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savio.79

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  1. Giusto per tornare in tema.... Io non sono della zona di Modena (né ho l'attrezzatura, se non una modesta fotocamera con zoom ottico 20x), ma chiedo a chi è della zona, e ai fotografi con attrezzatura professionale: una volta che abbiamo capito che lì le Stelvio le "espongono" - diciamo così - nessuno riesce a passare di là con un bel tele?
  2. Complimenti per lo scoop! Quella in primo piano a destra è la versione Quadrifoglio vista l'altro giorno nelle foto fatte da dietro ai pali della segnaletica
  3. Ottimo lavoro, soprattutto perché è molto realistico, essendo un restyling al risparmio, senza toccare le lamiere, come mamma Fiat ci ha ormai abituato ??
  4. (per gli amanti di illuminotecnica ) Ero curioso di vedere un eventuale faro anteriore alternativo, con le alogene, come per Giulia. Finora però niente, nessuna foto di muletti con luci diverse. Che non siano stati affatto previsti sulla Stelvio?
  5. Più ampio? Nota bene, nel mio PS vedi solo la metà destra del lunotto; oltre il tergicristallo ce ne sta un'altra metà! Più ampio di così! Più verticale? Ma... stiamo guardando la stessa macchina? Il lunotto della Stelvio sarà molto inclinato; la foto sgranata della Quadrifoglio può trarre in inganno, ma non cancella le altre 140 foto viste in precedenza: a titolo di esempio. Non voglio convincerti dell'evidenza eh!!!! Dalle matematiche - appunto - si può interpretare; basta avere l'occhio allenato e un minimo di cognizioni di geometria, semplice geometria.
  6. e invece.... un accenno di codino c'è, ma non ha niente a che vedere con x4 in quanto la superficie orizzontale è inclinata come il lunotto, al centro. Sui lati le cose si complicano, contribuendo all'effetto ottico di "sparizione" da alcune angolazioni e "comparsa" da altre. Inoltre è ovvio che un render basato sulla foto di un'altra macchina non possa essere fedele al 100% Ecco perché io preferisco sempre "colorare" direttamente il veicolo spiato, e il risultato, che (imho) è maggiormente aderente alla realtà, è questo: Puoi notare che il codino segue l'inclinazione del lunotto, mentre in x4 è (come dici giustamente) una "mensola" su cui il lunotto va a poggiarsi.
  7. Chiedo agli esperti di meccanica: noto che le auto tedesche pompate hanno sempre i parafanghi maggiorati; chiedo se serva solo a poter ospitare qualche cm in più di larghezza di battistrada, o se invece serva ad accogliere modifiche anche alle sospensioni. Grazie.
  8. Cambia del tutto la prospettiva. In questa immagine maggiormente "frontale" il culetto sembra piuttosto piatto (complice anche la pellicola optical nata per nascondere non certo evidenziare le forme), ma in una vista più angolata vedresti il culetto molto più "tridimensionale" e pieno. Restano le differenze al paraurti, dato che questo è specifico della versione Q.
  9. ? È una soluzione (la berlina cinque porte) tipica delle francesi (R21 e 25, Safrane, Vel Satis, CX, Xm, Xantia, C5 I, etc.) e che anche i francesi hanno ormai abbandonato (Talisman, C5 II). Inoltre basta vedere come imho peggiora l'Insigna, nonostante i pochi tocchi per differenziarla dalla quattro porte, per intuire quanta bellezza sarebbe andata perduta. Stessa cosa dicasi per la 9000 da te portata come esempio (IMHO la quattro porte era molto meglio della cinque, pur con minime differenze) o la Sierra, che forse cinque porte era più iconica ma meno bella ed elegante per me (non so perché oggi vivo nel passato e non mi vengono esempi più recenti) ? Inoltre credo che la struttura della quattro porte offra dei vantaggi nella dinamica di guida estrema, chiedere ai più esperti e ai piloti. Insomma, la tua idea è razionale e pratica, ma la Giulia e la nuova Alfa non vogliono essere razionali e pratiche, non oltre la giusta misura... ?
