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savio.79

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  1. Aspettate, fatemi capire: nel virgolettato sta davvero dicendo che... sta proponendo una cosa che sa che sarebbe ingiusta, ma che è quello che farebbe pur sapendo che è ingiusto?
  2. Immagino che il nascituro, quando vorrà essere allattato, anziché strillare "ngheeeeee ngheeeee" come tutti i neonati, farà: "#escileeeeee!!!!!"
  3. Madonna santa, mi sono sempre chiesto perchè nella Stilo 3p. avessero piazzato un dildo rosso come in vetrina all'interno di un gruppo ottico trasparente! E qui casca l'asino! Se gli occhi non mi ingannano, in Skoda non hanno incastonato il logo vecchio in una nicchia: è solo appiccicato; quindi, nessuna necessità di modificare stampi e lamiere per appiccicarci qualsiasi cosa; potrebbero cambiare logo ogni settimana, anche! Sinceramente mi sembra molto più apprezzabile un logo inserito in un "suo" spazio come fatto da Fiat.
  4. Sì, ho visto un video dove si diceva che fosse proprio lì; per sostituirla, bisogna smontare la ruota
  5. Mi chiedo perchè torni spesso questa cosa delle TVR che vogliono uccidere gli umani... potevano chiamarle terminator?! Vorrei riportare una cosa detta da uno youtuber test-driver durante la prova di una Cerbera: << Lo sterzo della C. è così buono che puoi sentire ogni cm della strada; è davvero come se fosse vivo. Quindi , anche se questa è solo un'auto, se tu non la rispetti, lei ti ucciderà! solo per divertimento! Lei... ti parla! Sai... è come una sorta di omicida sensibile. Se non lo fai incazzare non ti ucciderà senza una ragione, ma non gliene servono molte per farlo; basta che tu gliene dia una sola! >> Ed ecco in uno dei commenti al video, l'impressione di un tizio che una volta aveva guidato una Cerbera. << Cerbera. L'ho guidata una volta. Era così "fuori dei testa" che avrebbe dovuto essere messa sotto controllo psichiatrico - tuttavia - che macchina! - semplicemente straordinaria - ed era solo la versione da 4,0 litri. All'avvio del motore - un procedimento complicato - nessuna chiave - niente su questa Terra può prepararti per ciò che accadrà dopo. Un improvviso e roboante tremare della terra ti sconvolge - senza urla - solo brividi. Ti consuma, ti entra dentro e crea dipendenza istantanea. Trasforma un'attività banale dai modi gentili come "Sto solo andando in negozio a prendere del latte" in un inevitabile inseguimento della polizia in elicottero da 150 miglia all'ora e, ad essere onesti, tutto ciò che prende il nome da una bestia che sorveglia le porte dell'inferno, deve essere all'altezza del suo nome! (...) Qualsiasi macchina può ucciderti, è solo che Cerbera lo vuole davvero! (...) anche se prometto di guidarla più lentamente ..... è lì che va tutto storto - perché semplicemente non puoi ... lei non te lo permette. >> Eh la Peppa! Ora sì che ne vorrei provare una!!!
  6. Ho appena scoperto una cosa nuova: il motivo tecnico/pratico che c'è dietro l'assenza di maniglie sulle portiere, sia all'esterno che all'interno. Io avevo scritto che era solo per non rovinare l'estetica. C'è dell'altro: in TVR avevano pensato bene di rendere la vita più complicata... ai ladri d'auto! Pare che normalmente, per forzare una serratura, quella manovra che si vede spesso nei film (con un attrezzo sottile e lungo infilato nella portiera dal finestrino) viene fatta in corrispondenza delle maniglie, per far scattare il meccanismo all'interno della portiera, facendo passare l'attrezzo attraverso lo spiraglio tra carrozzeria e finestrino. Ebbene, eliminando le maniglie, si sono eliminati anche sia i riferimenti visivi sia il meccanismo vero e proprio nei pressi della vulnerabile linea di cintura, mentre la serratura resta in posizione più protetta in basso, al sicuro. Wow!
  7. Grazie e... wow!!! Le hai provate?!!!! Era proprio quello che speravo di leggere: il parere di chi possa parlare dell’anima e dell’indole di queste auto, oltre che di estetica e dettagli curiosi. Io non le ho mai neanche viste dal vivo, come detto in premessa!! Ricordo tuttavia di aver letto, forse su un numero di “Evo”, di qualcuno che testando una TVR scriveva: “ho guidato diverse TVR e tutte mi hanno spaventato; in qualche modo, tutte hanno cercato di uccidermi” 😂 Confermi l’impressione?
