro di pochi minuti, con decorrenza dal giorno stesso.
  6. lascia stare qualunque pratica a distanza. per la Rc gli mandi i dati dell'auto e lui può fare il preventivo e bloccar il prezzo. quando avrà in mano il CdP aggiornato potrà madre all'assicurazione il documento e ottenere in tempo reale l'attivazione della polizza.
  7. nel configuratore la 4p c'è (anche da pc). se invece dalla Home vai a Modelli>Tipo non c'è. boh.
  8. senza fonte, essenzialmente. una delle tante storie che girano e a furia di girare diventano vere. che poi, anche fosse, non vedo come gli si possa imputare l'essere nato in Sudafrica da famiglia bianca durante la segregazione (paese che ha lasciato a 17 troncando anche i rapporti col padre). e a quel che si sa - un po' più certamente - è che da giovane emigrato si è fatto il mazzo e si è pagato l'università a debito.
  9. io l'ho comprata anche perché la trovo bella ma capisco sia una aspetto controverso. son gusti.
  10. se non sbaglio Melfi si avvicina al milione e di Renegade prodotte (non so il totale con Brasile e Cina). diciamo che pareva un po' un azzardo, invece ha avuto un buon successo.
  11. ci sono tantissimi italo-americani con doppia cittadinanza, non è affatto un problema.
  12. esiste la discussione sul modello, dove già è stata postata la recensione in oggetto:
  13. su questo però il ragionamento da fare sarebbe un altro. parliamo di una azienda che è quotata circa 800miliardi di dollari, che è una cifra abbastanza folle. se per ipotesi avessi 800milardi da investire, li useresti per comprare un'azienda che ne fattura 30, che ha prodotto l'ultimo anno 800milioni di utile e che fino a ieri l'altro ha accumulato solo debiti (miliardi di debiti)? per fare un paragone, VW vale 1/8 di Telsa, fattura quasi 10 volte tanto e produce utili di 20 volte superiori. per me c'è qualcosa che tocca. finché il gioco è puramente finanziario e c'è chi ci crede la cosa sta in piedi. ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine, perché capisco che Tesla possa avere ottime prospettive di crescita e che possa nel medio lungo periodo fare ancora grandi passi, ma la cosa più probabile è che nel mentre andrà a normalizzarsi e si normalizzerà pure la sua valutazione, e qualcuno si farà molto male.
  14. boh, mi pare debole come tesi. pe me ha semplicmenete toppato: in quella parte dell'articolo si parla di Stellantis e della fusione, non dei brand manager.
  15. in che senso scusa? chi sarebbero gli "angli", nel caso? a me pare semplicemente che Cereda abbia toppato scrivendo angloamericani invece di italoamericani (o magari è stato tradito dal correttore automatico e come da pessima tradizione editoriale nostrana non ha riletto il pezzo, lui o chi per lui). d'altronde da uno che scrive "manager francese" in riferimento a Tavares non è che ci si possa aspettare chissà che.
  16. io parlavo della proposta avanzata da qualcuno di "alzare molto le tasse sui carburanti" "molto" non è un 5%: un aumento del 5% non avrebbe nessun effetto, a parte quello di farci tirare due bestemmie e in ogni caso sarebbe più sentito da chi ha pochi soldi che da chi ne ha molti (il famoso possessore di suvvone tedesco non lo porti su una Panda con lo spauracchio di 2 o 300 euro in più di di spesa annua).
  17. secondo me stai sbagliando bersaglio: il suvvone tedesco da due tonnellate rappresenta una percentuale minima del circolante, e la maggior parte di chi lo possiede può permettersi anche di pagare di più il carburante. alla peggio si compra il suvvone mild-hybird o PHEV, e si becca pure l'incentivo statale. quello invece che ha la Panda, o la Clio (ovvero il grosso del circolante) guida giù un auto che consuma poco e se gli aumenti il carburante lo metti in difficoltà e basta, perché a meno di andare a piedii non ha alternative. mazzata ai poveri e buffetto ai ricchi. e problema non risolto.
  18. firma luminosa is the new godronatura.
  19. io non sono d'accordo, ad esempio. viviamo in una realtà basata sulla mobilità privata, ma non è che rendendola più costosa risolvi il problema: semplicemente lo scarichi sulle spalle dei cittadini, soprattutto delle fasce meno abbienti. che non è il modo giusto di affrontare la questione: serve una visione ampia e uno sforzo collettivo, coordinato al livello nazionale come minimo. poi, eventualmente, puoi disincentivare l'uso delle auto, ma prima devi creare le condizioni affinché sia una scelta possibile. cosa che oggi per molti non è. senza contare che l'auto è già pesantemente tassata. ma nonostante sia una roba costosissima da mantenere continuiamo a comprarla e usarla. o siamo tutti masochisti, o il problema appunto non sta lì.
  20. credo sia un compromesso inevitabile. le batterie da qualche parte le devi mettere. e dal momento che la soluzione migliore è quella di spalmarle nel pianale, per ovvi motivi, o fai una citycar con autonomia contenuta - tipo 500 o Mini - o hai a disposizione 5 metri di macchina - Tesla S - oppure, per ovvi motivi, se cerchi autonomia + dimensioni contenute lo spazio lo vai a prender in altezza. dopotutto vedi c he anche Tesla per i modelli "piccoli" ha dovuto ripiegare su forme meno filanti e più sviluppate verso l'alto.
  21. la 3 non è male, anche se decisamente meno armoniosa della S come design. e un po' panettonosa, se mi si passa il termine. quel che non capisco però è la scelta di quei frontali così anonimi. cioè, capisco che il muso "pieno" sia voluto per enfatizzare il fatto che lì dietro non c'è un motore, cosa che fa parte della strategia "questa auto è diversa dalle altre". però il muso è la prima firma di un marchio, la parte più evidente e immediata da riconoscere: non sfruttarne le possibilità è perdere un elemento che a livello di immagine può fare tanto. già solo la piccola simil-calandra della S - per dire - fa tanta differenza rispetto al piattume plasticoso della 3. più in generale, è un tema su cui stanno cozzando tutti i costruttori, parlano di BEV: devono sottolineare la differenza con le auto ICE cercando però di individuare nuovi stilemi (vedi le patacche in plastiche che Audi mette al posto delle finte calandre). però quel che non capisco qui - parlando di Tesla - è la scelta di non provarci nemmeno: mettono un paraurti a tutta altezza liscio e anonimo e a posto così.
  22. potevano montare un tubo Tucker e risolvevano i problemi.
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