  10. Non vorrei sembrare OT ma ho trovato un articolo interessante: la VW (per fare ammenda e ridarsi lustro ecologico) vuol trasportare in USA le proprie auto non con navi a gasolio, ma a gas, per tagliare gli inquinanti del 25% (CO2) del 30% (NOx) e del 60% (particolato) Sottinteso: il gasolio inquina di più. So che qui si parla di diesel "vs benzina" e non "vs altri carburanti alternativi", e che l'ambiente qui non è il nocciolo della questione. Ma non mi piace neanche che il fattore emissioni non venga minimamente tenuto in conto, come se un po' di coppia in più o in meno, o la presunta rivendibilità dell'usato, fossero più importanti di un tumore o dell'aria che respiriamo e che respireranno i ns. figli. http://www.carscoops.com/2016/10/vw-to-ship-its-cars-from-europe-fueled.html
  11. Il problema non è (tanto) la scelta del singolo (tua, mia, di chiunque; ognuno ha le proprie ragioni), ma insito nel "sistema". Lo scandalo dieselgate ha portato alla luce, oltre alla gravissima truffa in sé, anche una generalizzata forbice molto ampia (ma questa volta "legale") tra i dati su consumi ed emissioni dichiarati e quelli reali, a causa di procedure di omologazione concettualmente sbagliate. Segreto di Pulcinella, ché si sapeva che il consumo non corrisponde mai al dichiarato, ma ora è emerso a un livello in cui le alte sfere non possono più cazzeggiare, per così dire. Ne consegue, nell'opinione dell'utente medio nel quale mi identifico, la percezione che il sistema attuale sia totalmente insostenibile. Vogliamo macchine sempre più grosse, più sicure, quindi più pesanti (non le vogliamo pesanti, ma lo diventano per soddisfare le prime esigenze descritte) e vogliamo andare sempre forte, sempre più forte (quindi "aumento di potenza" che si ottiene sì con evoluzioni tecnologiche, con una maggior efficienza, ma anche consumando e inquinando di più, ché l'energia non è mai gratis) e vogliamo consumare sempre meno (ed ecco che è esplosa la moda dell'auto a gasolio "sportiva" o "lussuosa" o "di tendenza": paradossi solo pochi anni fa, quando il diesel era per i trattori, i camion e i commercianti) e poi, poi... vogliamo, anzi vorremmo... inquinare, possibilmente, meno (... e se non si riesce, ma si rispettano tutte le altre istanze, va bene uguale e chicazzosenefrega, tanto non è un mio problema se quelle mamme snaturate vanno coi bambini nei passeggini sui marciapiedi a pochi cm dalle ciminiere di scappamento dei veicoli). Richieste sempre più esasperatamente edonistiche dai consumatori, limiti sempre più stringenti da governi e organismi di controllo, e a un certo punto il "sistema" crolla su sé stesso. Tu hai tutte le ragioni a volere un'unica auto, a volerla a gasolio per la strada che fai, e a volerla potente perché "puoi". Perciò dico che il problema non è tuo (o mio, o di chiunque) ma del sistema. Per non proseguire l'OT, ti invito (se vuoi) a leggere il mio post (è proprio di oggi) sul Topic del dieselgate, così puoi intendere cosa intendo io per un sistema maggiormente sostenibile (pura utopia allo stato attuale). Evidentemente oggi ero in vena.... Con cordialità.
  12. Infatti il mio idraulico, che in questa stagione corre come un matto per fare le verifiche delle caldaie prima che faccia freddo sul serio, per fare prima si è tolto la Punto Van e ora gira con la Clio RS-Trophy-300CV(van)