  8. Devo confessare che, quando domenica mattina ho iniziato a scriverlo (usando l'app "note" sullo smartphone*) mi sono venuti un po' gli occhi lucidi. Non solo perchè stavo sviscerando un tema (il design di queste auto) che ho amato con passione da ragazzo, ma anche per aver messo a fuoco il tempo che è passato, nonostante queste auto siano (a mio modo di vedere) esteticamente piacevoli e attuali ancora oggi, grazie a linee semplici condite con la giusta dose di dettagli stravaganti. --- Segue aneddoto personale parzialmente OT --- In particolare, mi sono ricordato che... ... Ero un giovane spensierato, che aveva trovato il suo primo lavoro, finita la scuola superiore e assolto l'obbligo di leva... e quando mi capitava di terminare più presto del solito, investivo spendevo un po' di tempo e qualche lira (sì, lira!!) in un Internet Point. Sì, internet point!! E lì, dopo aver atteso che il modem si collegasse col suo tipico frastuono multifrequenza, andavo a cercarmi le immagini degli unicorni TVR e, dopo aver chiesto il permesso al gestore, le salvavo sui miei... floppy disk. Sì, floppy disk!! * l'ho specificato per evidenziare quanto tempo sia passato tramite i passi da gigante fatti dalla tecnologia nelle telecomunicazioni, e relativi dispositivi: oggi, internet nel palmo della mano di ciascuno; solo vent'anni fa invece....
  9. A me sembra un discorso logico, a prescindere dall'eventuale imbeccata. Con la mia precedente macchina, a GPL, avevo un'autonomia scarsa. Non per questo l'ho scartata al momento dell'acquisto: per il mio utilizzo, andava bene. E lui sta dicendo che, per un certo uso del veicolo, i timori sull'autonomia sono infondati, se puoi caricare a casa almeno una/due volte a settimana. E di solito, se puoi, lo fai tutte le sere. Dice insomma la stessa cosa che si dice sempre, sulle elettriche, ma portando un esempio concreto in cui molti si possono immedesimare, anziché parlare in astratto di "ansia da autonomia".
  10. Ah quasi dimenticavo! Esiste una Sagaris Targa! Sì! proprio UNA. Una Sagaris Targa. Ma non è stata prodotta dalla TVR. No! Era il sogno di un appassionato... Il sogno di tutti gli appassionati, forse: farsi nel proprio garage l'auto sportiva unica! Questo gentleman ha preso una Tuscan (probabilmente danneggiata) e l'ha trasformata in Sagaris nel muso, nella coda, e allargando le carreggiate. Tutta la parte centrale: abitacolo, interni, parabrezza, e tettuccio Targa, tutti sono rimasti quelli originali. Un lavoro certosino! Guardate: Questo è il bello di non avere una scocca portante!
  11. Nota finale (rimasta in sospeso nella disamina su Tuscan): qui non vi mostro un dettaglio curioso come da titolo del topic, ma una mera considerazione personale, da prendere come tale. Innanzitutto una premessa: siamo su Autopareri, che oltre del regolamento, dispone di… un codice non scritto, la cui unica regola è: in ogni topic ci devi mettere un riferimento ad Alfa Romeo anche se non c’entra nulla; altrimenti i server ne soffrono, e altrimenti i moderatori cosa li teniamo a fare? - scherzo! - E ora veniamo al motivo di questa "nota finale". E’ una mia semplice considerazione, un pensiero che ho sempre avuto. Senza parlare assolutamente di copie o plagio, devo dire che ho sempre pensato che le TVR di cui ho scritto, per quanto molto originali, avessero, nella propria estetica, qualche piccolo… "debito". Nulla di grave, ma sono convinto che i designer in qualche modo traessero ispirazione… altrove. Ispirazioni vaghe, eh! Giusto qualche spunto! Non parlo di cloni... Anzi, fanno della propria originalità un vanto! Tuttavia... Così, se nelle Cerbera e Chimaera la fiancata sembrava (molto vagamente) ispirata alla prima Viper, per il disegno dell’arco davanti alla portiera e per il brancardo massiccio e sporgente… … nella Tuscan (e successive T350 e Tamora) io ci vedo… un pizzico di… Alfa Nuvola. Ecco l’ho detto! Boom! Guardiamo la Tuscan. Fiancata "a botte" (si capisce cosa intendo?), cioè morbidamente