slego
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20 qli di auto ecologica. figata.
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no. il periodo decorre dal 1° gennaio dell'anno seguente a quello di costruzione/immatricolazione. in questo caso quindi il superbollo ridotto si paga a partire dal 2024. il superbollo è incassato dell'erario (Stato), quindi non dovrebbe coinvolgere le regioni.
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sì certo, ma quell'effetto fu ottenuto essenzialmente arretrando l'abitacolo (rispetto al pianale di derivazione): le proporzioni in vista laterale restano comunque chiaramente e inevitabilmente da TA (non è una critica, a me la Barchetta è sempre piaciuta).
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faccio il cagacazzi mi piace il tuo lavoro e mi piace l'idea. resto dubbioso sul cambio di trazione (TA > TP) perché al netto degli eventuali ipotetici ribilanciamenti dei pesi resta una base che nasce TA, e il design dell'anteriore non perdona: sbalzo e proporzioni generali sono da TA. che non è un male a prescindere, ma forse diventa una zavorra quando si vogliono cambiare le carte in tavola. il tutto con rispetto, of course.
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eh appunto quello. se la son messa in casa perché dovevano buttare a listino una roba elettrica, ma dal momento che stanno virando verso una immagine più cool puntando su posizionamento e prezzi più alti avere in gamma il rimarchio di uno scatolotto cinese low cost è una vera zavorra, non ci sta proprio.
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eh, infatti credo anche io. De Meo se l'è trovata già pronta e ha abbozzato, ma è evidente che quel prodotto lì poteva andar bene per la Dacia "vecchia scuola", ma non è compatibile con il nuovo corso del marchio.
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nel 2021 6.500 in Italia su 45mila totali. non è il mercato principale, ma è comunque la BEV più venduta qui (in ogni caso l'elettrico non è per povery).
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sure? De Meo aveva detto che la Spring non è adeguata al mercato europeo, se non erro. o la rivedono davvero pesantemente o mi sa che sono speculazioni con poco fondamento.
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se quello è il DOT è uno pneumatico prodotto nel '99, ovvero 23 anni fa. in pratica è un fondo di magazzino (molto fondo) e lo stato di conservazione ne sarebbe la conferma. questo spiegherebbe anche il costo piuttosto irrisorio. io andrei a parlarne con tal gommista, con il cric in mano. (ma poi, curiosità: hai cambiato una gomma sola e adesso hai la dx diversa dalla sx?) no, è nuovo (per modo di dire, diciamo che non è usato).
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le lancette signora mia. dove andremo a finire.
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non metto affatto in dubbio che Ducati abbia meritato, sia chiaro. facevo in discorso più generale. capisco che lo schieramento vada riempito e lo si faccia con le moto disponibili (anzi, complimenti a Ducati per lo sforzo di metterne giù 8). magari però si potrebbe pensare un sistema di punteggio meno penalizzante per chi ha meno moto, o che quantomeno riportasse un po' di equilibrio: alla fine la classifica dovrebbe premiare la moto migliore, non quella con più presenze in pista. per dire, se si prendessero ad ogni GP i piloti meglio classificati per ogni marca e a parte si facesse una classifica con solo quelli, assegnando poi i punti-marche in base a quella classifica, si avrebbe una distribuzione dei punti più bilanciata, rendendo la competizione forse più interessante. nel GP di ieri avremmo avuto (tra parentesi il piazzamento effettivo): 1 (1) Ducati 2 (3) Aprilia 3 (4) Ktm 4 (9) Suzuki 5 (12) Honda 6 (14) Yamaha
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oltre alle maggiori probabilità - e dici poco - conta anche che se per dire arrivano davanti 3 Ducati quello che arriva dietro - secondo tra le marche - piglia i punti del 4°. per dire : Marini non mai ha portato punti a Ducati, per questa classifica, ma ne ha tolti spesso alle altre marche. ci sta, le regole son quelle. ma appunto è un "ti piace vincere facile"
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felicissimo, anche se già sol questa immagine dice tutto: con 8 moto in griglia il mondiale marche era proprio l'obiettivo minimo. poi secondo me è un po' assurdo che si possa vincere un titolo giocando 8 contro 4, o addirittura contro 2, ma è un pensiero mio (per dire: trovo decisamente più incredibile l'attuale secondo posto di Aprilia con due soli piloti). adesso vadano a prendersi il titolo vero, però, ora che si sono riaperti i giochi.