  13. Ma... la Galbiati ha testato il "comfort" della i30 in un salone a macchina ferma e spenta?
  14. Dico la mia, chiedendo anticipatamente perdono per non aver letto le precedenti settecentuordicimila pagine che avete sinora prodotto sull'argomento. (Complimenti!) Da estimatore di benzina e di GPL (che, per chi non ha letto i miei interventi in altri lidi, considero personalmente la tecnologia - attualmente disponibile, accessibile e matura - che possa dare il miglior contributo all'ecologia, altro che "ibrido", con le batterie da smaltire nascondendole poi sotto il tappeto...)... ... e da insofferente verso il diesel (conosco troppa, troppa gente che fa il km e mezzo casa-lavoro con un 1.3jtdm o tdi o 1.5dci etc; che usa il gasolio agricolo perché "tanto è lo stesso"; che quando gli si intasa "la trappola" va dal marmittaro e gli fa "sventrare" il catalizzatore, girando poi con un mezzo che puzza e fuma come una friggitoria dei bassifondi di chinatown - tanto poi "conosco uno che mi fa passare la revisione lo stesso" "... e con quello che risparmio ci metto le luci allo xeno aftermarket" e parlo anche di commercianti di auto usate...)... ... non posso che sperare in sviluppi futuri di questo tenore (spero di non sembrare troppo fantasioso e/o ingenuo): - la politica internazionale finalmente prende atto che i cicli attuali sono una presa per il culo, e, spinta dall'opinione pubblica, si decida ad adottare standard più aderenti alla realtà e a ridurre ulteriormente le emissioni massime consentite; e magari, anche a mettere un limite al rapporto potenza/cilindrata nei veicoli a gasolio - le Case ammettono che i motori a gasolio nelle reali condizioni di uso non possono rispettare tali limiti, per cui iniziano gradatamente ad uscire da questo circolo vizioso dei motori a gasolio pompati e sempre più performanti e dei motori-frullini a gasolio di piccola cilindrata - restano i motori a gasolio di cubatura medio-grande quindi, e con basse potenze (come negli anni '80, per intenderci: per la gente che "ci lavora" con la macchina, non per chi ci deve "fare lo sborone"; che per un pendolare o un agente di commercio non servono 250cv o millemila Newtonmetri) - in Italia: trasferimento delle "accise sulla benzina" sul solo ---> gasolio, per compensare il prezzo della benzina che, per effetto dell'aumento di domanda, tenderà a salire, e anche per incentivare la "verde"; dall'altro lato, per il contribuente che abbia provato l'uso "lavorativo" (prevalente o esclusivo) del mezzo a gasolio, possibilità di scaricare fiscalmente i costi del carburante oleoso per compensare l'aumento delle accise (non del prezzo teorico netto, che vedrebbe una tendenza a scendere data la diminuzione della domanda) - a livello internazionale: -- incentivi tipo sgravi fiscali ai produttori (non ai consumatori) che forniscano un progetto/piano reale di sviluppo di tecnologie alternative e davvero pulite nel ciclo completo sia del prodotto sia della fonte energetica (produzione, utilizzo, stoccaggio, riciclaggio, e smaltimento) incentivando anche la collaborazione con i produttori di energia; -- incentivi per chi non riesce a sviluppare tali tecnologie alternative (piccoli Gruppi o singole Case), all'acquisto delle tecnologie da chi le abbia realizzate, per evitare che tali realtà possano soccombere e/o continuare a produrre veicoli inquinanti e/o essere inglobate arrivando a una qualche forma di mono/oligopolio; -- creazione di organismi con l'obbiettivo della cooperazione per la realizzazione di standard internazionali universali (elettrico? un solo tipo di cavo/spina/presa; idrogeno? un solo tipo di -che ne so- colonnina o di affare per il rifornimento, etc.) - disincentivi allo studio di migliori prestazioni muscolari dei motori a gasolio (una "tassa sul nuovo brevetto" ad esempio - con conseguente suggerimento agli amici di Autopareri: non comprate azioni Bosch ) per instradare, anche passivamente, la ricerca "altrove" - varie ed eventuali Insomma, spero che in qualche maniera questo scandalo, che ha dimostrato che il secondo (o il primo) costruttore al mondo non è (stato) capace di rispettare i limiti senza barare, ma che ha anche scoperchiato un vaso di Pandora (solo per i burocrati, ché nel mondo reale lo sapevamo tutti) che ha messo in luce come - in ogni caso - i cicli di omologazione siano carta straccia (studiata da teste d'uovo lontane anni luce dalla realtà), possa portare a un'inversione totale di tendenza, a un declino dell'alimentazione a gasolio "di prestigio" (un controsenso assurdo di cui non riesco a farmi una ragione, altro che GPL) Scusate l'eccesso di utopia e la carenza di senso della realtà; non sono un tecnico, ma solo un sognatore
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