modellata e molto rastremata in basso, insomma... arcuata verso l’interno. Fari anteriori composti da tre elementi, circolari, staccati tra loro, e annegati nella carrozzeria. Coda morbida, pulita, levigata, discendente; senza i soliti gruppi ottici; con fanalino circolare in basso, accanto al vano targa. Padiglione molto compatto, col lunotto che inizia subito dietro i poggiatesta (ancor più somigliante sulla coupé T350, per via del lunotto più ampio). Avrei un altro paio di dettagli, anche tre, ma non vorrei esagerare… In quanto a tempistiche, sarebbe plausibile: Nuvola presentata nel 1996; Tuscan mostrata come prototipo solo nel 1999 e in vendita dal 2000. E nota bene: per sviluppare una carrozzeria artigianale in fibra di vetro non servono anni come per le automobili comuni, quindi non mi si dica che la Tuscan era congelata da 10 anni come una GTV-916 qualsiasi, che non ci crederò mai Ripeto: nulla di male, anzi se fosse confermato, ci sarebbe da esserne felici, visto che, tanto, la Nuvola è un esemplare unico fermo in un museo, che non si può guidare, né possedere. Mentre le TVR…
  12. (prosegue...) Sagaris (non servono presentazioni, vero? siamo pur sempre su Autopareri!) - il suo aspetto vagamente da rettile (o da crostaceo) è stato mitigato nella produzione in serie; nel primo esemplare-prototipo, infatti, le parti seghettate su fiancate anteriori e posteriori, e anche la singola gobba asimmetrica sul tetto (presente solo sul lato guida - per far posto al casco del pilota), erano tutte feritoie realmente aperte (e quelle anteriori erano inglobate nel cofano, mentre nel modello di serie facevano parte dei parafanghi). Su quella di serie sono rimaste solo le aperture centrali sul cofano motore. Ecco l'ancor più aggressivo prototipo (diverso dal mod. di serie anche nella parte inferiore della coda): - la porzione centrale del cofano motore, quella che include quei due "tettucci", è amovibile separatamente (ved. foto sotto), e le relative alette sono regolabili nell’inclinazione - lo spoiler posteriore, curioso per: a) l’inclinazione, essendo quasi verticale; b) i sostegni: tre artigli di alluminio lavorato (ah! l'immagine di uno dei sostegni era il riferimento nel "teaser" nell'altro topic; chi lo aveva indovinato? non era difficile, vero?) ; c) la trasparenza: molto utile per la visibilità, sia in manovra sia specchietto interno (anche perché con questa Sagaris, sai quante macchine (e anche moto, pare) ti lasci alle spalle!) - particolare anche la forma della coda, molto tridimensionale, a doppia onda, e con la solita parte inferiore stravagante e con silenziatori a vista e messi di traverso! - posso finire con una battuta? un’altra particolarità della Sagaris, è che è capace di sparire in una nuvola di fumo… sarebbe perfetta coma auto di Batman: (ecco il riferimento per chi se lo fosse perso) (continua...)
  13. E veniamo ai modelli più recenti __________________ T350 o T350C - la coupé compatta, "gemella" di Tamora e coeva di Tuscan T350T - la versione Targa - anche qui il motivo dei buchi rotondi: lo troviamo in coda, nella fascia a tutta larghezza sotto la targa; nei fanalini posteriori; e nei braccetti di sostegno del lunotto, molto curiosi: due luccicanti archetti di alluminio traforato… … che restano ben in vista anche col lunotto chiuso! (in foto sono quelli di una giallissima Sagaris, identici alla T350) - particolarità della versione targa: i pannelli rimovibili, da chiusi, formavano due "gobbe" dall’aspetto volutamente posticcio (il taglio posteriore riprende il taglio anteriore delle portiere) _________________ Typhon (e TuscanR, T400R e T440R) (derivate dalla Tuscan) prodotta in pochissimi esemplari, credo solo 7, tra primi prototipi (diversi tra loro in molti dettagli) e modello finale (credo 3) tutti con carrozzeria in fibra di carbonio, sempre imbullonata su telaio a traliccio in acciaio una particolarità: il lunotto apribile… di lato (continua... e arriva la Sagaris già richiesta da qualcuno...)
