il nocciolo infatti è questo.
ormai il mercato del lavoro è affetto da strabismo: una categoria di lavoratori iperprotetti e una di assolutamente non protetti.
I sindacati per anni ha confuso (volutamente? Imho sì: è più facile dare ragione a quelli che piantano su i casini..) i reali bisogni dei lavoratori proteggendo in questo modo una schiera di fancazzisti.
Il problema è che i figli di questa categoria di iperprotetti adesso da un giorno all'altro sta a casa perchè non esistono protezioni, o , semplicemente non ce le possiamo più permettere.
Faccio un esempio terra terra: uno dei mie 200 zii, ex carrellista fiat (uomo veramente impedito dal punto di vista lavorativo, lavorasse in cantiere con me dura una settimana...) 40 anni di servizio, di pensione guadagna circa 1100 - 1200 euri al mese, in pratica più di quello che l'ha sostituito. Ed e' andato in pensione a 61 anni o giù di lì ...
nei decenni scorsi per ogni pensionato c'erano due lavoratori che versavano contributi. Ora il rapporto si è ribaltato. I sindacati naturalmente puntano i piedi sull'età pansionabile..
(parlo con cognizione di causa, perchè al mio paese, chi aveva la campagna andava a "farsi il turno in fiat", dove 3 volte su 4 riposava, poi tornava a lavorare la sua terra. Dico fiat ma avrebbe potuto essere fs o altro).