il fatto che il medio evo abbia spazzato tanta parte della cultura del tempo è un luogo comune che ultimamente è stato un po' sorpassato.
Intanto, la definizione di medio evo come periodo compreso tra la caduta dell'impero romano (d'occidente perchè quello orientale durò ancora) e la socperta dell'america è un po' vaga e racchiude più epoche eterogenee. Per un periodo molto lungo gli scambi tra culture diverse avvennero lo stesso, magari più a macchia di leopardo, ma gli scambi furono intensi. Ricrordiamoci Marco Polo o le opere di Dante (Nel 1200 1300 le città italiane prestavano già soldi a francesi o olandesi, anche se tutti pensano che ciò avvenisse solo nel rinascimento con firenze) Per quanto riguarda la conservazione degli scritti il periodo fu per certi versi migliore rispetto a molti altri. I classici furono trascritti su pergamena (materiale per fortuna resistentissimo,ma carissimo: povere pecore..)conservati proprio da coloro che son accusati di aver disperso culture millenarie.
La perdita di vaste raccolte di scritti è purtroppo una costante della storia, basti pensare ad Alessandria, alla dispersione di tutti i vangeli apocrifi e delle cronace del tempo per volere di Costantino, ai rotoli di qumram ritrovati solo per caso..