  14. Ci sto provando ma non riesco a caricare immagini. Riproverò domani.
  15. (NON prosegue...) mi dispiace ma devo aver mandato in tilt i server perchè non riesco più a caricare immagini. Ci riproverò in seguito.
  16. (prosegue...) E ora… Qualche curiosità sugli altri modelli in gamma! Vi va? Griffith (quella di quegli anni ’90, non quella attuale!) - montava i faretti posteriori della Opel Vectra prima serie, ma invertiti e ribaltati - nel finestrino anteriore c’era un elemento strano che poteva ricordare un deflettore, ma non lo era perché il finestrino era un unico cristallo; c’erano due listelli cromati, di cui uno (quello aderente al parabrezza) esterno al finestrino; l’altro invece, quello più verticale, era interno rispetto al cristallo; posso solo supporre che fungessero entrambi da guida nel movimento su/giù del cristallo; comunque… curioso! ________________ Cerbera (derivata dalla spider coeva Chimaera) - la grossa, anzi... lunga, coupé 2+2 (o forse non proprio 2+2?? scopriamolo!!!!) - il nome non era del tutto errato come potrebbe sembrare: è vero, il mitologico Cerbero era un cane con tre (3) teste, mentre 2+2… fa quattro; ma… c’è un "ma": la plancia di Cerbera è come “scavata” dal lato passeggero (nota 10), di modo che il sedile di questo possa stare in posizione più avanzata rispetto al sedile del conducente; quindi, il terzo passeggero che siede dietro al passeggero anteriore, ha più spazio. Di qui la denominazione, in TVR, di 3+1 anziché 2+2. E allora il nome Cerbera calza a pennello! Non so voi, ma io ci trovo un po’ di… sano humor britannico! - a proposito di plancia, la strumentazione davanti al guidatore: quadro strumenti classico (normale!), ma nel piantone del volante, sotto il mozzo, ecco la particolarità: due strumenti ulteriori e una bocchetta d’aerazione del clima, al centro nota 10: vedete quel tunnel che si arrampica sulla plancia lasciando davanti alla leva del cambio, tra tunnel e parafiamma, un grande spazio svuotatasche? qualcuno diceva che l’ha inventato Volvo ahahahahahahahahahahah (scherzo eh!) e invece a quanto pare ci era arrivata molto prima la TVR, in questo caso creando quel vano in sostituzione del portaoggetti mancante davanti al passeggero (per il motivo visto prima)! - il volante era a due razze (per non coprire alla vista gli strumenti sotto il mozzo) e aveva vari pulsanti, ma nulla a che vedere con l’odierno "infotainment": erano clacson, lampeggio abbaglianti, azionamento di pompa tergivetri e di spazzole! - molto ben camuffati (ved. foto sotto) da un cupolino fumé, i gruppi ottici posteriori sottostanti erano quelli della Fiesta 1989 (non fatemi intasare pure il topic "carryover" eh!) fino al restyling (dove si è passati ai faretti tondi singoli come sui modelli del nuovo decennio di cui vi ho parlato prima) - non so quanto siano lunghe in assoluto, le portiere, ma in proporzione al corpo vettura, credo che la Cerbera abbia gli sportelli più lunghi del pianeta! (continua...)
