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savio.79

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  1. Sbagliato: quando in manovra non percepisci l’ingombro del muso, ti sporgi un po’ allungandoti verso l’alto e vedi le bolle. Per una questione di semplice prospettiva, ti sembrerà che il muso finisca lì. Quando vendevo auto usate, a chi per la prima volta provava una monovolume prima dell’acquisto (e lamentava che il parabrezza molto avanzato e il muso molto spiovente non permettevano una corretta stima di dove fosse il muso) gli facevo scoprire un altro trucchetto dovuto alla prospettiva: gli dimostravo che lui dal posto guida avrebbe visto me - che mi ponevo all’angolo anteriore destro del muso a mo’ di ostacolo da non urtare - come se fossi poggiato all’angolo inferiore destro del parabrezza, e funzionava. Ti assicuro che tra la base di un parabrezza di una c-max o scenic o sharan, e il rispettivo muso, ci sono ben più di 50cm.
  2. Sarà... però quando uscì la 156 restai folgorato, e quando mi capitò sotto mano un’intervista a WdS in proposito, quale “persona che l’ha disegnata, la lessi e rilessi fino a impararla a memoria. Per cui anche senza attingere alla fonte sono in grado di riportarne un passo testualmente: “la fiancata ad esempio, ha un disegno così pulito, che non ha bisogno di alchimie di nessun tipo” quindi vantando come proprio un lavoro fatto da altri (e non del suo staff); e non parlo solo dei graffi sopra i parafanghi, ma di tutta la scolpitura e lavorazione della parte bassa, così morbidamente arrotondata come quella di uno scafo (non c’era nulla del genere sul mercato, in quegli anni, almeno non tra le berline) Sì
  3. Non hai capito: le antennine fuoriuscivano inserendo la retromarcia, così il conducente in manovra le vedeva e quindi percepiva dove finiva l’auto; dal posto guida non si vedeva la coda, e allora ci hanno messo le antenne, come la banderuola che ti mostra la buca di un campo di golf.
  4. Se parliamo di sogni... Io sogno in maniera diversa... Dato che mi sposto molto in città, più due lunghe trasferte all’anno, nel mio garage dei sogni c’è questo: - la nuova 500e Cabriolet in esemplare unico Armani, ma con cerchi de “La Prima” Ma non finisce qui. Essendo un’auto dei sogni, ha all'interno un “manettino” che permette di scegliere alcuni parametri, ed ecco allora che posso: - scegliere pianale e assetto di Giulia, per una guidabilità goduriosa; - per le trasferte, avere, al tocco di un pulsante, un cambio di alimentazione, da elettrico a benzina, e la meccanica simmetrica Subaru, ma magari con il 2.0 280Cv Alfa magicamente trasformato in boxer (la simmetria tende a calmare il mio lato ossessivo-compulsivo mai diagnosticato ?) e sempre con albero in fibra di carbonio che è utile e fa figo; - sempre per le trasferte, avere un po’ più di volumetria interna, quindi scocca e carrozzeria e interni si trasformano in una Stelvio (più spazio di questo non mi serve) ma con assetto di Giulia. Non so come funzionino i vostri sogni, ma nei miei succedono cose strane del genere! ? Se poi posso aggiungere una seconda auto, scelgo una RX7 1992; ogni tanto anche un sogno bagnato capita!
  5. Questo vale anche per le berline; non vedo perché la coupé derivata dovrebbe avere lo sbalzo ancora maggiore
  6. Scampato pericolo! Interessante tuttavia il parabrezza molto tridimensionale, come poi visto su ES30/SZ
  7. Sicuramente, ma sulla originaria due porte la cellula aveva davvero una resistenza molto più alta delle auto coeve.
  8. Chissà se questa cosa ha a che fare col fatto che da bambino pensavo che la Primera fosse la brutta copia della Dedra...
  9. Non so come sia il muso, ma fiancata e posteriore della grigia mi piacciono di più di quella poi prodotta.
  10. Non credo che abbia molto senso ipotizzare che milioni di proprietari d’auto corrano ad acquistare milioni di carica-batteria... che situazione!
  11. La mi’ nonna quando faceva il minestrone, ci buttava dentro di tutto. Non aveva un particolare sapore, ogni volta era diverso; ma era sempre buono ?
  12. È proprio per questo che ti dico, se accetti un appunto, che hai sbagliato proporzioni: non c’è una sola linea che combaci. Ora: o è tutto rivoluzionato (ma dubito che un essere umano ci stia, in quell’abitacolo che già in origine è piuttosto stretto), oppure (e le spiegazioni più semplici sono quasi sempre le più ovvie e probabili) devi scalare, restringere (mantenendone le proporzioni) li linee azzurre che hai disegnato, facendole combaciare meglio sulla portiera (che verosimilmente non è stata modificata) del nuovo progetto. Prova anche a far combaciare le basi di lunotto e parabrezza. ? Io purtroppo da casa non ho gli strumenti.
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