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Basta vedere come è cambiata la comunicazione Dacia + questo "manifesto". è marketing - che poi sarebbe un po' il mio ambito di lavoro - e nulla più. tutto abbastanza leggibile anche senza cartella stampa
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esattamente. di fatto è la dichiarazione esplicita del riposizionamento del marchio, già avviato con il logo nuovo introdotto da poco: non più auto spartane per povery, ma auto intelligenti e pratiche, che badano al sodo ma di qualità e con alto value for money. il tutto in salsa avventurambientalista. in pratica Dacia smette di essere la cugina sfigata di Renault e diventa la sorellina scaltra e un po' scavezzacollo.
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sì quello certo, ma pure le masse non sospese vanno sempre parametrate alla massa complessiva e qui parliamo di una vettura che sfonda allegramente i 20 quintali: non so quanto realmente incida qualche kg in più sulle ruote (comunque immagino che per tenere in strada quei 20 q.li con certe prestazioni serva un signor battistrada con una adeguata impronta a terra, per cui tutto torna alla fine).
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a memoria credo di non averne mia vista una - dal vivo - senza spoiler, che in quegli anni andava tanto di moda (in realtà era già raro vederne una in versione berlina, la maggior parte erano SW). e in effetti quel cofano lì sembrava fatto apposta per appiccicarcelo sopra.
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be' con un V12 anteriore-centrale è difficile fare un cofano corto comunque l'effetto un po' straniante è dato dalla carrozzeria SB, che enfatizza lo scarto tra i due volumi molto più di quanto faccia una forma più filante o comunque più classica (vedi comparativa tra Z3 roadster e coupé, per capirci). ed è il motivo per cui Purosangue appare più equilibrata: il corpo vettura ha una disposizione dei volumi meno estrema.
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in realtà l'ha fotografata così a metà perché l'altro lato l'hanno grattato contro un muro mentre la tiravano giù dalla bisarca... ma tranquillo, una passata dal carrozziere e tutto torna a posto!
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i gusti ovviamente non si discutono, ci mancherebbe! però quello che tu chiami effetto prua è proprio quello voluto da Manzoni&co, perché di fatto definisce - e finisce - il frontale dell'auto in uno spazio che esclude quel che c'è sotto. ed è quella cosa lì che lo rende sportivo. aggiungo una nota: le prese d'aria piazzate sopra e sotto alle luci diurne sono messe lì non solo per motivi funzionali (volendo si potevano probabilmente mettere più giù o renderle meno visibili). il fatto che siano lì e con quel disegno è per creare l'illusione di un gruppo ottico (che in realtà sta più sotto, ma ben nascosto e quasi impercettibile): i gruppi ottici di fatto definiscono quello che potremmo chiamare l'asse mediano del frontale e quei buchi / finti gruppi ottici contribuiscono a portare lo sguardo lì e non su quello che ci sta sotto, aumentando la percezione di un frontale sottile e affilato. più la si guarda e più si notano tante, ma davvero tante, finezze stilistiche.
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in merito ai frontali chiusi senza calandra, ho trovato sempre molto originale e anche un po' bizzarro quello della 480, che addirittura la calandra l'aveva ma seminascosta sotto al paraurti, con tanto di logo. a memoria non ricordo nessuna auto con una soluzione del genere.
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in compenso sono spariti tasti e monopole, sostituiti dal solito inutile e orribile schermo di 'sta ceppa.
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@Vulcar vista la tua perplessità, spiego meglio. come già scritto da altri, quel muso è fatto così per creare un effetto di frontale affusolato staccandolo dalla parte bassa - quella con le prese d'aria - che ne esce visivamente ridimensionato, quasi non facesse parte del resto. l'effetto è quello di un frontale da sportiva, affilato e dinamico. la tua modifica va in direzione contraria, appiattendo tutto e portando in primo piano il grosso buco sotto, che così diventa esso stesso il muso dell'auto. l'opposto di quello che i designer cercavano. il mio riferimento ai 4 anelli era per dire che quel tipo di soluzione lì sarebbe in stile Audi, che appunto mira ad enfatizzare l'imponenza del frontale da quando il noto genio della matita - maledetto! - introdusse il famoso single-frame.
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a 'sto punto metti 4 anelli al posto dell'equino e morta lì.