  17. (prosegue...) Ecco la Tuscan MK2 (restyling): Curioso lo spoiler a onda, presente sia sulla versione liscia (sopra) sia sulla più potente S, dove era più grande. Sempre guardando il posteriore, che dire dei terminali di scarico totalmente a vista, che sembrano rubati a una motocicletta? Forse un richiamo al tipico - ma invisibile sotto la "pelle" - telaio a traliccio? E veniamo agli interni: Partiamo dalla parte più curiosa, almeno ai miei occhi: la strumentazione, che è racchiusa nel piantone del volante, che a sua volta è un massiccio piantone sagomato e rivestito in pelle, che in prossimità del volante è incorniciato da un blocco di alluminio pregevolmente sagomato, che appunto racchiude: la strumentazione (mista analogica e digitale (nota7) ), alcune manopole, e, in basso, sotto il centro del volante, due fori: sono due bocchette dell’aria condizionata, con semisfere a fare da chiusura (o per orientare il flusso). Questo pezzo è poi sovrastato da una sorta di palpebra, in realtà più un cupolino... a quattro zampe (strano eh?) rivestito in pelle o comunque in colore abbinato alla tappezzeria, su cui troviamo tre LED per i giri motore, per i cambi marcia. Anche l’abbinamento tra alluminio e l’ottone del fondo strumentazione(nota7) è... inusuale a dir poco. E lo stesso abbinamento si ritrova in tutto l’abitacolo: dovunque ci sia un pulsante o una manopola (di ottone (nota8) ) c’è sotto una piastrina sagomata di alluminio. E quelle manopole sul tunnel, ai due lati della leva del cambio? Sapete cosa sono? Azionano gli alzavetri elettrici! Sì, avete capito bene! Manopole x i finestrini elettrici! Ah! Una larga piastra di alluminio fa da base anche alla pedaliera da competizione. nota 7: tre ulteriori dettagli curiosi della strumentazione: a) la lunga lancetta dello strumento principale, il tachigrafo, si muove "a scatti" di 2mph (come il movimento delle lancette di un prezioso orologio meccanico); b) il quadrante del tachigrafo è realizzato con una tecnica che in orologeria si chiama "sandwich" e l’esempio più famoso sono gli orologi di Officine Panerai: le cifre e le tacche sono incise, infatti numeri contenenti circoletti come "0" e "8" hanno le cifre realizzate col circoletto incompleto… non so se è chiaro; c) i due strumenti sotto il tachigrafo (temp. acqua e livello carburante) non hanno una lancetta, no, troppo banale: hanno una palpebra che copre le tacche "inutili"!; ovvero, a macchina fredda, la palpebra a sinistra copre interamente le tacche, scoprendole poi man mano che la temperatura aumenta; lo stesso per il carburante: quando la palpebra copre ormai tutte le tacche, tocca dirigersi verso un distributore! nota 8: un’altra curiosità: ho visto che alcuni esemplari avevano manopole e quadrante tutti in alluminio, anziché in ottone; dato che erano tutte auto del 2004, suppongo che sia dovuto o a un aggiornamento degli interni, o ad un’opzione alternativa, in ogni caso disponibile poco prima dell’uscita della MK2. Aperte le portiere, poi, si può notare anche un altro dettaglio singolare: la struttura a sostegno della plancia, lasciata volutamente a vista (foto sotto, visibile a sinistra), in alluminio forato: ecco che torna il tema dei fori, come in tutte le bocchette di aerazione dell’abitacolo, che sono tutte dei semplici buchi (a proposito, ne troviamo uno… davanti alla leva del cambio! proprio al centro, in orizzontale in mezzo al tunnel!!!). Non meno interessante era la plancia della MK2: perdeva la scultura metallica davanti al volante, ma il disegno di tutta la plancia diventava simmetrico, e soprattutto, col motivo a doppia onda, portava negli interni le stesse forme di cofano motore e coda. Eccone due esempi: Esiste anche un terzo tipo di plancia (ved. sotto): non chiedetemi il motivo (nota 9). Sembra un ibrido, una via di mezzo tra la prima (con linee spartane e molti dettagli curiosi) e l’ultima (con linee avvolgenti e dettagli più "normali"): quest’altro tipo ha linee più simili al primo, ma con strumentazione semplificata (un unico piccolo display digitale) ma rivestita interamente in pelle, senza la scenografica porzione in alluminio, ma con pregevoli cuciture a contrasto. nota 9: dopo lunghe ricerche e verifiche, ecco il motivo: la versione Targa ha la plancia da me definita ibrida e con strumentazione solo digitale; la Spider ha la plancia a doppia onda e con strumentazione tipo Tamora. E dire che non era difficile da capire… scusate… Comunque anche questa è una particolarità: stessa auto, due plance differenti tra Targa e Spider! (continua...)
  18. (prosegue...) NB: l'editor dei messaggi successivi a quello d'apertura non mi permettere di usare le cifre in apice per le note: indicherò quindi nota x in corsivo tra parentesi. Spero che la lettura e la comprensione non ne risultino compromesse. Passando al posteriore, oltre alla pulizia delle linee e alle superfici levigate, balza agli occhi la parte inferiore: nella zona dove le altre auto hanno un estrattore (vero o finto che sia), la Tamora ha quello che sembra essere un grosso spoiler rubato al baule di un’altra macchina e piazzato lì sotto, dopo averlo abbellito con un “dentino” centrale! A cosa serve quest’ala sospesa sotto la coda? Suppongo assolva a due funzioni: prima, rendere la macchina più figa e anche più acquattata; seconda... fa da... mensola Sopra, infatti, vi si “poggia” la parte che include porta-targa, faretti e terminali di scarico. Non garantisco invece sull’utilità aerodinamica: ma solo perché il fondo non è carenato... ____________________ E veniamo alla Tuscan (MK1). Molti dettagli curiosi visti su Tamora sono presenti anche su Tuscan, ma qui c’è ancora più roba, ancora più strana. Moooooolto strana! Guardiamo il muso: voluttuosamente scolpito… … il lungo cofano motore è composto da due parti: quella più arretrata - più vicina al parabrezza - non solo è amovibile, ma prosegue al di sotto della parte anteriore (e da essa nascosto), fino a comprendere due enormi fori circolari (che circondano le ventole del radiatore e ne incanalano il flusso lungo le due "gobbe invertite") e tre fori più piccoli con i tappi dei fluidi motore-radiatore-lavavetri; la parte anteriore, incernierata davanti, è invece quella principale: può essere aperta insieme a quella posteriore, o singolarmente (per i rabbocchi). Figo! Quello dei buchi circolari è un tema ricorrente nello stile, sia di carrozzeria, sia di abitacolo. Ecco la calandra anteriore: un pezzo verniciato e modellato con una serie di semplici fori tondi, con un vago effetto “rasoio elettrico” (sì, cara Ferrari Roma: sei arrivata in ritardo, giusto vent’anni dopo! - si scherza eh! -). E i tre faretti singoli per lato? Non una novità, ma così incapsulati e disposti in verticale, “a semaforo”, sono una rarità, se non un unicum! Anche se… (vedi nota finale) E poi il posteriore: disegnato così bene, così pulito, levigato e scolpito, che i designer (nota 3) non hanno voluto rovinarlo con un vero e proprio “gruppo ottico”. E allora? Avranno pensato: “abbiamo tre “spot” per lato sul davanti... facciamo lo stesso dietro!!” E quindi ecco che in basso - molto in basso - piazzano: a) faretto/stop + b) catadiottro + c) retromarcia/retronebbia. Ottimo!... “Un attimo!” dice qualcuno. “E le frecce?” Dopo qualche grattatina in testa, viene partorita la folle soluzione (nota 3): due plafoniere con mini-LED all’interno dell’abitacolo dietro il lunotto (nota 4), una per lato, poste alla classica altezza del terzo stop ma lateralmente, che fungono da indicatori di direzione(note 5 e 6)!!! (ved. foto esemplare nero qui sopra, che sta indicando di svoltare a destra --->) nota 3: in corsivo, una ricostruzione romanzata e senza alcuna pretesa di aderenza al reale svolgimento dei fatti 😬 nota 4: il lunotto, in materiale leggero, è amovibile come il tettuccio, per una “targa” più “targa” delle altre “targa”, insomma... più aperta! nota 5: la più potente Tuscan S, montava uno spoiler in coda (ved. esemplare grigio perla qui sopra); e siccome una TVR deve essere strana in ogni dettaglio, si è pensato bene di inserire i catadiottri negli angoli dello spoiler; tutto qui? no! niente affatto! infatti eravamo in tema “frecce”; e allora... (torniamo con la fantasia nel reparto design) "siamo in TVR, dobbiamo fare roba strana: rimodelliamo tutto il posteriore! giusto per spostare a mezza altezza uno dei tre buchi in basso, e piazziamoci le frecce! (vale sempre la nota3)... e così la Tuscan S si ritrovava con un posteriore un po’ meno “pulito”, ma anche più coerente con il muso, avendo ora tre spot allineati verticalmente per ciascun lato anche dietro, come davanti. nota 6: la Tuscan restyling (MK2), guadagnerà un normale terzo stop centrale (in realtà già presente negli ultimi esemplari della prima serie e nella "S") ma perderà le plafoniere/frecce laterali nel lunotto, per due motivi: primo, la nuova serie aveva al posteriore un nuovo gruppo ottico dove c’era finalmente posto anche per gli indicatori; secondo, la nuova serie era stata creata anche in versione cabrio, quindi le frecce nel lunotto proprio non potevano starci! (continua...)
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